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13-04-2009, 21:46
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#181
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Basta cliccare Su New Topic....nella sezione che ritieni piu opportuna.. :wink:
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13-04-2009, 21:47
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#182
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Principiante
Qui dal: Apr 2009
Messaggi: 66
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Basta cliccare Su New Topic....nella sezione che ritieni piu opportuna.. :wink:
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grazie animasola
provo subito
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13-04-2009, 23:21
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#183
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Intermedio
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 237
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Quote:
Originariamente inviata da bellissimo
Quote:
Originariamente inviata da vikingo
be pero' non ha tutti i torti,noi ci scambiamo opinioni su basi piu che altre ideali salvo alcuni casi...forse bisognerebbe chiedere davvero a quelli che hanno tante esperienze con le ragazze..ci vorrebbe qualcuno che portasse uno di questi a scrivere sul forum :lol:
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il mio amico ha molto successo con le donne e se mi dice che vestirsi bene conta tantissimo bhe io gli credo!
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Senti ma tu una tua vita o personalità non ce l'hai?E l'amico qua e l'amico là... :lol:
A parte questo condivido anche io il discorso base del tuo "amico",cioè che bisogna vestirsi bene e che l'apparenza conta,conta eccome!
Però il tuo "amico" sfocia troppo nel truzzo e lo dimostra il fatto che la storia più lunga che ha avuto è di 2 mesi.Ciò significa che oltre al fascino del misterioso non ha nient'altro,una volta che la ragazza lo conosce per quello che è si annoia perché egli fa affidamento solo sull'impatto iniziale mentre come persona molto probabilmente non vale granché.
Clark ha scritto un altro topic pieno di ottimi consigli,tra cui appunto questo:bisogna trovare un equilibrio da l'instaurare e il mantenere.
Molto azzeccato l'esempio del mazzo di fiori,credo di non poter aggiungere nient'altro a quanto scritto.
Edit:
rileggendo gli ultimi topic volevo suggerire a tutti di ignorare il nuovo venuto,classico troll con un occhio solo(guarda caso sta simpatico solo a dama )onde proseguire civilmente la discussione,o magari anche interromperla visto che più o meno abbiamo detto tutto.
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14-04-2009, 16:40
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#184
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Avanzato
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 408
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Originariamente inviata da solo85
Quote:
Originariamente inviata da Miky
sarebbe molto meglio che una ragazza ti dica che sei uno stronzo, piuttosto che un bravo ragazzo.
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quotissimo...almeno lasci un ricordo in una persona...i bravi ragazzi vengono scordati la settimana dopo
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E' vero!
Infatti ieri una ragazza molto carina mi ha detto che sono proprio uno stronzo :lol sospettavo che era una buona cosa,ma non ne ero convintissimo) e oggi mi ha telefonato .
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14-04-2009, 18:11
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#185
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Quote:
Originariamente inviata da Clark_Kent
Quote:
Originariamente inviata da EdwardC
Se non destate interessi nella tipa di turno è chiaro che questa si annoierà e andrà a cercare dell'altro perché secondo me attrazione è direttamente proporzionale all'interesse!Se vi manca carisma,cultura,simpatia potete avere anche il viso di Brad Pitt e l'auto più bella del mondo ma non c'è verso:dopo il giretto sarete mollati(a meno che non sia una troia ciò che volete...in quel caso basta un centone e avete risolto).Il truzzo riesce bene in questo perché,aspetto esteriore a parte,ha il fascino del "cattivo" ed è inutile negarlo!Suscita interesse perché ogni ragazza si chiederà fin dove arriva la cattiveria,scatterà alla ricerca del lato buono.
Il bravo ragazzo ha qualcosa di simile?Certo che sì!Una ragazza seria oltre all'aspetto e ai soldi cerca anche un compagno con cui confrontarsi e passare le giornate.Non vuole lo sfigato perché questo non le può dare nulla che non abbia già,ma un ragazzo con la testa sulle spalle,che però scherza,la fa divertire e sa tirar fuori questo suo lato all'occorrenza è secondo me ugualmente irresistibile.Fidatevi l'accoppiata bella presenza-nonostante questo-cultura è un mix ancora più efficiace di bella presenza-bastardaggine,sia per uomini che per donne.
