FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Fobia Sociale > SocioFobia Forum Generale
Rispondi
 
Vecchio 06-05-2011, 01:33   #1
Intermedio
L'avatar di Zeno Cosini
 

Salve a tutti!
Questa è la prima volta che apro una discussione sul sito (a parte quella introduttiva), era da molto tempo che volevo scriverla, ma l'apatia cronica ha sempre fatto in modo che tutto fosse rimandato.
Scrivo perchè, come molti penso, sono arrivato a un vicolo cieco della mia vita.
Mi ritrovo a 20 anni suonati, senza aver fatto niente nella vita, mai un vero amico, mai baciato una ragazza, un po' di serenità in famiglia con la mamma che sono più di 10 anni che soffre di depressione con mio padre che è assente e se ne frega del suo stato.
Tutto ovviamente è cominciato da piccolo: prese in giro da parte degli amichetti, emarginazione, il tutto è condito da un profondo senso d'inutilità.
Crescendo il vuoto aumenta, diventa un vuoto opprimente, che per paradosso ti riempe fino a farti stare male; l'unico modo per farlo tacere è sentirsi bravi in qualcosa e lo studio diventa il nido sicuro, la panacea di ogni male. Ogni anno dalle medie, toccando l'apice alle superiori, è un rincorrersi continuo di successi, di medie stratosferiche, che diventano solo un tampone temporaneo al mio male di vivere che cominciava già a farsi sentire.
Arriva la maturità, spero di ottenere almeno per una volta il massimo in qualcosa, invece arriva un'altra stangata: un maledetto 99.
Questo voto per la prima volta mi apre gli occhi, e ho davvero coscienza di quanto tempo abbia perso, e fà crollare tutti i fragilissimi castelli di carta che avevo in testa.
Poi arriva l'università, e stavolta arriva la botta più forte, a un laboratorio d'informatica, così per caso, nel nostro gruppo si ritrova una ragazza. Resto impressionato inizialmente dalla sua bellezza e penso: "ecco la solita ragazza bella e oca". L'aggiungo su fb ed arriva una prima coltellata: vedo foto di tanti amici, sorridenti, i bei momenti insieme, e ancora provo un senso di ritardo, di smarrimento per non sapere nemmeno cosa rappresentino quei momenti per me. Poi si comincia a parlare con la ragazza e resto stupito nello scoprire la sua vera bellezza: scopro che è semplice, dolce, solare, timida e soprattutto sensibile. In sintesi scoppia un'infatuazione senza precedenti, per una ragazza così impossibile, perchè talmente bella, pure più alta di me, lontana quasi 100 chilometri dal mio paese, poi mi dirà pure che è fidanzata!
Intanto fà scoppiare in me una voglia come di riprendermi un po' il tempo perso, una voglia di migliorarmi, sperando ingenuamente di poter raggiungere il "suo livello". Comincio a conoscere me stesso per la prima volta, scopro i miei difetti, e ogni sbaglio viene ora vissuto come un dramma vitale.
Spinto dalla voglia di rimettersi in gioco comincio a fare cose per me impensabili: organizzo serate in discoteca (dove ovviamente non rimedierò mai nessuna ragazza), propongo più di uscire a dei conoscenti, faccio 150 chilometri per andare a trovare degli amici e li dormo solo in un bed and breakfast, decido di fare un musical (dove faccio 2 balletti), partecipo a degli incontri sulle emozioni, comincio pure ad andare da una psicologa, e per la prima volta mi confido in maniera intima con un paio d'amici.
Ebbene tutto questo sento che non è servito assolutamente a nulla: sono solo come prima, senza nessuno che mi cerca, e spessissimo senza sapere proprio chi chiamare per uscire, resto sempre il solito animale selvatico inesperto nel socializzare. Poi resta il pensiero della ragazza sopra: in un anno e mezzo non sono riuscito a dimenticarla, nel frattempo si è pure lasciata, ma la sento distante siccome le poche occasioni che ho per parlarci sono su fb. Sento che dichiarandomi farei un'altra figura da idiota puro, perchè so di non essere alla sua altezza, forse mai lo sarò per nessun'altra.
Per cui mi ritrovo il suo pensiero ossessivo che non mi lascia e l'incertezza per un futuro che non c'è, che vedo nerissimo: che senso ha vivere una vita senza amici e senza amore? Mi rendo conto che se resto così non avrò mai niente di tutto ciò. E mi chiedo che devo fare per cambiare??
A volte penso di avere la sindrome d'asperger, che almeno troverebbe una giustificazione a ogni mio male, ma non è così semplice da dimostrare.
Poi ora sta arrivando l'ennesima estate: tutti che programmano gloriose vacanze con gli amici, pronti a cuccare a più non posso, e io che resto a casa, ad assistere passivo alle gioie degli altri.
Sicuramente ho riassunto nella mia storia tanti pensieri che tutti avete avuto, o state ancora avendo, mi piaceva per una volta condividerli con voi, per non restare un utente anonimo che non scrive mai, poi con questa storia della ragazza sto stressando tutta la chat Xd
Lascio a voi la parola
Vecchio 06-05-2011, 07:54   #2
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Zeno Cosini Visualizza il messaggio
ho riassunto nella mia storia tanti pensieri che tutti avete avuto
Esatto
Vecchio 06-05-2011, 09:00   #3
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Zeno Cosini Visualizza il messaggio
Salve a tutti!
Questa è la prima volta che apro una discussione sul sito (a parte quella introduttiva), era da molto tempo che volevo scriverla, ma l'apatia cronica ha sempre fatto in modo che tutto fosse rimandato.
Scrivo perchè, come molti penso, sono arrivato a un vicolo cieco della mia vita.
Mi ritrovo a 20 anni suonati, senza aver fatto niente nella vita, mai un vero amico, mai baciato una ragazza, un po' di serenità in famiglia con la mamma che sono più di 10 anni che soffre di depressione con mio padre che è assente e se ne frega del suo stato.
Tutto ovviamente è cominciato da piccolo: prese in giro da parte degli amichetti, emarginazione, il tutto è condito da un profondo senso d'inutilità.
