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29-10-2010, 23:20
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#1
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Principiante
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 29
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La malattia in questione mi è stata diagnosticata circa 2 settimane fa, da allora, il solo sapere che la mia sintomatologia rispondeva ad un nome ben preciso (e l'andare a documentarmi in merito) mi ha fatto piombare in uno stato profondo di depressione. Quello che leggo online mi fa intendere che sia particolarmente difficile da "curare" e che comunque il soggetto che ne soffre non potrà mai guarire del tutto, o avere una vita sociale normale.
Per quello che mi riguarda mi ritengo una persona fuori dal mondo, o meglio, che di quel mondo che tanto la incuriosisce non riesce a far parte.
Non riesco ad aprirmi con nessuno, ad essere me stessa a causa della fortissima agitazione che provo dinnanzi a qualsiasi individuo che non faccia parte del mio nucleo familiare. A seconda dell'ansia che mi crea la situazione che sto vivendo, inizio addirittura a tremare, e colgo sempre, in ogni persona che tenta di avvicinarmi per più di mezz'ora, un senso di pietà per quello che vede, per quello che negli anni sono diventata. Ho la fottutissima paura che ormai sia tutto diventato troppo evidente, la mia paura in primis e la mia solitudine.
Mi sento malata, una pazza, ma questo già da molto prima che mi venisse diagnosticato il DEP, e filtro tutto, qualsiasi gesto, qualsiasi parola detta, secondo questo mio pensiero.
So di non riuscire ad avere una visione realistica di me stessa e di basarmi sul giudizio (negativo) altrui per farmi un'immagine di quello che sono e so anche di non farcela più, di essere molto stanca...
Vorrei che tutto questo un giorno potesse finire.... Vorrei poter avere degli amici, vorrei poter amare, vorrei non dover ricorrere a dosi massicce di alcool per ridere veramente, per ridere di gusto dimenticando per un istante questo schifo che mi impedisce di vivere......
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29-10-2010, 23:24
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#2
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Banned
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 695
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Benvenuta, qui troverai di sicuro un pò di conforto...se ne hai bisogno
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29-10-2010, 23:42
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,541
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Liquid io sono proprio alla ricerca di un'identità tramite la diagnosi. ASpetto che lo psico mi dica cosa ho per cercare di definire i miei problemi con più chiarezza. Al momento cado facilmente in confusione, nn riesco a capire i miei atteggiamenti del tutto.
non avevo pensato che una diagnosi potesse essere così distruttiva =/
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30-10-2010, 00:08
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#4
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Principiante
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 16
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credo che qui troverai persone sempre pronte ad ascoltarti e sicuramente più propense a capirti, non sei sola
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30-10-2010, 00:44
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#5
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Principiante
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 29
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So che ogni caso è diverso dall'altro ecc ecc, ma qui c'è qualcuno a cui è stato diagnosticato questo schifo e che è riuscito ad uscirne?
Mi conforterebbe non poco saperlo :°°°°
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30-10-2010, 00:47
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#6
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Principiante
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 29
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Quote:
Originariamente inviata da clang hetto
Liquid io sono proprio alla ricerca di un'identità tramite la diagnosi. ASpetto che lo psico mi dica cosa ho per cercare di definire i miei problemi con più chiarezza. Al momento cado facilmente in confusione, nn riesco a capire i miei atteggiamenti del tutto.
non avevo pensato che una diagnosi potesse essere così distruttiva =/
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A questo punto non so se sia così positivo sapere....
Certo probabilmente il periodo che sto vivendo io lo passano tutte le persone nella mia situazione....
Ma in fondo sapere potrebbe anche instaurare la scintilla matrice della guarigione... La luce dopo la tempesta, insomma!
