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12-05-2008, 01:24
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#21
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Roma
Messaggi: 533
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nn credo che esistano medicinali...
bisgona accettarsi e andare avanti
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12-05-2008, 01:30
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#22
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Principiante
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 63
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
cioe secondo voi dovrei accettare di essere sociofobico,di essere un menomato,paralizzato in casa,e poi se uno non accumula esperienze come fa a far diminuire la timidezza :roll: :!:
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Quote:
riassumendo il tutto. Mal comune mezzo gaudio e rassegnati ad una vita di merda. scusate la franchezza
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Ehhh no eh!? :x se si parla di timidezza sono d'accordo, ma la timidezza è qualcosa che con la volontà si può contrastare, è un lato del carattere e ok...
Io quell'altra non so come definirla: fobia sociale, ansia?! sono definizioni che stanno sempre un pò strette,..ma quando si trema o viene da vomitare a parlare con le persone, si ha paura e intendo paura avvertita a livello fisico nel comprare sigarette o caramelle e così via, si suda freddo alla possibilità di imbattersi in semisconosciuti...
Lì c'è solo da parlare con familiari, amici,perchè già questo è importante (e chi resta con noi bene chi non rimane meglio perderlo), ma soprattutto il proprio medico e poi specialisti psicoterapeuti psichiatri e per chi non ha soldi c'è comunque l'usl (può fare anche cag.re ma esiste come possibilità).
Io per 10 anni mi sono tenuto tutto per me e ho raggiunto buoni livelli di ansia depressione e doc, non ero scemo eppure ho cercato in tutti i modi di tirarmi la zappa sui piedi da solo nascondendo in ogni modo i miei disturbi ...naturalmente non ho parlato a nessuno di quello che mi succedeva...
Da quando ho capito che avevo dei disturbi da curare e mi sono rivolto ai medici sono cambiate molte cose e in meglio :!: :wink:
Ciao!
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12-05-2008, 10:39
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#23
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,091
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Quote:
Originariamente inviata da depressa
la timidezza non è una malattia non puoi "guarire"..è un lato del carattere che puà avere una persona, quindi casomai puoi riuscire ad attenuarla magari cercando di non evitare le situazioni che ti creano in ansia, in modo tale da abituarti a tali situazioni. Non lo so, cioè ognuno è fatto come è fatto, certo si può migliorare, ma non esiste la bacchetta magica. Il primo passo è accettarsi, e dopo uno può cercare di migliorarsi, però senza pretendere di voler diventare il re dell'estroversione, perchè questo non accadrà mai, è fondamentale capirlo.
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Condivido in tutto quello che hai scritto
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12-05-2008, 12:28
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#24
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Principiante
Qui dal: May 2008
Messaggi: 21
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Quote:
Originariamente inviata da KOBE
esiste un metodo efficace per combattere la timidizza, perchè io sinceramnete mi sono stancato di starmene da parte e guardare vivere gli altri, ho 26 anni e sono ancora troppe le cose che avrei voluto fare e non ho neanche provato a fare.
Sapete se esitono farmaci, terapie ecc, per riuscire ad abbattere la timidezza?
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Se nasci rotondo non puoi morire quadrato
Se sei timido lo sarai per sempre, anche se con l'età pur rimanendoti il fattore timidezza si dovrebbe abbassare man mano che si cresce.
Io personalmente sono timido, ma non esageratamente, cioè non ho problemi a rapportarmi con le ragazze, mentre me ne pongo se mi innammoro di una ragazza!!!
Stesso fattore con il mondo che mi circonda, pur non essendo estroverso non sono nemmeno uno che resta abbottonato.
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12-05-2008, 13:38
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#25
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 520
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Ogni risposta secondo me riflette l'esperienza personale di chi ha scritto, molti per esempio dicono di muoversi, di darsi da fare, di combattere, di rivolgersi ai medici ecc...dando per scontato che invece molti utenti queste cose le hanno gia fatte e rifatte senza ottenerne alcun beneficio.
E che fare in questi casi? Si continua ad accettarsi? Si continua a combattere, occorre cambiar strada?
