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Vecchio 16-09-2011, 21:37   #21
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Originariamente inviata da monaxia94 Visualizza il messaggio
Come molti di voi già sanno, ieri mattina è iniziato il mio quarto anno di liceo, ed è iniziato più o meno come era iniziato lo scorso anno: il primo giorno c'è aria di novità, voglia di cambiamenti, tante cose da raccontare e tanta gente disposta ad ascoltare... c'è anche qualche ragazza rincoglionita dal troppo sole estivo che appena mi vede da vicino, dopo avermi visto per tre lunghi anni senza mai accorgersi di me, si avvicina con un gran sorriso e mi dice "Ma lo sai che ti stai facendo carino?", e io, con aria stupita e stupida allo stesso tempo, non so rispondere altro che "Ma dai, non è vero", e sorrido stupidamente per nascondere la tempesta interiore che quel semplice complimento ha provocato in me. Poi ci sono i compagni; si avvicinano a me urlando e sghignazzando "Monaxia, Monaxia, ciao, come stai?", mi circondano amichevolmente e tutta l'ansia sociale, la paura, sembra quasi svanire per alcuni istanti, e in quegli istanti mi sento come loro, normale e spensierato, nel raccontare (inventando) come ho passato le mie "normalissime" vacanze estive. In quei momenti la fobia sociale non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello, gli amici del forum mi sembrano improvvisamente persone così lontane che dubito persino della loro esistenza.
E una volta entrato in classe so che il peggio è passato, ho superato brillantemente la fase di shock iniziale e ho addirittura ricevuto il complimento di una ragazza... meglio di così non può andare, penso tra me, magari questo è l'anno DELLA SVOLTA, dopo tanta solitudine. Magari!
Stamattina mi sveglio molto presto. Ho voglia di andare a scuola e dimostrare a me stesso che ciò che è accaduto ieri non è stato un episodio isolato. Quando arrivo davanti al grigio edificio i miei compagni sono tutti lì. Non aspettano me, ma sono riuniti in gruppetti e si raccontanto non so che cosa... Non ho intenzione di disturbarli, nè ho voglia di mettermi in mostra, perciò mi avvio verso il mio solito angolino davanti all'ingresso, dove altri due sfigati asociali (uno dei due è il secchione della classe, l'altro è un ragazzo con problemi psichici che sembra sempre ubriaco) si ignorano a vicenda. Arrivo io e li ignoro a mia volta. La scena è quasi irreale, tutti quanti parlano e scherzano tra loro, io e quegli altri due invece non apriamo bocca. Ma il peggio arriva al suono della campana della prima ora: entro in classe da solo e mi avvio verso l'ultimo banco. Mi siedo. Accanto a me si siede il secchione, alla mia sinistra c'è un altro posto. I miei compagni prendono posto, ovunque tranne che affianco a me. Alla fine, una ragazza ritardataria rimane in piedi e non sa dove sedersi. Si guarda attorno e vede che sono rimasti due posti liberi: uno affianco a me, all'ultimo banco e un altro affianco a un compagno nuovo, arrivato quest'anno, al primo. Per un attimo sembra decidere di sedersi accanto a me, poi, come fulminata da un pensiero improvviso, esclama "No, io non mi siedo affianco a questi due sfigati!", gira i tacchi e si avvia al primo banco, stringe la mano al nuovo compagno e si siede. Inizia le lezione, passano tre lunghe ore e la mia autostima mi abbandona, ancora una volta... forse per sempre
allora, io ho appena finito la scuola e quindi parzialmente ti capisco.
c'è però una cosa che mi pare assurda, è il tuo quarto anno, quindi sono tre anni che li vedi, e non riesci a dire due minchiate con loro??
mi pare assurdo, anch'io sono timidissimo ma se stai con delle persone ogni santo giorno per 3 anni come fai ad essere ancora timido??
i tuoi compagni ormai toi conosceranno a memoria, capito cosa intendo?
Vecchio 16-09-2011, 21:43   #22
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Originariamente inviata da SPYRO Visualizza il messaggio
allora, io ho appena finito la scuola e quindi parzialmente ti capisco.
c'è però una cosa che mi pare assurda, è il tuo quarto anno, quindi sono tre anni che li vedi, e non riesci a dire due minchiate con loro??
mi pare assurdo, anch'io sono timidissimo ma se stai con delle persone ogni santo giorno per 3 anni come fai ad essere ancora timido??
i tuoi compagni ormai toi conosceranno a memoria, capito cosa intendo?
Lo so, sono un caso disperato... ma anche loro ormai si tengono alla larga da me.
L'unica che mi ha cagato in questi tre anni è stata la ragazza di cui parlavo ieri.
Vecchio 17-09-2011, 02:49   #23
Esperto
L'avatar di Blackrose
 