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30-10-2010, 00:49
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#7
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Intermedio
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 254
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Quote:
Originariamente inviata da LiquidAmbar
Vorrei che tutto questo un giorno potesse finire.... Vorrei poter avere degli amici, vorrei poter amare, vorrei non dover ricorrere a dosi massicce di alcool per ridere veramente, per ridere di gusto dimenticando per un istante questo schifo che mi impedisce di vivere......
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Anch'io sono sola e senza amici e questa è una debolezza che fa pesare ancora di più qualsiasi problema...
Mi sento di dirti di non dare troppo peso a quello che trovi scritto su internet, perchè ogni caso è diverso.
Io quando ho letto su internet le informazioni sul mio stile evitante mi sono agitata, spaventata, depressa... Ma poi mi sono arrabbiata, ho detto "Col cavolo! Io non sono quello che c'è scritto qui!" Cioè, lo ero, ma mi ha innervosito il pensiero di poter essere etichettata: evitante, ok, non sarai mai felice, punto. NO! Non funziona così! Sono io che decido cosa essere!
Non farti influenzare troppo da quello che si dice sul disturbo, qualsiasi esso sia. Anzi, approfitta del fatto che ora ti conosci meglio e saprai come fare per migliorare.
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30-10-2010, 01:40
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 232
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Quote:
Originariamente inviata da LiquidAmbar
... difficile da "curare" e che comunque il soggetto che ne soffre non potrà mai guarire del tutto, o avere una vita sociale normale.
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È come osservare una persona su una sedia a rotelle, ci domandiamo come sopporta il suo dolore. La risposta è semplice: ha imparato a convivere col problema. Ora sai di cosa soffri, le informazioni che hai letto su internet sul DEP erano lì da anni, adesso hai il vantaggio di sapere come curarti.
Quote:
Originariamente inviata da LiquidAmbar
A seconda dell'ansia che mi crea la situazione che sto vivendo, inizio addirittura a tremare, e colgo sempre, in ogni persona che tenta di avvicinarmi per più di mezz'ora, un senso di pietà per quello che vede, per quello che negli anni sono diventata.
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Nei casi come il tuo, la terapia prevede un avvicinamento lento ma progressivo verso il contatto sociale. Fallisci se cerchi il "tutto e subito", in particolare usando l'alcool.
Quote:
Originariamente inviata da LiquidAmbar
Vorrei che tutto questo un giorno potesse finire... Vorrei poter avere degli amici, vorrei poter amare, vorrei non dover ricorrere a dosi massicce di alcool per ridere veramente, per ridere di gusto dimenticando per un istante questo schifo che mi impedisce di vivere...
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Mi unisco al coro...
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30-10-2010, 02:12
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,117
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Quote:
Originariamente inviata da AmyLee
Anch'io sono sola e senza amici e questa è una debolezza che fa pesare ancora di più qualsiasi problema...
Mi sento di dirti di non dare troppo peso a quello che trovi scritto su internet, perchè ogni caso è diverso.
Io quando ho letto su internet le informazioni sul mio stile evitante mi sono agitata, spaventata, depressa... Ma poi mi sono arrabbiata, ho detto "Col cavolo! Io non sono quello che c'è scritto qui!" Cioè, lo ero, ma mi ha innervosito il pensiero di poter essere etichettata: evitante, ok, non sarai mai felice, punto. NO! Non funziona così! Sono io che decido cosa essere!
Non farti influenzare troppo da quello che si dice sul disturbo, qualsiasi esso sia. Anzi, approfitta del fatto che ora ti conosci meglio e saprai come fare per migliorare.
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Parole sante!
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30-10-2010, 04:21
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Hell
Messaggi: 1,177
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Quote:
Originariamente inviata da AmyLee
Non farti influenzare troppo da quello che si dice sul disturbo, qualsiasi esso sia. Anzi, approfitta del fatto che ora ti conosci meglio e saprai come fare per migliorare.
