Ciao a tutti,
la mia presentazione è stata accettata quindi parto subito a scrivere!
In questo momento in realtà sono in una fase di buon umore, quindi mi è meno facile e forse ho anche meno voglia di parlare di ciò di cui vorrei parlare in altri momenti. Ma lo farò lo stesso (in fondo la voglia di tirare fuori c'è sempre!).
Specifico che con "fase" non intendo "lungo periodo". Probabilmente fino a nemmeno 1 ora fa non ero di buon umore.
Insomma, per iniziare potremmo dire che il mio umore è parecchio altalenante.
Ma andiamo con ordine!
Attualmente ho 29 anni (e sento l'ansia dei 30 che incombono... sopratutto per quanto riguardo l'aspetto "traguardi" ).
Credo che le basi della mia irrequietezza si siano formate in special modo nella prima adolescenza ( 12- 13 anni). Quando il mio corpo ha subito i suoi mutamenti. E dalla bella bambina ( sicuramente timida ma senza particolari problemi a livello sociale. Per lo meno che io ricordi) mi sono ritrovata ad essere una pre-adolescente goffa ( magrolina, di colpo alta, con i capelli passati da lisci a mosso-crespo, i brufoli eccetera. Come tanti del resto. Ma ciò, sommato ad una certa timidezza e ad un carattere più incline all'incassare che al reagire...bhe, si sa.... ). Insomma, le prese in giro non si sprecavano. In ogni ambiente sociale in cui mi trovassi. Dalla scuola , allo sport, agli scout.
Ricordo con orrore quelle terribili classifiche di bellezza che facevamo alle medie, facendo girare i fogli fra i banchi durante la lezione. Io ero sempre al penultimo posto. Inoltre tra appellativi vari e sfottimenti più o meno diretti arrivavo spessissimo a casa in lacrime.
Insomma...un periodo orribile. In cui non mi sentivo tranquilla da nessuna parte.
Passato il periodo delle medie il mio aspetto fisico si è via via ripreso. Fino a diventare , a detta degli altri, anche una bella ragazza.
Ma io credo di non essermi mai ripresa del tutto. Non ho idea sull'origine di tutti i miei successivi deliri sia quel periodo. O se vada ricercata in dinamiche familiari. O in altro. Comunque sia....
A 15 anni inizia pian piano la mia "vera vita da adolescente". Inizio ad esprimere anche esternamente il disagio che c'era dentro.
Mi vesto sempre di nero... inizio a tagliarmi le braccia ( segni che, aimè, mi porto addosso ancora ora...su tutto l'avambraccio sinistro... e che prima o poi magari coprirò con un tatuaggio perchè non è che mi entusiasmino molto ), frequento gente che non sprigiona proprio positività.
Do il mio primo bacio ad un concerto gotico. Ad uno conosciuto quella sera. E a cui poi non risponderò più al telefono. Volevo semplicemente dare il mio primo bacio (e questo è importante perchè è un tratto che caratterizzerà un pò tutto il mio approccio a sesso e affetti per un bel pò di tempo. Forse sempre. ).
Dopodiche grossa sbandata per un'amica che mi imbarca in flirt saffici per gioco. Ma io ci perdo la testa davvero dopo essermi fatta mille paranoie sulla mia sessualità !
Dopodichè mia prima vera storia (mi pare di 5 mesi) con un ragazzo che aveva 10 anni più di me (io 15, lui 25 ) e non è che ci stesse tanto con la testa. E più che altro ero io a fargli da balia. Perdita di mia verginità con poco romanticismo.
Varie storielle con vari coetanei. Tutta gente che non vorresti presentare ai genitori tanto per intenderci! Fine del mio "periodo dark" che coincide più o meno con la fine del primo anno di superiori, dopo aver decreatato che l'ambiente mi faceva solo aggrovigliare sempre più in spirali autodistruttive.
Svolta? Direi di no...
E veniamo all' altro capitolo : estate dopo il mio primo anno di superiori. Vado in Inghilterra qualche settimana con una di quelle vacanze studio.
Stringo amicizia in particolare con 2 ragazze. Una delle quali ci intrattiene con grandi racconti sulle sue esperienze con varie droghe. Ci racconta come sotto l'effetto di trip vedesse la luna che si pucciava nel mare e altre cose fantastiche.
L'ultima sera della vacanza io e l'altra ragazza, oramai totalmente rapite da quei racconti, decidiamo che anche noi vogliamo provare " la droga" (che allora era una sorta di entità. Non ne sapevamo nulla ). Incoscienti ed inesperte fermiamo alcuni ragazzi "dall'aria hippy" (meglio dire "punkabbestia" col senno di poi!) e uno era italiano. E ci dice che lui si, ha delle droghe, ma non le vende perchè sono per lui ma se vogliamo ci offre una riga di ketamina (cosa mai sentita prima di allora). Lo seguiamo in un parchetto li vicino. Facciamo la riga. E....il dopo non saprei descriverlo.
Col senno di poi direi che ci è andata bene visto che potevamo incontrare un pazzo che ci poteva derubare o altro. Invece incontrammo Marco, ragazzo italiano che ci fece prendere la prima botta della nostra vita.
