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Vecchio 01-11-2015, 04:13   #1
Intermedio
L'avatar di Unison
 

Per Halloween non sapevo che fare, un ragazzo che ho conosciuto da poco mi chiede se voglio passarlo con lui e dei suoi amici, e io accetto, tutto speranzoso e ottimista. La serata inizia bene, lui mi presenta gli amici e si chiacchiera un po', bevo un drink. Lui é uno di quelli che conosce tutti, quindi capita che va in strada e si ferma a chiacchierare con altri, lasciandomi con i suoi amici (che si conoscono fra loro) e facendomi sentire un pesce fuor d'acqua, proprio non riesco a interagire nei loro discorsi, sembro un idiota. Piano piano l'alcol inizia a fare effetto e mi sento più rilassato. Nonostante ciò, mentre stiamo andando in un locale, lui continua sempre a parlare con altri e mai con me. Fatto sta che, dopo essere andato in bagno, esco e tra tutta la gente non lo trovo, tra me e me penso che non mi va di passare una serata così, e anche per causa dell'alcol mi dirigo verso l'auto, senza avvertire nessuno (avevo perso di vista pure gli altri). Questo mio amico mi chiama due volte e io non rispondo, faccio passare la sbornia e me ne torno a casa, e ora sto a letto a scrivervi questo resoconto.
Che dite, ho fatto male a comportarmi così? Voi che avreste fatto? Nonostante i buoni propositi proprio non riesco ad ingranare la marcia con nuove persone.
Vecchio 01-11-2015, 04:30   #2
Banned
 

Beh, il tuo amico si sarà preoccupato, magari potevi rispondergli o mandargli un messaggio per avvisarlo che te ne andavi con la prima scusa che ti veniva in mente, non si sparisce così.

Potresti contattarlo almeno domani per spiegargli la situazione in qualche modo, magari che non stavi bene per aver bevuto, sennò poi passi per "quello strano".
Ringraziamenti da
Da'at (01-11-2015)
Vecchio 01-11-2015, 08:40   #3
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Mi è successo tante di quelle volte... però ho imparato che è sempre meglio inventare una balla il giorno dopo, perché se non si è convincenti le conseguenze son pesanti, si è considerati quello "anomalo" e non di compagnia con le conseguenze del caso. Ovvero, poi non si viene più chiamati.

Penso che però vada fatto solo in casi di emergenza. Se diventa un'abitudine è chiaro che la strategia viene scoperta.
Vecchio 01-11-2015, 09:42   #4
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
Non so se hai fatto bene o male ma la scelta di abbandonare tutto scomparendo, smettendo di rispondere alle chiamate e tornando a casa mi ha profondamente colpito, sono scelte parecchio difficili difronte a situazioni cosi umilianti.
Dici? A me è sempre sembrata l'unica cosa ovvia da fare. E una delle più tristi, per me almeno, dato che mi mette di fronte a quello che (non) sono.
Vecchio 01-11-2015, 10:33   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Unison Visualizza il messaggio
Per Halloween non sapevo che fare, un ragazzo che ho conosciuto da poco mi chiede se voglio passarlo con lui e dei suoi amici, e io accetto, tutto speranzoso e ottimista. La serata inizia bene, lui mi presenta gli amici e si chiacchiera un po', bevo un drink. Lui é uno di quelli che conosce tutti, quindi capita che va in strada e si ferma a chiacchierare con altri, lasciandomi con i suoi amici (che si conoscono fra loro) e facendomi sentire un pesce fuor d'acqua, proprio non riesco a interagire nei loro discorsi, sembro un idiota. Piano piano l'alcol inizia a fare effetto e mi sento più rilassato. Nonostante ciò, mentre stiamo andando in un locale, lui continua sempre a parlare con altri e mai con me. Fatto sta che, dopo essere andato in bagno, esco e tra tutta la gente non lo trovo, tra me e me penso che non mi va di passare una serata così, e anche per causa dell'alcol mi dirigo verso l'auto, senza avvertire nessuno (avevo perso di vista pure gli altri). Questo mio amico mi chiama due volte e io non rispondo, faccio passare la sbornia e me ne torno a casa, e ora sto a letto a scrivervi questo resoconto.
Che dite, ho fatto male a comportarmi così? Voi che avreste fatto? Nonostante i buoni propositi proprio non riesco ad ingranare la marcia con nuove persone.
Leggendo mi sembra di vedere me stesso,hai anche resistito tanto.
Io ormai ho rinunciato da tempo a fare cose del genere. Del resto sono pure situazioni che non mi interessano per niente(intendo feste e locali).

