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09-04-2009, 16:44
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#41
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Banned
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 661
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stranamente sono propio i bravi ragazzi a fare le stragi o a diventare serial killer :wink: ve lo dice uno che ha avuto problemi con la polizia e dicevano propio che era propio un bravo ragazzo 8)
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09-04-2009, 17:11
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#42
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Principiante
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 67
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Essere bravi ragazzi è bello. Siamo come delle rockstar ma più potenti.
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09-04-2009, 18:59
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#43
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Esperto
Qui dal: May 2007
Messaggi: 1,041
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Se ti dice che sei un "bravo ragazzo" vuol dire che nemmeno se fossi l'ultimo uomo al mondo penserebbe ad una storia amorosa o sentimentale con te, per dirla in maniera semplice.
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09-04-2009, 19:20
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#44
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Avanzato
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 325
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Quote:
Originariamente inviata da valmor
Se ti dice che sei un "bravo ragazzo" vuol dire che nemmeno se fossi l'ultimo uomo al mondo penserebbe ad una storia amorosa o sentimentale con te, per dirla in maniera semplice.
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uff... ma non è vero! non sempre è così...
a me i "cattivi ragazzi" mettono a disagio :?
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09-04-2009, 19:46
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#45
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da NightVision
ma piuttosto a mostrarsi un pò provocatorio , sbarazzino nei dialoghi
non assecondare tutta quello che l'altra persona dice, non pendere dalle sue labbra insomma
criticarla scherzosamente laddove lei si aspetterebbe un commento adulatorio da parte tua
tenerle testa con quel modo di fare sbruffone-scherzoso ma determinato...
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ecco, hai centrato il punto, bisogna essere tipo lui:
E' uno dei motivi per cui fa impazzire le donne
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09-04-2009, 19:56
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#46
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Banned
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 214
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avete presente james dean in gioventù bruciata?
ecco...x me è quello il modello a cui una donna non può resistere...sicuramente non il fobico/timidissimo, ma nemmeno un estroversone semplice?
perchè? perchè se sei un estroversone sei uno dei tanti...quindi o sei particolarmente bello o vabbeh prima o poi qualcuna ci starà a forza di provarci, ma...
ci vuole un ragazzo che abbia un suo carattere...non significa x forza uno che sappia fare cabaret...ma uno che è sicuro di sè, sa come far divertire lei, sa coccolarla e farla sorridere, prenderla in giro, che sappia risponde sì, no e soprattutto "ni" (dove x ni significa portare la conversazione a livelli di profonda intimità, che sappia giocare molto sulle risposte).
Da ragazzino ero spensierato e mi veniva naturale...ora mi sto impegnando x ircostruirmi quel carattere..
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09-04-2009, 20:07
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#47
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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quello che conta e' non essere zerbibi,mostrare carattere poi puoi essere solare,musone,come cavolo ti pare,ma mostrare palle la cosa piu importante,tnerle testa insomma...
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09-04-2009, 20:10
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#48
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Banned
Qui dal: Apr 2009
Messaggi: 436
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Quote:
Originariamente inviata da Triplano
stranamente sono propio i bravi ragazzi a fare le stragi o a diventare serial killer :wink: ve lo dice uno che ha avuto problemi con la polizia e dicevano propio che era propio un bravo ragazzo 8)
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oddio mi hai fatto venire i brividi sulla schiena triplano con questa tua affermazione ma purtroppo è proprio come dici tu!
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09-04-2009, 20:54
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#49
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Banned
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 661
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Quote:
Originariamente inviata da bellissimo
Quote:
Originariamente inviata da Triplano
stranamente sono propio i bravi ragazzi a fare le stragi o a diventare serial killer :wink: ve lo dice uno che ha avuto problemi con la polizia e dicevano propio che era propio un bravo ragazzo 8)
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oddio mi hai fatto venire i brividi sulla schiena triplano con questa tua affermazione ma purtroppo è proprio come dici tu!
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gia sei uno che ha capito..
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09-04-2009, 21:47
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#50
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 571
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Lei:"sei un bravo ragazzo"
Io:"grazie"
Lei:"Con te riesco a parlare"
Io:"grazie"
Lei:"gli altri nenache me ne danno la possibilità che già mi sono sopra"
Io: 8O
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09-04-2009, 22:52
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#51
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Intermedio
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 237
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Non mi va di leggere tutti gli interventi visto che starei andando via comunque concludo la frase:
"Se lei ti dice sei un bravo ragazzo..."
