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04-11-2025, 09:01
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#1
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Intermedio
Qui dal: Mar 2025
Messaggi: 103
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Ieri sera mi è capitato di mettermi a ragionare sui tempi di quando avevo 13/14 anni, in quel periodo non uscivo di casa perchè a scuola mi rifiutavo di andare e avevo tutti gli adulti (giustamente) contro, io non dissi mai il perchè a loro, che venivo escluso e bullizzato.
Comunque ieri guardavo un video su un videogioco che giocavo proprio in quell'anno, e ho iniziato ad avere le stesse sensazioni di disagio e angoscia che provavo, il senso di smarrimento e di impotenza, gli odori di un tempo passato, quando ancora non fumavo sigarette, l'odore di chiuso nella stanza, il sentirmi sporco perchè non sapevo lavarmi a 13 anni, le ore passate in quel gioco senza staccarmi mai per giorni e giorni, mesi, uscendo 1 volta l'anno cercando di evitare i pensieri e situazioni sociali...
E oggi provo invece vuoto, vedo ad oggi la vita che non è cambiata poi molto, è come se una parte di me fosse rimasta inchiodata nel tempo, penso che in futuro non potrò raccontare niente della mia adolescenza, solo tanto disagio, ed è questo che mi rende inabile agli altri, al raccontare l'utopia del nulla.
Rare volte mi succede di rivivere cose positive, a volte sento l'odore di un detersivo e mi ricorda rari momenti belli di quando avevo 10 anni e giocavo a gta san andreas con mio cugino a casa sua, mi sento in quel caso al sicuro lontano dai giudizi sociali, in un mondo alternativo etc. Se ci penso i ricordi positivi sono sempre stati fuori dalla vera realtà, fuori dall'essere me in questo corpo, fuori dal sociale.
E' una cosa interessante, perchè si mi rende confuso con la mia identità, ma mi fa capire che i ricordi fanno parte sempre del nucleo della coscienza, ovunque vai elabori il tutto in base ai ricordi, e se tutta la vita è stata così cruda e drammatica, non si può vivere esperienze.
Le esperienze che ho vissuto negli ultimi 2 anni (lavoro, situazioni sociali, uscite etc.) le ho vissute morendo dentro, non ero più io, perchè se dovevo portare il mio bagaglio, sarebbe stato deleterio, infatti ciò che è rimasto è il vuoto, non ho mai fatto una conoscenza approfondita, perchè non voglio in realtà farmi conoscere per chi sono, chi mi ha conosciuto mi ha visto vuoto e neutrale, perchè oltra al apparire come "uno" ho un guscio vuoto dentro.
A voi è mai capitato di ragionare sulle sensazioni dei ricordi, e di come plasmano e rendono due facce a quello che siete ora?
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04-11-2025, 10:32
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: R'lyeh
Messaggi: 15,629
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Quote:
Originariamente inviata da Unleash
A voi è mai capitato di ragionare sulle sensazioni dei ricordi, e di come plasmano e rendono due facce a quello che siete ora?
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Sono stato a lungo ossessionato dai ricordi e dal passato, ho cominciato a redigere in terza media un diario che in breve è diventato una sorta di feticcio, in cui registravo con minuzia ossessiva gli eventi che mi capitavano e che ritenevo importanti, che poi analizzavo e rianalizzavo in seguito, come se lì si celasse un qualche significato fondamentale, il segreto della mia esistenza.
È qualcosa da cui a un certo punto ho cercato di liberarmi, mi sono reso conto che anche quest'ossessione mi impediva di affrontare il presente e soprattutto pensare al futuro, cosa che ho sempre evitato di fare. Ma forse è solo troppo tardi che ho realizzato questa cosa.
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04-11-2025, 11:06
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 974
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Quote:
Originariamente inviata da Unleash
A voi è mai capitato di ragionare sulle sensazioni dei ricordi, e di come plasmano e rendono due facce a quello che siete ora?
