Sentirsi più o meno imbarazzati o presi dalla vergogna non dipenderebbe dalla sicurezza di sé ma dall’attività di un’area del cervello. Meditate gente, specialmente quando vi colpevolizzate. Speriamo che questi ultimi studi portino a qualcosa!
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Sciren
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DA IL MESSAGGERO.IT
Il volto avvampa, un rivolo si sudore prende la strada che dalla fronte scende verso l’occhio, e il cuore sembra voler prendere il volo… Tutti sintomi evidenti d’imbarazzo, vergogna.
È solo questione di timidezza, di poca sicurezza di sé? In molti, fino a oggi forse la pensavano così e, magari hanno fatto la fortuna dei guru della motivazione cercando un aiuto per "guarire". Invece, a quanto pare, il motivo è molto più prosaico: è tutta una questione di cervello.
Un avvenimento qualunque, anche senza apparente motivo, può scatenare imbarazzo in tutti noi. C’è chi reagisce in modo pacato e chi invece patisce molto le situazioni e ha una reazione oltre misura. Ma, come accennato, il problema pare risiedere nella risposta di un’area cerebrale: la cosiddetta area cingolata anteriore pregenuale.
Ecco quanto suggerito dalla dottoressa Virginia Sturn, del Memory and Aging Center presso l’Università della California a San Francisco che ha coordinato uno studio i cui risultati sono stati presentati al meeting annuale della American Academy of Neurology. La suddetta corteccia, spiegano i ricercatori, sarebbe in grado di regolare il nostro livello di vergogna, se dobbiamo sentirci più o meno imbarazzati quando, per esempio, inciampiamo e cadiamo in pubblico.
Per dimostrare come agisce sull’imbarazzo questa area del cervello, la dottoressa Sturn ha sottoposto ad alcune prove un gruppo di volontari sani e un gruppo di persone con disturbi neurologici. Ai partecipanti ha fatto cantare in pubblico, con il karaoke, una canzone dei Temptations per misurare il livello di vergogna. «Più piccola era l'attività della regione, meno le persone erano imbarazzate», spiega Sturn.
Non bisogna confondere le emozioni, sottolinea Sturm. L’imbarazzo è leggermente diverso da sentimenti come la tristezza e la rabbia, perché l’imbarazzo coinvolge un elemento sociale. Sentimenti come il senso di colpa, l'orgoglio, la vergogna e l'imbarazzo tendono tutti a verificarsi in presenza di altri, e di conseguenza derivano in gran parte da come pensiamo ci vedano gli altri.
Agire su questa area del cervello, spiegano i ricercatori, potrebbe aiutare nelle terapie indirizzate alle persone con disturbi neurologici. Così, come già affermato da precedenti studi, altre parti della corteccia del cingolo sono stati collegati alla depressione; e la stimolazione cerebrale profonda dell’area ha aiutato alcuni pazienti alleviando la depressione.
Allo stesso tempo, ridurre l’attività in questa regione potrebbe aiutare le persone che hanno reazioni d’imbarazzo fuori misura e, per questo, vivono male i rapporti sociali. «Ci sono molti modi con cui questa regione potrebbe influenzare il comportamento emotivo», conclude Sturm.
Insomma la prossima volta che ci capita di sentirci in imbarazzo per qualcosa, possiamo sempre dire che è perché abbiamo un’area cingolata anteriore pregenuale molto attiva – ammesso che non ci prendano direttamente per matti.