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12-05-2008, 13:59
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#26
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,306
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ma la timidezza non si deve combattere, la si deve saper vivere nel modo giusto secodndo me...
Come ho più volte detto io mi sono svegliato un bel giorno e non ero più sempre il solito estroversone di una volta...mi sono accorto che i momenti miei di silenzio erano molti di più rispetto a quelli di prima.
Mi sono accorto che l'avvicinarmi ad una persona appena conosciuta mi faceva battere davvero il cuore e mi faceva venir la voglia di abbassare gli occhi, strapparmeli e lanciarli via come fosser bombe a mano.
Una volta che ho constatato ciò mi sono detto: "perchè deve essere un male? perchè deve essere un limite?"
E dal giorno dopo mi sono svegliato certamente non come l'estroverso di una volta, ma come una persona che sa il fatto suo.
Si il cuore batte, ma non mi spiace la cosa...ne vado fiero...vado fiero di una mia timidezza proprio perchè riesco a soffermarmi a pensare mentre ascolto le emozioni attraversarmi cuore e testa.
E ho imparato a manifestare apertamente ciò, ridendoci su, scherzando, facendo la parte ironicamente del finto duro con il cuore di pietra, mentre a volte è la reazione che mi viene davvero più spontanea.
Ed ora è un alternarsi di palpitazioni e di sicurezze.
Non è vero che la timidezza è così delibitante. Basta prenderla nel modo giusto ed anche se è forte la si dirige nella direzione che meglio riteniamo giusta.
E piano piano addirittura la senti così poco che ti dimentichi che di solito sei quello che ascolta il cuore.
E le parole escono da sè e pure le battute, i baci e gli abbracci.
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12-05-2008, 18:21
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#27
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Avanzato
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 386
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se non ti sopporti non puoi accettarti. Sicuro che non possiamo far altro che accettare questo gatto attaccato ai maroni?
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12-05-2008, 18:27
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#28
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Banned
Qui dal: Apr 2008
Ubicazione: Valle d'Aosta
Messaggi: 17
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Quote:
riassumendo il tutto. Mal comune mezzo gaudio e rassegnati ad una vita di merda. scusate la franchezza
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bhe allora continua a stare sul greto del fiume a piangerti addosso...
se tu non vuoi adattarti e cercare di modificare almeno un po il tuo carattere accettandoti per quello che sei (il giorno che saprai accetterti aumenterai la tua autostima e di conseguenza diminuirà la timidezza) vivrai sempre nella tristezza e nello sconforto...
fai tu..
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13-05-2008, 00:22
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#29
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Esperto
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 500
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I modi ci sono. Uno te l'ho già scritto. Molla sta tastiera e datti da fare.
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26-05-2008, 05:29
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#30
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Avanzato
Qui dal: Aug 2007
Ubicazione: Giacomolandia
Messaggi: 489
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Quote:
Originariamente inviata da Dany_e_Simba
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/01_Gennaio/03/bambini.shtml
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Mo' si metterano a imbottire di farmaci pure i bimbi timidi.
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26-05-2008, 14:05
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#31
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Avanzato
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 333
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Quote:
Originariamente inviata da Dany_e_Simba
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/01_Gennaio/03/bambini.shtml
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molto interessante...
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26-05-2008, 14:50
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#32
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Simba_e_Dany
Quote:
Originariamente inviata da gio1
...
E che fare in questi casi? Si continua ad accettarsi? Si continua a combattere, occorre cambiar strada?
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Se uno/una si accettasse davvero...allora non avrebbe più alcun problema. "Accettarsi" non è un sinonimo di "sopportarsi"...
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Bhe insomma se vogliamo essere pignoli....accettare ...ha come sinonimo anche il verbo tollerare...che a suo tempo è sinonimo di sopportare....e rassegnarsi....Penso che alla fine sia diverso solo il valore soggettivo che diamo alla cosa....
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26-05-2008, 15:15
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#33
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 666
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rispondendo alla domanda iniziale...no la timidezza per me non si guarisce...perchè? perchè è andare contro a se stessi.
