caotik22

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Inosservato

purtroppo è una domanda a cui ti può rispondere chi ne è già fuori....qui ne trovi ben pochi, però ti posso dire che non c'è bisogno di "guarire" cioè di togliersi di dosso la fobia totalmente per avere una vita decente, già solo il fatto di accettarsi è un bel salto nella qualità della vita....ecco ti posso dire che per accettarsi non servono ne farmaci na psicologi...

clanghetto

Dipende dalla tempra che uno ha, non basta desiderare di uscirne.

Dalle poche risposte che ho carpito al mio psicologo, a uscirne nn se ne esce ma si può lavorare affinché si migliori notevolmente il rapporto con le persone. Insomma in sottofondo avremo sempre quel rumore di disturbo.

Cmq se hai un carattere forte, un carisma e una verve singolari, puoi anche provarci da solo ma ti devi "spezzare le ossa". Io vorrei tanto nn essere affetto dai miei casini, ma nn ho la forza di fare tutto da solo perché sono una persona molto passiva.

Certo c'è anche chi c'ha provato e nn c'è riuscito, con e senza psicologi.

In definitiva, non ti incaponire con prese di posizione che possono risultare deleterie per il tuo futuro, lo strizzacervelli non è sempre un venditore di fumo.

virginio

Se vuoi iniziare la via verso la guarigione, devi passare da quella porta (psicologi e/o farmaci), altrimenti no. E meglio se ti fai passare la fobia dei farmaci

Joseph

Se tu volessi davvero farlo secondo me lo staresti già facendo, quando vogliamo davvero qualcosa il come e il da dove non sono problemi.

Certo, tante volte pensiamo di volere qualcosa quando in realtà non la vogliamo e ce ne accorgiamo proprio quando ci capita di volerla davvero e allora la questione del "come" non si pone nemmeno e la cosa ce la prendiamo / la facciamo.

maury25

Non credere che i farmaci ti salvino la vita. Mai cosa più sbagliata e fuorviante.
I farmaci alleviano il problema, lo raggirano, ma non lo colpiscono in petto. Pur assumendo farmaci tu continuerai ad avere paura, continuerai a vivere nel malessere esattamente per il motivo di cui sopra.
Per guarire devi affidarti alla tua volontà E se non ce l'hai, sei fottuto Esattamente come me.

PS : non sto dicendoc he i farmaci siano inutili. Sto dicendo che i farmaci non fanno niente se non c'è alcuna volontà da parte nostra.

Cristal

Cosa intendi per guarire?
Perchè penso che i sintomi seppur lievi non spariranno del tutto. Puoi però sforzarti esporti fino al punto di fare tutto ciò che vuoi. E da questo stato puoi pure regredire, come ho fatto io.
Ps. anch'io ho paura delle medicine, però non ho mai avuto sintomi fisici troppo invalidanti.

Who_by_fire

La fobia sociale non è una malattia, quindi non ha neanche senso dire "guarire".
Puoi dire "migliorare", "imparare ad accettarsi", "sentirsi a posto con se stessi e con gli altri", "assumere nuove abilità sociali", ...

Joseph

Forse l'idea del "guarire" (questo sogno di risolvere noi stessi perfettamente e raggiungere la felicità perfetta) è un modo di porci di fronte al problema proprio per non affrontarlo affatto.

Come chi vuole smettere di mangiare troppo e dice che "da domani dieta strettissima", quando l'unica cosa sensata da fare sarebbe dire "da domani mangerò un pochinino meno"... chi inizia una dieta strettissima lo fa proprio perchè vuole che fallisca, perchè non vuole cambiare.

Cristal

Punto di vista interessante.
Cmq è sbagliato tendere alla perfezione. La vita perfetta non esiste, anche i normali hanno tante grane comuni alle nostre, in realtà tendiamo a sogni che esistono solo nella nostra mente.

pirata

boh
per quanto riguarda me, ho sempre creduto e lo credo ancora, di non potercela fare da solo
e credo che in pochi possano

SonoFelicissimo

boooooooh...dipende cosa si intende per fobia sociale...a parte il titolo di sto sito. Io ti dico se hai depressione... da eventi come traumi o lutti...puoi uscirne col tempo...ma se è una cosa che hai dentro dalla nascita...sotterrrati...i farmaci possono un attimo stordire i pensieri...ma dentro la testa...rimangono sempre. Per quanto riguarda i psichiatri la mia esperienza è abbastanza breve con loro...ma non certo maghi da quel che avevo capito

Joseph

Tendere va bene, ma deve essere appunto un tendere, un andare verso, un passo alla volta.

In fondo una direzione ci vuole e quale direzione migliore della perfezione?

Cristal

Non sono d'accordo. Pretendere la perfezione è il modo migliore per condannarsi all'infelicità.
Niente sarà mai abbastanza e se si pensa che si cerca qualcosa che in natura non esiste.....
Forse la soluzione di tutto è un drastico cambio di punto di vista.
Io ci sto pensando....

Joseph

Perchè pretendere? Io ho scritto "tendere a", ho come obiettivo la perfezione e in quel senso mi muovo, questo non implica certo che io mi giudichi male o sia infelice se non la raggiungo...

A un drastico cambio punto di vista? Lol, così siamo daccapo, non eravamo d'accordo che le cose drastiche non funzionano?

Cristal

Io la vedo diversamente, per fare un esempio figurato che a me sono cari, la vedo come attraversare un deserto verso l'oasi. Poniamo che lungo il tragitto trovi delle anfore d'acqua, tanto male durante il cammino non sto, ma la vista dell'oasi irraggiungibile mi tormenterebbe.
Drastico nel senso di totalmente differente.
La mia nuova idea sarebbe di tendere solo a soddisfare il mio senso di benessere mentale, strafregandomene delle regole sociali. Forse è questa la soluzione.

lizbon

dipende da che livello di fobia hai. Se è molto elevato non credo. Tra l'altro non è che se prendi farmaci e vai dal medico si risolve tutto magicamente. Questi ultimi sono solo un piccolo aiuto, il resto del lavoro lo devi fare tu.

Joseph

Ma se tu non hai mai raggiunto l'oasi e quindi non l'hai mai gustata come può tormentarti il vederla?
Per te l'oasi è solo un immagine...

Joseph

Forse le "soluzioni" non esistono, altrimenti perché andare dagli psicologi? Basterebbe stampare un libretto di come risolvere i problemi psicologici e sarebbe fatta...

Cristal

Basta l'immagine che ne ho nella mia mente per tormentarmi.
Lo sperimento sul lavoro, ho sempre preteso lavori senza problemi, con orari comodi, ben pagati, rapporti idilliaci con colleghi e capo. Credevo che queste cose succedessero solo a me, ho cambiato cambiato cambiato. Poi ho capito che è così ovunque, più o meno, che le grane le hanno tutti anche i normali.