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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Anche questo, come molti racconti in questo forum, non mi è nuovo... tutte esperienze vissute...

Ma ti volevo chiedere una cosa: la tipa l'ha pronunciata ad alta voce quell'esclamazione? Spero di aver capito male, perchè altrimenti è una dimostrazione in più della cattiveria ed insensibilità della gente...
A parte che solo il gesto è abbastanza esplicito, non si è seduta vicino a te che mi pare di capire già ti conosceva, ma piuttosto si è messa vicino ad un estraneo...
Che gente del cavolo... certi atteggiamenti mi danno il voltastomaco.
quoto, quanto odio questa gente di m...
Vecchio 17-09-2011, 07:57   #24
Banned
 

Io invece ti capisco perfettamente Clang ed è stato grazie al "modus vivendi" da te descritto ed assimilato con il tempo che sono riuscito ad inserirmi ed a sopravvivere in diversi contesti amicali...
Intendiamoci la mia timidezza rimane ma riesco maggiormente ad adeguarmi, a capire e ad accettare la situazione circostante...
Le paranoie ci sono sempre ma me le faccio sempre a posteriori sul momento riesco ad essere abbastanza me stesso..
L'unico modo che conosco per conseguire questo risultato e fare più "palestra" sociale possibile esponendosi alle intemperie ed alla cattiveria della gente dando tempo al tempo....
Relativamente alla battuta della ragazza beh....
Quando avevo la tua età ne ho subite ben di peggio da loro (sanno essere molto crudeli con quelli che loro ritengono sfigati) una disse in classe davanti a tutti che per i casi come il mio il suicidio era l'unica soluzione!!!
Tutte le ragazze in delirio (anche molti ragazzi ma non tutti)!!!
Però io l'hò delusa....
Sono ancora qua....
Vecchio 17-09-2011, 10:19   #25
Esperto
 

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Originariamente inviata da Kavin Casey Visualizza il messaggio
Il primo giorno di scuola è sembrato paradisiaco anche per me, gente che mi salutava e con cui mi intrattenevo in lunge chiacchierate. Odio anche io gruppetti prima di entrare ma in genere provo a imbucarmi qua e la, a me basta un amico fidato che mi spalleggia e posso parlare tranquillamente con (quasi) chiunque.
Credo che la gente si stufi dopo poco e il "tutti amici evviva salutiamo tutti" svanisce, è normale immagino.
Non temere, è un commento stupido di una ragazza qualunque. Ci sono passati moltissimi miei amici anche se a me non sembrano messi tanto male. Non ti precluderà il cambiamento solo una frase simile, forse però lo faranno le paranoie che vengono dopo, quindi evitale (potevi però sederti affianco al compagno nuovo, magari avresti scoperto che era una persona interessante).
Quoto questo intervento (soprattutto la parte sul compagno nuovo, che non ha ancora un'opinione consolidata su di te). Ma allora la sbornia di saluti del primo giorno era dovuta solo alla circostanza del rientro? Per il resto non ti hanno mai parlato?