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Non so bene come rispondere. Grazie ad internet ogni tanto faccio un tuffo nel passato, soprattutto riguardo ai videogiochi. Mi sono reso conto che molti dei luoghi ed atmosfere che prediligo nella vita reale derivano da luoghi ed atmosfere conosciute nei videogiochi dell'epoca, ed è come se da ragazzino avessi avuto più esperienze nella realtà virtuale rispetto che nella "realtà reale", proprio per il fatto che anche per me i videogiochi erano un luogo sicuro in cui rifugiarmi una volta tornato da scuola. Alcuni di essi, ancora oggi, mi evocano un senso di comfort, protezione e sicurezza, mentre altri è come se avessero una facciata di nostalgia ma con un leggero retrogusto di disagio, ricordandomi che anche all'epoca non era tutto rosa e fiori e che il mio disagio sociale (legato soprattutto all'andare a scuola) era già cominciato da bambino/ragazzino.
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10-11-2025, 19:12
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#4
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Banned
Qui dal: Sep 2025
Messaggi: 249
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Quote:
Originariamente inviata da Unleash
Ieri sera mi è capitato di mettermi a ragionare sui tempi di quando avevo 13/14 anni, in quel periodo non uscivo di casa perchè a scuola mi rifiutavo di andare e avevo tutti gli adulti (giustamente) contro, io non dissi mai il perchè a loro, che venivo escluso e bullizzato.
Comunque ieri guardavo un video su un videogioco che giocavo proprio in quell'anno, e ho iniziato ad avere le stesse sensazioni di disagio e angoscia che provavo, il senso di smarrimento e di impotenza, gli odori di un tempo passato, quando ancora non fumavo sigarette, l'odore di chiuso nella stanza, il sentirmi sporco perchè non sapevo lavarmi a 13 anni, le ore passate in quel gioco senza staccarmi mai per giorni e giorni, mesi, uscendo 1 volta l'anno cercando di evitare i pensieri e situazioni sociali...
E oggi provo invece vuoto, vedo ad oggi la vita che non è cambiata poi molto, è come se una parte di me fosse rimasta inchiodata nel tempo, penso che in futuro non potrò raccontare niente della mia adolescenza, solo tanto disagio, ed è questo che mi rende inabile agli altri, al raccontare l'utopia del nulla.
Rare volte mi succede di rivivere cose positive, a volte sento l'odore di un detersivo e mi ricorda rari momenti belli di quando avevo 10 anni e giocavo a gta san andreas con mio cugino a casa sua, mi sento in quel caso al sicuro lontano dai giudizi sociali, in un mondo alternativo etc. Se ci penso i ricordi positivi sono sempre stati fuori dalla vera realtà, fuori dall'essere me in questo corpo, fuori dal sociale.
E' una cosa interessante, perchè si mi rende confuso con la mia identità, ma mi fa capire che i ricordi fanno parte sempre del nucleo della coscienza, ovunque vai elabori il tutto in base ai ricordi, e se tutta la vita è stata così cruda e drammatica, non si può vivere esperienze.
Le esperienze che ho vissuto negli ultimi 2 anni (lavoro, situazioni sociali, uscite etc.) le ho vissute morendo dentro, non ero più io, perchè se dovevo portare il mio bagaglio, sarebbe stato deleterio, infatti ciò che è rimasto è il vuoto, non ho mai fatto una conoscenza approfondita, perchè non voglio in realtà farmi conoscere per chi sono, chi mi ha conosciuto mi ha visto vuoto e neutrale, perchè oltra al apparire come "uno" ho un guscio vuoto dentro.
A voi è mai capitato di ragionare sulle sensazioni dei ricordi, e di come plasmano e rendono due facce a quello che siete ora?
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Tu non devi avere un passato, il passato non conta in questo contesto, devi farti apprezzare per quello che sei e così starai bene
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11-11-2025, 07:22
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 30,106
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Gli odori sono i ricordi che persistono di più.
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11-11-2025, 17:33
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2022
Ubicazione: Agartha
Messaggi: 2,481
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Proust ci ha fondato un'intera opera su sta cosa
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16-11-2025, 16:23
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove non vorrei stare
Messaggi: 1,428
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Anche a me capitava che con certi odori riaffiorassero lontani ricordi, immagini..ad esempio il profumo che usava mio padre o l'odore della casa di mia nonna...ora non accade praticamente più..ho avuto una specie di scollamento dal passato, è come se ogni giorno fossi nato il giorno prima...
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