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07-10-2009, 14:21
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,615
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Lasciando perdere le ansie per la morte, i rimpianti, i rimorsi ecc, se la durata media della vita fosse molto piu breve e non vi mancassero ancora molti anni , diventereste meno timidi?
Vediamo se riesco a farmi capire meglio, ogni tanto faccio di questi pensieri contorti.
Sapendo che tra uno o due anni dovessi morire, forse mi direi "ma chi cavolo me lo fa fare ad essere cosi timido e a farmi soprattutto tutti questi problemi inutili con le persone se tanto tra poco finirà tutto? "
"chi se ne frega di cosa penseranno quelle persone tanto tra un po sarà tutto finito"
Ad esempio con le ragazze magari mi farei meno problemi e ci proverei piu spesso, tanto penserei "anche se mi va male chi se ne frega tanto tra un anno non ci sarò piu"
Nel caso opposto invece, se sapessi che la durata media della vita fosse che ne so di 200 anni, forse sarei ancora piu angosciato e piu complessato, perche dovrei portarmi dietro questi problemi per piu anni.
Ripeto supponete di lasciar perdere le angosce per la morte, io mi riferisco solo al modo di approcciare la vita
Secondo me è una riflessione importante questa
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Ultima modifica di Blur; 07-10-2009 a 14:38.
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07-10-2009, 14:38
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#2
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Intermedio
Qui dal: Aug 2009
Messaggi: 159
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mmm se avessi poco tempo a disposizione su questa terra e conoscessi pergiunta il giorno preciso del mio "trapasso" credo che inizierei a vivere come l'enigmista XD; a parte gli scherzi sicuramente mi comporterei diversamente, ma non credo che la situazione mi spronerebbe a tal punto da farmi diventare un estroversone.
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07-10-2009, 14:39
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,615
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Forse se fossi all'ultimo giorno, potrei dire: ormai non ho più niente da perdere! Ma a quel punto sarebbe finita anche la mia vita e non avrebbe importanza più niente...
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e se invece dell'ultimo giorno prendi come riferimento l'ultima settimana cambierebbe qualcosa?
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07-10-2009, 15:00
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#4
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Intermedio
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: oltre
Messaggi: 217
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
Lasciando perdere le ansie per la morte, i rimpianti, i rimorsi ecc, se la durata media della vita fosse molto piu breve e non vi mancassero ancora molti anni , diventereste meno timidi?
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sì, molto probabilmente mi comporterei in modo diverso in molte situazioni, però credo che anche sapere che la mia vita duri 2 volte quella di ora mi aiuterebbe molto, prendendo le cose con più calma per lavorare meglio su me stesso. In questo momento della mia vita ho molte cose che mi pressano insieme, e invece avrei bisogno di più calma per riflettere sul da farsi.
ciao,
Leo
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07-10-2009, 16:21
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: in un buco
Messaggi: 1,099
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se sarei in punto di morte, passerei le mie giornate ad ubriacarmi, drogarmi, andare sballato x le discoteche, e scopare con cani e porci
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07-10-2009, 17:23
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#6
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Avanzato
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Milan
Messaggi: 414
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nient'altro che
vivere la vita ogni giorno come se fosse l'ultimo (cit.)
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07-10-2009, 17:28
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,615
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Caspita! Diventa sempre più difficile... mah, ci ho pensato e forse qualcosa cambierebbe: magari qualche soddisfazione proverei a togliermela... tanto anche se facessi delle figuracce avrei poco tempo per stare a rimuginarci (solo una settimana).
Sì, metterei da parte la timidezza, in questo caso.
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allora vedi che in qualche modo il mio ragionamento non è sbagliato? sei partito da un giorno, poi ci hai riflettuto e sei passato a una settimana....forse bisognerebbe rifletterci ancora di piu e pensare che un giorno prima, una settimana o qualche anno, non cambia. Prima o dopo finirà tutto, chi te lo fa fare di crearti tutti questi problemi con le persone se tanto poi "tra un po" non le rivedrai mai piu?