Crescendo il vuoto aumenta, diventa un vuoto opprimente, che per paradosso ti riempe fino a farti stare male; l'unico modo per farlo tacere è sentirsi bravi in qualcosa e lo studio diventa il nido sicuro, la panacea di ogni male. Ogni anno dalle medie, toccando l'apice alle superiori, è un rincorrersi continuo di successi, di medie stratosferiche, che diventano solo un tampone temporaneo al mio male di vivere che cominciava già a farsi sentire.
Arriva la maturità, spero di ottenere almeno per una volta il massimo in qualcosa, invece arriva un'altra stangata: un maledetto 99.
Questo voto per la prima volta mi apre gli occhi, e ho davvero coscienza di quanto tempo abbia perso, e fà crollare tutti i fragilissimi castelli di carta che avevo in testa.
Poi arriva l'università, e stavolta arriva la botta più forte, a un laboratorio d'informatica, così per caso, nel nostro gruppo si ritrova una ragazza. Resto impressionato inizialmente dalla sua bellezza e penso: "ecco la solita ragazza bella e oca". L'aggiungo su fb ed arriva una prima coltellata: vedo foto di tanti amici, sorridenti, i bei momenti insieme, e ancora provo un senso di ritardo, di smarrimento per non sapere nemmeno cosa rappresentino quei momenti per me. Poi si comincia a parlare con la ragazza e resto stupito nello scoprire la sua vera bellezza: scopro che è semplice, dolce, solare, timida e soprattutto sensibile. In sintesi scoppia un'infatuazione senza precedenti, per una ragazza così impossibile, perchè talmente bella, pure più alta di me, lontana quasi 100 chilometri dal mio paese, poi mi dirà pure che è fidanzata!
Intanto fà scoppiare in me una voglia come di riprendermi un po' il tempo perso, una voglia di migliorarmi, sperando ingenuamente di poter raggiungere il "suo livello". Comincio a conoscere me stesso per la prima volta, scopro i miei difetti, e ogni sbaglio viene ora vissuto come un dramma vitale.
Spinto dalla voglia di rimettersi in gioco comincio a fare cose per me impensabili: organizzo serate in discoteca (dove ovviamente non rimedierò mai nessuna ragazza), propongo più di uscire a dei conoscenti, faccio 150 chilometri per andare a trovare degli amici e li dormo solo in un bed and breakfast, decido di fare un musical (dove faccio 2 balletti), partecipo a degli incontri sulle emozioni, comincio pure ad andare da una psicologa, e per la prima volta mi confido in maniera intima con un paio d'amici.
Ebbene tutto questo sento che non è servito assolutamente a nulla: sono solo come prima, senza nessuno che mi cerca, e spessissimo senza sapere proprio chi chiamare per uscire, resto sempre il solito animale selvatico inesperto nel socializzare. Poi resta il pensiero della ragazza sopra: in un anno e mezzo non sono riuscito a dimenticarla, nel frattempo si è pure lasciata, ma la sento distante siccome le poche occasioni che ho per parlarci sono su fb. Sento che dichiarandomi farei un'altra figura da idiota puro, perchè so di non essere alla sua altezza, forse mai lo sarò per nessun'altra.
Per cui mi ritrovo il suo pensiero ossessivo che non mi lascia e l'incertezza per un futuro che non c'è, che vedo nerissimo: che senso ha vivere una vita senza amici e senza amore? Mi rendo conto che se resto così non avrò mai niente di tutto ciò. E mi chiedo che devo fare per cambiare??
A volte penso di avere la sindrome d'asperger, che almeno troverebbe una giustificazione a ogni mio male, ma non è così semplice da dimostrare.
Poi ora sta arrivando l'ennesima estate: tutti che programmano gloriose vacanze con gli amici, pronti a cuccare a più non posso, e io che resto a casa, ad assistere passivo alle gioie degli altri.
Sicuramente ho riassunto nella mia storia tanti pensieri che tutti avete avuto, o state ancora avendo, mi piaceva per una volta condividerli con voi, per non restare un utente anonimo che non scrive mai, poi con questa storia della ragazza sto stressando tutta la chat Xd
Lascio a voi la parola
Alcuni consigli pratici caro Zeno, prova a chiedere alla ragazza che ti piace di uscire, cerca di ottenere il suo numero di cellulare, meglio vivi di rimpianti non di rimorsi. In secondo luogo vedo in te una reazione, stai facendo tutte queste attività devi darti tempo, soprattutto prosegui con la cura della terapia ma insieme continua le altre attività, ti fanno un gran bene alla salute alla lunga, e poi scusami se te lo dico, io ci sono stato, esci dal tuo paese, dove frequenti l'università a Perugia?Vai a stare lì magari in una stanza, scoprirai tutto un sottobosco di abitudini universitarie che ti aiuteranno a socializzare, a questo aggiungo come luoghi di socializzazione le discoteche sono inadatte per gli intro e i very fobic, cerca altri luoghi, l'aula universitaria ad esempio, oppure inizia un pò di volontariato, e trovi gente stupenda con la quale legare. In terzo luogo vedo reazioni positive in te e sei giovanissimo, non sei messo al peggio leggi i post di questo sito e ti renderai conto di quanta gente davvero ha raschiato il fondo del barile, ti basta proseguire per la tua strada aggiungendo piccoli trucchi per migliorarti, nel senso intanto prendi il pezzo di carta dell'università , ma magari cerca di studiare il minimo possibile, e il resto del tempo dedicalo alle uscite serali, ai social networks per conoscere ragazze in internet, alle passeggiate per il corso, ad andare a Perugia a conoscere gente, insomma studia il minimo per passare gli esami, lascia perdere la tua vita di voti alti, crea un equilibrio virtuoso tra studio, cura della tua salute e conoscenza di nuove persone. Perdonami la crudezza, ho cercato di dare dritte pratiche senza pretese, sicuramente avrò sbagliato in tanto di quello che ho detto, esistono le repliche.
Vecchio 06-05-2011, 09:22   #4
Paz
Esperto
L'avatar di Paz
 