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Bello! Questo sì che un approcio sveglio e costruttivo! Aggiungo un’altra considerazione, che forse potrebbe essere utile a qualcuno perché guarda in prospettiva lo stato prima/dopo.
Per anni mi sono sentito dire qualcosa del genere: “Ma come, se così gentile, sensibile, premuroso, attento, hai cultura, dolcezza, profondità, intelligenza ecc. ecc. Non hai praticamente difetti né vizi. Com’è possibile che tu non abbia la ragazza?” Dovrebbero correrti tutte dietro per avere la tua attenzione!”
Chiaro che la prima tentazione era quella di rompere il muso a chi mi diceva cose del genere (fossero anche parenti) ma queste uscite mi lasciavano un lungo strascico di malinconie, con il sospetto paralizzante che ciò fosse vero. Percepivo la cosa con un acutissimo senso di ingiustizia: lì per li avrei voluto ribattere che le donne sono tutte delle odiose superficiali, che se non sei bellissimo o non hai il portafoglio gonfio tutte ti ignorano, che sono essere crudeli pronte a ridicolizzarti, umiliarti, o manipolarti, o che infine - semplicemente - non era scritto nel mio destino. Al di là di questo sentivo che la risposta non era affatto soddisfacente, mentre sentivo in particolare il contrasto fra le potenzialità ed i risultati, specie quando mi dicevano regolarmente che “avevo qualcosa di più degli altri”. Sentivo cioè lo strappo fra ciò fra la vita che vivevo, e ciò che averi potuto - e voluto - essere! Possedere qualcosa che non si riesce ad utilizzare è come non possederla, tanto meglio non averla del tutto, si evitano un sacco di amarezze e frustrazioni. Perché so condannato ad avere una sensibilità così raffinata se mi serve solo per soffrire?
Dopo la fine della terapia, mi sono accorto di una cosa che mi ha colpito profondamente: solo adesso riesco a trarre felicità proprio da quegli aspetti che ho descritto prima. Paradossalmente, quei lati del carattere li possedevo tanto prima quanto adesso, ma allora mi sembrava che fossero “invisibili” mentre ora mi accorgo con gioia che sono riconosciuti, compresi e apprezzati.
La mia conclusione è stata questa. Un conto è avere delle buone qualità umane, tutta un’altra faccenda è renderle vive e operanti, e infine sapere come utilizzarle per raggiungere la felicità.
Detta a metafore, è come essere un bellissimo mazzo di splendidi fiori rari, ma avvolto nella Gazzetta della sport e sistemato in angolo buio e nascosto del negozio. Certo, poso sperare che qualcuno si addentri nel magazzino, abbia voglia di scostare un involucro così poco attraente e riconosca quel che c‘è sotto, ma è un’ipotesi assai improbabile. La mia esperienza è stata un po’questa. Ho passato un discreta fetta della mia vita in disparte, aspettando con pazienza che una donna dicesse a sé stessa: “Chi è quello li che se ne sta tutto solo per i fatti suoi? Chissà che persona interessante è, vado a conoscerlo!” Queste cose, purtroppo, accadono solo nei film ….
Il tutto funziona anche all’inverso, come ad esempio in un colloquio di lavoro: è senz’altro utile saper dare una buona impressione, scrivere un buon curriculum, stendere una lettera di motivazione incisiva, ma dopo serve ben altro: occorre dimostrare effettivamente le proprie capacità, essere puntuali, saper lavorare in gruppo, raggiungere un risultato ecc. ecc.
Dalla mia personale esperienza di "ex", la vita di relazione funziona allo stesso modo. Ci sono qualità utili per avviare una relazione e qualità necessarie per farla durare. L’errore che ho perpetuato per decenni è che possedevo un numero enorme di qualità utilissime per far sviluppare un rapporto, ma ero del tutto ignorante su cosa fare per iniziarlo. Detta in altro modo, è come comprare i mobili prima ancora di avere la casa. In sé, dei beni di valore e potenzialmente assai utili, ma di fatto senza utilizzo. Praticamente, tutta la mia vita si avvitava perennemente su se stessa.