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concordo, anch'io fino a qualche mese fa non conoscevo bene che problemi avevo... poi grazie ad internet ho finalmente scoperto che questi problemi avevano dei nomi specifici, ed è stato proprio da allora che gradualmente ho fatto qualche passettino in avanti... poca roba, ma è solo con i piccoli passi che si può migliorare.
adesso che finalmente sei a conoscenza di cosa si tratta, per te inizia un nuovo percorso... devi avere pazienza e non fretta, perchè occorre tempo, intanto noi siamo qui per qualsiasi consiglio ti possa servire, oppure anche per confronti, se leggi il forum imparerai sicuramente qualcosa, cerca di apprendere quanto più possibile, non sei l'unica ad avere questi problemi, quindi puoi anche prendere spunto da altri.
e ricordati di non avere fretta, è solo con i piccoli passi che potrai migliorare, avranno importanza anche dei piccolissimi miglioramenti che ti sembreranno insignificanti... (ma che in realtà non lo sono).
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30-10-2010, 04:57
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#11
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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Quote:
Originariamente inviata da clang hetto
....................
non avevo pensato che una diagnosi potesse essere così distruttiva =/
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quando finalmente mi è stata diagnosticata la fobia sociale ( con depressione ) mi sono sentita quasi contenta , prima avevano detto solo che ero depressa anche se poi certi miei problemi non quadravano in questa cornice semplificata ...
finalmente ci avevano capito qualcosa , finalmente a una diagnosi non superficiale sarebbe seguita una terapia più mirata , e potevo spiegarmi la mia paura e fatica ( e perdita di tempo, e rifiuto etc) davanti a comportamenti che invece venivano così facili e perfino divertenti , così "naturali", alle persone attorno a me
è stato un sollievo capire che in certe corse in cui ce l'avevo messa tutta se non avevo avuto risultati positivi era perchè correvo con una gamba sola ...
capire che dovevo accettare questa mia caratteristica per essere più serena e migliorarmi, mentre invece non darle il nome giusto o peggio ancora ignorarla come se non ci fosse mi avrebbe lasciata ancora di più allo sbando
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Ultima modifica di aisljng; 30-10-2010 a 05:01.
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30-10-2010, 10:29
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,541
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Quote:
Originariamente inviata da aisljng
quando finalmente mi è stata diagnosticata la fobia sociale ( con depressione ) mi sono sentita quasi contenta
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Perfetto, anche io la penso così grosso modo, è il non sapere che mi getta ancora più nel dubbio.
Quote:
Originariamente inviata da LiquidAmbar
Ma in fondo sapere potrebbe anche instaurare la scintilla matrice della guarigione... La luce dopo la tempesta, insomma!
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Lo spero. Magari questo è un periodo di transizione, il periodo in cui devi accettare di avere quel problema.
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30-10-2010, 16:44
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Hell
Messaggi: 1,177
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se non individui il nemico è difficile combatterlo, cosi' invece inizi a conoscerlo... e magari capire i suoi punti deboli, cosa che ti aiuterà non poco.
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30-10-2010, 16:50
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,924
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Mah, io fossi in te non mi fisserei troppo sulla diagnosi e sulle informazioni che trovi su internet. Magari andassi da un altro ti direbbe che hai il DAP o il DOC, o qualunque altra sigla a cazzo, per dire. Anch'io mi sento abbastanza fuori dal mondo ma malato a sprazzi. Bellissimo il disegno comunque!
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30-10-2010, 17:13
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: veneto
Messaggi: 578
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII
Mah, io fossi in te non mi fisserei troppo sulla diagnosi e sulle informazioni che trovi su internet. Magari andassi da un altro ti direbbe che hai il DAP o il DOC, o qualunque altra sigla a cazzo, per dire. Anch'io mi sento abbastanza fuori dal mondo ma malato a sprazzi. Bellissimo il disegno comunque!