Ultima modifica di Winston_Smith; 17-09-2011 a 10:23.
Vecchio 17-09-2011, 10:23   #26
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Originariamente inviata da monaxia94 Visualizza il messaggio
Clang, credi che non lo faccia già? Ho cambiato tutto, sia l'atteggiamento (e credimi che è una faticaccia) che i vestiti, a differenza del compagno secchione... ma evidentemente gli sfigati puzzano da lontano, altrimenti non me lo spiego
io ho provato a cambiare di tutto, ormai mi son convinto che sarà a pelle la sfigaggine...ma nn ci do piu tanto peso
Vecchio 17-09-2011, 10:39   #27
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da Markettino Visualizza il messaggio
Io invece ti capisco perfettamente Clang ed è stato grazie al "modus vivendi" da te descritto ed assimilato con il tempo che sono riuscito ad inserirmi ed a sopravvivere in diversi contesti amicali...
Intendiamoci la mia timidezza rimane ma riesco maggiormente ad adeguarmi, a capire e ad accettare la situazione circostante...
Le paranoie ci sono sempre ma me le faccio sempre a posteriori sul momento riesco ad essere abbastanza me stesso..
L'unico modo che conosco per conseguire questo risultato e fare più "palestra" sociale possibile esponendosi alle intemperie ed alla cattiveria della gente dando tempo al tempo....
Io sono convinto di questo: l'esposizione non è la causa, bensì la conseguenza. Cioè, se uno non ha sensibilità, non ce l'ha, punto. Comincerà ad esporsi quando si sentirà che l'esposizione è ciò che gli serve e sappiamo che noi introversi ci mettiamo molto per maturare.
Quindi è tutto dovuto ai tempi di maturazione. Se uno fa delle cose per cui non è pronto, fallisce e soffre per questo fallimento, è inutile raccontarsi storie. Vi posto un link di una mia domanda ad Anepeta:
http://lidi.forumfree.it/?t=56902158
Vecchio 17-09-2011, 11:03   #28
Esperto
L'avatar di clanghetto
 

Warlord pure io sono contro il buttati a occhi chiusi e vedi che combini. Cioè ci può riuscire solo chi ha consapevolezza.

Ma è sbagliato, secondo me, anche costruire tutta una mitologia basata sugli "studi a casa".

In matematica puoi sapere tutti i teoremi del mondo, ma l'esercizio spesso si risolve con trucchetti che si imparano col tempo.
Un neolaureato non lavora in maniera efficiente già dal primo giorno, ma deve farsi un po' le ossa (questa l'ho sentita in giro ò.ò).
Vecchio 17-09-2011, 11:07   #29
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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Io sono convinto di questo: l'esposizione non è la causa, bensì la conseguenza. Cioè, se uno non ha sensibilità, non ce l'ha, punto. Comincerà ad esporsi quando si sentirà che l'esposizione è ciò che gli serve e sappiamo che noi introversi ci mettiamo molto per maturare.
Quindi è tutto dovuto ai tempi di maturazione. Se uno fa delle cose per cui non è pronto, fallisce e soffre per questo fallimento, è inutile raccontarsi storie. Vi posto un link di una mia domanda ad Anepeta:
http://lidi.forumfree.it/?t=56902158
Ma su questo direi che non ci piove Warlod....
E' evidente che la molla interiore che spinge l'introverso a cercare di esporsi è un qualcosa che non ci si può minimamente autoimporre ma che matura in maniera totalmente autonoma....
E' fondamentale sentirsi un minimo preparati ma lo è altrettanto il saper riconoscere di essere arrivati alla suddetta preparazione e di trovare la volontà di lanciarsi quando questo momento è arrivato...
Io ho dovuto almeno parzialmente lottare contro me stesso quando ho cominciato il mio percorso ma sono strafelice di averlo fatto....
Vecchio 17-09-2011, 11:09   #30
Esperto
L'avatar di ragazzosingle
 

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Originariamente inviata da monaxia94 Visualizza il messaggio
la mia autostima mi abbandona, ancora una volta... forse per sempre
x sempre? addirittura?
Vecchio 17-09-2011, 11:47   #31
Banned
 

