|
|
03-02-2012, 16:01
|
#1
|
Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
|
Secondo me la felicità dipende anche dalle persone. E' triste vivere in funzione di un obiettivo. L'unione e l'amore che si crea tra due persone affini non è paragonabile alla conquista di qualcosa di puramente materiale.
Cosa ne pensate?
|
|
03-02-2012, 16:11
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,043
|
Lo penso anch'io ed infatti è uno dei motivi che mi portano a deprirmi perchè credo che difficilmente ci riuscirò.
Fino ad un pò di tempo fa invece vivevo in funzione di obiettivi materiali, personali, ultimamente invece ho realizzato che, come dici tu, la felicità dipende dalle persone.
|
|
03-02-2012, 19:07
|
#3
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
|
Quote:
Originariamente inviata da maury25
L'unione e l'amore che si crea tra due persone affini non è paragonabile alla conquista di qualcosa di puramente materiale
|
Immagino di sì. Purtroppo tutte le volte che mi sono innamorato c'ho rimesso prevalentemente io. Sembra che io venga lasciato sempre quando m'innamoro
|
|
03-02-2012, 22:29
|
#4
|
Banned
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 359
|
le persone sono tutto.
peccato che questa schifosissima societa' moderna sembra non voglia favorire l'unione fra le persone,ma piu' l'individualismo
|
|
03-02-2012, 22:32
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
|
Quote:
Originariamente inviata da maury25
Secondo me la felicità dipende anche dalle persone. E' triste vivere in funzione di un obiettivo. L'unione e l'amore che si crea tra due persone affini non è paragonabile alla conquista di qualcosa di puramente materiale.
Cosa ne pensate?
|
In generale è vero, ma non esistono solo gli obiettivi di tipo materiale.
|
|
03-02-2012, 22:34
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
|
Che sono d'accordo. Certo il raggiungimento di un qualsiasi obiettivo, che sia materiale o meno, dà comunque la sua soddisfazione e aumenta anche un minimo la stima in se stessi. Ma i rapporti umani sono su un piano totalmente diverso.
|
|
04-02-2012, 00:02
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
|
non è necessariamente triste vivere in funzione di un obiettivo, dipende qual'è.
Sicuramente però la felicità dipende anche dalle persone perchè che te ne fai dei beni materiali se poi non hai con chi condividerli?
|
|
04-02-2012, 00:26
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
|
Quote:
Originariamente inviata da maury25
Secondo me la felicità dipende anche dalle persone. E' triste vivere in funzione di un obiettivo. L'unione e l'amore che si crea tra due persone affini non è paragonabile alla conquista di qualcosa di puramente materiale.
Cosa ne pensate?
|
ma intendi i fidanzatini mano nella mano?
Maury ma pure tu? mi cade un mito
l'unione e l'amore sono cose belle per carità, per me poche volte sono assimilbili al classico concetto di "coppia di amanti" perlomeno come è inteso oggi (cioè come equilibrio fra due egoismi)
|
|
04-02-2012, 00:51
|
#9
|
Intermedio
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 258
|
Quote:
Originariamente inviata da maury25
Secondo me la felicità dipende anche dalle persone. E' triste vivere in funzione di un obiettivo. L'unione e l'amore che si crea tra due persone affini non è paragonabile alla conquista di qualcosa di puramente materiale.
Cosa ne pensate?
|
che la relazione con un'altra persona affine è una cosa molto bella e costruttiva.
ma se ci si deprime per questo tanto vale non ricercarla.
al centro del discorso ci deve essere in prima misura se stessi.
|
|
04-02-2012, 00:56
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 2,839
|
Quote:
Originariamente inviata da very90
Certo il raggiungimento di un qualsiasi obiettivo, che sia materiale o meno, dà comunque la sua soddisfazione e aumenta anche un minimo la stima in se stessi. Ma i rapporti umani sono su un piano totalmente diverso.
|
concordo in pieno...il problema inizia ad esserci quando i rapporti umani scarseggiano, e non intendo solo i rapporti con una persona di sesso opposto ma anche le amicizie...se tutto questo inizia a mancare in cosa si trova la vera felicità? Di certo non le cose materiali che riescono a riempire in parte il vuoto per quell'attimo, quella frazione di tempo che ti fa ritrovare un po' di auto-stima...ma la felicità però sta altrove...
|
|
04-02-2012, 01:19
|
#11
|
Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
|
Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
ma intendi i fidanzatini mano nella mano?
Maury ma pure tu? mi cade un mito
l'unione e l'amore sono cose belle per carità, per me poche volte sono assimilbili al classico concetto di "coppia di amanti" perlomeno come è inteso oggi (cioè come equilibrio fra due egoismi)
|
Eh, sto invecchiando.
No, a parte scherzi, quello che penso è frutto di una ricerca personale.
