E' necessaria una ricostruzione, e la seguente è realistica al 93,5%.
Si apre la porta della residenza in cui si è ritirato Niky, in esilio volontario dagli affanni e dalle cure del mondo urbano per dedicarsi agli studi spirituali. Entra una fanciulla paonazza in viso e colle vesti lacere e stracciate.
Amica: "Oh soloamico di me cagna orribile, m'avesse quel giorno in cui dapprima mi generò la madre, travolto una procella malvagia di vento sopra un monte o sull'onda del mare rombante, dove l'onda mi portasse via prima che queste cose accadessero!"
Niky alzatosi e fattole incontro: "Sciagurata, suvvia, ora giungendo qui, siediti. Le ancelle mie porteranno un seggio ben levigato e uno sgabello pei piedi ad esso attaccato, che realizzò un artista uomo artefice, rinomato presso il popolo, e un vello d'ariete ci getteranno sopra; poichè moltissime pene intorno al cuore ti vennero e bramo conoscer le cause.
Amica: " Infurio smarrita nell'animo e ardente deliro per tutta la città come Tiade eccitata al destarsi dei riti.
Sperava il perfido mio compagno di poter dissimulare l'infamia e di allontanarsi senza parole da me. Non lo trattenne il nostro amore e la mano che un giorno mi diede, e me ostinata a morire amaramente! Sotto le stelle primaverili preparò i beni, e dipartì, lo spietato, cercando terre lontane e ignote dimore, fuggendo me. Tralasciò le lacrime mie e le mie preghiere, e si obliò del nostro connubio, dell'iniziato imeneo, delle nostre dolcezze, e dei sospiri notturni e dei baci!
Oh, avrei voluto essere sposa di un uomo migliore, che conoscesse l'odio e la molta vergogna dei mortali, che copiosa ho in cuore, e l'onore e il valore, e a questo i pensieri fossero saldi, come te, Niky, mio eroe!"
Impietositosi, Niky ebbe pietà e tenerezza della donzella gemente e versante abbondanti lacrime, e l'accolse presso il suo amabile petto, rassicurandola e all'anima sua recando conforto e virile calore.
Presala per mano così disse e parlò parola: "Non t'affliggere troppo nel cuore, sventurata, perchè presto tornerà il giorno in cui ti sdraierai e godrai d'amore citereo".
Amica: "Quattro mesi già consumati sono, e trascorse centoventi aurore da che mi congiunsi in amore con egli, e carpii nel talamo dolce erba di miele.
Mai così il desiderio avviluppò il mio cuore, neppure quando in principio a un superdotato negrone mi unii d'amore e di letto, tanto lo bramo adesso, e mi vince la dolce passione.
Ma me ne diparto, discostandomi e per cara che m'abbia, non farmi sedere, non potrai persuadermi; già il cuore mio m'affanna, perch'io porti aiuto alla mia genitrice, cui tanto rincresce la mia mancanza".
Scherzooo!!!
Sinceramente è molto difficile dirlo così. Se siete solo amici e da molto tempo è probabile sia stato solo uno sfogo, se il rapporto fra voi è così profondo da permettere che vi confessiate segreti e desideri...ehm...pure piccanti.
Quanto ha avuto enfasi nella vostra discussione questo suo sfogo sentimentale-erotico? Quanto ne avete parlato? Lei realmente si struggeva e necessitava di aiuto, o era una simulazione atta a stuzzicarti e provocarti con secondi fini?
Era già capitato qualcosa di simile con lei?
Tu hai detto di non esserti fatto alcuna strana idea sul suo atteggiamento, ma non è detto che queste siano state le sue reali intenzioni, soprattutto conscendo quanto è esplicita la mentalità femminile in questi casi...
Il linguaggio non verbale può aiutare come non aiutare affatto, e noi non eravamo lì: c'eri solo tu.
Non esiste un modo di agire unico, e non conoscendo la tua amica non siamo in grado di aiutarti, nemmeno per quanto la mia ricostruzione sia stata veritiera (
).