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	| Visualizza i risultati del sondaggio: siete più  forti dei normaloni ? |  
	| sì  i  sociofobici hanno dovuto lottare sono più  forti |      | 5 | 14.71% |  
	| no i normaloni riuscirebbero benissimo a fare la ns.  vita |      | 0 | 0% |  
	| nì in quanto normaloni non avrebbero i  ns,  problemi |      | 2 | 5.88% |  
	| no non siamo più  forti siamo solo più  deboli |      | 10 | 29.41% |  
	| nè  più  forti nè  più  deboli solo diversi |      | 17 | 50.00% |  
	
 
 
	
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		|  27-12-2014, 02:22 | #1 |  
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				Qui dal: Dec 2013 Ubicazione: toscanaccio 
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			Parliamo di 'carattere' io sostengo da  tempo ceh la  vita  che  facciamo noi sociofobici sia  dura  e  che un normalone non gliela  farebbe siete  d'accordo ?
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		|  27-12-2014, 02:31 | #2 |  
	| Esperto 
				 
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			Temo che sia un discorso del tipo "è nato prima l'uovo o la gallina?". Noi non siamo abbastanza forti per lottare contro le paure di ogni giorno, quindi generiamo delle ansie, e finiamo per lottare strenuamente contro queste.
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		|  27-12-2014, 02:37 | #3 |  
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			Siamo i piu forti di tutti. Sembriamo deboli ma quando c'incazziamo diventiamo delle BESTIE!!!   |  
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		|  27-12-2014, 02:52 | #4 |  
	| Principiante 
				 
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			Questa domanda non ha senso a causa della coincidenza tra oggetto della valutazione e valutazione dell'oggetto.Se un normale ha i nostri problemi non è un normale, è un sociofobico.
 
 Se invece la domanda è soltanto quella del titolo del topic senza aggiunte, la risposta è banale: è più forte il normale per definizione.
 
 Se ancora invece si concerne la "forza" della forza di volontà, credo sia uguale; ma è come se noi utilizzassimo una leva sfavorevole e loro una favorevole...
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		|  27-12-2014, 02:57 | #5 |  
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					Originariamente inviata da tersite  Parliamo di 'carattere' io sostengo da  tempo ceh la  vita  che  facciamo noi sociofobici sia  dura  e  che un normalone non gliela  farebbe siete  d'accordo ? |  Mi spiace dirlo ma più che altro non ha nessuna voglia di fare la vita del sociofobico (ci riuscirebbe visto che non richiede grandi capacità), mentre il sociofobico vorrebbe ma non riece a fare quella del normalone (diverso se non si tratta di sociofobico, ma persona che sta bene così, ma allora non si parlerebbe più di vita dura).
 
La tua domanda mi sembra invece come se un amimale che non riesce a procurarsi il cibo dicesse che è dura morire di fame o uno che viene catturato che è dura essere mangiati e si chiedessero se quindi nella loro specie sono loro gli esemplari i più forti.
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				 Ultima modifica di cancellato2824;  27-12-2014 a 03:35.
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		|  27-12-2014, 02:58 | #6 |  
	| Esperto 
				 