"................................................. ..."
".......non ha interessi di quel genere per te"
Però in questo caso l'ha solo confermato a un altro quindi direi che non significa nulla, ti devi preoccupare se te lo dice in faccia "sei proprio un bravo ragazzo"!
Se ti piace avvicinati di più,non pensare troppo.
(se si dimostra molto bendisposta da subito diffida...visto che si è lasciata da poco sarebbe strano).
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10-04-2009, 09:04
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#52
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Intermedio
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 159
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Quote:
Originariamente inviata da fenicenanto
Io sono anni che voglio sfuggire dall'etichetta del"bravo ragazzo",in questa società di m***a equivale più o meno a quello che ha scritto prima il buon rectius.
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hai totalmente ragione,in questa società non è utile esserlo,anzi...
Io comunque voglio restare così,la società è di merda,non voglio uniformarmici;meglio soli che mal accompagnati!!!
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10-04-2009, 10:03
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#53
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Intermedio
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 237
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Il punto non è esserlo o non esserlo,è un fatto psicologico:
se a Laura(mi piace,visto l'autore del topic,pensare che lei si chiami così ) piacesse effettivamente il bravo ragazzo non direbbe mai all'interessato "sei un bravo ragazzo",glielo direbbe o ancora meglio glielo farebbe capire in altri modi.
Pensateci voi direste mai a una ragazza che vi piace "sei una brava ragazza",proprio con queste testuali parole?
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10-04-2009, 11:34
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#54
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Banned
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 214
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Quote:
Originariamente inviata da EdwardC
Il punto non è esserlo o non esserlo,è un fatto psicologico:
se a Laura(mi piace,visto l'autore del topic,pensare che lei si chiami così ) piacesse effettivamente il bravo ragazzo non direbbe mai all'interessato "sei un bravo ragazzo",glielo direbbe o ancora meglio glielo farebbe capire in altri modi.
Pensateci voi direste mai a una ragazza che vi piace "sei una brava ragazza",proprio con queste testuali parole?
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io si :P
magari poi aggiungerei..."ma sei pure un bel bocconcino" :P
arggh....comunque io dico una sola cosa: ognuno di noi decide se essere un bravo ragazzo o no.
Cosa voglio dire?
da ragazzino ero un ragazzo estroverso come tanti, ma tendenzialmente buono (cioè...non bulletto, non fighetto...ma un ragazzino spensierato che voleva divertirsi).
Sono cresciuto...mo'....ho i miei 1600 motivi x cui sono silenzioso, estraniato, asociale il più delle volte (quasi sempre)...
cosa sono io ora?
dentro....beh dentro mi sento un "bravo ragazzo...."
sensibile, romanticone, che mi commuovo davanti ad un bel film, che non farei male ad una mosca e....se combino qualche danno mi sento in colpa...
però...
però....ho imparato a comportarmi in maniera opposta...anche se il mio cuore dice il contrario...
quindi? ho imparato ad essere strafottente con certa gente, a rispondere ai fighetti/discotecari a loro stesso modo (o peggio ancora)....tanto che mi salutano quando mi vedono quasi mi trattassero come uno di loro....
ho imparato (e sto imparando cercando di parlare sempre di più) a essere come da ragazzino più spensierato, un po' stronzo....rispondere a volte scherzando, a volte no, a volte con dei "ni", a volte mettendo giù il muso duro ecc...ecc...
Quello che voglio dire è....presente la canzone "Teorema?" ecco...stessa cosa...
"a letto", "nell'intimità", "con l'amicone" lì se vuoi puoi scegliere di essere romanticone/dolce/sensibile tutto il tempo...
però...
nella vita di tutti i giorni....beh imparate/impariamo (perchè ancora un po' mi devo modificare anch'io in certe situazioni) non dico ad essere sempre e solo stronzi...ma....saper alternare a momenti in cui siete dei cucciolotti innocui, altri in cui se qualcuno dice/fa qualcosa che non deve tirate fuori un po' di rabbia e grinta...
