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Vecchio 13-11-2008, 21:53   #1
Intermedio
L'avatar di Change
 

Sono stato da un psicologo che mi ha convinto che i miei problemi in larga parte sono dati dai miei genitori, sopratutto da mia madre.
In situazioni di rabbia estrema quando ho litigato con i miei genitori, ho accusato mia madre di essere stata lei il mio problema. Ma adesso sono pentito e mi è venuto un terribile senso di colpa, che devo fare adesso? e' successo anche a voi?
Vecchio 13-11-2008, 22:03   #2
Esperto
L'avatar di uahlim
 

Massì, è successo anche a me un sacco di volte, ma mia madre è intelligente, mi vuole bene ed ha capito.
Anche se fino alla grossa crisi non aveva capito proprio tutto tutto di me.
Adesso, sembrerà strano, in un certo senso, è pure orgogliosa di me.
Per i casini che ho passato e di come ne sono uscito, a mio modo, in fondo sperimentando.
Mappoi io non credo al libero arbitrio, quindi... nessuna colpa, nessun merito, ergo nessun giudizio, nessuna stima od autostima, solo piacere e dolore, odio ed amore, bello e brutto, interessante e noioso
Vecchio 13-11-2008, 22:30   #3
Intermedio
L'avatar di Change
 

Quote:
In che senso ti ha convinto ?
che mi hanno fatto sentire sempre come se la colpa fosse sempre mia, e anche che mia madre è stata fredda e incapace di esprimere amore; e questo alla fine mi ha portato ad avere insicurezze nella vita...ma credo che anche la colpa è anche mia di non aver avuto coraggio nella vita...
Vecchio 13-11-2008, 22:36   #4
Esperto
L'avatar di uahlim
 

Quote:
Originariamente inviata da Change
ma credo che anche la colpa è anche mia di non aver avuto coraggio nella vita...
Si, vabbè, intanto hai avuto coraggio ad iscriverti qui, su questo forum.
Non guardare al passato, non troppo, cerca di capire come fare ad uscirne, come fare a migliorare la qualità della tua vita, dando un colpo al cerchio ed uno alla botte.
Usa il forum e le persone che ci bazzicano, usaci.
:wink: :wink:
Vecchio 13-11-2008, 22:48   #5
Esperto
L'avatar di fuxia82
 

Quote:
Originariamente inviata da Change
Quote:
In che senso ti ha convinto ?
che mi hanno fatto sentire sempre come se la colpa fosse sempre mia, e anche che mia madre è stata fredda e incapace di esprimere amore; e questo alla fine mi ha portato ad avere insicurezze nella vita...ma credo che anche la colpa è anche mia di non aver avuto coraggio nella vita...
è comune a molti di noi.
i genitori...
è ovvio che in buona parte è colpa nostra, ma certi atteggiamenti dei genitori non ci hanno di certo aiutato.
inutile farsi venire sensi di colpa: tua madre, se effettivamente ha contribuito nella tua insicurezza, è giusto che lo sappia. ne prenderà atto e poi...beh. non ho la palla di cristallo. :wink:
parlando di esperienze personali: mia madre -dopo un annetto di mie visite psichiatriche- ha ammesso che alla fine è colpa sua e di mio padre di un certo mio carattere fobico. non mi sono sentita in colpa (glielo avevo detto già diverse volte senza avere una risposta degna) ma non so come dire, mi sono sentita legittimata e compresa, per una volta.
quindi, il consiglio è: pensare di meno ai genitori e più a se stessi. certe volte fa un gran bene per entrambe le parti in causa...
Vecchio 13-11-2008, 22:56   #6
Esperto
L'avatar di piocca
 

Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
quindi, il consiglio è: pensare di meno ai genitori e più a se stessi. certe volte fa un gran bene per entrambe le parti in causa...
Quoto..non pensare a chi affibbiare per prima la colpa della tua situazione solo per giustificarti. Devi cercare di convincerti che tu ce la puoi fare, che non hai meno degli altri, anzi....cambia psicologo!!! :twisted:
Vecchio 13-11-2008, 23:03   #7
Intermedio
L'avatar di ignotus-
 

