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Vecchio 29-12-2008, 22:29   #1
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Prendo spunto da un articolo sul sito di Repubblica, qui il link:

http://www.repubblica.it/2008/12/sez...re-studio.html

per discutere sul perchè la sensibilità maschile è vista come una debolezza, mentre per le donne la sensibilità è considerata una virtù.

in particolare l'articolo parla del pianto, e in particolare sul perchè il pianto maschile è visto come un tabù, mentre gli esperti dichiarano che il pianto fa quasi sempre bene e aiuta a liberare l'anima, e inoltre è visto dalle altre persone come un segnale che le cose non vanno bene, per cui viene naturale provare un'empatia per le persone che piangono.

'Perché gli uomini piangono meno delle donne? "La differenza non si nota da bambini, ma da adulti", ha osservato lo studioso, "e quindi è culturale: agli uomini viene insegnato che non è da maschi piangere. Non c'è niente di più sbagliato", ha aggiunto però Rottenberg: "A un funerale, a una nascita, a un matrimonio anche un vero uomo può concedersi le lacrime".'

Quindi in realtà uomini e donne posseggono lo stesso bisogno di lacrime, e il fatto che gli uomini piangono meno è dovuto solamente ad un fatto culturale.

volevo chiedere ai maschi di questo forum: qual'è il vostro rapporto con il pianto? E più in generale, come vedete gli altri sentimenti cosiddetti "femminili", come la sensibilità?

Io in particolare mi sono sempre sentito molto dotato di sensibilità femminile.. Mentre mi recavo in treno al raduno a Venezia, ho visto una ragazza straniera piangere perchè le era morta la sorella, e mi è quasi venuto istintivo un senso di magone e di commozione interna.
Dico interna perchè molto raramente le lacrime giungono ai miei occhi, addirittura è da 7 anni che non piango veramente, e non sono riuscito a piangere nemmeno quando 2 mesi fa è mancata mia nonna a cui ero sempre stato molto legato. Ma penso che ciò sia dovuto al fatto che mi reprimo molto, per cui mi si crea un blocco che non mi permette di piangere.

però mi sento molto a mio agio nell'abbracciare, venire a contatto fisico e dare un bacetto sulla guancia per semplice espressione di amicizia.
ho notato però che le donne non sembrano apprezzare molto la sensibilità in un uomo, e considerano questi gesti come un segno di debolezza, di scarso "machismo".

E voi, girls del forum, come vedete un boy sensibile?
Vecchio 29-12-2008, 22:47   #2
Esperto
L'avatar di SiVieneESiVa
 

boh
al funerale della bisnonna non ero triste, e non ho pianto
(non ha pianto nemmeno il figlio, mio nonno)

l'altro "lutto" della mia vita, è stato quando è sparito il gatto
ma sarà durato 1 settimana circa (forse meno)
e ci ero affezzionato

"ma è pur sempre e solo un animale..." (cit.)

altre robe tristi e felici non me le ricordo...
Vecchio 29-12-2008, 22:52   #3
Principiante
L'avatar di eve_leSs
 

UHM io personalmente apprezzo molto la sensibilità maschile, ma proprio perchè èpiù riservata, non amo i gesti plateali, forse perchè di mio sono introversa. Ecco un abbraccio è bello ma deve essere sincero, spontaneo. Insomma, diciamo che è più esclusiva, sincera. Difficilmente un maschio si sbilancia e proprio questo mi da la certezza che sia sinceo(o per lo meno spero 8O )
Vecchio 29-12-2008, 22:54   #4
Banned
 

ma io penso appunto che è un fattore culturale...l'uomo deve essere quello protettivo, che dà sicurezza e blablabla vari...

ma io dico sempre che il giusto sta nel mezzo....cioè?

cioè esempio...io ho pianto l'ultima volta al funerale di una persona a me cara (oltre 1 anno e mezzo fa) e prima ancora non ricordo quando fosse stata l'ultima volta che ho pianto...
il più delle volte arrivo al punto in cui gli occhi mi diventano lucidi e poi tramuto il dolore in rabbia...e le lacrime si fermano..
però ricordo che quella volta alla morte di quella persona mi sono sentito vuoto,debole, sofferente come un cane, arrabbiato...ma le lacrime non le ho fermate...anzi...

