anotherworld

So cosa penserà tanta gente quì leggendo il titolo: “tanto è tutto uno schifo”, “il mio motivo è morire”, “non esiste nessun motivo, le cose accadono e basta”.
Quello che vi chiedo però è uno sforzo immaginario.
Vi chiedo di concentrarvi per un istante ed entrare nei panni di una persona uguale in tutto e per tutto a ciò che voi siete adesso, ma con un’unica grande differenza: è ottimista. E raccogliendo nel cuore tutto l’ottimismo che riuscite vorrei che mi rispondiate alla domanda nel titolo, vale a dire: a cosa può servirmi di buono tutto ciò che mi è successo finora ? Quale importante lezione io ora conosco che molta altra gente che ha sofferto meno o poco invece non conosce e non conoscerà mai? E se decidessi di continuare ad essere ottimista anche domani, come può tornarmi utile quel che ora so grazie alla mia esperienza?

Jupiter

Semplice.
Potrei aiutare gli altri a non fare le cazzate che ho fatto io.
Di sicuro vivere la mia vita mi ha resa più profonda e ricettiva e complessa di ciò che sarei stata altrimenti.

anotherworld

Il motivo per cui sono ridotto così ora, in chiave ottimistica, potrebbe essere che ora sono meno concentrato sulle cose davvero senza senso, come la tv e le cattive amicizie. Per cattive amicizie intendo quelli che consideravo amici ma che si alimentavano solo della mia paura dell’abbandono, e che l’hanno dimostrato facendosi sentire sempre meno quando dovevano essere loro a fare un passo verso di me, scegliendo un orario che era più comodo a me anziché a loro, oppure prendendo loro la macchina e non io. Be non l’hanno fatto, dopo che io armato di tanta pazienza ho dovuto per diverso tempo star dietro ai loro capricci. No...non erano amici, quindi non penso di stare perdendo qualcosa. Ora praticamente non ho amici, ma se devo vederla positivamente, ho una buona base da cui partire, perché non rifarò l’errore di trovarmi degli amici egoisti. E se non dovessi farmi nuovi amici...be è andata come è andata, e almeno non ho vicino chi vuole approfittarsi di me.

anotherworld

A pensarci...mi sento anche io più “profondo”, sicuramente della media delle persone che vedo in giro.

Kitsune

Fatalismo?
Immaginando di essere ottimista ed aiutare un me stesso del passato non funzionerebbe, si chiama esperienza perché devi viverla non sentirla raccontare.
Dovrei proprio condurre il me stesso del passato a farsi le sue esperienze con i suoi modi e i suoi tempi.

varykino

raccogliendo tutto l'ottimismo ma tutto tutto , l'unica cosa che mi viene da dire è che invecchiando diventa tutto meno importante , e quando credi di aver raggiunto il peggio nn è il peggio assoluto proprio perchè devi ancora invecchiare .... quindi invecchiando aumenta esponenzialmente la sofferenza ma è bilanciata da un senso di impotenza che t'aiuta per assurdo a fare tutto tranquillamente (almeno fino a che il fisico te lo permette)

Jacksparrow

Essere ottimisti aiuta molto ma questo malessere ti fa invecchiare parecchio, non serve a nulla se non a vivere male una vita già difficile.

cancellato2824

A combattere, non essere ingenua.
Ho imparato tante cose utili ma fa nulla perche' la vita mi fotte lo stesso, compensa in altri modi (ah, gia' no sono l'ottimista che questo non lo dice).
Diciamo che forse mi ha portato ad andare piu' a fondo delle cose e questo non puo' essere male.

Weltschmerz

Anche se ci fosse una lezione, sarebbe così casuale che non importerebbe nulla.

Un po' come se dessero un calcio ad un cane a volte a caso, a volte per un motivo oppure per un fraintendimento, sarebbe davvero un pessimo modo di insegnare. Non pagherei per una lezione del genere.

Noriko

Mi serve per quello a cui credo. Ognuno impara ciò che vuole imparare.

anotherworld

Serve anche ad essere onesti con se stessi.

SamueleMitomane

Ormai il vero ottimismo mi pare un incubo lontano, che butta altro fuoco sulla casa in fiamme.
È dal pessimismo che può nascere la mia forza ora (e quindi il mio ottimismo), accettando il peggio per conquistarlo, avendo conoscenza della crudezza del reale. È da qui che sono in grado di costruire qualcosa che ritengo concreto, ancora non ho messo un singolo mattone però .
È questo che ho imparato, che l'esistenza è la cosa peggiore ma allo stesso tempo la cosa più importante.