Penso che sia importante amare qualcuno, ma non parlo di amore frivolo, parlo di amore puro,profondo e viscerale, che serva per crescere e completarsi. Certo, è probabilmente utopia ciò che dico, conseguenza della mia mente vagante e sognatrice, ma non vedo come un uomo possa trovare la felicità nella materialità delle cose.
Eì bello porsi obiettivi, perseguirli, tracciare progetti e vivere in funzione di essi, per carità, ma è qualcosa di puramente oggettivo e razionale, non ha quasi nulla di "spirituale".
La condivisione è importante. Citando uno dei miei film preferiti:
"La felicità non è reale se non è condivisa".
|
|
04-02-2012, 01:36
|
#12
|
Banned
Qui dal: Aug 2009
Messaggi: 132
|
Quote:
Originariamente inviata da maury25
Secondo me la felicità dipende anche dalle persone. E' triste vivere in funzione di un obiettivo. L'unione e l'amore che si crea tra due persone affini non è paragonabile alla conquista di qualcosa di puramente materiale.
Cosa ne pensate?
|
che anche l'amore è un'obbiettivo.
talvolta un iphone è il surrogato di un sentimento
ed un sentimento può essere un surrogato dell'iphone.
ESEMPIO
trovi l'amore della tua vita a quarant'anni e poi gli altri trenta, che ti restano da vivere, che fai?
o ti annoio e ti deprimi o cerchi nuovi surrogati. (un figlio, la macchina nuova, un idilliaco e perpetuo focolare domestico...)
l'unico obiettivo è stare bene con se stessi, tutto il resto è un falso ed effimero diversivo che ci supporta verso la meta. ovvero la fine della nostra esistenza biologica.
|
|
04-02-2012, 01:50
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
|
Quote:
Originariamente inviata da maury25
"La felicità non è reale se non è condivisa".
|
Ti rispondo con questo video
|
|
04-02-2012, 13:20
|
#14
|
Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
|
Quote:
Originariamente inviata da Black Sparrow
che anche l'amore è un'obbiettivo.
talvolta un iphone è il surrogato di un sentimento
ed un sentimento può essere un surrogato dell'iphone.
ESEMPIO
trovi l'amore della tua vita a quarant'anni e poi gli altri trenta, che ti restano da vivere, che fai?
o ti annoio e ti deprimi o cerchi nuovi surrogati. (un figlio, la macchina nuova, un idilliaco e perpetuo focolare domestico...)
l'unico obiettivo è stare bene con se stessi, tutto il resto è un falso ed effimero diversivo che ci supporta verso la meta. ovvero la fine della nostra esistenza biologica.
|
Si, ma non puoi dedicare un'intera esistenza allo "stare bene con se stessi". Sono aperto a qualunque possibilità, il mio obiettivo è ampliare quanto più possibile gli orizzonti.
Però penso che una volta trovato un equilibrio interiore stabile sia buona cosa condividere la propria serenità con qualuno, altrimenti tutto prende una forma vuota e apparentemente chiusa, secondo me.
Il discorso "siamo nati per riprodurci e morire" lo faccio anche io da sempre, ma mi sono reso conto che non porta a nulla. Si ok, moriremo tutti, nasciamo soli e muoriamo soli, allora perchè vivere anche soli? Questo mi domando.
Poi, appunto, pensare che niente abbia un senso è un pensiero che mi conforta, pensare che ci sia morte per tutti e che l'esistenza sia solo un passaggio mi rende meno vulnerabile, però mi rende anche più confuso.
|
|
04-02-2012, 13:56
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
|
Quote:
Originariamente inviata da maury25
Si, ma non puoi dedicare un'intera esistenza allo "stare bene con se stessi". Sono aperto a qualunque possibilità, il mio obiettivo è ampliare quanto più possibile gli orizzonti.
Però penso che una volta trovato un equilibrio interiore stabile sia buona cosa condividere la propria serenità con qualuno, altrimenti tutto prende una forma vuota e apparentemente chiusa, secondo me.
Il discorso "siamo nati per riprodurci e morire" lo faccio anche io da sempre, ma mi sono reso conto che non porta a nulla. Si ok, moriremo tutti, nasciamo soli e muoriamo soli, allora perchè vivere anche soli? Questo mi domando.
|
Sì sono d'accordo. Non ci piove che riuscire a stare bene con se stessi è fondamentale, secondo me trovare un equilibrio interiore e stabile ti aiuta tantissimo nella vita, nell'affrontare i problemi che si presenteranno, piuttosto che avere conflitti interiori ed essere estremamente instabili. Detto questo però, condividere la vita con persone altrettanto affini è una delle più belle emozioni, anzichè ricercare solo la pace con se stessi.
