Teach83

Mia madre è della provincia di Rovigo, del Po polesano per la precisione. Ma li parlano più ferrarese che veneto.

claire

Quei paesi coi nomi strani e il dialetto strano

claire

Tipo:signorina dove abita?
Io:ad A.
Invece abito a C., successo con il preside.

L'altro giorno una collega mi dice ti devo parlare".io vado in ansia. "oggi ci sei tu nelle terze?" io:no! La risposta era sì.

Se mi attaccano la macchina della verità é un casino.

Inosservato

mica ho capito
forse bisognerebbe leggere cosa hai scritto

impara ad avere conoscenti per fare una passeggiata proprio non la capisco

comunque a me pare un tentativo molto maldestro di supporto psicologico

prova a metterti nei panni di una persona che legge uno sfogo a tutto tondo (e che di fobia sociale non ne sa nulla) e che magari non ha eccelsi strumenti cognitivi (perchè non tutti siamo einstein)
l'alternativa è postare una faccina triste

claire

Mi pare di essere stata chiara.
Non é una critica a quello che lei scrive, il punto é un altro ed é esplicitato.
Come quando dici a uno "massi, pensa alla salute" e quello non ce l'ha.

Teach83

Vicino a Occhiobello, sono più vicini a Ferrara che Rovigo ma tecnicamente sono veneti anche se sono sull'altra sponda del Po. Sono stati gli Austriaci, che durante l'occupazione di quelle zone hanno modificato l'amministrazione che prima era sotto Ferrara.

claire

Ociobelo.
La provincia di Ro é estesissima

Teach83

Badia, Gaiba (dove è nata mia madre), Stienta, lì si parla un dialetto ferrarese. Mentre a Rovigo si parla veneto. Ho vissuto fino a 2 anni da quelle parti per poi trasferirmi a Bologna, ormai si può dire che sono bolognese a tutti gli effetti ( si sente un poco pure dall'accento ).

claire

Per noi padovani, i rodigini sono già "poco veneti". Io abitavo al confine con la provincia di Rovigo e vicina alla città, ma c'é un forte campanilismo e ci teniamo molto ad affermare che siamo di Padova anche se lontani.

claire

E niente.
Troppi traumi, non li elaboreró mai.
Troppe me ne sono successe in questa vita.Lavori su un trauma, ci metti anni ad elaborarlo e la vita te ne sbatte davanti altri tre. Come si fa.
Sono senza diritti né possibilità di riscatto, né rivalse possibili contro chi mi ha danneggiata. Non avró mai un minuto di pace finché vivo.
Diventerò uno zombie sedato di farmaci, la pagheró sempre tutta io. Io ho fatto la brava, amo la persona che sono diventata e ho persone che mi conoscono e pensano che sono di valore. Ma questo non influisce minimamente su quello che é successo alla mia vita, su quello che mi é stato fatto. Non c'é terapia che possa guarire da una vita assurda.
Non posso fare a meno di invidiare chi si é ritirato dalla vita e anestetizzato da tutto, e morirà senza aver sofferto.
Io mi sono impantanata nella sofferenza, sono stata spinta a forza nel dolore di ogni genere, ne ho vissuto così tanto che non capisco più nulla.
Tutti gli incubi peggiori si sono realizzati e tutte le speranze sgretolate, e ancora sono qui che ho paura di tutto. Dovrei essere Hulk.
In questa vita ho imparato che non esiste un limite al dolore, e che il peggiore é quello che ti lascia viva.
Che non c'é giustizia in nulla e che chi urla più forte vince.
Che sotto ad ogni fondo se ne trovano infiniti altri, e tu da giovane non lo sai che a te toccherà di raggiungerli tutti.

Inosservato

ma no, io intendevo che bisognerebbe capire cosa hai scritto nello sfogo, (anche se il senso generale l'hai spiegato) perchè certi riferimenti del tizio proprio non li capisco
che vuol dire imparare ad avere conoscenti? non ha nessuna attinenza con alcune mancanze di appoggi o elementi importanti nella vita di ciascuno
che ci fa uno coi conoscenti? ancora ancora capirei gli amici i genitori o il marito o figli

comunque io al suo posto ti avrei scritto che il fatto che tu fossì lì, nonostante problemi o difficoltà, ti elevava come persona e che questo non te lo poteva togliere nessuno

oppure la versione ganassa, che avevi la fortuna di poterti sfogare e di trovare persone come me che ti rispondono

oppure postando qualche bella preghiera (che male non fa)

Preghiera alla Vergine della Consolazione

O Vergine della Consolazione, oggi ti prego di fare una carezza rigenerante a tutte le persone che portano nel cuore il magone della tristezza e della solitudine e a tutte le persone che faticano a tenere, con sulle spalle la loro croce, il passo delle orme del tuo figlio Gesù.