Inosservato

l'ottimismo non dovrebbe esistere in quanto senza il pessimismo non ce ne sarebbe bisogno

c'è da vivere il presente al meglio, il futuro non dovrebbe darci mai affanno o ansia

è difficilissimo lo so, almeno per me lo è la nostra umanità ci spinge a credere che tutto possa essere controllato

XL

Quel che ti è capitato di negativo ha un'utilità, ma è utile proprio perché ti ha predisposto ad esser pessimista.
Se qualcosa ti colpisce in futuro ti assicuro che il colpo lo avverti molto meno se hai subito altri colpi e sei diventato pessimista cronicamente invece di rimanere ottimista, è come se avessi perso già tutto.
Chi è ottimista e scopre di avere un tumore non curabile passerà dalla disperazione, nuovamente all'ottimismo e magari continuerà a sperare in chissà cosa, che tutto abbia un senso positivo, che si possa sempre utilizzare chissà ed in che modo e così via, continuerà a cercare una cura che probabilmente non c'è, ma queste cose è inutile farle in situazioni del genere.
Chi è pessimista non accuserà più di tanto il colpo (perché essendo pessimista si aspettava già cose del genere) e non sperando più in nulla di positivo (già era crollata in larga misura questa speranza) magari opterà per cure palliative o cercherà centri per l'eutanasia. In queste situazioni qua risulterà più utile agire così, che senso ha morire soffrendo ancora di più?
Il pessimismo è utile per difendersi là dove c'è poco da fare in positivo e non si può attaccare, quel che capita di negativo ha un senso e non è inutile, ma proprio perché non predisponendo l'animo al positivo permette di difendersi meglio emotivamente da altri eventi negativi. L'ottimista cerca il piacere futuro, crede che sia ancora accessibile, il pessimista pensa che il piacere non sia accessibile più o risulta complicato accedervi e cerca soprattutto di rifuggire il più possibile il dolore e parare i colpi.
Il primo secondo me ha la psicologia dell'attaccante, il secondo quella del difensore.
Chissà se hanno mai provato a controllare i profili psicologici di attaccanti e difensori negli sport, secondo me c'è una correlazione.

claire

Bel post.
Il mio motivo potrebbe essere: dare l'esempio che si può vivere anche con malattie invalidanti come emicrania e fobie, e che si può trarre soddisfazione da ciò che altri danno per scontato,anche solo riuscire a fare la spesa.
In realtà non è che mi senta di aver nulla da insegnare, posso però testimoniare che attraverso gli altri,che cosí tanto ci spaventano, possiamo riconoscerci persone amabili. O quantomeno sentire, in rari momenti, quella vicinanza che ci ricorda che siamo umani, che non c'è nulla di cosí orribile in noi.
Sono stata abbandonata e non voluta tante volte, mia madre da piccola voleva buttarmi nella spazzatura perchè piangevo, e da lí a salire.
Ma il mio motivo resta stare fra gli altri, esserci comunque, cercare conforto umano, qualche volta trovarlo e accucciarmi lí, in attesa di nuove tempeste.

Palladipelo

Non credo di aver nessuna lezione da dare agli altri, non credo che la sofferenza mi abbia portato saggezza o risposte.. cmq ho imparato la gentilezza e un po' di pazienza in piu verso le persone.. se fossi più ottimista probabilmente mi sentirei più in sintonia con le persone.. sono sempre stata un po' idealista, vorrei solo che le persone vivessero più in armonia tra loro e con l'ambiente

Who_by_fire

Non ho bisogno di immaginarmi di essere una persona ottimista: in fondo in un certo senso lo sono già.

A cosa può servirmi di buono tutto ciò che mi è successo finora? A evitare, per quanto possibile, situazioni ed errori che nel passato non si sapevano evitare.
Quale lezione trarre dalla solitudine e da tanta sofferenza? Nessuna. La sofferenza è inutile. Non serve a niente. Rende solo più diffidenti e aumenta il Rancore.
E se decidessi di continuare ad essere ottimista anche domani, come può tornarmi utile quel che ora so grazie alla mia esperienza? L'ho detto: cercare di non commettere gli errori passati, quando dipendono solo dalla conoscenza e non anche dall'abilità.

Detto questo, credo che la nostra ferita non si rimarginerà mai, e che probabilmente non saremo mai socialmente adattati o lo saremo troppo tardi. Sì, sono ottimista.

kiarak

bukowskiii

A volere essere ottimisti non mi resta che perdermi in congetture come il karma, tutto accade per elevare il mio spirito in qualche modo.
Magari in una vita passata ho crocifisso cristo e attraverso una serie di reincarnazioni sto lentamente elevando la mia anima, espiando le mie colpe, cercando di essere empatico con gli altri, evitando di ferire ogni volta che posso… massi raccontiamocela, non resta altro.

Franz86

In questa devi espiare per poter tornare a spassartela nella prossima