mi presento a voi:
una giovane ragazza adulta alle prede con i suoi fantasmi, che , all'entrata nella vita professionale, si fanno più minacciosi...
paranoica, lo sono sempre stata.
già alle elementari temevo il giudizio degli altri: le maestre mi davano compiti separati perchè ero brava e mi sentivo importante , ma questo mi faceva anche odiare dai miei compagni di classe.
Da allora, mi porto la percezione di quegli sguardi di odio. Durante l'adolescenza quegli sguardi divennero vere frecciatine taglienti, epiteti, atteggiamenti di esclusione e sopportazione mal celata. A questi atteggiamenti non ho mai trovato la forza di rispondere con efficacia e assertività, ho sempre incassato o reagito con l'indifferenza e la scontrosità, aumentando di fatto l'opinione negativa degli altri su di me. Per un po' sono stata bene, anche anni, quindi non sono messa malissimo, ma ultimamente il problema sta tornando a galla e si è esteso a tanti aspetti della mia vita,
L' inibizione sociale c'è sempre stata un tratto della mia personalità: a volte sfociava nell' ansia e nella fobia, fino all'evitamento. Pochi anni fa è divenuta una vera ossessione debilitante. Le proiezioni delle mie insicurezze, della mia aggressivita autodiretta, della mia solitudine autoindotta, sono sfociate in veri e propri deliri persecutori che mi limito ad ignorare finche non mi assillano di botto, in momenti di stress, creando gravi disagi a me e a chi mi sta intorno.
Provo a contrastare questi deliri , ma solo quando mi isolo del tutto riesco a trovare pace.
Quando i deliri non ci sono, l'ansia è forte, ormai è generalizzata e alterno fasi di evitamento a periodi depressivi con agitazione. Ormai fatico a mantenere contatti , anche quelli finalizzati. Fatico a mantenere i pochi rapporti instaurati. In particolare ho un rapporto ambiguo nella relazione con il sesso opposto. Tendo ad evitare i contatti, e quando ne ho, mi sento più coinvolta del necessario. In genere tendo a sentire subito e in modo categorico se c'è affinità o no.
Nonostante tutto ciò, sento di avere le risorse per cavarmela, anche con successo: quando mi sono buttata nella vita, la vita mi ha sempre sorriso, se gli sorridevo.
anche nelle difficoltà.
eccomi. svelata.
Manca la parte in cui dico perchè sono qui.
Perchè non ho mai condiviso con nessuno questa parte di me, ed è arrivato il momento di farlo.
Nessuno a parte la psicoterapeuta.
Credo che questo forum possa essere l'occasione per prendere consapevolezza delle mie rigidità, di cosa le causa, di riconquistare fiducia in me stessa e soprattutto negli altri, nel mondo.
Perchè l'unione fa la forza, ma anche perchè vorrei usare questo forum come palestra per dimostrare a me stessa che posso essere importante per gli altri, come gli altri lo sono per me.
In particolare ho scelto questo forum perche`ho bisogno di prendere consapevolezza di avere un problema, senza negare la realtà. Spero di trovare input su come risolverlo da quanti lo hanno affrontato o lo stanno affrontando.
Ciao!!
ps; da quando ho scritto qui ho iniziato a contattare persone, cercare un modo per reagire , ascoltare questo sentimento di solitudine come un segnale di ricerca di contatto sociale ...
In fondo, a partire da questi dati di realtà, non ho nulla da perdere da un eventuale rifiuto altrui, no?