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04-08-2016, 20:20
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#21
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Avanzato
Qui dal: Mar 2015
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 256
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Ho capito xd...dico solo che la paura che io ho, poi ognuno come dici giustamente la pensa come vuole, è che si finisce per adattarsi, e non fare niente per migliorare. Voglio dire, so che pensare a certe cose fa male, ma alle volte ti fa riflettere e prendere provvedimenti, se si pensa solo a ciò che si ha...mi chiedo, non si finisce con l'arrendersi alla realtà?
Io uso quel metodo, pensare a quel che di buono ho (ben poco), quando sono molto giù...e funziona, ma non è quello che mi fa rialzare poi.
P.S. è uno spunto di riflessione non una critica
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04-08-2016, 20:26
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#22
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Principiante
Qui dal: Feb 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da argeo.94
Ho capito xd...dico solo che la paura che io ho, poi ognuno come dici giustamente la pensa come vuole, è che si finisce per adattarsi, e non fare niente per migliorare. Voglio dire, so che pensare a certe cose fa male, ma alle volte ti fa riflettere e prendere provvedimenti, se si pensa solo a ciò che si ha...mi chiedo, non si finisce con l'arrendersi alla realtà?
Io uso quel metodo, pensare a quel che di buono ho (ben poco), quando sono molto giù...e funziona, ma non è quello che mi fa rialzare poi.
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Dipende da quanto tu sia depresso. Se non sei depresso pensare a quello che non si ha risulta come una sfida, uno stimolo, se sei depresso è solo un pensiero che ti porta più giù. Comunque sono siccura che non è poco ciò che hai di buono. E sai perché? Perché so per certo che si è abituati a pensare male di sè e si tende ad dimenticare come farsi dei complimenti. E' quasi sempre tutto un criticare e un voler fare meglio. Il che non è totalmente sbagliato se poi ti spinge a migliorare, ma migliorare significa che già hai le basi per elevarti. E quelle basi contano.
Tranquillo non mi sento mai criticata.
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04-08-2016, 20:56
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#23
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Isil hai scritto quattro righe, ma hai detto una cosa profonda e verissima.
Sposo appieno tutte le singole parole che hai scritto.
E posso confermare che tenersi strette quelle poche persone che hai accanto (papà, mamma, fratelli od amico) è una cosa bellissima oltre che utile per te e per loro.
Si crea un rapporto di fiducia, confidenza e amore (nel caso dei genitori) che se ci fosse una più ampia cerchia di socialità non si riuscirebbe ad avere. Soprattutto nel caso della famiglia, nel 90% dei casi il bene che ci si vuole è sempre lì in casa, in cucina, in camera, ma spesso lo ignoriamo o lo sommergiamo di problemi che ci addossiamo a vicenda.
Cercare di spingere in là il cerchio della generosità intorno alle persone che abbiamo al nostro fianco quotidianamente o quasi, crea un circolo virtuoso che gli altri ben accolgono e lo riscambiano ben volentieri in affettuosità e positività.
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04-08-2016, 23:32
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#24
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 423
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un uomo che non passa abbastanza tempo con la sua famiglia non sarà mai un vero uomo (padrino)
Per quanto possa essere discutibile la citazione io credo che sia molto importante avere un buon legame con la propria famiglia, alle volte purtroppo è molto difficile ma non sempre è impossibile.
Io negli ultimi anni ho imparato a dargli più importanza (con i loro pregi ed i loro difett), sono anche migliorato nel dialogare con loro, anche se mi sento più a mio agio con parenti invece che con i miei stessi genitori.
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05-08-2016, 00:38
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#25
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,743
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Quote:
Originariamente inviata da Isil90
Se non avete una vita sociale vera e propria, ma magari avete solo un amico, o la vostra famiglia vicino, credo che sia una buona cosa imparare ad apprezzare loro in primo luogo. Confidarsi è opzionale. Non riversate tutta la vostra energia su di voi, sul vostro disturbo, sulle vostre mancanze. Cercate piuttosto di essere più altruisti, generosi, o chietedevi invece che cosa affligge invece chi vi sta intorno, e cercate di aiutarli. Vi renderete conto che non siete poi così soli.
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Io non ci riesco a salvare le persone. Sono io che causo i loro problemi e se provo ad aiutarli li uccido.
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05-08-2016, 05:45
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: veneto
Messaggi: 624
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Quote:
Originariamente inviata da Isil90
Non riversate tutta la vostra energia su di voi, sul vostro disturbo, sulle vostre mancanze.
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Penso che svagarsi sia una buona cosa.