E' come essere innamorati e dire "no devo guarire e non amare quella persona".
Non puoi farlo..è il tuo istinto a decidere per te.
Al limite puoi, se hai tanta forza di volontà, sopprimere quel sentimento:
puoi benissimo dire alla persone che più ami "non vali nulla". Sei un uomo libero, devi mettere da parte il tuo cuore e sentirti una nullità, ma lo puoi sempre fare.
Allo stesso modo per la timidezza...puoi avere l'istinto di abbassare gli occhi, ma invece forzarti a tenerli altri;
puoi avere l'istinto inizialmente a temere gli altri e aver paura di prendere la parola e comunque dire "ragazzi sapete che vi dico?...io la penso così e così..."
La timidezza così non sarà guarità, ma sicuramente impari a lasciarla da parte.
Il fattore è semplice: il ragionamento del timido è uno solo....sono timido? sento quell'imbarazzo debilitante? ottimo, appena lo sento significa che mai e poi mai potrò andare oltre; il ragionamento che deve essere fato invece è l'esatto contrario: sento quell'imbarazzo? quella repulsione a dire la mia ed intervenire negli altri discorsi? ottimo mi forzo e intervengo dicendo la prima parola contro la mia stessa volontà--> una voltà che ho detto la prima parola sono "obbligato" a dirne almeno altre 10 per chiudere il mio concetto in modo da farmi capire dall'altro.
Il timido solitamente invece si arrende al sentimento debilitante iniziale, senza capire che senza uno sforzo non può "uscirne".
Come una persona in sovrappeso senza la forza di volontà non può perdere quei 15kg di troppo...deve imparare a lottare contro se stesso e imparerà ad equilibrarsi.
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26-05-2008, 22:16
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#34
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Avanzato
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 386
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Quote:
Originariamente inviata da 1giova88
rispondendo alla domanda iniziale...no la timidezza per me non si guarisce...perchè? perchè è andare contro a se stessi.
E' come essere innamorati e dire "no devo guarire e non amare quella persona".
Non puoi farlo..è il tuo istinto a decidere per te.
Al limite puoi, se hai tanta forza di volontà, sopprimere quel sentimento:
puoi benissimo dire alla persone che più ami "non vali nulla". Sei un uomo libero, devi mettere da parte il tuo cuore e sentirti una nullità, ma lo puoi sempre fare.
Allo stesso modo per la timidezza...puoi avere l'istinto di abbassare gli occhi, ma invece forzarti a tenerli altri;
puoi avere l'istinto inizialmente a temere gli altri e aver paura di prendere la parola e comunque dire "ragazzi sapete che vi dico?...io la penso così e così..."
La timidezza così non sarà guarità, ma sicuramente impari a lasciarla da parte.
Il fattore è semplice: il ragionamento del timido è uno solo....sono timido? sento quell'imbarazzo debilitante? ottimo, appena lo sento significa che mai e poi mai potrò andare oltre; il ragionamento che deve essere fato invece è l'esatto contrario: sento quell'imbarazzo? quella repulsione a dire la mia ed intervenire negli altri discorsi? ottimo mi forzo e intervengo dicendo la prima parola contro la mia stessa volontà--> una voltà che ho detto la prima parola sono "obbligato" a dirne almeno altre 10 per chiudere il mio concetto in modo da farmi capire dall'altro.
Il timido solitamente invece si arrende al sentimento debilitante iniziale, senza capire che senza uno sforzo non può "uscirne".
Come una persona in sovrappeso senza la forza di volontà non può perdere quei 15kg di troppo...deve imparare a lottare contro se stesso e imparerà ad equilibrarsi.
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finalmente una risposta esaudiente, :roll: ed utile grazie 1giova88.
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27-05-2008, 12:02
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#35
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Esperto
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 500
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Qui dissento.
Forse la timidezza non può passare del tutto (anzi, ne sono convinto), è un'istinto d'altronde (come saggiamente dice Giova)...