Attenzione però a non buttare via il bambino con l’acqua sporca e a non cadere nell’eccesso opposto. Si può infatti oscillare fra due poli:
- Mi concentro tutto sull’esteriorità e sull‘apparenza, affinando ad esempio modi per catturare l’attenzione, per suscitare il desiderio e per farmi notare, ma rischio che non riesco a mandar avanti la cosa perché il mio partner si accorge ben presto che dietro una superficie attraente c’è una vuotezza impressionante.
- All’estremo opposto, posso enfatizzare fin dalle prime battute le qualità più nobili, profonde, disinteressate e rare, ma rischio di finire nella palude senza uscita del “bravo ragazzo” o nelle tremende sabbie mobili dell’ “amico delle donne” e questo proprio perché manca quella scintilla di passione, di mistero, di sentimento. Non si mettono cioè in gioco quegli aspetti di seduttività, di scoperta e di desiderio che sono alla base di una relazione uomo-donna in senso canonico. Tutto rimane amicale e neutro.
L’obiezione che mi sento fare di solito è che si tratta di strategie, di tattiche, di un approccio ragionato e freddamente mentale che contrasta con la spontaneità e la naturalezza che dovrebbe guidare i sentimenti, ed in particolare l'amore. “Se davvero valgo come persona“, mi hanno detto, “devo essere amato ed apprezzato senza se e senza ma, esattamente per quello che sono. Perché devo sempre adattarmi?”
Non sono d’accordo: anche senza parlare di adattamento e di cambiamento, c’è un’enorme differenza fra aspettare passivamente le cose dal cielo o semplicemente mettersi nella condizione affinché le cose che desideriamo possano accadere. Vediamola così: posso avere gli ingradienti più buoni di questo mondo, ma se non so come combinarli produrrò della brodaglia buona per il gatto, non dell’alta cucina. Posso dedicarmi alla pittura informale e non figurativa - rifiutando cioè a priori qualsiasi idea di progetto e di tecnica - , ma devo almeno sapere leggere le etichette dei tubetti, sapere dopo quanto tempo posso maneggiare la tela senza rischio che si imbratti tutto e così via.
In altre parole non ho rinunciato a nulla della mia personalità, anzi certi aspetti come la giocosità, la tenerezza, l’ironia e l’allegria, sono ancora più forti. Ho però trovato il modo di renderli più efficaci: ad esempio utilizzandoli dopo, altrimenti svanisce l’idea di mistero, di seduzione di desiderio, oppure utilizzandoli assieme ad altri, ad esempio le qualità comunicative, relazionali e sociali. Ovvio che tutto non è arrivato subito: certe cose mi sono state letteralmente insegnate durante la terapia (“provi a fare così e non cosà, poi la prossima settimana vediamo cos’è accaduto”) altre le ho imparate da solo a furia di prove ed errori, rimediando figuracce e solenni cantonate, provando e sperimentando.
Per quello che sto vivendo in questi mesi, trovare il giusto mix fra le due cose è uno strumento potentissimo e da un carisma altrimenti irraggiungibile: se una donna si sente compresa, apprezzata e desiderata, ma allo stesso tempo ha modo di stimare qualità umane speciali ci pensa due volte prima di lasciar perdere, anche se si possiede un aspetto del tutto ordinario.
Cos’ho capito, in definitiva? Che l’interiorità, la ricchezza d’animo, la sensibilità ed i buoni sentimenti sono proprio come la marmellate: buonissime e golose ma vanno spalmate su qualcosa di solido come il pane per essere gustate, altrimenti rimane tutto là. Paradossalmente, ho cominciato a sentirmi dire “come sei profondo”, “come sei sensibile e dolce“, “come sei delicato” proprio nel momento in cui ho cominciato a fare un po’il misterioso, a farmi desiderare e a non dire sempre di sì a tutto e subito!