A volte mi chiedo se siamo fobici o se semplicemente non abbiamo affinità con le altre persone(salvo alcune).

E' la mancanza di affinità che genera la fobia? O la fobia genera l'incapacità di trovare affinità?
Io credo la prima. Tu del resto ci hai messo buona volontà,ma se poi l'affinità non c'è di fatto...che ci puoi fare?
Ringraziamenti da
Hor (01-11-2015), iturbe89 (01-11-2015), minunmaailmass (01-11-2015), Unison (01-11-2015)
Vecchio 01-11-2015, 11:24   #6
Esperto
 

Sono d'accordo con Stregatta, ti conviene inventare una scusa sul perché tutto d'un tratto te ne sei andato senza avvisare.
Io di solito limito al minimo questo tipo di uscite ma quelle poche a cui partecipo le porto tutte al termine per evitare figuracce che per me sono peggio della noia e dell'ansia da prestazione da uscita.
Ringraziamenti da
cancellato15324 (01-11-2015), FakePlasticTree (01-11-2015), pokorny (01-11-2015)
Vecchio 01-11-2015, 11:38   #7
Principiante
L'avatar di Sennar
 

Nonostante non sia andata come speravi hai fatto bene ad uscire e a provarci ... uscire con una compagnia già consolidata è molto difficile e penso lo sia per tutti indipendentemente dal fatto di essere fobici o meno .
In questi casi di solito io evito direttamente di uscire anche in seguito ad una serie di esperienze poco confortanti; se il gruppo è piccolo è più facile e si può anche riuscire a passare una bella serata altrimenti la vedo veramente dura.

Concordo comunque , contatta il tuo amico e raccontagli una scusa
Vecchio 01-11-2015, 12:29   #8
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

digli che hai ricevuto una telefonata urgente per un'emergenza famigliare
Vecchio 01-11-2015, 12:53   #9
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
digli che hai ricevuto una telefonata urgente per un'emergenza famigliare
Per funzionare funziona, ma una o due volte. Conviene invece inventare una storia credibile come ad esempio una sorella con diarrea cronica e una rara forma di isteria che costringe i familiari a procurarsi carta igienica artigianale in uno sperduto negozio di Parigi a qualsiasi ora del giorno e della notte. Certo, forse questa è leggermente poco credibile però penso che l'idea di una specie di "scusa cronica" sia l'unica strada se si vuole usare la strategia di sparire quando la serata è storta.
Ringraziamenti da
Ansiaboy (01-11-2015)
Vecchio 01-11-2015, 13:00   #10
Intermedio
L'avatar di Unison
 

Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
Hai fatto qualcosa di davvero intenso, la sensazione che mi hai dato nel leggere che hai avuto l'iniziativa di andare per la tua strada lasciandoti alle spalle un gruppo di amici assenti mi ha emozionato; Conosco la sensazione di essere una figura invisibile in un gruppo dove tutti si conoscono, l'ho vissuta sempre durante il mio periodo nel quale uscivo con delle compagnie, nessuno ti vede o riesce a considerarti come qualcosa di più, non si riesce a competere con chi ti ha “presentato” perché di solito c'è gente che si conosce da anni oppure che si è presa in modo particolare, si diventa un ombra consapevole della situazione.

