crimm

I miei genitori sono totalmente assenti e indifferenti dei miei confronti, non c'è mai stato dialogo. Non mi danno consigli e non mi incoraggiano, in pratica sono da sempre stata abbandonata a me stessa per quanto riguarda le decisioni che ho dovuto prendere (studio, lavoro...). Ora, poiché lavoro, ho iniziato a riflettere sul fatto che prima o poi mi piacerebbe andare a vivere da sola, comprarmi l'auto e simili, ma mi sentirei a disagio ad affrontare tutto questo da sola, senza un consiglio da parte di nessuno e abbandonata a me stessa. Voi cosa avete fatto in queste situazioni, i vostri genitori vi hanno aiutato in qualche modo?

lowman's

idem, i miei se ne sono sbattutti le mele della mia crescita personale e purtroppo hanno avuto anche la delicatezza di infierire allegramente su di me...immagina di dare la chitarra in mano a una persona che non l'ha mai suonata prima, pretendere che esegua un adagio di musica classica e criticarlo e giudicarlo perché non ci riesce...ecco, questo sono stati i miei genitori...! io ho reagito male, purtroppo

cancellato21209

Immagino che sia una situazione difficile e abbastanza delicata. Solitamente i genitori dovrebbero appoggiare i propri figli e fargli capire sia dove sbagliano e sia dove possono migliorare. Cerca di pensare positivo, magari se i tuoi fossero stati troppo "accollati" saresti diventata una di quelle "burattine" e invece non lo sei, lavori e hai dei progetti. Mi sono ritrovata e mi ritrovo spesso sola, abbandonata a me stessa ma alla fine ho sempre trovato il modo di farcela da sola senza l'aiuto di nessuno in particolare. Se vuoi e se puoi, cerca di usare il dialogo e parla con i tuoi genitori con il cuore in mano e con la massima sincerità..se vedi che anche in questo caso non riscontri nulla di positivo dii semplicemente a te stessa che ci hai provato

pokorny

Avere un lavoro quasi sempre vuol dire ottime capacità di gestione delle cose, devi solo indirizzarle in altro modo. Hai fatto il 90% della strada, puoi benissimo fare quel che resta.

limitless

Al contrario i miei mi hanno sempre appoggiato e sostenuto, il problema sono io con la mia totale mancanza di iniziativa

Smeraldina

Non mi hanno mai fatto mancare niente materialmente ma psicologicamente non mi hanno mai aiutata,quel poco che so fare l'ho imparato da sola con le mie sole forze,nessuno si è mai interessato realmente a me.

Green Tea

I miei li ho sempre sentiti distanti e freddi, il ché aggiungendo una visione ignorante e antiquata del mondo li ha resi inutili.. Se non fosse che almeno economicamente mi supportano (nel loro piccolo) e che mi aiutano se parto io, da solo, forte di un colpo di testa e un piano.
In breve senza iniziativa sarei perso e incapace di qualsiasi cosa.

chrissolo

Anche se ce ne son stati in effetti molto pochi (anzi, forse realmente belli nessuno, solo tanti momenti che erano abbastanza "neutri" e insignificanti in quel momento) io mi ricordo di più i momenti "belli" (con mia madre, perlomeno, mio padre è morto che avevo 11 anni per cui.. ho ben poco da ricordare)

Mi ricordo con estrema, straziante nostalgia un sacco di cose sciocche e insignificanti di mia madre.. che all'epoca nemmeno apprezzavo, tipo quando mi comprava vestiti o cose.. e altre, più personali che non cito, legate a lei stessa, a come era fatta..

Poi mi restano tanti rimpianti anche inutili, tipo di non aver provato di più ad avere dei momenti di condivisione con lei, a cercare di costruirli quei momenti belli che non ci son mai stati tra noi... perché era una persona maledettamente difficile, problematica e non lo rendeva per niente facile, forse nemmeno era possibile, ma ora che non posso più il rimpianto ce l'ho stesso, altra merda che mi devasta interiormente.. insomma.. . tutto qui quello che resta di una vita intera.. brutti ricordi, rimpianti, straziante nostalgia, solitudine che uccide.. e tanta tanta tantissima merda che mi devasta dentro.


Già, sarebbe stato molto meglio, morire prima (già a 11 anni, dio quanto mi sarei risparmiato di inutile e orrendo)..ma come in tutto nella vita ho ormai fallito pure in questo.. e ora mi resta solo che crepare in questa solitudine totale insopportabile che ormai interiormente (e non solo) mi ha già del tutto devastato e ucciso .. . ..

chrissolo

..nella totale feroce indifferenza di una società e un mondo che non solo continua ad ignorarti come se non esistessi e che ti rifiuta come se non avessi il diritto nemmeno di respirare.. ma che pure l'unica cosa che fa quando qualcosa fa è puntare il dito, farti sentire indegno e colpevole della tua situazione e stato... praticamente che "te lo meriti".. che altro non ti meriti...

(voglio crepare ADESSO)

zitello

Se i genitori pensano per te, non vedo che senso abbia a un certo punto crescere. O si resta bamboccioni in eterno, o si pensa di diventare maturi semplicemente continuando a pappagallo ciò che facevano fare loro, o si diventa sregolati totali perché ciò non avvenga.
Occorre invece decidano SU di te perché diventare autonomo serva a qualcosa. Usare il proprio cervello serve per non eseguire meccanicamente gli ordini, non per capire che il comandante ha ragione. Molti ribelli e sfaticati in casa imparano benissimo ad autogestirsi quando sono in gruppo tra compagni.
Il dialogo può esserci solo da pari a pari, altrimenti se si sa già che prevalgono loro si preferirà la rissa.
Due corpi non possono occupare contemporaneamente lo stesso spazio, e neppure due menti.