Ma secondo me, con la forza di volontà si può fare moltissimo. Il che non vuol dire convincersi di non essere timidi o andare contro la pulsione iniziale alla remissività quando essa ci si presenta davanti...
Vuol dire armarsi di tenacia e voglia di cambiare e cominciare a lavorare sul nostro carattere... senza avere la stupida e vana pretesa di cambiarlo molto e subito.
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27-05-2008, 15:30
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#36
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Avanzato
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 386
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voglia di cambiare ne ho, tenacia anche, ma da dove si comincia?
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27-05-2008, 19:59
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#37
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 666
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Quote:
Originariamente inviata da KOBE
Quote:
Originariamente inviata da 1giova88
rispondendo alla domanda iniziale...no la timidezza per me non si guarisce...perchè? perchè è andare contro a se stessi.
E' come essere innamorati e dire "no devo guarire e non amare quella persona".
Non puoi farlo..è il tuo istinto a decidere per te.
Al limite puoi, se hai tanta forza di volontà, sopprimere quel sentimento:
puoi benissimo dire alla persone che più ami "non vali nulla". Sei un uomo libero, devi mettere da parte il tuo cuore e sentirti una nullità, ma lo puoi sempre fare.
Allo stesso modo per la timidezza...puoi avere l'istinto di abbassare gli occhi, ma invece forzarti a tenerli altri;
puoi avere l'istinto inizialmente a temere gli altri e aver paura di prendere la parola e comunque dire "ragazzi sapete che vi dico?...io la penso così e così..."
La timidezza così non sarà guarità, ma sicuramente impari a lasciarla da parte.
Il fattore è semplice: il ragionamento del timido è uno solo....sono timido? sento quell'imbarazzo debilitante? ottimo, appena lo sento significa che mai e poi mai potrò andare oltre; il ragionamento che deve essere fato invece è l'esatto contrario: sento quell'imbarazzo? quella repulsione a dire la mia ed intervenire negli altri discorsi? ottimo mi forzo e intervengo dicendo la prima parola contro la mia stessa volontà--> una voltà che ho detto la prima parola sono "obbligato" a dirne almeno altre 10 per chiudere il mio concetto in modo da farmi capire dall'altro.
Il timido solitamente invece si arrende al sentimento debilitante iniziale, senza capire che senza uno sforzo non può "uscirne".
Come una persona in sovrappeso senza la forza di volontà non può perdere quei 15kg di troppo...deve imparare a lottare contro se stesso e imparerà ad equilibrarsi.
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finalmente una risposta esaudiente, :roll: ed utile grazie 1giova88.
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non tutti sti complimenti che sotto sotto so' timido ops: :P
x marchesedelgrillo: ed io cosa ho detto?
non si può guarire perchè è come volersi guarire dello stato d'innamoramento, ma la si può reprimere e incanalare verso dove vuoi tu (basta metterci anima e corpo...soprattutto anima in sto caso ).
x Kobe: si incominca da dove ti ho detto io:
sei in mezzo ad una discussione e tu al solito sei in silenzio? ti passano le prime 3 parole per la testa 8che magari ti sembreranno anche una stupidata)? tu forzati e dì la prima....lì allora gli altri ti guarderanno e tu per non fare una figura ben peggiore sarai costretto a dire la seconda e la terza; fatto questo ci sono 2 possibilità:
- ragazzi è tutto
- ti viene in mente un'altra cosa all'improvviso e allora fai lo stesso (e stavolta hai una certezza in più: le altre 3 parole volenti o nolenti le hanno ascoltate); si rinizia il gioco da capo: butti la prima parola che tira la seconda e successivamente la terza...
oppure sono un timidone che divento rosso a leggere in pubblico? magari tremo pure per l'emozione?
un raduno di lettura e scrittura (o per uno della mia età semplicemente la scuola) e ti alzi in piedi dicendo "io": una volta che hai detto io non puoi tirarti indietro; si aspettano che tu vada dal microfono e legga la tua poesia;tremerai,arrossirai, ma la leggerai fino in fondo.