Sei uscito dal bagno e non hai trovato nessuno, mi hai ricordato cosi tanti momenti, intrappolati perché non si vuole abbandonare quella possibilità che ci sta facendo uscire di casa, ho passato intere ore su delle gradinate ad aspettare, camminando da solo per vie di città lontane, abbandonato da persone che alla fine ho visto solo come grandi sfruttatrici.

Non so se hai fatto bene o male ma la scelta di abbandonare tutto scomparendo, smettendo di rispondere alle chiamate e tornando a casa mi ha profondamente colpito, sono scelte parecchio difficili difronte a situazioni cosi umilianti.
Il tuo intervento mi ha colpito molto, conosciamo entrambi queste situazioni e quanto sia difficile sentirsi a proprio agio. Purtroppo la paura ha avuto la meglio stavolta, anche se non mi sono pentito del gesto che ho fatto. In fin dei conti conosco questo ragazzo da meno di un mese, e se continuano a verificarsi episodi simili lo lascio perdere, non sono in vena di stringere legami falsi.

Gli ho mandato un messaggio stamattina scrivendo di avere avuto un attacco di ansia e di essere scappato via, che in fondo è più o meno la verità. Aspetto la risposta.
Vecchio 01-11-2015, 13:01   #11
Banned
 

se non sei orgoglioso, potresti dirgli semplicemente la verità. Raccontandogli una scusa, la cosa potrebbe ripetersi. Anche se, pur dicendogli la verità, non puoi essere sicuro che non accadano di nuovo cose di questo tipo.
Vecchio 01-11-2015, 13:05   #12
Intermedio
L'avatar di Unison
 

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Leggendo mi sembra di vedere me stesso,hai anche resistito tanto.
Io ormai ho rinunciato da tempo a fare cose del genere. Del resto sono pure situazioni che non mi interessano per niente(intendo feste e locali).

A volte mi chiedo se siamo fobici o se semplicemente non abbiamo affinità con le altre persone(salvo alcune).

E' la mancanza di affinità che genera la fobia? O la fobia genera l'incapacità di trovare affinità?
Io credo la prima. Tu del resto ci hai messo buona volontà,ma se poi l'affinità non c'è di fatto...che ci puoi fare?
Secondo me è mancanza di affinità. Nell'ultimo mese per tutta una serie di motivi ho conosciuto diverse persone, e ti dirò che quelle con cui ho ancora rapporti sono 2/3. Quindi sì, è mancanza di affinità. Noi fobici siamo molto selettivi
Vecchio 01-11-2015, 13:26   #13
Banned
 

Esperienza per certi versi simile alla tua. Avrei fatto come te, se non fosse che ero ospite e stavo a 600 km da casa mia...

Alla fine in 3 giorni non mi ha quasi mai cagato, se non per cazziarmi per aver acceso una sigaretta, fuori dal negozio in cui erano entrati lei ed i suoi inutili amici.
Poi ho pure scoperto che non gliene fregava un cazzo di me, come a molti altri... l'avessi saputo subito mi sarei risparmiato soldi, mesi e fegato.

Ultima modifica di PazzoGlabroKK; 01-11-2015 a 13:29.
Vecchio 01-11-2015, 13:49   #14
Intermedio
L'avatar di Unison
 

Quote:
Originariamente inviata da PazzoGlabroKK Visualizza il messaggio
Esperienza per certi versi simile alla tua. Avrei fatto come te, se non fosse che ero ospite e stavo a 600 km da casa mia...