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si ho capito ma consigli pratici per rimorchiare a parte alternare
profondita' d'animo e mistero...
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14-04-2009, 18:15
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#186
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Quote:
Originariamente inviata da maestroyoda
Esempio§: ti piace una ragazza :vai e diglielo!
la colpa non è di costantino, né dei calciatori, né delle veline, se non ce la fai.
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Ecco ogni tot arriva uno che scrive questo tipo di banalità....pensi che siamo ritardati e non ci arriviamo da soli?
P.s:Se sei guarito che ci fai a casa a postare il giorno di pasquetta?
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perche' non avevo dove andare,perche' comunqu nonostante la mia vita sia migliorata me ne manca per raggiungere la socilaita' dei normaloni...e poi gli altri della comitiva erano gia impegnati per i cavoli loro...
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14-04-2009, 22:12
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#187
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Intermedio
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 237
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Vikingo non c'è un minimo comune multiplo per "rimorchiare":dipende dalla ragazza a cui sei interessato.Per alcune bastano gli approcci usati dall' "amico",cioè presentarti davanti a una perfetta sconosciuta per strada e provarci,per altre devi trovare la giusta scusa per prendere contatto,altre ancora dovrai prima trovare un modo per farle mollare col ragazzo( :lol ,ecc.
Purtroppo l'unica palestra al mondo in materia è l'esercizio continuo...più 2 di picche prendi,più capisci in cosa sbagli e più ti migliori...
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15-04-2009, 13:14
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#188
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Esperto
Qui dal: Oct 2008
Ubicazione: Chelsea Hotel,NY
Messaggi: 544
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se devo parlare dei miei amici a una donna..come sto facendo con un (dei 4) VERI,dico apertamente e con orgoglio che è un bravo ragazzo... dipende come lo dice una persona..almeno,io capisco al volo il senso.
Comunque dal mio canto,troppe volte può essere "si ok bravo (quelli piu bravi sono sempre i meno puliti) e punto".
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15-04-2009, 13:39
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#189
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Avanzato
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 408
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Ecco chi sono i bravi ragazzi:
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20-07-2009, 04:15
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#190
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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OK Clark, per ora questo è l'ultimo post , ma ho dovuto riesumare quest'altro topic...
Ho già scritto nel thread "La mia vittoria" che condivido la tua impostazione generale, e sono arrivato anch’io ad alcune tue conclusioni sulla differenza tra modo di essere e modo di presentarsi agli altri.
Quello che mi divide da te (e ora incominciano le dolenti note, ri-cit.) è lo scetticismo sulla possibilità di conciliare, in determinati casi, queste due modalità in maniera reciprocamente soddisfacente per noi e per gli altri. Venendo al dunque, mi riferisco in particolare a quello che dici all'inizio:
Avrò visto una dozzina di volta "Il meraviglioso mondo di Amelie" commuovendomi regolarmente alla scena finale, dunque cosa me ne faccio di una donna vicino a me se per questo obiettivo devo tradirmi?
Ci un lavorammo per un paio di sedute, fino a trovare insieme una soluzione che mi sembrò molto soddisfacente. La metto in evidenza:
“Agire sempre per alimentare il desiderio, non per soddisfarlo”
Per la mia sensibilità è stato come tirare fuori il coniglio dal cilindro. All’improvviso avevo una soluzione per me deliziosa, che non mi provocava conflitti di coscienza. All’atto pratico, è stata poi utilizzata in molti modi.
- Ad esempio facendo un po’ il misterioso, ma senza essere reticente o lasciando passare l’idea che si ha qualcosa di vergognoso da nascondere, semplicemente lasciando intendere che c’è dell’altro da scoprire, suscitando il piacere di farsi svelare un po’ alla volta.