anche mio fratello..è palestrato...ben piazzato...sa essere prepotente ed egoista (fin troppo...anzi troppo)...ma toccategli una persona che ama, o rompetegli le sue certezze e inizia a frignare come un bimbo...

insomma...io credo che il vero uomo sia quello che non teme di piangere...
cioè? quello che si sfoga...ti sputa dietro i suoi problemi, ma...ma dopo qualche ora ti dice "certo che ero davvero giù...frignavo come una mocciosetta...ecche ci vuoi fare? so' fatto così...sono sensibilone io in fondo in fondo...".

Ricordando che senza sensibilità la coppia non riuscirebbe a sussistere...una coppia senza sensibilità dopo 2 giorni sarebbe già alla frutta...liti su liti...

detto questo io mi sento mui sensibile...solo che ho la reazione spesso descritta da Sentenza....insomma sono uno che si commuove pure davanti al film Titanic, davanti alla scena del film "i passi dell'amore" quando lei gli dice che sta morendo...però...solitamente sento il magone, sento gli occhi iniziarsi a bagnare e poi....e poi...è più forte di me...lì mi arresto...ma anche nelle situazioni quotidiante dove si potrebbe piangere...
però già gli occhi lucidi sono un segnale della propria sensibilità...poi magari si mette uno scudo e non si piange del tutto, ma...

anch'io come sentenza non piango praticamente mai...perchè reprimo molto...ma ci sono occasioni in cui le lacrime iniziano a bagnare gli occhi per poi fermarsi...

e pure io mi sento molto a mio agio a dare buffetti, abbracciare, coccolare o venire ad un contatto fisico....

e lo scarso "maschismo", beh dipende....dipende da come sei il resto del tempo e come trasmetti questa sensibilità...esempio...io il resto del tempo a volte ho addirittura reazioni fredde 8anche a causa dell'asocialità di cui parlo)...quindi alla fin fine sono giudicato si forse capace di essere sensibile, dolce, ma di nascondere il tutto con una corazza di freddezza e misteriosità...
Vecchio 29-12-2008, 23:05   #5
Esperto
L'avatar di Chioccioccolata
 

Solitamente la parola sensibile significa nel gergo comune sdolcinatezza ed eccessiva emotività,quindi non mi piace nè negli uomini nè nelle donne.
Vecchio 29-12-2008, 23:14   #6
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Originariamente inviata da giova88-7messaggi
quindi alla fin fine sono giudicato si forse capace di essere sensibile, dolce, ma di nascondere il tutto con una corazza di freddezza e misteriosità...
sono le stesse cose che spesso dicono di me..
In particolare, qualcuno vede la mia apparente e transitoria freddezza come segno di cinismo, quando in realtà mi sento molto timido e insicuro, quasi desideroso io di protezione.. e devo dire che quando mi sento dire questo ci rimango spesso malissimo, proprio perchè in relatà sono sensibilissimo :?
Tra l'altro, quando parlavo di sentimenti tipicamente femminili, intendevo anche il desiderio di essere protetti da qualcun altro che spesso provo, e che non penso sia molto gradito alle ragazze

@eve-less
neanch'io amo i gesti plateali, però se voglio bene ad una persona, mi viene naturale abbracciarla e darle un bacio sulla guancia, senza alcun secondo fine.. So che probabilmente la cosa non è gradita, ma mi sembra una semplice dimostrazione di amicizia, niente di più..
Vecchio 29-12-2008, 23:46   #7
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Originariamente inviata da Sentenza
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Originariamente inviata da giova88-7messaggi
quindi alla fin fine sono giudicato si forse capace di essere sensibile, dolce, ma di nascondere il tutto con una corazza di freddezza e misteriosità...
sono le stesse cose che spesso dicono di me..
In particolare, qualcuno vede la mia apparente e transitoria freddezza come segno di cinismo, quando in realtà mi sento molto timido e insicuro, quasi desideroso io di protezione.. e devo dire che quando mi sento dire questo ci rimango spesso malissimo, proprio perchè in relatà sono sensibilissimo :?
Tra l'altro, quando parlavo di sentimenti tipicamente femminili, intendevo anche il desiderio di essere protetti da qualcun altro che spesso provo, e che non penso sia molto gradito alle ragazze

