SugarPhobic

Riuscire a concepire la propria vitalità, questo "sentirsi vivi", è altamente soggettivo (ok). Per alcuni può essere una scarica di adrenalina, per altri un orizzonte pieno di colori, per altri ancora un qualche tipo di piacere molto forte, etc... chessò.
E' quell'esperienza sensoriale coinvolgente (talvolta anche perturbante) che cerco ogni giorno, e ogni giorno mi chiedo dove la trovano gli altri.
Volete scriverlo? Articolate.

Darby Crash

ti rispondo domani.
troppo bravo, comunque. Dove finiremo, noi di FS, senza tutti questi thread che stai aprendo?

varykino

per me e' tipo rendersi irrintracciabile , nn so fare il bagno di notte quando nn c e'anima viva in mezzo alle onde , o quando ero in campagna che mentre c era la festa di paese prendevo e andavo nei boschi piu isolati in mezzo ai cinghiali , insomma fuggire da qualche parte in completa solitudine , o una volta che ho dormito in uno stabilimento al mare chiuso d inverno , robe cosi ..... ma nn posso farlo spesso , so abbastanza controllato XD

Darby Crash

è molto raro che mi senta vivo.
Però, posso provare a fare qualche esempio.

A luglio mi sono trovato a leggere un libro appoggiato a un faro (una struttura che del faro ha l'aspetto, non le funzioni), la sera si stava approssimando, c'era un venticello piacevole, il cielo dal banale azzurro stava assumendo quei colori più interessanti che ha verso il tramonto. Stavo ascoltando una raccolta di Petula Clark che metteva allegria. Mi sentivo eccitato di aver trovato questa nuova singolare postazione di lettura. In tutto ciò, credo di essermi sentito vivo.

Oppure, qualche anno fa sono stato a Rimini in autunno. Il giorno precedente non era stato buono. La mattina, dopo la colazione, inizio a passeggiare sul viale su cui si affacciano gli stabilimenti balneari. Ricordo che mi ero messo ad ascoltare i Blossom Toes. Ecco che la spiaggia deserta e autunnale mi si presenta con una faccia intrigante, mi metto a fare delle fotografie. D'un tratto ho l'impressione che la vita mi catturi. Continuo a passeggiare a caso, seguendo l'istinto. Mi imbatto in una zona che appare molto diversa dal resto della città, sembra quasi appartenere a un'altra epoca. Vicoli lastricati in pietra, casette colorate molto pittoresche; silenzio. Oh, e poi sulle pareti si stagliano murales ispirati ai film di Fellini. Che emozione! Certo che mi sento vivo. Quando la vita sorprende con qualcosa di bello, mi sento vivo.

...peccato che appunto capiti molto di rado, la quasi totalità delle giornate sono spazzatura.

Nightlights

Nel caso mio questa cosa è legata a doppio filo al tono dell'umore.
Quando l'umore è alto, o normale, le emozioni diventano più forti, cresce la motivazione, e qualsiasi cosa faccio la faccio con meno sforzo.
Come se percorressi una strada in discesa col vento a favore.
Mentre quando l'umore si abbassa mi sento affaticato, stanco, qualsiasi cosa mi costa più sforzo, le emozioni si affievoliscono, cresce l'apatia e (talvolta) mi focalizzo più sulle cose negative piuttosto che in quelle positive.
Quando è così è come se la strada la sto percorrendo in salita, col vento contrario.

SugarPhobic

Che bello! Io preferisco quegli alberi col muschio, dove posso appollaiarmi sui suoi rami, comodo, a leggere immerso del tutto nel verde e sì, provo la stessa sensazione

Ma io lo comprendo, il discorso ritorna sul cercare di avere la forza di mantenere attiva la ricerca. Se quei posti, quel faro, quei murales esistono, magari esiste anche dell'altro...

SugarPhobic

Ma certo, concepire la propria vitalità necessita di energia che non sempre si ha, ma è come un cane che si morde la coda... no? Bisogna tentare con tutte le forze che si hanno di uscire dal percorso circolare che ci tiene giù, poco consapevoli. Con unghie e denti, ma una volta fuori, di solito per a basta pochissimo per capirmi, sentirmi meno solo, avvertire la mia energia vitale, anche solo quella che scorre nelle vene.