Io ho sempre evitato i gruppetti. Non soppportavo di dovermi inventare storie sul mio sabato sera (???) oppure su quante tizie mi sono scopato nel week, oppure sull'ultimo aggiornamento della polini e della malossi...(roba per motorini truccati,sapete, ai miei tempi era una moda fare a gara a chi andava più forte..non hai il motorini da 300 kmh? Sei uno sfigato..) .
In genere provavo molta più simpatia ed empatia pert quelli schivi,solitari e un pò "sfigati". Non perchè li ritenessi tali, ma perchè mi immedesimavo in loro e talvolta cercavo anche di instaurare un rapporto. E poi li ho sempre considerati più intelligenti della massa.
Tutt'oggi mi porto gli strascichi del passato. Se vedo un gruppetto di adulti discutere me ne tengo alla larga e li lascio parlottare tra loro.
Vecchio 17-09-2011, 12:18   #32
Sol
Principiante
 

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Originariamente inviata da monaxia94 Visualizza il messaggio
Come molti di voi già sanno, ieri mattina è iniziato il mio quarto anno di liceo, ed è iniziato più o meno come era iniziato lo scorso anno: il primo giorno c'è aria di novità, voglia di cambiamenti, tante cose da raccontare e tanta gente disposta ad ascoltare... c'è anche qualche ragazza rincoglionita dal troppo sole estivo che appena mi vede da vicino, dopo avermi visto per tre lunghi anni senza mai accorgersi di me, si avvicina con un gran sorriso e mi dice "Ma lo sai che ti stai facendo carino?", e io, con aria stupita e stupida allo stesso tempo, non so rispondere altro che "Ma dai, non è vero", e sorrido stupidamente per nascondere la tempesta interiore che quel semplice complimento ha provocato in me. Poi ci sono i compagni; si avvicinano a me urlando e sghignazzando "Monaxia, Monaxia, ciao, come stai?", mi circondano amichevolmente e tutta l'ansia sociale, la paura, sembra quasi svanire per alcuni istanti, e in quegli istanti mi sento come loro, normale e spensierato, nel raccontare (inventando) come ho passato le mie "normalissime" vacanze estive. In quei momenti la fobia sociale non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello, gli amici del forum mi sembrano improvvisamente persone così lontane che dubito persino della loro esistenza.
E una volta entrato in classe so che il peggio è passato, ho superato brillantemente la fase di shock iniziale e ho addirittura ricevuto il complimento di una ragazza... meglio di così non può andare, penso tra me, magari questo è l'anno DELLA SVOLTA, dopo tanta solitudine. Magari!
Stamattina mi sveglio molto presto. Ho voglia di andare a scuola e dimostrare a me stesso che ciò che è accaduto ieri non è stato un episodio isolato. Quando arrivo davanti al grigio edificio i miei compagni sono tutti lì. Non aspettano me, ma sono riuniti in gruppetti e si raccontanto non so che cosa... Non ho intenzione di disturbarli, nè ho voglia di mettermi in mostra, perciò mi avvio verso il mio solito angolino davanti all'ingresso, dove altri due sfigati asociali (uno dei due è il secchione della classe, l'altro è un ragazzo con problemi psichici che sembra sempre ubriaco) si ignorano a vicenda. Arrivo io e li ignoro a mia volta. La scena è quasi irreale, tutti quanti parlano e scherzano tra loro, io e quegli altri due invece non apriamo bocca. Ma il peggio arriva al suono della campana della prima ora: entro in classe da solo e mi avvio verso l'ultimo banco. Mi siedo. Accanto a me si siede il secchione, alla mia sinistra c'è un altro posto. I miei compagni prendono posto, ovunque tranne che affianco a me. Alla fine, una ragazza ritardataria rimane in piedi e non sa dove sedersi. Si guarda attorno e vede che sono rimasti due posti liberi: uno affianco a me, all'ultimo banco e un altro affianco a un compagno nuovo, arrivato quest'anno, al primo. Per un attimo sembra decidere di sedersi accanto a me, poi, come fulminata da un pensiero improvviso, esclama "No, io non mi siedo affianco a questi due sfigati!", gira i tacchi e si avvia al primo banco, stringe la mano al nuovo compagno e si siede. Inizia le lezione, passano tre lunghe ore e la mia autostima mi abbandona, ancora una volta... forse per sempre
Carissimo Monaxia, tu sei una persona speciale. Dal tuo modo di raccontare credo tu sia molto sensibile, attento ai particolari, corretto. Hai tutte le carte in regola per farcela. Certo ti manca l' autostima, ma non diventare mai come chi fa finta di non vederti o ti classifica come "sfigato". Non sa cosa significhino parole come sensibilità e soprattutto umanità.
Purtroppo la gente come te (ed anche come me) con scarsa autostima, fa l' errore di considerarsi piccola e di vedere gli altri come dei giganti. Tu hai tutto in regola. Devi solo lavorare sulla tua autostima, ma per il resto le carte giuste le hai.
Ciao.
Vecchio 17-09-2011, 12:30   #33
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Originariamente inviata da Sol Visualizza il messaggio
Carissimo Monaxia, tu sei una persona speciale. Dal tuo modo di raccontare credo tu sia molto sensibile, attento ai particolari, corretto. Hai tutte le carte in regola per farcela. Certo ti manca l' autostima, ma non diventare mai come chi fa finta di non vederti o ti classifica come "sfigato". Non sa cosa significhino parole come sensibilità e soprattutto umanità.
Purtroppo la gente come te (ed anche come me) con scarsa autostima, fa l' errore di considerarsi piccola e di vedere gli altri come dei giganti. Tu hai tutto in regola. Devi solo lavorare sulla tua autostima, ma per il resto le carte giuste le hai.
Ciao.
Ma lo volete capire che l'autostima non si compra al supermercato? Non è una cosa che posso decidere di avere o non avere quando voglio io... l'autostima viene (o se ne va) in seguito a tutte le esperienze che mano a mano si fanno nella vita, ai relativi successi e fallimenti, e alla successiva APPROVAZIONE COLLETTIVA che gli altri manifestano nei miei confronti... e in questo momento è NULLA!
Vecchio 17-09-2011, 12:38   #34
Sol
Principiante
 