...
Vecchio 14-11-2008, 00:01   #8
Intermedio
L'avatar di Change
 

Scusate ma forse il termine "mi ha convinto" ha un pò indurito la figura del mio psicologo, che cmq non frequento più. Senza cercare di convincermi mi ha semplicemente detto che una causa della mia sofferenza è data molto probabilmente dall'incapacità affettiva di mia madre nell'infanzia e nell'adolescenza e dai suoi modi rigidi di comportarsi
Vecchio 14-11-2008, 15:34   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da ignotus-
Quote:
Originariamente inviata da uahlim
Mappoi io non credo al libero arbitrio, quindi... nessuna colpa, nessun merito, ergo nessun giudizio, nessuna stima od autostima, solo piacere e dolore, odio ed amore, bello e brutto, interessante e noioso
Alcuni filosofi, che peraltro non si definiscono tali ma che vogliono essere considerati dei pratici, sostengono che libero arbitrio, come dici tu Uhalim, non esiste per l'uomo comune.
Ritengono che l'uomo ordinario sia solo una macchina, cioè si comporti come tale, pur avendo in sè le potenzialità per realizzarsi come essere umano.

Ritengono che il modo di essere di una persona comune, le cose che fa, che pensa, che crede, siano determinati da eventi casuali e meccanicistici, alla mercè dei quali sarebbe la persona ordinaria, senza neppure rendersene conto.
Il discorso può sembrare astruso, me ne rendo conto, ma una volta ti ho sentito parlare di "buddismo serio" e quindi probabilmente hai già familiarità con questi concetti.
Secondo questi "filosofi/psicologi" le persone credono di avere un io, una personalità, che invece non è altro che un insieme di casualità; la propria l'essenza, distinta dalla personalità, viene conosciuta da pochi, da pochissimi, non per nulla definiti a volte "illuminati".
Alla fine i diversi autori concordano su questo, anche se usano termini differenti.

Mi sono avvicinato con diffidenza a questi sistemi di pensiero (comunque da prendere con le molle), da illuminista razionale e scettico quale sono; ho cercato di capire ciò che volessero significare, ciò che in essi ci fosse di valido e di compatibile con la mia visione della vita, i miei riferimenti oggettivi di uomo occidentale e moderno, che ritenevo allergico alle dottrine astratte dei "mistici".
Ho scoperto che molti concetti presenti in queste "filosofie" trovavano riscontro in alcune mie intuizioni inespresse, che prima non ero riuscito a definire e a verbalizzare.

La psicologia occidentale deve forse fare ancora molta strada per raggiungere una conoscenza completa dell'uomo; esplorare punti di vista del tutto inusuali può essere davvero interessante.
Ti interesserà sapere che il suddetto personaggio (uahlim) ama definirsi "illuminato" precisamente secondo la tua definizione.

http://www.fobiasociale.com/postp136...hlight=#136079

Che dire, mi sento una nullità davanti a tanta ironia.
Vecchio 14-11-2008, 16:27   #10
Esperto
L'avatar di uahlim
 

Quote:
Originariamente inviata da Prassi
Ti interesserà sapere che il suddetto personaggio (uahlim) ama definirsi "illuminato" precisamente secondo la tua definizione.

http://www.fobiasociale.com/postp136...hlight=#136079

Che dire, mi sento una nullità davanti a tanta ironia.
Allora siamo già due nullità
definirmi, parole grosse, specie quel mi visto che sono nullità, diciamo che ho delle "mie" opinioni su come stiano le cose, e che dato che sono quelle le mie, ritengo siano quelle vere... che le cose stiano in quella maniera...
In questo senso posso definirmi illuminato, come si ritiene illuminato chiunque non si reputi agnostico, ed anche l'agnostico se afferma che le cose stanno in un certo modo per cui non si potrà mai sapere...
Vecchio 14-11-2008, 17:07   #11
Esperto
L'avatar di gattasilvestra
 

premetto che violenterò le belle ipotesi filosofiche con una digressione similscientifica :)
anche se mi pare di non aver colto il punto

Quote:
Originariamente inviata da ignotus-
Ritengono che il modo di essere di una persona comune, le cose che fa, che pensa, che crede, siano determinati da eventi casuali e meccanicistici, alla mercè dei quali sarebbe la persona ordinaria, senza neppure rendersene conto.
ci credo fermamente... ma poi penso al dna, unico per ognuno, anche nel caso di gemelli omozigoti; mi chiedo quanto questa nostra specificità conti nell'impronta che gli eventi casuali lasciano in noi
e non riesco più a vedermi come un vaso totalmente vuoto

Quote:
Originariamente inviata da ignotus-
le persone credono di avere un io, una personalità, che invece non è altro che un insieme di casualità; la propria l'essenza, distinta dalla personalità, viene conosciuta da pochi, da pochissimi, non per nulla definiti a volte "illuminati".
anche questa parte del discorso mi ricorda l'epigenetica
Vecchio 14-11-2008, 19:13   #12
Principiante
L'avatar di PoisonFobik
 

htr
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