Alla fine in 3 giorni non mi ha quasi mai cagato, se non per cazziarmi per aver acceso una sigaretta, fuori dal negozio in cui erano entrati lei ed i suoi inutili amici.
Poi ho pure scoperto che non gliene fregava un cazzo di me, come a molti altri... l'avessi saputo subito mi sarei risparmiato soldi, mesi e fegato.
Almeno questa esperienza ti ha aperto gli occhi sulla tua amica. Persone così meglio perderle, sono nocive.
Vecchio 01-11-2015, 13:55   #15
Esperto
L'avatar di Blur
 

Quote:
Originariamente inviata da Unison Visualizza il messaggio
Gli ho mandato un messaggio stamattina scrivendo di avere avuto un attacco di ansia e di essere scappato via, che in fondo è più o meno la verità. Aspetto la risposta.
evviva la sincerità, hai avuto "coraggio"...facci sapere poi che ti dicono o se ti inviteranno ancora. Sono curioso
Vecchio 01-11-2015, 15:45   #16
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da Unison Visualizza il messaggio
Secondo me è mancanza di affinità. Nell'ultimo mese per tutta una serie di motivi ho conosciuto diverse persone, e ti dirò che quelle con cui ho ancora rapporti sono 2/3. Quindi sì, è mancanza di affinità. Noi fobici siamo molto selettivi
Appunto, quindi è la fobia che causa la mancanza di affinità, non il contrario.

p.s. comunque Unison, stai tranquillo, è una buona cosa che ti sei fatto vedere e sei uscito. Adesso basta che scrivi un messaggio (che forse era meglio scrivere ieri ma va bene uguale) dove dici che avevi bevuto un pò troppo e sei tornato a casa. Gli dici che lo avevi cercato per salutarlo ma non lo hai trovato (cosa vera tra l'altro).

EDIT non avevo letto come poi è andata a finire. Non era necessario essere così sincero, ma non è nemmeno sbagliato.

Ultima modifica di Blue Sky; 01-11-2015 a 15:50.
Vecchio 01-11-2015, 15:48   #17
Esperto
L'avatar di Confusion
 

Probabilmente ti sei sentito trascurato e non accettato e allora hai reagito così non rispondendo, ma haifatto un errore. Magari lui era in un'altra parte del locale e semplicemente non ti ha visto: il fatto che ti abbia chiamato è una prova che in realtà ti cercava.
Vecchio 01-11-2015, 16:02   #18
Esperto
L'avatar di Da'at
 

stavo per scriverti un papiro, poi ho lasciato perdere.
Comunque l'ho vissuto, per diversi anni, il tuo disagio. Ti conviene valutare se ce la fai a farti forza e cercare di interagire con gli altri.
Se ce la fai, e riesci a tener duro a lungo, beh, io c'ho messo 2 anni per vedere risultati.

Ora (son passati 12 anni da quando mi trovavo in quella condizione) io mi trovo in una situazione opposta, cioé che se vado in locali o altro mi piace spesso aver la libertà di girare da solo e attaccare bottone, pertanto trovo poco interessante uscire in certi luoghi con persone che hanno bisogno di qualcuno che gli dia corda. Mi piace uscire con persone indipendenti come me, e non sono molte.

Comunque, ti han dato dei buoni consigli, quindi innanzitutto rimedia alla piccola gaffe, la maggior parte delle persone sono comprensive, ti capiranno. La prossima volta se ce la fai cerca di attaccar bottone con gli altri, chiedendo cosa fanno e qualsiasi altra cosa ti venga in mente, l'alcol può aiutare se non esageri.
Infine, cerca di sentirti felice per ogni piccolo risultato che ottieni.
Sei uscito con della gente, non è affatto una "serata disastrosa". Conosco l'ansia che rapisce quando ci si deve preparare per uscire, specialmente con gente sconosciuta. Bravo.
Batti il 5!
Ringraziamenti da
Unison (01-11-2015)
Vecchio 01-11-2015, 16:30   #19
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Concordo alla grande con Marco Russo.
Oh, comunque, bastano poche parole con gli altri.
Io per anni, quando uscivo in situazioni così caotiche tipo feste o locali, puntavo a "portarla a casa" cioè fare il minimo sindacale per sembrare socievole, e poi starmene per conto mio o con amici sicuri per tutto il resto del tempo. Infatti sono sempre stato considerato uno con comportamenti un pò ondivaghi, cioè magari per cinque minuti stavo lì sorridente e facevo presenza, poi scomparivo per mezz'ora prendendomi delle pause (tipo andavo in bagno e ci stavo più tempo possibile, facevo due passi con la scusa di fumare una sigaretta e mi allontanavo un pò, e coglievo ogni occasione per stare solo con quegli amici che conoscevo).