Quote:
Originariamente inviata da maury25
Poi, appunto, pensare che niente abbia un senso è un pensiero che mi conforta, pensare che ci sia morte per tutti e che l'esistenza sia solo un passaggio mi rende meno vulnerabile, però mi rende anche più confuso.
|
A me invece è un pensiero che getta nello sconforto più totale, è stato proprio uno di quei pensieri che mi ha fatta stare davvero male e che, non riuscendo ancora a razionalizzare, cerco di allontanare il più possibile. Insomma se niente ha un senso e la mia vita si presenta solo come un susseguirsi di eventi inutili, mi chiedo che esisto a fare.
|
|
04-02-2012, 14:17
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
|
Quote:
Originariamente inviata da very90
. Insomma se niente ha un senso e la mia vita si presenta solo come un susseguirsi di eventi inutili, mi chiedo che esisto a fare.
|
...magari trovare un senso, o cominciare a cercare di..., a tutti quegli eventi apparentemente inutili può essere un inizio....
|
|
04-02-2012, 14:21
|
#17
|
Banned
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 185
|
Quote:
Originariamente inviata da maury25
Secondo me la felicità dipende anche dalle persone. E' triste vivere in funzione di un obiettivo. L'unione e l'amore che si crea tra due persone affini non è paragonabile alla conquista di qualcosa di puramente materiale.
Cosa ne pensate?
|
Perfettamente d'accordo
|
|
04-02-2012, 14:24
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
|
Quote:
Originariamente inviata da Myway
...magari trovare un senso, o cominciare a cercare di..., a tutti quegli eventi apparentemente inutili può essere un inizio....
|
E' un po' complicato il discorso, diciamo che anche ponendo degli obiettivi tendo a guardare nell'ottica del "tanto tutto dovrà finire" e quindi per me si annulla il senso. E pensare troppo a queste cose secondo me è dannoso, almeno su di me ha avuto un effetto negativissimo, mi aveva quasi tolto la voglia di andare avanti.
|
|
04-02-2012, 14:28
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
|
IL SEGUENTE POST E' AMPOLLOSO, e un po' fastidioso..
Quote:
Originariamente inviata da very90
Insomma se niente ha un senso e la mia vita si presenta solo come un susseguirsi di eventi inutili, mi chiedo che esisto a fare.
|
Questo è un problema comune..
A mio parere deriva dal fatto che si applicano vecchi schemi di valore ad una visione del mondo più avanzata.
Cioè, si è approdati al nichilismo e al relativismo, ma io cerco ancora un'"utilità" in senso classico, ossia uno scopo finale.
Non può funzionare, ovviamente..!
La risposta che più mi piace (e che in qualche modo vedo nella visione di Maury ) è il cosiddetto "personalismo",
ossia l'idea che siano le esperienze singole a determinare il valore di qualcosa.
Estetica: se mi piace qualcosa, quella cosa è bella.
Etica: se qualcosa mi fa stare bene, quella cosa è giusta.
Onestamente, mi sembra la naturale prosecuzione del nichilismo:
Si distruggono i sistemi di valore, si ricreano sistemi di valore su una base razionale.
La base razionale è, paradossalmente, l'individuo, e non il mondo.
Vero, esistono dei problemi in questa visione.
Se mi piacesse andare in giro a sgozzare le belle fanciulle? Sarebbe una cosa giusta?
A mio parere un uomo medio porta una certa dose d'empatia, che gli rende difficile fare del male a qualcuno tanto più costui gli somiglia.
Cioè: un germe non ci interessa molto, una gallina un po', un cane molto, un uomo moltissimo ecc..
In teoria un uomo sano dovrebbe stare male al solo pensiero di fare del male a qualcuno proprio per questo motivo..
-a tal fine nei contesti violenti si deumanizzano le persone, chiamandoli "vermi", paragonandoli ad animali, togliendo loro la dignità.
Fare del male volontariamente ad un "pari grado" è molto molto difficile-
|
Ultima modifica di Allocco; 04-02-2012 a 14:35.
|
04-02-2012, 14:28
|
#20
|
Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
|
Quote:
Originariamente inviata da very90
A me invece è un pensiero che getta nello sconforto più totale, è stato proprio uno di quei pensieri che mi ha fatta stare davvero male e che, non riuscendo ancora a razionalizzare, cerco di allontanare il più possibile. Insomma se niente ha un senso e la mia vita si presenta solo come un susseguirsi di eventi inutili, mi chiedo che esisto a fare.
|
Queste sono domande a cui non ci sono risposte effettive e concrete. Una persona con un minimo di buon senso e intelligenza non può almeno una volta nella vita non domandersele.
Mi domando in continuazione che senso ha "agire, fare qualcosa e dedicarsi alla cura di se stessi", mi rendo conto di essere fondamentalmente inutile, e questo mi deprime, ma mi rende anche cosciente della realtà e lucido di quello che mi circonda.
"Ma che senso ha ..se è cosciente in me..la misura della mia inutilità." G. Gaber
|
|
|
|
|