@eve-less
neanch'io amo i gesti plateali, però se voglio bene ad una persona, mi viene naturale abbracciarla e darle un bacio sulla guancia, senza alcun secondo fine.. So che probabilmente la cosa non è gradita, ma mi sembra una semplice dimostrazione di amicizia, niente di più..
quando trovi la soluzione fammi un fischio :lol:
Vecchio 29-12-2008, 23:55   #8
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Quote:
Originariamente inviata da giova88-7messaggi
quando trovi la soluzione fammi un fischio :lol:
purtroppo la soluzione è abbastanza problematica, sembra che la sensibilità non sia molto gradita, e sembra che per avere successo nelle relazioni sociali bisogna in qualche modo sempre violentare se stessi! :?
Vecchio 30-12-2008, 00:36   #9
Esperto
L'avatar di paccello
 

Mi vergognerei molto a piangere in presenza d'altri. Per fortuna mi è capitato di rado. Trattengo le lacrime se sto per commuovermi mentre vedo un film, anche.
In privato però ho pianto varie volte negli ultimi 2 anni circa per i due di picche e l'incapacità con l'altro sesso.
Quanto alla sensibilità, tutto sommato la mia la sento come una zavorra. Fa parte di me, ma, detto papale papale, non mi ha mai dato da sco*are. Quindi ne farei volentieri a meno, se non del tutto, almeno di una parte.
Vecchio 30-12-2008, 00:43   #10
Avanzato
L'avatar di Joker
 

L'ultima volta che ho pianto è stato un pò di mesi fa, ero da mia nonna e gli ho ricordato (non senza un pò di cattiveria, immagino...) se dopo tanti anni dalla sua morte il nonno gli mancasse ancora (all'epoca non avevo versato una lacrima).
...quella domanda in qualche mi dovette tornare indietro, perchè mi scese all'istante un magone fortissimo che mi portò dritto in bagno a piangere un bel quarto d'ora.
Ogni tanto mi capita di farlo volontariamente (ma sempre di nascosto) quando trovo qualcosa che mi commuove in modo particolare. Lo prendo come uno sfogo.
Vecchio 30-12-2008, 00:47   #11
Esperto
L'avatar di animaSola
 

La sensibilità maschile l'apprezzo molto..e la ritengo una bellissima qualità.
Vecchio 30-12-2008, 00:52   #12
Principiante
L'avatar di eve_leSs
 

Quote:
neanch'io amo i gesti plateali, però se voglio bene ad una persona, mi viene naturale abbracciarla e darle un bacio sulla guancia, senza alcun secondo fine.. So che probabilmente la cosa non è gradita, ma mi sembra una semplice dimostrazione di amicizia, niente di più..
Sì ma non dico di no, semplicemente non gradisco se è na cosa insistente. A me un abbraccio dagli amici, indipendentemente dal loro sesso fa sempre piacere! Plateale intendevo una cosa esagerata che a me da fastidio anche nelle donne.

Il bisogno di protezione penso ce l'abbiano un po' tutti. Specialmente nel rapporto di coppia, quando le insicurezze e le paure vengono a galla, bisognas palleggiarsi a vicenda. Non ci trovo nulla di male o poco virile.
Certo che se l'uomo è TROPPO o continuamente insicuro la cosa diventa più difficile\pesante
Vecchio 30-12-2008, 02:11   #13
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sono molto sensibile ma non a volte non traspare perche quando esco dalla porta di casa...indosso una maschera per questa societa' cosi' meschina e cinica....
avro' pianto 3 volte negli ultimi 5 anni ma quando lo faccio e' da solo a casa mia...
limportante e' emozionarsi o commuoversi poi s le lacime escono o meno e' un dettaglio.....
comunq ho imparato a gestirmi e a controllarmi...
le lascio andare a comando le mie lacrime :lol:
Vecchio 30-12-2008, 12:49   #14
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Quote:
Originariamente inviata da microcosmo_2
La sensibilità non è emotività.
La sensibilità è solo avere dei rilevatori più sofisticati.
La sensibilità può anche essere inespressiva.