- Un’altra soluzione pratica che ho imparato ad usare è quella di essere anche un po’ provocatorio, lasciando per il momento da parte lodi e complimenti (anche se magari è incantevole e glielo vorrei dire con il cuore in mano) cercando invece di prenderla in giro con simpatia, tenendo banco in modo leggero e fresco. Insomma confondere, a volte anche spiazzare, magari mostrandosi scherzosi, allegri ma allo stesso tempo determinati a non compiacerla automaticamente per qualsiasi cosa faccia e dica. Evitando il tono serioso, compassato, le uscite iperboliche che sanno di falso, di costruito e di artefatto, ma giocare invece con l’ironia e la spontaneità, far intuire qualcosa di sé che è allo stesso tempo leggero e coinvolgente, stuzzicare la curiosità, magari mostrando di non prenderla nemmeno sul serio.
Alimentare il desiderio senza soddisfarlo a me dà spontaneamente l'idea di un tira-e-molla calcolato per esercitare una supremazia psicologica sulla "vittima"; mi dispiace, ma è la prima cosa che mi viene in mente (a meno che non si parli, ehm, di pratiche "alternative", ma non divaghiamo).
Per fare il misterioso, non avrei la più pallida idea di cosa dire e di cosa tacere (e secondo quale criterio o calcolo). L'unica cosa che mi viene in mente è di non far vedere la mia timidezza per quanto possibile (che poi la si vede lo stesso, ma perlomeno non ci si apre un dibattito sopra, e una volta mi è capitato ).
Sono d'accordo nel non essere d'accordo (scusa il gioco di parole) a priori su tutto, ma quanto all'ironia, sono convinto che essa sia molto soggettiva (diciamo che 8 mie battute su 10 fanno ridere solo me ), e quindi anche qui non saprei calcolarne il dosaggio giusto (specie se ironizzassi su di lei).
Alla fine quello che ho imparato è questo: dolcezza, gentilezza, profondità, d’animo, sentimenti elevati, sono cose mervigliose ma purtroppo da soli servono abbastanza a poco, anzi sono una porta spalancata verso relazioni di tipo amicale, neutre, fra pari, dove ci si riduce a volte al ruolo di confidenti o di spalla per piangere. Non che ci sia nulla di male, anzi io stesso ho vissuto e vivo dei rapporti di questo tipo che hanno una ricchezza straordinaria, ma la relazione uomo-donna mi sembra qualcosa di diverso e va gestita su altri piani.
Semmai sono qualità utilissime dopo, e possono dare al rapporto un’intensità straordinaria, oppure vanno utilizzate assieme ad altre cose, ma questa è un’altra storia.
Non sai quale tristezza mi mettono queste parole, perché confermano quello che temo da un po' di tempo e mi tolgono molte speranze: A ME quelle qualità basterebbero, unite a un aspetto fisico appena decente (nessuna fotomodella), come quello di tante ragazze che vedo in giro, perché non ci dovrebbe essere NESSUNA a cui basti altrettanto? Quello che hai riportato tu a me sembra essere solo una versione più sofisticata del tanto vituperato "saperci fare" richiesto agli uomini con le donne, non so, forse mi servirebbe conoscere qualche esempio più concreto e dettagliato da parte tua(se ti va, beninteso). Non m'importa del tira-e-molla, del calcolo, del mistero, del prendere in giro o del non prendere sul serio, dell'ironia né troppa né troppo poca, insomma di tutta una serie di cose che PER COME SONO FATTO IO (magari per altri non è così) sono l'ANTITESI della spontaneità: perché non posso sperare di trovare qualcuna a cui non importi tutto questo?
Nelle relazioni umane, per la mia esperienza, funzionano gli stessi meccanismi. Non è una regola assoluta e non sempre funziona: ma l’atto stesso di desiderare una persona, di non poterla avere, di sperimentarla come difficilmente raggiungibile, la rende automaticamente interessante. Detto all'opposto, si può spesso riuscire a rendersi interessanti agli occhi di un’altra semplicemente negandosi un po’, facendo i preziosi, sfuggendo, mentre offrire tutto li pronto non da di solito nessun risultato: tutto a portata di mano, pronto subito, nessuna difficoltà, nessuna soddisfazione, nessuna gioia nel pregustarselo.