Basta scambiare quelle due parole ogni tanto nel corso della serata e farti vedere come uno alla mano, così nessuno potrà dire che te ne sei stato sulle tue, e poi per il resto della serata cerchi diversivi per startene tranquillo.
Questi sono compromessi che si cercano quando non si sopporta la troppa esposizione: prendersi più pause possibile.
Ringraziamenti da
Da'at (01-11-2015), Unison (01-11-2015)
Vecchio 01-11-2015, 16:42   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
Concordo, infatti mi sembrava strano il messaggio di Semifobico, sicuramente molto riflessivo ma non riesco a concepire come possa essere la mancanza di affinità la generatrice della fobia, magari in alcuni casi, ma tecnicamente prendendo la fobia sociale come è definita dovrebbe andare oltre a qualsiasi possibile affinità, praticamente puoi incontrare una persona fantastica che ti comprende ma sentirti costantemente ossessionato da un suo possibile pensiero oscuro nascosto che rende nervosi tanto da non poter respirare dal disagio, desiderando solo di scappare e darsi la zappa sui piedi.

Forse però è tabù solo pensarlo perché in questo caso una persona che è fobica è destinata alla solitudine eterna perché non sarà mai capace ad accettare le altre persone se non completamente annullata dai farmaci?
Io infatti ho posto due domande,poi ho detto che propendo per la prima,ma può essere una cosa mia.

Ce da chiedersi: perchè il fobico diventa fobico? La mia esperienza è questa: io prima ho iniziato a sentirmi diverso dagli altri,incompatibile con gli usi e le abitudini e i modi di pensare della massa, poi in un secondo momento visto che questa mia diversità non era capita, apprezzata o addirittura sminuita-derisa, ho iniziato ad isolarmi e poi a prendere i tratti caratteristici del fobico-evitante.

Ogni tanto lego con qualcuno per alcuni periodi,soprattutto se con questo qualcuno ci sono degli interessi in comune. Ma in generale con le abitudini,gli interessi e i divertimenti della gran parte delle persone non ho nulla a che fare: se mi sforzo di partecipare ad un evento sociale ad un certo punto mi dico: ma a me che me ne frega di stare qui con questa gente a cui non ho nulla da dire e ad ascoltare sta marea di cazzate ecc.ecc...
Posso-avrei potuto sforzarmi di frequentare persone, ma è appunto uno sforzo. Vado dove gli altri si divertono e non mi diverto,e per questo mi sento a disagio.
Affianco a questo ho anche la mia timidezza che col tempo,in abbinamento al mio sentirmi diverso si è trasformata in chiusura nei confronti degli altri,tanto che ora probabilmente se incontro qualcuno con cui ho affinità potrei anche non accorgermene. O magari lo frequento, ma lo tengo a distanza,poi smette di frequentarmi lui...
Quindi è anche vero che i tratti del fobico mi impediscono di trovare le affinità,ma i tratti del fobico secondo me li ho acquisiti proprio perchè di base non ho affinità con la maggior parte delle persone.
In conclusione mi sembra che una cosa alimenti l'altra e che l'altra a sua volta torni ad alimentare la prima.

A me sembra che Unison si sia sforzato di frequentare quelle persone, ma non riuscendo a "interagire nei loro discorsi" (che io leggo "non avendo con loro affinità"), si è sentito a disagio e se ne è andato.
Quindi io leggo: non affinità>disagio, ecco perchè ho fatto le considerazioni che ho fatto.
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