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10-04-2009, 12:05
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#55
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Intermedio
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 113
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Quella del “bravo ragazzo” è un’etichetta che mi avevano appiccicato per anni, fino a diventare una croce. Me la sono sentita ripetere all’infinito, tanto che una situazione classica era proprio questa: la mamma di lei che stravedeva letteralmente per me, mentre la figlia mi calcolava meno che zero, e questo nonostante cercassi di essere attento, gentile, premuroso con lei. Inutile dire che non ho mai combinato nulla. Una altra cosa che mi faceva soffrire da matti era osservare quante venissero attratte dal canonico “stronzo”, da un uomo cioè che le ignorava scopertamente, quando addirittura trattasse con crudeltà, con atteggiamenti manipolatori o giocasse senza mezzi termini con i loro sentimenti.
Questo aspetto venne fuori durante la mia terapia, sotto forma di problema etico. Desideravo il risultato, ma non a questo prezzo: se per suscitare attenzione avrei dovuto trasformarmi in un bastardo non l’avrei mai accettato. Avrei infatti perso di colpo la mia autenticità, e soprattutto certe mia caratteristiche più “delicate” che non volevo assolutamente cancellare. Avrò visto una dozzina di volta "Il meraviglioso mondo di Amelie" commuovendomi regolarmente alla scena finale, dunque cosa me ne faccio di una donna vicino a me se per questo obiettivo devo tradirmi?
Ci un lavorammo per un paio di sedute, fino a trovare insieme una soluzione che mi sembrò molto soddisfacente. La metto in evidenza:
“Agire sempre per alimentare il desiderio, non per soddisfarlo”
Per la mia sensibilità è stato come tirare fuori il coniglio dal cilindro. All’improvviso avevo una soluzione per me deliziosa, che non mi provocava conflitti di coscienza. All’atto pratico, è stata poi utilizzata in molti modi.
- Ad esempio facendo un po’ il misterioso, ma senza essere reticente o lasciando passare l’idea che si ha qualcosa di vergognoso da nascondere, semplicemente lasciando intendere che c’è dell’altro da scoprire, suscitando il piacere di farsi svelare un po’ alla volta.
- Un’altra soluzione pratica che ho imparato ad usare è quella di essere anche un po’ provocatorio, lasciando per il momento da parte lodi e complimenti (anche se magari è incantevole e glielo vorrei dire con il cuore in mano) cercando invece di prenderla in giro con simpatia, tenendo banco in modo leggero e fresco. Insomma confondere, a volte anche spiazzare, magari mostrandosi scherzosi, allegri ma allo stesso tempo determinati a non compiacerla automaticamente per qualsiasi cosa faccia e dica. Evitando il tono serioso, compassato, le uscite iperboliche che sanno di falso, di costruito e di artefatto, ma giocare invece con l’ironia e la spontaneità, far intuire qualcosa di sé che è allo stesso tempo leggero e coinvolgente, stuzzicare la curiosità, magari mostrando di non prenderla nemmeno sul serio.
- Un altro aspetto è passare dal “se soltanto” al “come se”, ovvero muovendomi nel mondo, relazionandomi, conoscendo nuove persone “come se” loro abbiano tutto l’interesse a conoscermi e non l’opposto, anche se all’inizio questa condizione era poco più che un’ipotesi e non ero per niente sicuro di me. Questo non significa atteggiarsi a Fonzie, né fare il figo della situazione sempre e comunque, né tantomento mettersi in mostra. E’ qualcosa di molto più sottile e “mentale”, che rimane sempre nei limiti del buon gusto: far passare cioè l’idea, in modo sottile ed educato, che sono loro ad avere tutto l’interesse a conoscermi, e quindi sono ampiamente legittimato a farmi garbatamente desiderare, a non dire sempre e subito “si, certo” a qualsiasi richiesta, magari giocando con leggerezza a fare il prezioso ecc. ecc. Un po’ come andare in banca a chiedere un prestito: il modo più difficile per farsi dare dei soldi è – paradossalmente – mostrare di averne bisogno. Da che mondo è mondo, chi ha fame non mangia. Nella vita di relazione funziona un po’ allo stesso modo: finché sbavavo dietro a qualcuna come un cagnolino, ho ottenuto quasi sempre pedate in faccia. Quando ho cominciato ad avere un atteggiamento mentale diverso, i risultati sono un po’ alla volta cambiati.
Alla fine quello che ho imparato è questo: dolcezza, gentilezza, profondità, d’animo, sentimenti elevati, sono cose mervigliose ma purtroppo da soli servono abbastanza a poco, anzi sono una porta spalancata verso relazioni di tipo amicale, neutre, fra pari, dove ci si riduce a volte al ruolo di confidenti o di spalla per piangere. Non che ci sia nulla di male, anzi io stesso ho vissuto e vivo dei rapporti di questo tipo che hanno una ricchezza straordinaria, ma la relazione uomo-donna mi sembra qualcosa di diverso e va gestita su altri piani.