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Originariamente inviata da monaxia94 Visualizza il messaggio
Ma lo volete capire che l'autostima non si compra al supermercato? Non è una cosa che posso decidere di avere o non avere quando voglio io... l'autostima viene (o se ne va) in seguito a tutte le esperienze che mano a mano si fanno nella vita, ai relativi successi e fallimenti, e alla successiva APPROVAZIONE COLLETTIVA che gli altri manifestano nei miei confronti... e in questo momento è NULLA!
A me pare di essermi accorto del fatto che l' autostima non si compri al supermercato. Ne ho girati diversi in vita mia e non ho mai trovato tale articolo nonostante all' inizio l'ho cercato disperatamente. E' poi arrivato il momento di perdere le speranze e di rivolgermi altrove, magari in un centro commerciale che è decisamente più grande di un supermercato. Chissà...
A parte l' ironia capisco il tuo stato d' animo, quello di chi vive in una situazione di disagio la vita di tutti i giorni. Ti posso consigliare di parlarne con uno specilista perchè, sai, a volte noi non siamo in grado, con le nostre conoscenze, di comprendere i meccanismi della nostra mente, che, per forza di cose, finisce col fare sempre gli stessi pensieri per farci ritrovare sempre nella stessa condizione di inquietudine e disagio.
Vecchio 17-09-2011, 12:48   #35
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Originariamente inviata da Sol Visualizza il messaggio
A me pare di essermi accorto del fatto che l' autostima non si compri al supermercato. Ne ho girati diversi in vita mia e non ho mai trovato tale articolo nonostante all' inizio l'ho cercato disperatamente. E' poi arrivato il momento di perdere le speranze e di rivolgermi altrove, magari in un centro commerciale che è decisamente più grande di un supermercato. Chissà...
A parte l' ironia capisco il tuo stato d' animo, quello di chi vive in una situazione di disagio la vita di tutti i giorni. Ti posso consigliare di parlarne con uno specilista perchè, sai, a volte noi non siamo in grado, con le nostre conoscenze, di comprendere i meccanismi della nostra mente, che, per forza di cose, finisce col fare sempre gli stessi pensieri per farci ritrovare sempre nella stessa condizione di inquietudine e disagio.
Sono già in cura da uno specialista, grazie...
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