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01-06-2017, 19:45
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#1
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 121
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Immaginate che i vostri genitori lavorino in proprio.
Immaginate di non voler proseguire l'attività (e di averlo messo in chiaro con loro) perchè non vi piace e, secondariamente, per mancanza di palle.
Immaginate di lavorarci da anni per comodità, senza però essere diventato volontariamente indispensabile.
Immaginate che tra le soluzioni contemplate per evadere da quel contesto ci sia anche quella di rimettersi sui libri.
Ecco. Al di là della giustificabile antipatia per i figli di papà viziati e tutto il resto, cosa fareste?
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01-06-2017, 19:47
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,816
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Dipende dall'età.
Comunque mi rimetterei sui libri
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01-06-2017, 19:54
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#3
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 404
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Io il mio futuro l'ho scelto a 25 anni e mi rimettero a studiare in autunno!!
Io scelgo per il mio futuro!
Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk
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01-06-2017, 19:56
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#4
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Principiante
Qui dal: May 2017
Ubicazione: Roma
Messaggi: 13
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Rimettersi sui libri non è mai una scelta sbagliata, se hai l'opportunità sfruttala, te lo dico con tutto il cuore.
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01-06-2017, 20:24
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#5
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 157
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Quote:
Originariamente inviata da Ehi tu, coso...
Il thread è stato scritto in modo da rendere più allettante l'opzione dello studio, io però vado controcorrente e vi dico che se devo scegliere tra un pezzo di carta che non serve a niente e altri pezzetti di carta colorati con stampato sopra il simbolo dell'euro... scelgo per la seconda opzione.
Io scelgo per il mio presente.
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E quindi cosa fai per guadagnare pezzetti di carta con il simbolo dell'euro, come li chiami tu?
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01-06-2017, 20:33
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#6
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 157
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Quote:
Originariamente inviata da Ehi tu, coso...
Proseguo l'attività visto che è viene specificato che i miei genitori lavorano in proprio ed io quindi eredito di conseguenza la ditta.
Il lavoro sicuro c'è già, quello della ditta, non mi serve avere una laurea per avere più possibilità in campo lavorativo se le possibilità in campo lavorativo ce le ho già risolte.
Tutte sto polpettone solo per dire che non c'ho voglia di tornare a studiare... ma neanche se mi pagano per farlo, giammai!
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Ok, però se è un lavoro che proprio non riesci a mandare giù, cosa fai?
Per me, fare un lavoro che non piace, è qualcosa che non riesco ad accettare. E se lo fai controvoglia, prima o poi fallisci. Preferisco meno soldi e far ciò che mi piace. A costo di dover rinunciare a progetti di famiglia, casa ecc...
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01-06-2017, 20:33
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#7
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Principiante
Qui dal: May 2017
Ubicazione: Roma
Messaggi: 13
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Quote:
Originariamente inviata da Ehi tu, coso...
Il thread è stato scritto in modo da rendere più allettante l'opzione dello studio, io però vado controcorrente e vi dico che se devo scegliere tra un pezzo di carta che non serve a niente e altri pezzetti di carta colorati con stampato sopra il simbolo dell'euro... scelgo per la seconda opzione.
Io scelgo per il mio presente.
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Avere un posto di lavoro stabile che frutti molto denaro è una gran fortuna di questi tempi, ma ti assicuro che anche le ditte avviate possono benissimo fallire, o in generale potrebbe accadere qualsiasi cosa.
Quel pezzo di carta serve eccome, per ogni evenienza, e chi ci sputa sopra mi fa tornare in mente la storia della volpe e l'uva.
E aggiungo: creandosi un futuro adatto a noi stessi e affine ai nostri interessi ci si guadagna di salute, sempre e comunque.
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Ultima modifica di Verbena; 01-06-2017 a 20:36.
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01-06-2017, 22:40
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#8
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,058
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Beh se hai alle spalle un azienda solida di famiglia, ti puoi anche permettere di darti agli studi....il porto sicuro alle spalle ce l'hai.
Scegliere gli studi,esclusivamente in base agli interessi e passioni é una boiata.
Bisogna dare importanza alla domanda del mercato....meglio studiare cose noiose per 5-6 anni ed avere un ottimo lavoro.
Che studiare 5-6 anni cose divertenti ed avere un lavoro del cacchio oppure non averlo proprio
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01-06-2017, 22:50
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#9
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 157
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Beh se hai alle spalle un azienda solida di famiglia, ti puoi anche permettere di darti agli studi....il porto sicuro alle spalle ce l'hai.
Scegliere gli studi,esclusivamente in base agli interessi e passioni é una boiata.
Bisogna dare importanza alla domanda del mercato....meglio studiare cose noiose per 5-6 anni ed avere un ottimo lavoro.
Che studiare 5-6 anni cose divertenti ed avere un lavoro del cacchio oppure non averlo proprio
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Certo. Fai ingegneria per trovare lavoro, anche se odi la matematica. Risultato: molli dopo un anno.
Scegliere contro le proprie attitudini è un percorso involutivo. Smettetela di approcciare la vita con questo pragmatismo. È dannoso.
Bisogna studiare ciò che piace e basta.