Clark, ça va sans dire, hai trovato l'eccezione alla tua regola. Perché, se ho difficoltà a stare insieme a una donna, dovrei provare soddisfazione nello starci insieme? MAI lascerei una donna con cui sto senza problemi per correre appresso ad una che se la tira... A parte che ogni essere umano ha mille sfaccettature e non si può mai dire di conoscerlo una volta e per tutte in tutti i suoi aspetti, anche i più prevedibili e scontati...
Quote:
Originariamente inviata da Clark_Kent
La mia conclusione è stata questa. Un conto è avere delle buone qualità umane, tutta un’altra faccenda è renderle vive e operanti, e infine sapere come utilizzarle per raggiungere la felicità.
Detta a metafore, è come essere un bellissimo mazzo di splendidi fiori rari, ma avvolto nella Gazzetta della sport e sistemato in angolo buio e nascosto del negozio. Certo, poso sperare che qualcuno si addentri nel magazzino, abbia voglia di scostare un involucro così poco attraente e riconosca quel che c‘è sotto, ma è un’ipotesi assai improbabile. La mia esperienza è stata un po’questa. Ho passato un discreta fetta della mia vita in disparte, aspettando con pazienza che una donna dicesse a sé stessa: “Chi è quello li che se ne sta tutto solo per i fatti suoi? Chissà che persona interessante è, vado a conoscerlo!” Queste cose, purtroppo, accadono solo nei film ….
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No, anche nella realtà (almeno spero), anche se è più probabile che sia un uomo ad andare da una donna che se ne sta per i fatti suoi, purtroppo...
Quote:
Originariamente inviata da Clark_Kent
L’obiezione che mi sento fare di solito è che si tratta di strategie, di tattiche, di un approccio ragionato e freddamente mentale che contrasta con la spontaneità e la naturalezza che dovrebbe guidare i sentimenti, ed in particolare l'amore. “Se davvero valgo come persona“, mi hanno detto, “devo essere amato ed apprezzato senza se e senza ma, esattamente per quello che sono. Perché devo sempre adattarmi?”
Non sono d’accordo: anche senza parlare di adattamento e di cambiamento, c’è un’enorme differenza fra aspettare passivamente le cose dal cielo o semplicemente mettersi nella condizione affinché le cose che desideriamo possano accadere. Vediamola così: posso avere gli ingradienti più buoni di questo mondo, ma se non so come combinarli produrrò della brodaglia buona per il gatto, non dell’alta cucina.
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Posso ammettere che uno debba in qualche modo attivarsi, farsi conoscere e farsi avanti, timidezza permettendo, ma, come ho già detto, “fare un po’il misterioso, farmi desiderare” a casa mia sono tattiche, nel senso che a me non verrebbero mai in mente naturalmente e sarebbero un accorgimento imparato a memoria, stile libretto delle istruzioni, per ottenere un determinato scopo. Non credi che possano esistere donne che dell’idea di “mistero” se ne freghino altamente?
Poi vorrei invitarti a riflettere su una cosa: posso anche essere d’accordo con te quando scrivi, se ho capito bene, che la ricchezza d’animo e le buone qualità vengono apprezzate meglio se combinate con, diciamo, una buona presentazione o savoir-faire, ma a mio personalissimo avviso, se proprio una delle due categorie di caratteristiche deve difettare, è meglio che lo sia la seconda: invece quello che vedo non sempre, ma in molti casi è che viene più tollerata una mancanza nella prima categoria che nella seconda; in parole povere, chi si sa presentare bene e difetta di qualità interiori ha più possibilità di instaurare un rapporto rispetto a chi è nella situazione opposta. La vera “conditio sine qua non” non dovrebbe essere il contenuto, invece dell’involucro?