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07-10-2009, 21:34
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: My HoMe
Messaggi: 2,194
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Certamente la fifa di doversi spicciare a "vivere" farebbe sbloccare un po' di barriere....nella realtà, invece, con il senno del dopo non si conclude mai una cippa...
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07-10-2009, 21:41
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Milano (hinterland)
Messaggi: 2,240
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E' vero, il fatto di "non pagare conseguenze" a lungo termine potrebbe spingere all'azione, ma d'altra parte una vita breve smorzerebbe anche gli incentivi ad agire... insomma, uno si chiederebbe: ma chi me lo fa fare? che senso avrebbero gli eventuali successi se poco dopo finisse tutto?
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07-10-2009, 21:49
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#10
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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basti pensare che con la storia del rippaggio ritardato uno si uccide giorno dopo giorno con le sigarette, e chiglielo fa fare di diventar quindi estroversoni?
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07-10-2009, 21:51
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#11
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Avanzato
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 395
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Io penso che, nel caso sapessi di avere ancora pochi anni a disposizione, sarei molto diversa, ma prenderei tutto alla leggera, come fosse un gioco. Non mi prefisserei di creare una famiglia, oppure trovare l'amore o comunque affezionarmi a qualcuno... significherebbe solo far soffrire tanta gente. Percui comunque non sarebbe una bella vita.
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07-10-2009, 21:55
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da BadDream
E' vero, il fatto di "non pagare conseguenze" a lungo termine potrebbe spingere all'azione, ma d'altra parte una vita breve smorzerebbe anche gli incentivi ad agire... insomma, uno si chiederebbe: ma chi me lo fa fare? che senso avrebbero gli eventuali successi se poco dopo finisse tutto?
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Quoto, non ho le idee molto chiare ma credo che l'essere umano trovi di che complicarsi la vita in ogni situazione (io eccello in questo ), e aggiungo che eventuali insuccessi potrebbero essere visti come un' "uscita di scena ingloriosa", della serie "Cavolo, neanche l'ultima occasione sono riuscito a cogliere". Anzi già prima il fatto di avere solo poche "cartucce da sparare" potrebbe portare l'ansia alle stelle.
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07-10-2009, 21:56
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,615
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oh io ho cercato di tirarvi su facendo un esempio e sperando di farvi cambiare modo di pensare, ma voi siete fissati con le pare
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07-10-2009, 21:57
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#14
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Slave
Io penso che, nel caso sapessi di avere ancora pochi anni a disposizione, sarei molto diversa, ma prenderei tutto alla leggera, come fosse un gioco. Non mi prefisserei di creare una famiglia, oppure trovare l'amore o comunque affezionarmi a qualcuno... significherebbe solo far soffrire tanta gente. Percui comunque non sarebbe una bella vita.
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E' probabile che potresti sentirti così, ma eventualmente potresti anche trovare qualcuno desideroso di starti accanto fino alla fine, non importa per quanto tempo, per cui l'amore allevierebbe, per quanto possibile, la consapevolezza della fine.
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07-10-2009, 21:58
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#15
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
oh io ho cercato di tirarvi su facendo un esempio e sperando di farvi cambiare modo di pensare, ma voi siete fissati con le pare
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Mi sembra strano che tu speri di ridurre le paranoie dando poco da vivere alla gente...
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07-10-2009, 21:59
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#16
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
oh io ho cercato di tirarvi su facendo un esempio e sperando di farvi cambiare modo di pensare, ma voi siete fissati con le pare
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così pare
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07-10-2009, 22:18
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#17
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Avanzato
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 395
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E' probabile che potresti sentirti così, ma eventualmente potresti anche trovare qualcuno desideroso di starti accanto fino alla fine, non importa per quanto tempo, per cui l'amore allevierebbe, per quanto possibile, la consapevolezza della fine.