Dopo quel giorno le varie droghe hanno iniziato pian piano ad essere sempre più presenti nella mia vita....
Tornata in Italia anche un'amica aveva avuto una simile "iniziazione" ma attraverso un ragazzo della nostra città. Quindi ci trovammo in 2 ad essere spinte dallo stesso "motore".... Iniziammo a frequentare la compagnia di quel ragazzo. E consumammo la nostre prime pastiglie e trip.
Io iniziai a frequentare una frangia più "estrema" dei ragazzi che si riuniva nella piazza dove andavamo tutti i giorni. E andai al mio primo rave. Credo avessi 17 anni allora.
Insomma, i week end passavano o sui prati a mangiare pastiglie, ascoltare raggae e " vogliamoci bene" ( bene chimico... ma allora eravamo pivelli e ci credevamo abbastanza anche da sani ) oppure ad un rave a mischiare mille sostanze diverse e a tornare a casa con un occhio a levante e l'altro a ponente e chiudersi subito in camera.
In tutto ciò io stringevo sempre le amicizie più strette (a livello di tempo passato assieme più che di profondità. Insomma, quantità non qualità) con figure che davano un'apparenza di forza ( più che altro per i modi aggressivi in cui si ponevano ) e che non è che mi trattassero proprio con rispetto. Ma era convinta ( sul piano inconscio. Cose di cui mi sono resa conto a posteriori. Allora non ne ero cosciente) che affiancarmi a persone rispettate, mi rendesse "più figa". Di fatto quelle persone non erano realmente forti, anzi, ma il loro modo di fare dava quella parvenza.
Io in generale mi sentivo sempre parecchio inadeguata e insicura.
L'estate dopo la maturità vado in vacanza con un'amica (non un'amica di quelle stronze con la parvenza da forti. Anzi. Infatti....gioco io il ruolo della stronza.... La classica forza degli insicuri. Come gli altri facevano con me ) in Spagna. In questa vacanza entriamo nell'ambiente delle case occupate. Ambiente che mi affascinava molto. Conosco un ragazzo e decido di non tornare più in Italia. La mia amica parte e io no.
Il ragazzo era francese e capivamo ben poco di ciò che dicevamo. Ma io probabilmente cercavo solo un pretesto per buttarmi in quella vita, lontano da casa, dove non avessi un passato, dove poter essere chi volevo, senza avere regole.
Passo 9 mesi nella casa occupata. Poi qualche mese in Francia.
E in Francia, nella casa di un signore marocchino spacciatore che ci ospitava per dormire, provo per la prima volta dell'eroina. Sniffandola.
Mai vomitato tanto in vita mai. Ma mai nemmeno stata così bene.
Dopo un paio di mesi in Francia decido di tornare in Italia. Genitori incazzati neri (ma con cui ero in contatto) che subito, dato che mi ero portata appresso il ragazzo, non ne vogliono sapere. E per qualche settimana vaghiamo fra case di amici e nottate in una sorta di parco.
Poi i miei genitori decidono che forse la figlia la rivogliono e che si accolleranno pure sto francese! Francese che lascio dopo pochissimo sentendo proprio che la nostra storia aveva senso finchè eravamo compagni di vita di strada. Insomma, non lo amo più. Il giorno dopo biglietto del treno e torna in Francia.
Io mi metto a lavorare ( part-time, quindi molto tempo libero).E nel frattempo parecchia gente che conosco si è data all'eroina. E inizio a fumarla sporadicamente ma con costanza ( per vari week end) e inizi anche il periodo in cui vado spessissimo ai rave.
In questo periodo, oltre al versante droghe, il mio bisogno di conferme si inizia ad esprimere attraverso una folle ricerca di parter sessuali. Non intendo dire che io sia andata a letto con chissà quanti ragazzi, ma semplicemente che avevo il pensiero fisso di trovare qualcuno e quando ci andavo a letto sentivo sempre una profonda insoddisfazione e pensavo sempre "riprova, sarai più fortunata". Credo che per 3 anni la mia storia più lunga sia stata di 3 mesi...
Tutta gente con cui contemporaneamente ci si drogava e quella direi che fosse la colla maggiore.
Nel frattempo ho 21 anni. La sensazioni che mi caratterizzano maggiormente sono l'inquietudine, l'insoddisfazione, e un bisogno di conferme e di sentimenti, a lungo inespressi. E, per lo meno su quest ultimo aspetto...arriva una svolta.
Conosco una ragazza e riprovo le sensazioni che avevo provato per quell'amica che mi aveva fatto perdere la testa anni prima. E per la prima volta sento che il senso di vuoto si appiana.
A parte il ragazzo francese con cui avevo condiviso l'esperienza in spagna, non avevo mai avuto nè desiderato davvero una relazione. Con lei ciò accade.
Stiamo assieme 9 mesi. E in questi mesi inizio ad assumere anche un pò meno sostanze.
Quando ci lasciamo ( o meglio.... lei mi fa le corna....) mi ributto a picco nelle droghe e per la prima volta assumo eroina parecchie volte la settimana.
Nel frattempo ho 23 anni. Conosco un'altra ragazza ed inizia la storia che tutt'ora (ora 29 anni anni) rimane la mia storia più importante. Stiamo assieme 1 anno e mezzo.
(Continua.... )