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			Classico pensiero da "volpe e uva". Fra l'altro serve solo a pompare la propria autostima, ma senza alcun risultato sulla propria vita.....
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		|  27-12-2014, 03:09 | #7 |  
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					Originariamente inviata da tersite  Parliamo di 'carattere' io sostengo da  tempo ceh la  vita  che  facciamo noi sociofobici sia  dura  e  che un normalone non gliela  farebbe siete  d'accordo ? |  Cioè starsene chiusi in casa per evitare ciò che ferisce l'ego significa essere forti?
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		|  27-12-2014, 03:41 | #8 |  
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					Originariamente inviata da muttley  Cioè starsene chiusi in casa per evitare ciò che ferisce l'ego significa essere forti? |  uhm non era  quello il senso della domanda ... ma io non condivido molto ...a  parte la  risp  di kody  che  è interessante  
io spostavo la domanda non su un piano di utilità , che  è  ovvio  a vantaggio del 'normalone' , ma sul piano della forza  di carattere  secondo me il sociofobico è più  temprato alle  avversità  della  vita , alla  sofferenza  psichica è un po'  coem chi ha  sofferto di depressione sa  come  gestirla , mentre  a chi gli capita  una prima volta va nel panico questo  volevo  dire
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		|  27-12-2014, 03:48 | #9 |  
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			per come la vedo io quello che tempra sono le avversità, non la sociofobia, ache anzi denota il non riuscire a farci fronte
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		|  27-12-2014, 03:48 | #10 |  
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					Originariamente inviata da tersite  secondo me il sociofobico è più  temprato alle  avversità  della  vita , alla  sofferenza  psichica è un po'  coem chi ha  sofferto di depressione sa  come  gestirla , mentre  a chi gli capita  una prima volta va nel panico questo  volevo  dire |  La frase che ho grassettato è praticamente la descrizione del fobico: gli capita una piccola avversità e finisce nel panico, le persone non fobiche (non le definisco normali) ne affrontano anche di più, visto che si espongono maggiormente alla vita. Non capisco quali avversità della vita abbiano temprato il fobico, visto che in media evita tutto.
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		|  27-12-2014, 04:20 | #11 |  
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					Originariamente inviata da muttley  La frase che ho grassettato è praticamente la descrizione del fobico: gli capita una piccola avversità e finisce nel panico, le persone non fobiche (non le definisco normali) ne affrontano anche di più, visto che si espongono maggiormente alla vita. Non capisco quali avversità della vita abbiano temprato il fobico, visto che in media evita tutto. |  e  chi lo dice che il fobico non affronta la  vita e che  l'estroverso affronta un sacco di  avversità ? per me non è affatto così ...certo se  stai  chiuso in casa  non interagisci con nessuno , non hai mai avviato una tua  attività e/o sei dipendete del comune puoi anche avere ragione , ma non tutti i  fobici e/o timidi  sono così , coem non tutti  gli estro affrontano  chissà che spesso hanno la  vita  facile perché hanno un lavoro tranquillo e si concertano sugli amici e  i  divertimenti , un fobico può  concentrasi più  sul suo lavoro visto che non ha  altro
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		|  27-12-2014, 09:55 | #12 |  
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					Originariamente inviata da tersite  e  chi lo dice che il fobico non affronta la  vita e che  l'estroverso affronta un sacco di  avversità ? per me non è affatto così ...certo se  stai  chiuso in casa  non interagisci con nessuno , non hai mai avviato una tua  attività e/o sei dipendete del comune puoi anche avere ragione , ma non tutti i  fobici e/o timidi  sono così , coem non tutti  gli estro affrontano  chissà che spesso hanno la  vita  facile perché hanno un lavoro tranquillo e si concertano sugli amici e  i  divertimenti , un fobico può  concentrasi più  sul suo lavoro visto che non ha  altro |  Secondo me stai parlando più di te stesso che del fobico medio: in genere le persone con problemi di fobia sociale il lavoro non lo hanno mai visto nemmeno col binocolo, figuriamoci uno in proprio. Molti estro hanno un lavoro tranquillo perché lo trovano tranquillo, non devono mica fare gli sforzi sovrumani che deve fare il fobico medio per affrontare le normali incombenze della vita. 
Tersite lo sai che ti voglio bbene, ma a volte mi chiedo se ci sei o ti fai    |  
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		|  27-12-2014, 10:14 | #13 |  
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					Originariamente inviata da muttley  La frase che ho grassettato è praticamente la descrizione del fobico: gli capita una piccola avversità e finisce nel panico, le persone non fobiche (non le definisco normali) ne affrontano anche di più, visto che si espongono maggiormente alla vita. Non capisco quali avversità della vita abbiano temprato il fobico, visto che in media evita tutto. |  Dipende da quanto un fobico evita gli altri, anche perché certe situazioni non si possono evitare, inoltre non tutti i fobici sono fobici allo stesso modo. 
Poi è da vedere a quali avversità ci si riferisce (ci si può anche riferire ad avversità che nulla hanno a che vedere con la socializzazione), buona parte delle avversità possono capitare sia ai "fobiconi" (passatemela  ) come agli estroversoni/normaloni come li chiamano molti di voi   |  
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		|  27-12-2014, 10:21 | #14 |  
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			Io mi sento più debole  ..anche se sto migliorando..
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		|  27-12-2014, 10:22 | #15 |  
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			Penso che col tempo ci si abitua a tutto. Il discorso di un estroversonel che si trovasse improvvisamente nel corpo di un sociofobico non ha molto senso. Innanzitutto come potrebbe mai verificarsi se non in quei film dozzinali dove le due persone si scambiano di corpo per un certo periodo? E poi supponendo che la persona in questione mantenga la sua mente/carattere varrebbe lo stesso per un sociofobico proiettato nel corpo di un estroverso
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		|  27-12-2014, 10:28 | #16 |  
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			Credo proprio di no,sai quante batoste pijano i normaloni nella vita, fuori!
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		|  27-12-2014, 10:40 | #17 |  
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			@muttley ovviamente ci sono vari  gradi di sociofobia ...
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		|  27-12-2014, 10:43 | #18 |  
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					Originariamente inviata da Selenio  Penso che col tempo ci si abitua a tutto. Il discorso di un estroversonel che si trovasse improvvisamente nel corpo di un sociofobico non ha molto senso. Innanzitutto come potrebbe mai verificarsi se non in quei film dozzinali dove le due persone si scambiano di corpo per un certo periodo? E poi supponendo che la persona in questione mantenga la sua mente/carattere varrebbe lo stesso per un sociofobico proiettato nel corpo di un estroverso |  Esatto
 
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					Originariamente inviata da tersite  @muttley ovviamente ci sono vari  gradi di sociofobia ... |  Faccio un discorso in generale
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		|  27-12-2014, 10:47 | #19 |  
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					Originariamente inviata da berserk  sai quante batoste pijano i normaloni nella vita, fuori! |  Chissà perché continua ancora questa curiosa visione  per cui chi non ha problemi di interazione sociale non ha nessun problema e vive di felicità perenne come un ebete...  
Forse Troisi non aveva tutti i torti
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		|  27-12-2014, 10:58 | #20 |  
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			SE i "normali" si trovassero al nostro posto si suiciderebbero prestissimo, ma, di fatto, non ci si troveranno mai! I "normali" sono come i gatti: cadono sempre in piedi. 
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					Originariamente inviata da superunknown  Chissà perché continua ancora questa curiosa visione  per cui chi non ha problemi di interazione sociale non ha nessun problema e vive di felicità perenne come un ebete... |  Per un "normale" i problemi sono momentanei intervalli di tristezza o depressione in una vita di divertimento e spensieratezza, per un VERO sociofobico/evitante la vita è un incubo interrotto da brevi momenti di spensieratezza.
 
P.S.— Nel caso non si fosse capito, io non credo esista una “momentanea fobia sociale” o un “momentaneo d. evitante”: sociofobico/evitante si nasce e si muore. Il massimo a cui si può aspirare è la capacità di godersi quei pochi momenti di spensieratezza che il caso ci elargisce    |  
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				 Ultima modifica di barclay;  27-12-2014 a 11:11.
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