Brutton

Un mix tra fisica e filosofia.. che bello

lowman's

poi quando diventi un adulto spostato e incapace di stare al mondo perché nessuno ti ha insegnato come si fa, la responsabilità è solo tua...ovviamente...

Maximilian74

Non saprei neanche da che parte iniziare per andare a vivere da solo, mi prenderebbe ansia su tutto, poi non capisco niente di case, rogiti, metrature, catasto, compromessi, e poi a 45 anni non potrei comprare casa, non ho anticipi importanti da dare per fare pochi anni di mutuo, e un mutuo di 25/30 anni aprirlo a 45 anni di età mi sembra una cosa poco sensata, perché o arrivi a finire di pagare quando sei già da ospizio, oppure non ci sei più

Maximilian74

Ho provato a spiegare i miei problemi a mia mamma ma non credo abbia veramente capito che queste cose ti fanno condurre una vita vuota, priva di tutte le emozioni, di tutte le cose che vivono gli altri. Mi dice che sono cose che si risolvono facilmente.... L'altro genitore non lo nomino, per colpa sua ho la vita comunque rovinata e segnata da pesanti casini in casa, liti furibonde, porte che sbattono, minacce eccetera... E tutto ciò di sicuro ha fatto male alla mia crescita e ai miei problemi

Mr.Ripley

Pure a me non mi hanno aiutato e sostenuto, anzi spesso sminuiscono il problema, pensando che sia colpa mia se mi trovo in questa situazione e che faccio poco per migliorare, facendomi pure aumentare i sensi di colpa anche.

incompresa88

I miei non mi hanno mai fatto pesare il problema. Sanno che sono strana (beh a casa parlo in continuazione e mi lamento spesso ), ma credo non si rendano conto molto bene della gravità della situazione. Non è colpa loro, queste cose sono difficili da capire dall'esterno. Purtroppo per me, nessuno ha mai pensato che avessi dei problemi seri, forse perché non ho mai dato problemi a nessuno. Fossi stata una teppistella svogliata e poco studiosa, magari qualcuno si sarebbe accorto che qualcosa non andava, ma quando studi, sei tranquilla e ti fai gli affari tuoi, nessuno dice niente. Ecco, io ho sempre fatto il mio dovere, e per questo sono sempre stata stimata dai grandi, genitori compresi. Poi, non voglio far preoccupare troppo i miei, il più delle volte cerco di ironizzare e di alleggerire la cosa, quindi non si rendono conto che ho difficoltà a fare praticamente tutto. Continuo a pensare di suicidarmi dopo la loro morte, ma questo non devono saperlo. Per il momento, continuo come ho sempre fatto, facendo credere a tutti di avere una vita normale.

Mr.Ripley

Probabilmente anche io nonostante tutto riesco a stare a galla, solo poche volte ho tentato di accennare qualcosa sul malessere che ho, spesso non faccio tralasciare nulla su come mi sento veramente o non ci riesco forse e questo che poi alla fine fa pensare che non sto cosi male.
Ma dei segnali ci sono e c'erano da anni, su di me che qualcosa non va, che non sono stati percepiti in famiglia, il fatto che non ho quasi mai avuto vita sociale e che non riesco a socializzare e a fare le cose come le fanno tutti, non lavoro, non ho relazioni sentimentali ecc.

zitello

Mitico fare il signorino viziato con il babbo che pensa agli affari, la mamma che pensa alla canasta e la cameriera che coccola. Lei può amare il signorino e pure esserne amata, ma non certo pensare che lui non deve fare tardi perché sta in ansia o tagliarsi punk perché si vergogna. E neppure continuare a vederlo una volta finito il lavoro è un diritto.
Possessività non è soltanto egoismo, anzi peggio ancora se anziché volere che i figli diventino manager del suo impero finanziario uno mette il naso in cosa sia la loro realizzazione. Devono essere lasciati a se stessi, perché pure chiedere a loro cosa desiderano è un'influenza pesantissima, che escluderebbe a priori tutti i lavori generici che ti fanno senza problemi, ma difficilmente sceglierebbero decidendo a tavolino.

incompresa88

Io ne parlo apertamente, ho un buon rapporto con loro, soprattutto con mia madre, ma cerco di sdrammatizzare (quando ci riesco). Purtroppo diverse volte mi hanno vista piangere e cedere a disperate crisi isteriche, ma il più delle volte mi lamento della gente e dei miei problemi con ironia. Magari dico pure che mi voglio ammazzare, ma con leggerezza, insomma. E' meglio così, perché non voglio farli preoccupare. Sì, diciamo che a parte crisi di pianto e qualche momento di rabbia, non ho mai fatto cose troppe gravi tipo autolesionismo o altro che richiedesse un ricovero, forse anche questo ha aiutato. Poi, sono molto lunatica, magari un minuto prima dico di voler farla finita, che nessuno mi capisce e che se non trovo persone affini mi sparo, e quello dopo sono tutta tranquilla con i miei hobby. Forse sono poco credibile, e aiuta anche il fatto che sono poco espressiva, forse. Anche quando sto malissimo, tendo a non darlo a vedere, non riesco a esternare bene le emozioni negative, e quindi la situazione non appare mai così grave com'è realmente. Sicuramente notano che ho una vita sociale praticamente inesistente da ormai diversi anni, ma sanno anche che difficilmente mi piace qualcuno e che sono molto introversa e solitaria.

CamillePreakers

I miei non mi hanno mai appoggiata, ma non solo, mi hanno ostacolata e creato un problema dietro L altro, oggi ho perso tutta la mattina per provare a risolvere la loro ennesima Merdata tra asl e comune.... Basta... Sono senza parole.