Semmai sono qualità utilissime dopo, e possono dare al rapporto un’intensità straordinaria, oppure vanno utilizzate assieme ad altre cose, ma questa è un’altra storia.
Buona Pasqua!
c.k
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10-04-2009, 12:11
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#56
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Banned
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 214
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argghh...quoto Clark...
alla fine diciamo le stesse cose...solo che lui le dice come se dovesse pubblicare domani un libro ed io scrivo con i piedi :P
ha ragione in toto...
bisogna creare interesse, desiderio.....bisogna saper dire si, no, nì a seconda della situazione...alternare dolcezza e "stronzaggine"...
essere solo buoni non porta a niente...bisogna essere duttili...
come non porta niente avere in F1 una macchina affidabilissima che però va 3 secondi più piano delle altre...
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10-04-2009, 12:21
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#57
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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capito clark pero' se uno deve sempre pensare a migliorare a cambiare,ad assumere accorgimenyti,cioe passare la vita cosi' per avere una ragazza e' alquanto frustrante,rinnegare se stessi cosi' perche il proprio carattere non va bene con la societa' e con le donne...e lo dice uno che cerca di cambiare,tanto che ormai non capisco piu come sono fatto a volte....
purtroppo tutti volevamo nascere estroversi per avere successo con le donne..ma bisogna accettarsi come primacosa se no si sta male davvero...
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10-04-2009, 12:56
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#58
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Banned
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 214
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
capito clark pero' se uno deve sempre pensare a migliorare a cambiare,ad assumere accorgimenyti,cioe passare la vita cosi' per avere una ragazza e' alquanto frustrante,rinnegare se stessi cosi' perche il proprio carattere non va bene con la societa' e con le donne...e lo dice uno che cerca di cambiare,tanto che ormai non capisco piu come sono fatto a volte....
purtroppo tutti volevamo nascere estroversi per avere successo con le donne..ma bisogna accettarsi come primacosa se no si sta male davvero...
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ma il problema è come prendi la cosa e come vedi la cosa...
cioè....cioè innanzitutto non è un "mentire x l'intera esistenza"....ma soprattutto un primo periodo in cui ovviamente ti devi "abituare"...
è come se sei abituato ad uscire sempre con le scarpe da ginnastica e da un giorno inizi a girare con i tacchi ( o se sei maschio con scarpe eleganti)....ti devi abituare i primi giorni...
il tuo obiettivo non deve essere quello di mostrarti migliore agli altri perchè pensi di non valere niente...
il tuo obiettivo dovrebbe essere quello di prendere gusto nel farti desiderare dagli altri, intrigarli, scherzarci insieme e viverci...
so che nella pratica non è così semplice...io stesso ho alcuni giorni in cui riesco a dare molto meno....devi metterti lì con la mentalità giusta...
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10-04-2009, 13:47
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#59
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Intermedio
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da giova88fobicottinemie
bisogna creare interesse, desiderio.....bisogna saper dire si, no, nì a seconda della situazione
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Si. molto giusto! Mi hai fatto venire in mente un'altra cosa.
Avete mai riflettuto su come certe cose non siano bene nonostante sia difficile averle, bensì proprio perché hanno questa caratteristica? Penso a me stesso quanto volevo la mia prima vera moto: leggevo i risultati delle prove su strada, andavo a vedermela dal concessionario, me la ammiravo in vetrina, sfogliavo i cataloghi di accessori per capire cosa avrei comprato per prima, passavo ore a leggere guide di viaggio e atlanti pregustando il momento in cui mi sarei infilato su è giù per i passi. Nel frattempo risparmiavo e mettevo via la somma non piccola che mi sarebbe servita. Ecco. Se un giorno me la fossi trovata davanti al portone di casa, la gioia non sarebbe stata nemmeno la metà. A volte, il valore che attribuiamo ad una cosa è proporzionale alla difficoltà che sperimentiamo per averla. Più una cosa ci sembra irraggiungibile, più la vogliamo. Anzi, l’atto stesso di desiderare e di pregustare ( pre-gustare, notate) è talvolta tanto bello quanto la soddisfazione finale, comunque da gusto e sapore a qualcosa che altrimenti sarebbe senza nerbo.