Quote:
Originariamente inviata da Zeno Cosini Visualizza il messaggio
Crescendo il vuoto aumenta, diventa un vuoto opprimente, che per paradosso ti riempe fino a farti stare male.
La frase per eccellenza, quella in cui mi ritrovo in pieno. Età diversa, dinamiche diverse...eppure sempre là stiamo. Inizio a chiedermi se davvero sia possibile estirpare questo senso di vuoto
Vecchio 06-05-2011, 11:41   #5
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

boh.io vivo solo per vedere se è vero che le cose cambieranno oppure no.
Vecchio 06-05-2011, 12:53   #6
Principiante
L'avatar di hopeman
 

Senza una ragazza e relazioni siamo niente...ma soprattutto senza amore.
Provo spesso questo senso di solitudine in varie situazioni, anche in mezzo ad amici, perchè in fondo ti sembra di fare cose che hai sempre fatto e hai bisogno di quella novità che ti sconvolga la vita, che le dia nuovo colore.
Purtroppo ste cose dipendono da noi solo in parte, e fin quando non capiterà la svolta anche da parte degli altri, possiamo solo aspettare..un'attesa snervante!
Vecchio 06-05-2011, 13:12   #7
Esperto
L'avatar di Wasted Life
 

putroppo anche io ho avuto il periodo dove ho cercato un cambiamento...dove mi sono illuso che le cose potessero migliorare ed ora eccomi di nuovo al punto di partenza....è sempre più dura.
Rispondi


Discussioni simili a Sentire che è tutto inutile...
Discussione Ha iniziato questa discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
non sentire bunker SocioFobia Forum Generale 28 06-05-2011 17:42
sentire le voci EdgarAllanPoe SocioFobia Forum Generale 7 05-05-2011 12:14
Umiliazione: una parola che non si può sentire freak Bullismo Forum 1 05-12-2010 01:07
Mai capitato di sentire voci? MADONNA SocioFobia Forum Generale 24 18-09-2009 15:37
Sentire gli altri distantissimi malaticcio SocioFobia Forum Generale 24 04-10-2007 23:57



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 08:17.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2