Torturata per telefono.

[Smeraldina]

Ma prima telefonava ogni tanto e io la ascoltavo e la consigliavo,non sono indifferente ai problemi delle persone per carità,ma tutti i giorni sempre la stessa musica certo che diventa assillante per chiunque credo,l'infermiere del CSM mi ha detto che i suoi familiari sono proprio esasperati.

[Sasuke]

L'infermiere dovrebbe avere un minimo di deontologia professionale ed essere riservato.

[Keith]

Se questa ha dei problemi gli si danno i farmaci. Ma se vuole solo rompere i coglioni la si ignora, che si pensa che ce li ha solo lei i problemi? Andasse a fare un lavoro pesante la signorina, poi vedi come ti passa la voglia di stalkerizzare la povera gente. Io lo dico sempre, certa gente va fatta stancare, faticare.
Gente nel mio palazzo sta sempre a rompere i coglioni perché non faticano.

[claire]

Smeraldina, ti hanno detto che ha problemi mentali, gli infermieri e lei stessa. Non è che puoi passare dall'empatizzarla all'insultarla... Sempre quella è la persona, se non la reggi capita, ma non è che sia tanto maturo da parte tua giudicarla alle spalle per la sua vita "fortunata" e fare i confronti mentre continui a cagarla. A sto punto è più maturo e onesto mandarla a quel paese.

Tu dici che la gente ti giudica, poi però lo fai.

Un conto è giudicare chessò, tua madre che ti ha trattata male da piccola , ma questa persona non ti ha fatto niente, è invadente, hai sbagliato tu a darle troppa confidenza e capita, ritirati e smettila di giudicarla, ti senti meglio a parlare male di lei alle spalle?

[Nightlights]

[Keith]

Adesso ci manca pure che la colpa è di Smeraldina, che è sempre stata una persona dolce e gentile. Ma ormai ne ho sentite di tutti i colori su questo forum, non mi stupisco più di niente.

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[Wrong]

Porca p. davvero. Consiglio a Smeraldina di parlare chiaramente alla seccatrice che lei non è uno sfogatoio.

[Tragopan]

Queste persone purtroppo non riescono a rendersi conto che rompono le scatole e bisogna farglielo capire in qualche modo, perché proprio non ci arrivano da sole. Se non lo capiscono con le buone, bisogna farglielo capire con le "cattive" (tra virgolette eh...). Ne ho conosciute anch'io di persone così e a volte quelli come noi danno una mano perché un po' ci riconosciamo in loro, ma loro poi si prendono il braccio.

[39198]

Originariamente inviata da Smeraldina

Glielo detto che ho da fare e non posso stare sempre al telefono ma poi ricomincia punto e accapo ieri pomeriggio le ho risposto così:"scusami devo chiudere perchè mi deve chiamare il medico,è da ieri che ha finito,se lo rifà le stacco la telefonata he no la pazienza ha un limite.

Se riprende le direi, per messaggio, qualcosa del tipo "Ti sembrerò brutale, ti ho detto in tutti i modi che stai esagerando. Mi spiace farlo in questo modo, credimi, ma sono costretta a bloccarti. Ho dei problemi personali e tu non mi dai modo di concentrarmi su me stessa".

[Ottobre]

Comunque questo thread è interessante, perché pone il problema quotidiano di incontrare persone "difficili."

Ho notato molte risposte polarizzanti o assolute e non solo in questo thread, in generale vedo che si punta molto su una mentalità del "bianco e nero" nel forum in generale e il far parte di una "fazione".
In realtà forse lo noto non solo qui, ma in generale anche fuori.
Se uno "osa" dire un certo tipo di opinione/consiglio un po' diverso, anche in maniera pacata, allora stai per forza dando la "colpa" o andando "contro", non stai semplicemente mostrando un punto di vista, una possibilità (non per forza vera, nessuno l'ha mai detto).
E vedo anche mettere in bocca a mio parere parole o intenzioni mai dette/fatte, spesso anche senza valutare che non conosciamo al 100% la persona e contesto.
O almeno ho tale impressione e potrei tranquillamente sbagliarmi, ma noto spesso che si tendono a prendere molte cose sul personale.
Effettivamente un'idea forte e su una sola direzione funziona, perché risulta più covincente per le persone, vedere più opzioni, mettersi in dubbio richiede dosi di energie, ed è molto meno convincente/conveniente: ancor di più se la persona che hai davanti non ti garba.
Io stesso vi riesco solo parzialmente.