Abbiamo urgente bisogno delle tue consolazioni,
o Mamma nostra Consolatrice:

quando siamo stanchi o ci sentiamo crollare,
consolaci con la forza rigenerante del tuo amore;

quando siamo fragili o afflitti,
consolaci con la gioia del tuo sorriso;

quando la tristezza o lo scoraggiamento
sembrano uccidere ogni speranza,
consolaci con la benedizione del bambino Gesù;

quando lacrime amare rigano il nostro volto
e un senso di smarrimento ci pervade,
consolaci con la tenerezza della tua affabilità;

quando ci sentiamo soli e incompresi,
consolaci con il calore della tua “presenza”;

quando voltiamo le spalle al tuo viso
e intraprendiamo strade sbagliate,
afferraci per mano e bacia il nostro cuore
riempiendolo di consolazione;

quando buttiamo dalle nostre spalle la croce,
che ci apre cieli nuovi e terra nuova,
facci capire che tu sei stata crocifissa
col tuo Figlio sul monte calvario,
perché l’alba della resurrezione
iniziasse ad inondare la nostra vita,
colmando i nostri passi di liberazione e di pace
e facendo risplendere nei nostri occhi il tuo infinito amore
osannante il Magnificat delle meraviglie divine
nello stupore del creato e dell’umanità;

quando siamo stanchi e oppressi,
O Madre della Consolazione, facci riposare
fra le tue braccia accanto al bambino Gesù
per sentire il suo "immenso Amore", sorgente
e culmine di ogni consolazione.

claire

Non mi ricordo cos'avevo scritto di preciso,sicuramente una frase molto depressa.
Ti ringrazio per la preghiera, ma io non credo.

DownwardSpiral2

E ancora non te ne sbatti i coglioni di tutto?LIBERATI!!!

claire

C'hai ragione. Se dipendesse da me, guarda...

Come faccio?

Abuela

Claire come puoi invidiare chi si ritira dalla vita?
Credi che l anestetizzarsi sia una cosa che non comporti dolore?
Credi che la paura e l impotenza e il costante tentativo di dimenticare che stai al mondo non comportino dolore?
Non esiste assenza di sofferenza.

Inosservato

frase verissima, difficilissima però da accettare al giorno d'oggi

io ne sono un buon esempio, la sofferenza mi fa molto paura, razionalmente so che è così, ma poi tutte le azioni vengono svolte per aggirarla o comunque ritardarla il più possibile

è un pò come il discorso della morte, che arriva per tutti, e dovremmo averne consapevolezza ma se la nominiamo tocchiamo ferro e non accettiamo questo fatto

claire

Non lo so, vorrei non aver fatto certe cose.
Tante non le ho fatte e so cosa vuol dire rinunciare a vivere e stare ritirata.
Le poche volte che ho provato a prendermi un pezzetto, merda.
Niente, io invidio i rassegnati, vorrei stare a letto a dormire sempre. Quel poco che dormo ho gli incubi e poi passo le giornate angosciata a chiedermi perché tutto questo a me.

L'assenza di sofferenza forse non esiste ma uno cerca la strada per soffrire il meno possibile, e io non l'ho trovata,e ormai non la posso più trovare.

claire

Non so a chi chiedere aiuto.

A me sono successe cose che non so come mettere a posto, nemmeno in parte, perché mentre faccio psicoterapia quelle cose hanno continuato a succedere, cioé, altri traumi dello stesso tipo di quelli che faticosamente vado lì ad elaborare.
E allora si lascia quello e si prende in mano questo. E mentre sei lì che ci lavori, un' altra batosta, sempre di quelle lì.
Coincidenze assurde e io non so come fare, ho un tormento costante, anche perché so che non é finita.
Io non vedo una strada e nessuno me la indica.
Alla mattina mi viene tutto addosso.
La notte, tutti incubi sui traumi.
La giornata é tutto un tentare di togliersi da sto tormento, ma é impossibile accettare sta roba come normale e rassegnarsi. A che mi devo rassegnare, al fatto di essere angosciata e di soffrire dalla mattina alla sera? Io non lo capisco, e nessuno mi sa dire nulla, non me la sono cercata mai, perché devo soffrire io, perché mi devo ammalare di quello che mi é stato fatto?

claire

Una soluzione, anche solo una, ai mille problemi, mi aiuterebbe.
Non si puó fare niente per nessuna cosa, lo so ma non riusciró mai ad accettarlo, nessuno potrebbe accettare e rassegnarsi a tutto questo, mai.

claire

Non capisco qual é il motivo per cui non dovrei disperarmi dalla mattina alla sera.