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01-06-2017, 23:05
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#10
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Dipende
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02-06-2017, 00:03
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,058
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Quote:
Originariamente inviata da Misanthrope_
Certo. Fai ingegneria per trovare lavoro, anche se odi la matematica. Risultato: molli dopo un anno.
Scegliere contro le proprie attitudini è un percorso involutivo. Smettetela di approcciare la vita con questo pragmatismo. È dannoso.
Bisogna studiare ciò che piace e basta.
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Poi pero non diamo la colpa allo stato italiano che non garantisce lavoro per i più bizzarri corsi di laurea.....non entro nel merito sennó qualcuno si potrebbe offendere.
Il sistema semmai dovrebbe già informare i giovani maturandi quali sono le prospettive e le professioni che serviranno in futuro e quali invece i lavori oramai saturi....almeno sceglieranno con un minimo di consapevolezza senza leggere opuscoli pubblicitari!!
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02-06-2017, 00:34
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Se si vuole crescere, scegliere la comodità è sempre sbagliato.
Poi per me bisogna vedere li fuori un po come funziona e quanto è difficile, stare con i genitori non ti fa nemmeno apprezzare quello che hai. Bisogna andare fuori, vedere comè a cavarsela da soli e poi magari scegliere.
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02-06-2017, 08:45
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Misanthrope_
Bisogna studiare ciò che piace e basta.
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La rendo in modo un po' brutale, ma se non c'è utilità pratica in termini di lavoro futuro, studiare quello che piace è come dedicarsi a un hobby.
Poi si può sempre sperare di essere l'eccezione che conferma la regola. Chi si sente incredibilmente bravo, o molto fortunato, può provare.
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02-06-2017, 09:32
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#14
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Rimettersi a studiare ma lavorando
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02-06-2017, 10:28
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#15
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 121
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Grazie per gli interventi, mi ci romperò un po' la testa nei prossimi secoli.
Agli studenti e ai laureati del forum. Come avete vissuto o state vivendo gli studi universitari?
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02-06-2017, 10:29
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#16
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 121
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Quote:
Originariamente inviata da Iago
Io il mio futuro l'ho scelto a 25 anni e mi rimettero a studiare in autunno!!
Io scelgo per il mio futuro!
Inviato dal mio HUAWEI NMO-L31 utilizzando Tapatalk
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Cosa studierai?
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02-06-2017, 10:51
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,816
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Quote:
Originariamente inviata da Tengu
Grazie per gli interventi, mi ci romperò un po' la testa nei prossimi secoli.
Agli studenti e ai laureati del forum. Come avete vissuto o state vivendo gli studi universitari?
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Li ho vissuti male, anzi malissimo.
Completamente immerso nell'ansia del rapporto con gli altri colleghi e con i professori. Agli esami , non ne parliamo, spesso li ho saltati piuttosto che affrontarli.
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02-06-2017, 11:26
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Certo che se per evitare una professione che non piace si va a scegliere un percorso di studi che non piace, non è che ci sia sto gran guadagno.
Non ha alcun senso. Tanto vale mettersi a fare la professione.
Poi bisogna anche essere realistici, che spesso guardare solo a ciò che piace non consente di essere produttivi. Ma val anche l'opposto; specie in assenza di un forte senso del dovere e di abnegazione.
Detto questo, il punto è capire perché non piace un determinato lavoro, e se si può fare qualcosa per farselo piacere. I gusti sono spesso espressione dei nostri disagi.
Se si tratta di avere una grande passione per qualcosa e desiderare di esprimere in essa il proprio talento, imho ha senso impegnarcisi; ma se invece è solo un modo per evitare di affrontare le proprie problematiche, beh prima o poi torneranno.
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02-06-2017, 11:38
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#19
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Avanzato
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: In un universo tangente
Messaggi: 288
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Credo che prima di scegliere il percorso universitario da intraprendere bisogna prendere in considerazione l'offerta del mercato e le prospettive future .
Ovvero:se scelgo di studiare una cosa che mi piace, ma per cui c'è poca offerta di lavoro, devo mettere in conto che molto probabilmente, una volta finito, sarò disoccupato o mi ritroverò a fare un lavoro che nulla a che fare con ciò che ho studiato.
D'altronde è anche difficile studiare una cosa che non piace, e soprattutto, nel mio caso per esempio, una cosa che per cui non si è portati.Io comunque il pezzo di carta ormai ho deciso di prenderlo, perché ritrovarmi senza nulla in mano sarebbe stato peggio, malgrado abbia passato le pene dell'inferno.
Comunque anche qui sono generalizzazioni:c'è chi della propria passione ne ha fatto un lavoro, ma inutile dire che sono casi sporadici , in cui entrano in gioco molte varianti.
Come è vero che ci sono molti laureati, anche in discipline scientifiche, in cui le prospettive di lavoro e guadagni non sono così rosee.
Comunque, se hai la possibilità e soprattutto la volontà , credo che una laurea, un titolo, possa sempre tornare utile.
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24-06-2017, 12:42
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#20
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 121
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Aggiornamento.
Prendiamola larga. Allora la prima scrematura è fatta, ora sono rimaste cinque facoltà. Chiaramente tutte con una spendibilità prossima allo zero assoluto.
Psicologia
Scienze dell'educazione
Scienze del servizio sociale
Lettere moderne
Lingue e culture per l'editoria
Che dite?
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