- festival della filosofia e congressi vari (per le piazze a periodi ci sono sempre in giro--> io sono andato con la scuola mesi fa per 2 giorni):
finisce il discorso del filosofo (che sarà un Galimberti o un Moravia), intanto tu ti sei fatto un'idea e anche una tesi favorevole o contraria (o una domanda);
lui dal palco chiederà "qualcuno ha domande?" tu alzi la mano e anchè lì ormai te la sei giocata
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29-05-2008, 01:48
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#38
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Esperto
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 500
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Giova, io non parlavo di "reprimere" la timidezza, ne' di incanalarla.
Io parlavo di lavorare alla radice del problema (il carattere, il nostro porci nel mondo).
Comunque. L'idea di Giova di "costringersi" in qualche modo, non è male. Mettila in pratica.
Per quanto riguarda il carattere, il modo di vedere la realtà e di conseguenza relazionarvisi, ti do' un consiglio io: il prossimo anno iscriviti a un bel corso di teatro.
Io l'ho fatto e mi ha aiutato moltissimo. Anche se non hai aspirazioni artistiche fregatene: ti assicuro che è prima di tutto una terapia. E poi trovi moltissima gente che, come te, lo fa per sbloccarsi.
Personalmente ha cominciato a farmi vedere la realtà in un modo diverso. Sono molto meno teso e di conseguenza mi faccio meno pippe mentali su tutto. Risultato: sono generalmte più disteso e sereno.
Poi, magari, di modi ce ne sono altri eh. Questo è solo quello che ti consiglio io. Ciao.
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29-05-2008, 12:21
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#39
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 324
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Quote:
Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Giova, io non parlavo di "reprimere" la timidezza, ne' di incanalarla.
Io parlavo di lavorare alla radice del problema (il carattere, il nostro porci nel mondo).
Comunque. L'idea di Giova di "costringersi" in qualche modo, non è male. Mettila in pratica.
Per quanto riguarda il carattere, il modo di vedere la realtà e di conseguenza relazionarvisi, ti do' un consiglio io: il prossimo anno iscriviti a un bel corso di teatro.
Io l'ho fatto e mi ha aiutato moltissimo. Anche se non hai aspirazioni artistiche fregatene: ti assicuro che è prima di tutto una terapia. E poi trovi moltissima gente che, come te, lo fa per sbloccarsi.
Personalmente ha cominciato a farmi vedere la realtà in un modo diverso. Sono molto meno teso e di conseguenza mi faccio meno pippe mentali su tutto. Risultato: sono generalmte più disteso e sereno.
Poi, magari, di modi ce ne sono altri eh. Questo è solo quello che ti consiglio io. Ciao.
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io l'ho messa in pratica già d'un pezzo e gli effetti si sono visti.
Ero estroverso e considerato da tutti, sono diventato introverso e timido e crescendo ancora ho imparato a gestire il mio carattere a mio modo (facendo piegare lui alla mia volontà e non il contrario).
Sono in parte introverso (ma questo lato del mio carattere mi va bene così), ma ora per me la timidezza è come sentire il vicino che urla dal suo appartamento con le pareti insonorizzate: la posso sentire in certi momenti, ma immediatamente giungo alla conclusione che non ha modo di sussistere in quanto sicuramente non devo considerarmi meno degli altri (e anzi dal riscontro che ho sono quello che di testa ha da dare di più).
Per il mio carattere: ma so di essere più introverso della media delle persone, ma non me ne faccio un problema e tutto sommato non ho bisogno nemmeno di cambiare: io non sarei più io senza i miei silenzi intermezzati dai momenti di estroversione; mi bilancio in questo modo più che bene e preferisco di gran lunga il mio carattere più riflessivo e chiuso a quello più impulsivo e aperto di qualche anno fa (direi che sia grazie a questo se riesco ad uscire dalla massa per il mio modo di pormi e contemporaneamente farmi rispettare--> diversamente sarei uno dei tanti estroversoni che viaggia tra disco e altro come ero poi in "gioventù").
Non togliermi l'unica parte della mia personalità che stimo :P ...altrimenti so' da buttare
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