Ho pensato spesso in passato che le persone con problemi, fossero quelle più intelligenti e con cui creare un rapporto empatico, ma guardandomi attorno e interagendo, noto che anzi, spesso non trovi chi come te condivide ferite, ma al contrario disprezzo, persone disposte a farti affondare pur di sopravvivere in certi casi.
In parte forse lo capisco, perché sono il primo ad aver provato rancore verso le ingiustizie e il male inflitto senza alcun motivo o chi è superficiale (e ancora volte mi capita): se appunto noto che il prossimo è scortese/negligente, è un mio diritto ridare indietro lo stesso e pensare unicamente al mio orticello.
Perché dovrei perdere tempo a valutare meglio la situazione?
Diventa un pensiero molto logico e sensato.
Se effettivamente io già di per sé soffro e sono stato trattato come un cane, perché dovrei fare lo sforzo di preoccuparmi del prossimo?



Io penso ne valga sempre la pena invece, non per una morale, sono ben lontano da questo e lo ritengo allo stesso modo una visione limitata.
Ma perché alla fine dei conti, secondo me cercando di comprendere e essere gentile col prossimo, in un certo modo crei un mondo migliore per te stesso e anche per gli altri, crei persino più vantaggi di quanto faresti applicando un semplice "pensare per sé" immediato.
Per quanto possa sembrare difficile è forse quello che in realtà rende la vita più facile e con meno risentimento, meno problemi.
Il che non vuol dire, porgere le chiappe al vento per prendere la prima inculata e rendersi disponibili a tutti, sarebbe un tornare a punto a capo e non essere diversi da chi a spada tratta difende l'orticello; uno se lo fa distruggere e l'altro distrugge gli orticelli altrui.
Ma vuol dire avere equilibrio tra pensare al prossimo e a me stesso, mettendo paletti e allontanandosi quando serve, ma anche senza andare a condannare o danneggiare il prossimo (per quanto possibile).

Mi rendo conto che ciò richiede un grande coraggio e resilenza, perché sono veramente poche le persone in grado, nonostante tutto il dolore e cattiveria altrui a mantenere ancora la propria umanità verso il prossimo e trovare il giusto equilibrio.
Sono persone con una grande forza e che rispetto molto.
E sono il primo a non raggiungere tale ideale, anche se almeno sicuramente ci provo, sto scommettendo su qualcosa di cui non ho certezza e per cui magari andrò solo a perdere.
Eppure penso ancora ne valga la pena, nonostante le persone che posso incontrare regolarmente, nonostante possa avere il "diritto" di provare rancore per persone che mi hanno ferito e abbia l'opportunità di rispondere male (o peggio).
Ma sono disposto a sbagliarmi.


Secondo me se siamo i primi a voler lapidare/fregarcene del prossimo per "difenderci" non c'è da stupirsi se il mondo attorno a noi e le persone che incontriamo sono allo stesso identico modo, in un certo senso le nostre azioni influenzano il contesto in cui viviamo.
E se gli altri applicano un principio che noi stesso seguiamo e come noi vogliono sopravvivere, seguendo tale logica, dovremmo essere i primi a non lamentarci per coerenza e anzi, gioire perché il mondo funziona come noi stessi facciamo.


La vedo in questo modo.

[varykino]

Ce l hai fatta a sfancularla? XD

[Dimar]

Si, non ha niente da fare dalla mattina alla sera, sta bene a soldi e viene a dare fastidio alla povera gente che ha problemi. Sanno solo sfruttare e non fanno niente per nessuno, fa bene l'autore del post se la molla. È solo una viziata che fa la bella vita e prende in giro agli altri