Non penso tuttavia che famiglia, lavoro possano sostituire la mancanza di amici. Ci ci può dedicare anche agli altri, ma alla fine è un pagliativo e ti ritrovi sempre solo. Le attività che fai o puoi fare con gli amici ti mancheranno prima o poi.
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05-08-2016, 09:44
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#27
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Principiante
Qui dal: Feb 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da Leucina
Io non ci riesco a salvare le persone. Sono io che causo i loro problemi e se provo ad aiutarli li uccido.
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Nessuno salva mai veramente nessuno. Bisogna salvarsi da soli.
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05-08-2016, 10:02
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#28
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Banned
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: care a lot
Messaggi: 9,196
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Per me è un bel pensiero quello di Isil. Aprirsi agli altri non significa salvarli o salvare noi stessi. Solo provare a orientare lo sguardo verso qualcosa di diverso dai nostri problemi e rendersi conto che c'è anche altro.
Ovvio che non basta dirlo per farlo e che non ti risolve l'esistenza, ma ogni tanto un pensiero positivo non fa mica male. Accogliamolo senza ribellarci.
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05-08-2016, 10:36
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#29
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 608
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Quote:
Originariamente inviata da Isil90
Dipende da quanto tu sia depresso. Se non sei depresso pensare a quello che non si ha risulta come una sfida, uno stimolo, se sei depresso è solo un pensiero che ti porta più giù.
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Questo è quanto di più vero ho letto stamattina. E' importante avere sempre presente questo concetto. Una sfida per un depresso o per chi tende alla depressione non è una sfida, è solo un rischio di fallimento in più.
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05-08-2016, 11:20
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#30
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,420
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Ho pochi amici e alcuni vorrei allontanarli perché sento che non c'è niente che ci lega, ma con la mia migliore amica è diverso, se si trova in difficoltà mi sento in dovere di fare qualcosa nonostante a volte ci siano dei momenti di nervosismo da entrambe le parti. Con la famiglia invece sono più presente perché ci convivo, vado d'accordo con mio padre e mio fratello, mentre con mia madre mantengo sempre le distanze per varie ragioni. Insomma se ci tengo ad una persona mi fa bene cercare di essere d'aiuto e mi sento anche meglio con me stessa, sono anche disponibile verso gli altri, ma a volte mi pesa perché sento di non valere niente. Sono un po' troppo egoista, ma se non sto bene non riesco a sforzarmi più di tanto, mi viene più naturale appunto quando ci tengo veramente a qualcuno.
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05-08-2016, 12:56
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#31
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Principiante
Qui dal: Feb 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 82
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Quote:
Originariamente inviata da lonely heart
Ho pochi amici e alcuni vorrei allontanarli perché sento che non c'è niente che ci lega, ma con la mia migliore amica è diverso, se si trova in difficoltà mi sento in dovere di fare qualcosa nonostante a volte ci siano dei momenti di nervosismo da entrambe le parti. Con la famiglia invece sono più presente perché ci convivo, vado d'accordo con mio padre e mio fratello, mentre con mia madre mantengo sempre le distanze per varie ragioni. Insomma se ci tengo ad una persona mi fa bene cercare di essere d'aiuto e mi sento anche meglio con me stessa, sono anche disponibile verso gli altri, ma a volte mi pesa perché sento di non valere niente. Sono un po' troppo egoista, ma se non sto bene non riesco a sforzarmi più di tanto, mi viene più naturale appunto quando ci tengo veramente a qualcuno.
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Credo sia normale che tu ti senta più di aiutare chi ti sta più a cuore.
Non dovresti chiederti troppo se, perché o ma quando aiuti qualcuno ma semplicemente goderne e sentire che è parte di te non pensare solo a te stessa. E' più naturale di quanto si pensi, ecco perché ci fa stare bene quando si fa in maniera disinterrata. Questo sicuramente ti farebbe sentire meglio mentre ti preoccupi di qualcuno e ti mobiliti in tal senso.
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05-08-2016, 14:42
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#32
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,420
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Quote:
Originariamente inviata da Isil90
Credo sia normale che tu ti senta più di aiutare chi ti sta più a cuore.
Non dovresti chiederti troppo se, perché o ma quando aiuti qualcuno ma semplicemente goderne e sentire che è parte di te non pensare solo a te stessa. E' più naturale di quanto si pensi, ecco perché ci fa stare bene quando si fa in maniera disinterrata. Questo sicuramente ti farebbe sentire meglio mentre ti preoccupi di qualcuno e ti mobiliti in tal senso.
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Proprio così, essere in qualche modo d'aiuto fa bene, se lo si fa con naturalezza ancora meglio Solo che nel mo caso succede raramente e con pochissime persone, vorrei essere più buona verso me stessa e gli altri.
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