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Mi rattrista molto l'idea di far innamorare di me qualcuno, sapendo che presto dovrebbe perdermi. Allevierebbe a me la consapevolezza della fine, (ma anche l'idea di essermi tolta tanti sfizi e di aver vissuto davvero esperienze che sognavo solamente, allevierebbe questa consapevolezza) ma darebbe a lui un dolore insopportabile e duraturo, dopo la mia morte. No, non fa per me questa cosa Starei ben lontana dall'amore.
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07-10-2009, 22:34
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#18
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Esperto
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 663
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Qualche tempo fa ebbi una tosse che durò quasi 2 mesi....
Oltre a servirmi come scusa per evitare le partite di calcetto dei colleghi, mi portò a pensare che potessi avere qualcosa di grave...il pensiero di questa eventualità mi abbassò molto le tensioni e le ansie, ma mi fece sorgere la paura per il dolore di chi mi sta intorno....
Osservandomi, perchè bisogna sempre osservarsi, arrivai all'idea che l'abbassamento dell'ansia era paragonabile all'ultimo giorno di scuola...quando sai che la fatica sta per finire...sai che non è più necessario lottare ma puoi lasciarti andare in quanto il giudizio altrui non ha più motivo di aver peso vista la dipartita....
E' questo un reale superamento dei propri limiti e problemi?
La risposta è.....NO.
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08-10-2009, 00:00
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#19
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Intermedio
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 222
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Ciao a tutti! Sono nuovo ed entro in punta di piedi...però vorrei dire quello che penso a riguardo.
Penso che il tema della morte sia una tema fondamentale che andrebbe trattato a fondo, perchè la morte è qualcosa che fa parte intimamente di quello che noi chiamiamo vita o esistenza: quindi non cè vita senza morte e non cè morte senza vita, è un ciclo universale che lo vediamo in tutte le cose.
Detto ciò per rispondere al quesito iniziale, ci siamo posti il problema: se conoscessimo di morire tra breve o in un tempo stabilito saremmo meno paurosi e meno timidi nei confronti delle cose che ci spaventa affrontare nella vita?
Penso che il sapere di dover morire in un determinato momento forse sarebbe uno stimolo o shock che ci porterebbe a fare delle scelte o a reagire, ma non è forse vero che tutti noi comunque siamo sempre più o meno coscienti che un giorno moriremo?
Quindi mi sembra che ciò che ci blocca nell'affrontare le cose che ci spaventano non è sempre riconducibile al pensiero futuro della morte (che comunque ha un ruolo centrale per noi tutti esseri umani) ma in particolare la paura del Dolore è quella paura che ci blocca. Anche la paura della morte potrebbe essere riconducibile alla paura del dolore riguardo la morte, no?
Rispetto alla timidezza ad esempio la difficoltà di conoscere una ragazza potrebbe essere nella paura di incontrare il suo rifiuto o disinteresse, che quindi ci farebbe soffrire: ecco il dolore.
Quindi la paura è la paura di soffrire e nessuno vuole soffrire a meno che non ci sia un bene più grande da conquistare: l'amore ad esempio.
La timidezza dipende dalla paura di soffrire un determinato stimolo che non sopportiamo: come il rifiuto, l'abbandono, il giudizio altrui.
Proprio quest'ultimo secondo me ha un ruolo centrale rispetto alla timidezza: la paura del giudizio, che mette in discussione e in pericolo la nostra immagine mentale di noi.
Ritornando all'inizio conoscere il quando moriremo potrebbe essere uno stimolo, ma siamo sicuri sia l'unico?
La passione, l'amore e i desideri possono essere stimoli molto forti.
Per esempio, mi innamorai così tanto di una ragazza qualche anno fa che era tanto forte il sentimento e il desiderio, che riuscì ad avvicinarmi nonostante la paura era tanta. Ma in quel momento prevalse il desiderio di avvicinarmi a lei anche soffrendo un pò la timidezza, quel sentimento forte mi diede coraggio.
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