L'emotività è coinvolgimento della propria identità negli eventi.
Provi emozioni quando il tuo io è toccato da quello che succede.

Il top delle emozioni è quando il tuo io è toccato da qualunque cosa accade...
(Molto utile quando stai facendo l'amore con qualcuno)

Lo zero delle emozioni è quando il tuo io è indifferente a qualunque cosa accade.
(Molto utile se sei un malvivente e/o uno a capo di un organizzazione criminal/commercial/governativa che U.S.A. le persone.

ho notato anch'
io che non è sempre chiara la differenza fra emotività -sensibilità- suscettibilità ...

c'è chi dice "sono sensibile" , ma poi scopri che non sta dicendo che ti capisce , ma solo che si incazza come una jena facilmente se dici qualcosa che non gli va ....
uhmmmm :roll:
Vecchio 30-12-2008, 13:00   #15
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Quote:
Originariamente inviata da Lillyo_O
Me ne ero accorta.. significa che empatizzi facilmente. E' senz'altro una qualità.
Purtroppo non so se è un bene o no, o meglio, dovrebbe essere teoricamente un bene farsi partecipe dei problemi altrui, ma viene troppe volte visto come una debolezza dell'anima, e purtroppo ci sarà sempre qualcuno che vorrà sfruttare questa apparente debolezza a suo vantaggio

Lo so che questo ragionamento è dovuto principalmente alla mia cronica insicurezza, però mi sono stancato di farmi partecipe dei problemi di altre persone a cui tieni, e di venire poi regolarmente messo da parte quando le cose vanno bene (non mi riferisco naturalmente al caso di sabato..).

Forse, come ha scritto Giova qualche giorno fa, è meglio essere considerati cattivi ma forti, ed essere rispettati, e fregarsene di tutto e di tutti, piuttosto che essere sensibile e in apparenza deboli, per poi stare male quando chi aiuti non ti contraccambia il favore..

vorrei cambiare, ma troppo spesso sento che se diventassi un insensibile e me ne fregassi di ogni cosa che ostacola i miei obiettivi, alla fine reggerei ben poco, e finirei per ricommettere gli stessi errori ..

:cry:
Vecchio 30-12-2008, 14:08   #16
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Originariamente inviata da Sentenza
Quote:
Originariamente inviata da giova88-7messaggi
quando trovi la soluzione fammi un fischio :lol:
purtroppo la soluzione è abbastanza problematica, sembra che la sensibilità non sia molto gradita, e sembra che per avere successo nelle relazioni sociali bisogna in qualche modo sempre violentare se stessi! :?
non è gradita se c'è solo quella...perchè è vista solamente come debolezza...se è accompagnata da atteggiamenti di sicurezza è invece addirittura apprezzata...

cioè...se sei capace di riderci sopra, prenderti in giro, fare l'istante dopo il muso duro beh....è quasi una dote in più la sensibilità...

insomma come hai ben detto nel tuo ultimo post...un conto è valutare una persona sensibile, ma sicura...
un conto sensibile, ma eccessivamente insicura...

cioè?
cioè esempio pratico: io sono valutato sensibile, altruista, ma allo stesso tempo freddo, capace di dire cose stronze (semplicemente perchè ho imparato come si vive a sto mondo...e la dose di cattiveria necessaria i ncerte situazioni).
Viceversa? c'è un amico che a 20 anni si fa dire ancora dalla madre se mettere i calzini lunghi o corti (oltretutto davanti a me)....per poi rimanere imbambolato lì come un ebete senza proferire una parola facendo la figura da bamboccione...
o un'altra volta si è lasciato dare dello sfigato finchè non sono itnervenuto io con una battuta a suo favore...

e cosa voglio dire con questo? alla gente...alle ragazze/donne non interessa tanto il fatto che tu sia sensibile o meno....empatico o meno...anzi tante volte è ritenuta una qualità...dai chi non vorrebbe un armadio di 2 metri x 2, ma capace di capirci in fondo nel nostro cuore?
:roll:

ecco... è un problema quando la sensibilità diventa insicurezza, totale debolezza, addirittura "bambocciosità"...ecco lì si che viene ovviamente valutata negativamente...