Nightlights

Io mi sono iscritto qui proprio a causa di un disturbo dell'umore (depressione).
Non ho fobia sociale o ansia (intesa come patologia), a differenza di altri utenti.
Ora sono guarito ma le fluttuazioni le avverto ancora in modo evidente, anche se sostanzialmente non sono più, tecnicamente, depresso.
A volte penso che dalla depressione seria sono guarito ed è sfociata in qualcosa simile alla ciclotimia.

Darby Crash

sei un barone rampante?

sì, sicuramente la forza di mantenere attiva la ricerca è molto importante. Ci sono poi vari fattori che penalizzano la possibilità di avere questi momenti in cui ci si sente vivi... ad esempio:
- più si gira il mondo e più si ha la possibilità di fare scoperte sorprendenti ed eccitanti, peccato che per girare il mondo servano i soldi
- un elemento che favorisce tantissimo questi momenti speciali in cui mi sento vivo è la compagnia di persone con cui mi trovi particolarmente bene... ma essendo una frana nelle relazioni interpersonali, mi trovo a essere pressoché sempre solo, e di conseguenza diventa più difficile sperimentare momenti in cui mi sento vivo.

SugarPhobic

XD ma devi essere circondato da persone molto disturbanti se per sentirti vivo devi isolarti dal mondo. In mezzo ai cinghiali

Oddio, avevo rimosso quel libro. No, il contatto con la natura più la lettura mi fanno da combo. Ma ci sono tanti altri modi, però l'immersione nel verde pare essere il denominatore comune.

Al contrario, io sono molto permeabile alle persone, sento maggiore difficoltà a "sentirmi" proprio se ho vicino qualcuno, che mi sia congeniale o meno.
Poi, è un campo nel quale sono un totale inesperto, non ho rapporti umani degni di tale nome, quindi mi piacerebbe essere smentito.

Darby Crash

quando compivi quegli atti romanticamente arditi spinto dal dio Eros di cui hai narrato nei giorni scorsi, non ti sentivi vivo?

SugarPhobic

Molto più che vivo, perchè non vivevo solo di "me", ma ero appunto anche molto permeato dall'energia della persona che amavo. E' quel tipo di fusione che mi ha sempre portato a gesti simili (appunto perchè, uniti, sapevo poi come sarebbero stati accolte queste azioni, nel loro significato).
Situazione molto diversa, non voglio andare OT.

varykino

bah in realta'manco tanto , nn e' tanto colpa degli altri , piu che altro so io che m annoio con gli altri

Darby Crash

esatto! quindi vedi quanto possa essere importante una compagnia speciale per sentirsi vivi. Chi a causa di problematiche relazionali non riesce ad averla perde molto della vita.

SugarPhobic

Guarda che per compagnia speciale io intendo intima, il mio insieme è strettissimo e di solito include me e l'atra persona. Papà è presente come corollario ma è molto isolato e per conto suo.
Per certo comunque esistesse quest'altra persona nell'arco dell'intero mio presente sarebbe molto più facile sentirsi vivi, ne convengo.

euridice_

No, io mi sento morta

SugarPhobic

Questo sempre, dici? Da sempre?
Non ricordi nemmeno un momento passato nel quale ti sei sentita... diversa da così?

Crepuscolo

Sono sempre spento ed apatico. Devo tornare indietro ai tempi dell'infanzia o massimo adolescenza per trovare emozioni piacevoli forti.

Melmoth

Leggere, studiare, giocare, esplorare, mettersi alla prova. In generale interessarsi al mondo... ci sono cose troppo interessanti per passare le giornate nell'apatia e nell'inattività. Molto triste che certe condizioni mentali e ambientali non permettano di farlo.

SugarPhobic

Ma che bello. Io sto in bassa collina, sull'appennino, quindi anche per me è un grande piacere l'esplorazione.
Dove vai di solito? Non geograficamente, intendo se prediligi i boschi, non so, alla campagna, piuttosto che alla montagna.