Altro esempio. Perché la gente si affanna a scalare montagne, quanto è meno costoso e faticoso salire su una collinetta? Semplice! Perché se un obiettivo è grande mette in gioco passioni, emozioni, energie, sentimenti e amor proprio. Paradossalmente, se invece è a portata di mano ciò non accade. Se, per assurdo, i costosi biglietti di un locale esclusivo venissero venduti per pochi euro al tabaccaio sotto casa, esso cesserebbe all’istante di essere esclusivo, quindi nessuno probabilmente ci andrebbe. Poiché i posti sono pochi e costosi, esso automaticamente diventa un obiettivo ambito. Lo stesso meccanismo per cui i gadget offerti dalle riviste vengono spesso gettati via, mentre siamo disposti a spendere per dei prodotti con caratteristiche non troppo diverse.
Nelle relazioni umane, per la mia esperienza, funzionano gli stessi meccanismi. Non è una regola assoluta e non sempre funziona: ma l’atto stesso di desiderare una persona, di non poterla avere, di sperimentarla come difficilmente raggiungibile, la rende automaticamente interessante. Detto all'opposto, si può spesso riuscire a rendersi interessanti agli occhi di un’altra semplicemente negandosi un po’, facendo i preziosi, sfuggendo, mentre offrire tutto li pronto non da di solito nessun risultato: tutto a portata di mano, pronto subito, nessuna difficoltà, nessuna soddisfazione, nessuna gioia nel pregustarselo.
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10-04-2009, 13:57
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#60
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Intermedio
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
se uno deve sempre pensare a migliorare a cambiare,ad assumere accorgimenyti,cioe passare la vita cosi' per avere una ragazza e' alquanto frustrante,rinnegare se stessi cosi' perche il proprio carattere non va bene con la societa' e con le donne
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Molto giusto. Ma penso che tu faccia una distinzione fra sostanza e forma, mentre il mio discorso era diverso e si basava su contenuto e metodo. Non sto dicendo che certe caratteristiche vadano cancellate e sostituite da altre ( sostanza) o che debbano venir mascherate da altre inautentiche e non spontanee ( forma). Quello che volevo dire è che contenuti profondi ed autentici ( contenuto) vanno utilizzati in modo diverso ( metodo).
Non si tratta quindi di fare una manipolazione su se stessi o di far violenza al proprio spirito, bensì di utilizzare in modo diverso delle cose che si possiedono già, indirizzandole ad un fine più costruttivo e realistico.
Il discorso comunque è molto difficile e comprendo benissimo il tuo disorientamento perchè io stesso l'ho provato per anni e anni! Provo a farmi capire per metafore. Io sono ora convinto che nella vita tutto è mutamento e continuo divenire: il sorgere è tramontare del sole, il ciclo delle stagioni, le onde sulla spiaggia, il maturare di un frutto, la crescita di un bambino. Le uniche cose che rimangono perennemente uguali a se stesse sono le cose morte: le rocce, i minerali gli oggetti.
Un uomo nella piena maturità non è la stessa persona di quando era bambino. La sua consapevolezza, i sui pensieri, le sue capacità sono profondamente diverse: alcuni aspetti sono stati persi, altri acquisti, altri modificati, ma entrambe le persone hanno incontestabilmente la stessa identità, anche se tra l’uno e l’altro stato c’è stato un divenire continuo di mutamenti e un’evoluzione progressiva nel corso di decenni. Chi è quello vero e chi no? Tutti e nessuno: tutti, perché ogni persona ha un’identità certa in quanto creatura irripetibile, ma allo steso tempo nessuno, perché a sei anni giocavo con i trenini ad avevo paura del buio, mente ora le mie gioie ed i mie timori sono profondamente diversi.
Proprio per questo motivo ho sempre pensato al cambiamento come qualcosa di pragmatico, da realizzare in funzione di uno scopo, ma soprattutto tenendo presente questo difficile equilibrio fra evoluzione - che è l’essenza di una vita autentica e piena – ed integrità personale, cioè l'accettazione di sé e la fedeltà a quegli aspetti che mi definiscono come persona.
Non ho mai detto che sia facile, è difficilissimo, tanto complesso che non c'è l'ho fatta con le mie sole forze e ci sono riuscito solo con un aiuto esterno.
Credimi, non mi sono mai sentito tanto autentico e vero come adesso.
Ti auguro tutto il bene possibile e ti saluto con caro abbraccio,
c.k.
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