insomma...io sono uno che scrive qualche poesia da 4 soldi, che ammette senza problemi di commuoversi davanti a qualche bel film ecc...ecc...eppure quasi tutti mi valutano ancora come freddo e sono addirittura intimoriti...salvo quando mi mostro sensibile davanti a loro che allora si scaldano immediatamente e diventano cucciolose...

eppure conoscendmo bene sono un agnellino...non farei male mai ad una mosca...solamente ho imparato quando è il caso di usare le parole, come fare il muso da cattivone, rispondere a tono, essere indipendente ecc...ecc...
Vecchio 30-12-2008, 20:37   #17
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Quote:
Originariamente inviata da giova88-7messaggi

cioè...se sei capace di riderci sopra, prenderti in giro, fare l'istante dopo il muso duro beh....è quasi una dote in più la sensibilità...

cioè esempio pratico: io sono valutato sensibile, altruista, ma allo stesso tempo freddo, capace di dire cose stronze (semplicemente perchè ho imparato come si vive a sto mondo...e la dose di cattiveria necessaria i ncerte situazioni).
Diciamo che anch'io ero valutato allo stesso modo, ma negli ultimi mesi, a causa di alcune spiacevoli situazioni che ho più subìto che altro, e di cui a volte penso di non avere grandi colpe, se non di non avere cercato subito un rimedio, sembro aver perso la già poca stronzaggine che possedevo, e di aver accumulato una dose eccessiva di emotività (come da definizione di microcosmo) e permalosità che non sono più riuscito a gestire.

Devo dire che nei periodi della mia vita in cui sono riuscito a non farmi troppo empatizzare dai problemi degli altri mi sono sempre sentito meglio, non meno sensibile, ma più in pace con me stesso. E siccome alla fine conta la felicità personale, e una persona non felice non sta bene nè con se stessa nè con altri, conto a breve di ritrovare un mio equilibrio emozionale (e mi sembra che negli ultimi giorni sto già facendo passi avanti..)

è forse anche per questo che vorrei veramente fare del volontariato.
Oltre a fare del bene agli altri, che è sempre una cosa giusta, farei anche (e soprattutto, perdonate la mia apparente freddezza..) del bene a me stesso, incanalando la mia sensibilità in qualcosa di positivo, che mi farebbe sentire appagato e soddisfatto di me stesso, e non mi sentirei più in dovere di aiutare persone che non meritano il mio aiuto, come troppe volte ho scelto di fare, salvo poi pentirmene amaramente.
Vecchio 30-12-2008, 23:51   #18
Esperto
L'avatar di valmor
 

Io ho sempre osservato che noi uomini riceviamo pressioni sul non mostrare troppo le nostre emozioni, apparire sicuri, decisi, ciò viene in parte dalla natura (uomini che cacciano e proteggono donne e figli, e queste che li selezionano in base a sicurezza e capacità di proteggerle) ma è molto rinforzato da una certa cultura.

Sarebbe bello se sempre più persone, sia tra noi uomini che tra le donne, visto che la responsabilità è di parti di entrambi, cominciassimo a ritenere giusto, lecito e non imbarazzante che anche i ragazzi possano (essere e) mostrarsi deboli, fragili, insicuri, senza essere giudicati male o pensare che debbano "cambiare".

Personalmente direi di avere una sensibilità forte, nel male (ansia sociale&co) e nel bene (empatia e credo capacità di amare). Ma non la definisco femminile nè maschile, si le donne sono più collegate con la parte emotiva e noi con quella logico-pratica, ma non sto parlando di emotività, ma sensibilità a cui per me contribuiscono molto tipo di educazione, valori, visione del mondo, storia personale. La identifico non con manifestazioni esterne come l'affettuosità, ma con empatia, immedesimazione, compassione e (qui sono un pò di parte da super introverso) capacità introspettiva.
Vecchio 24-02-2010, 21:07   #19
Esperto
 

grande sentence...
Vecchio 24-02-2010, 22:36   #20
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Intro-spettivo Visualizza il messaggio
grande sentence...
oddio è un topic di 2 anni fa O_O
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