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quoto io quando leggo le malattie psicologiche e disturbi di personalità mi sembra di averle tutte tranne le psicosi, alla fine sono tutte cazzate...adesso non prendetemi per pazzo ma psichiatria e psicologia sono un business..a loro non frega un cazzo di te ma solo la parcella...e poi quando vai da uno psichiatra ti prescive i farmaci e dice "puoi prenderli anche a vita non sono dannosi" (per far guadagnare le case farmaceutiche)
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30-10-2010, 19:55
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#16
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Principiante
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 29
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Quote:
Originariamente inviata da stuntmanmike
quoto io quando leggo le malattie psicologiche e disturbi di personalità mi sembra di averle tutte tranne le psicosi, alla fine sono tutte cazzate...adesso non prendetemi per pazzo ma psichiatria e psicologia sono un business..a loro non frega un cazzo di te ma solo la parcella...e poi quando vai da uno psichiatra ti prescive i farmaci e dice "puoi prenderli anche a vita non sono dannosi" (per far guadagnare le case farmaceutiche)
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Beh credo sia più dannoso viverci con il disturbo a vita, se scoprissi che la terapia che ho iniziato a fare funziona e che mi permette di avere una vita sociale accettabile o meglio di sfatare le mie paure e smettere di segarmi mentalmente per ogni parola detta, io sarei dispostissima ad arricchire la casa farmaceutica in questione a vita -.-'
Purtroppo credo che sia questa la strada che percorrono le persone che non hanno una bazzecolina che si può curare in 3 mesi....
In fin dei conti il disturbo di evitamento viene annoverato insieme alla schizofrenia O_o per rendere l'idea......!!!!
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30-10-2010, 23:12
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,924
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Infatti non ha detto che degenera in schizofrenia.
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31-10-2010, 00:48
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 2,952
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Forse ho capito male io ma mi pare che abbia fatto un accostamento tra le due patologie, quasi come se fossero collegate...
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A me è parso ne paragonasse la gravità, ma potrei sbagliarmi.
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31-10-2010, 12:10
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#19
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Chi è che in realtà evita? Io o gli altri?
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Nel mio caso, spesso e volentieri, entrambe le cose...
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31-10-2010, 13:18
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#20
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Intermedio
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 254
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Lo so anche per me è così... ma spesso pur con tutta la buona volontà di superare il mio disturbo, vedo che gli altri mi ignorano come se fossi inesistente... in quel caso non sono io l'evitante...
Io dico questo perchè non dobbiamo crearci troppi sensi di colpa, certo, il nostro disturbo ci rende quasi impossibile avere una vita sociale, ma gli altri non ci aiutano per niente in alcune situazioni.
Per aiuto io intendo accettarci nel gruppo e renderci partecipi delle conversazioni, tutto qui.
E non far finta di non sentire quello che diciamo, con la speranza che "tanto questo se non lo caghiamo, non parla più e noi possiamo parlare tranquillamente dei cazzi nostri".
A mie spese ho capito che spesso è questo il meccanismo.
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Perchè qualcuno dovrebbe renderci partecipi di una conversazione? Dobbiamo essere noi ad essere partecipi. A far vedere che vogliamo partecipare. In un certo senso, ad offrire quello che abbiamo da condividere: le nostre opinioni, i nostri pensieri, quello che capita a seconda della discussione.
Purtroppo gli altri raramente hanno l'iniziativa di "accettarci" nella situazione per semplice bontà d'animo... Dobbiamo essere noi a sforzarci. E' uno sforzo che devono fare tutti secondo me quando vogliono far parte di un gruppo, ma per noi ovviamente è uno sforzo ancora più difficile da offrontare.
Secondo me, trovandoti nella situazione in cui ti stanno ignorando tutti (il ché non è detto: magari pensi che loro non ti diano retta ma lo fanno solo perchè percepiscono erroneamente che sei tu a non voler partecipare), se decidi che è così e non puoi farci niente, farai in modo che il meccanismo sia quello che hai detto tu.
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