Quote:
Originariamente inviata da Clark_Kent
Cos’ho capito, in definitiva? Che l’interiorità, la ricchezza d’animo, la sensibilità ed i buoni sentimenti sono proprio come la marmellate: buonissime e golose ma vanno spalmate su qualcosa di solido come il pane per essere gustate, altrimenti rimane tutto là. Paradossalmente, ho cominciato a sentirmi dire “come sei profondo”, “come sei sensibile e dolce“, “come sei delicato” proprio nel momento in cui ho cominciato a fare un po’il misterioso, a farmi desiderare e a non dire sempre di sì a tutto e subito!
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Spero di trovare qualcuna a cui piaccia anche la marmellata da sola (magari sulle dita ).
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20-07-2009, 14:41
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#191
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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comunq ci sono tante accezioni di bravo ragazzo,dipende da cosa si intende qui dentro..
comunq la cosa assurda e che i bravi ragazzi piacciono a tutt tranne alle donne..
piacciono alle madri,agli amici,ai cognati,alle suocere,ma alle donne mai...asurdo
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20-07-2009, 14:42
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#192
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Eh Winston Smith ti capisco bene... beato chi ha interiorizzato dentro di sè tutto questo bagaglio di tecniche, accorgimenti e cazzatine, perchè ha la strada spianata. E' un pò come sperare di vincere una partita conoscendo male le regole, per noi non è facile. Anch'io ho la nettissima impressione che conti più l'involucro e il sapersi proporre che non il resto, e la cosa mi amareggia molto.
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09-08-2009, 12:14
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#193
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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secondo mei bravi ragazzi non piacciono alle cattive ragazze,ma a quelle brave gli piacciono...con leta' che avanza i cattivi ragazzi si sgonfiano e vengono fuori gli altri...signori miei..
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09-08-2009, 12:48
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#194
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 2,903
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quante cazzate, ma certo non si puo fare altro che generalizzare su un forum
essere un bravo ragazzo non è attraente e non fa sesso
ma non significa un emerito cazzo
l'amore è un altra cosa e scoppia con bravi o cattivi ragazzi
l'altro giorno chiacchieravo con la mia ragazza che pur essendo fica
sta con uno sfigato come me, classico bravo ragazzo
quando potrebbe uscire con un benestante col porsche... che pero' magari
le fa le corna e non la rispetta.
Ma a che serve che scrivo, continuate pure a generalizzare
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09-08-2009, 13:39
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#195
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Intermedio
Qui dal: Aug 2009
Messaggi: 197
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essere bravi ragazzi/e è una fregatura...perchè tutti vedono in te una persona seria che non tradisce,affidabile, che fa discorsi seri, che è a posto con la testa, equilibrato...
appunto...che kaiser significa "essere bravi ragazzi"?!?!
una cippalippa...è un modo per classificare un' utopia che alla fine non frega a nessuno, visto che tutti voglioni bravi/e ragazze perchè danno sicurezza...salvo poi rendersi conto che non essendo loro stessi bravi al 100% è troppo impegnativo starci insieme...per non dire noioso.
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09-08-2009, 13:41
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#196
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,528
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Se una ragazza parla di te con un altra persona e conferma la frase dell'altro che "sei un bravo ragazzo" è un fatto positivo no?
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No è un fatto negativissimo, vuol dire che non ci starà mai con te!
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09-08-2009, 15:31
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#197
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 950
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verissimo, le donne sono gli esseri più ipocriti che ci siano, perciò , caro dottore, non fare la cazzata di innamorarti di lei,nè di nessun'altra.
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09-08-2009, 15:37
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#198
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 950
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e si aggiunga, inoltre, che quello che in genere viene definito amore non è altro che un disturbo ossessivo-compulsivo
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09-08-2009, 20:01
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#199
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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ieri sera una mi ha dato del bavo [email protected]
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09-08-2009, 20:04
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#200
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Intermedio
Qui dal: Aug 2009
Messaggi: 197
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Quote:
Originariamente inviata da Nemo978
verissimo, le donne sono gli esseri più ipocriti che ci siano, perciò , caro dottore, non fare la cazzata di innamorarti di lei,nè di nessun'altra.
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eh no..adesso che ero convinta che forse con le donne mi andrebbe meglio...
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