Scusatemi se scriverò in modo un pò confuso ma non ho ancora smaltito la rabbia (l'ennesima) per quanto accaduto.
Da sempre, si può dire, ho avuto un rapporto di odio-amore con mio padre, fatto di momenti ok ma anche di momenti ad alta tensione, momenti che si verificano con una ciclicità incredibile.
Ultimo episodio stamattina: si parlava della strada migliore per arrivare in un posto, e lui ha proposto il suo percorso mentre io ho proposto una via alternativa, di sicuro molto più breve. Apriti cielo... ha cominciato a sparare "ma sempre strade di m... vuoi fare, che razza di strade ti vengono sempre in mente, non tocca a te dire quale itinerario fare, quella strada non la conosco" ecc (che poi Dio santo, se non provi a percorrerla quando mai imparerai a conoscerla???? mi verrebbe da aggiungere).......e via di lì una lite a colpi di urla e qualche parolaccia (forse con lui sono le uniche volte in cui riesco ad alzare la voce...pur se il più delle volte non porta a nulla
) per un motivo molto molto futile.
Oppure quando si trattava di andare in certi posti della città, cosa che non faccio quasi mai, ecco i soliti discorsi "ma che sono quei luoghi di m..., non devi andarci" ecc.
O ancora se si trattava di organizzare o preparare un evento, sempre lì a dirigere il "traffico" alla solita maniera "non così, ma ti ho detto mille volte che devi agire in questo modo, cosa stai facendo??!!" ecc.
Ho fatto tre esempi banali ma per rendere l'idea che ha sempre voluto avere ragione su tutto e per me è sempre stato uno scontrarsi con un muro: è vero, ha molti anni più di me quindi l'esperienza e la perizia in certi frangenti la riconosco anche io senza dubbio, però non è possibile vivere sempre in un continuo stato di tensione!
Mi dispiace molto che situazioni simili mi lascino quel senso di nervosismo e di ansia per l'elevata dose di stress che inevitabilmente accumulo tali da ripercuotersi, ad esempio, sulla scarsa voglia di studiare, di mangiare, di fare qualcosa insomma, che ne consegue.