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Vecchio 24-10-2012, 18:27   #1
Esperto
 

Apro un thread che forse suscitera'qualche obiezione suppongo, perche'spesso ho visto negare la concezione del pensare al bene degli altri piuttosto che al proprio, in maniera del tutto disinteressata.
Ho capito di aver chiuso una storia che ritenevo molto importante per me perche' ad un certo punto non me la sono più sentita di trascinare nel baratro delle mie fobie la persona che mi era vicina. Non ho ritenuto corretto far pagare ad essa quello che pativo io, in maniera più o meno intensa giorno dopo giorno e che non sempre riuscivo ad arginare.
Non tollero il solo pensiero che una persona che amo debba temermi, stare in ansia e nell'incertezza più totale.
Mi son chiesta in un momento preciso chi ero io per poter fare del male anche se involontariamente ad una persona che davvero meritava per un milione di motivi.
Ho quindi deciso ed e'stata durissima ma non riuscivo ad andare contro me stessa. Erano il mio corpo e la mia mente che insieme si ribellavano a dispetto dei sentimenti fortissimi.
Ho semplificato ovviamente, per non annoiarvi.
In conclusione pero'ho scelto per un'altra persona che forse era disposta a starmi vicina e almeno a tentare di capirmi.
Ora che e'passato un po'di tempo spero che egli sia più sereno e che abbia rimosso il periodo difficile passato insieme.
Sono ancora convinta della mia scelta nonostante il cuore dica altro.
Purtroppo e forse anche a ragione, egli non vuole più avere contatti con me. La soluzione preferibile secondo il mio punto di vista sarebbe stato un rapporto di amicizia/conoscenza perche'non ritenevo che ne'da una parte e dall'altra ci fossero seri impedimenti a cio'.
C'era l'amore (almeno da parte mia) ma se io non sto bene con me stessa come avrei potuto renderlo felice?
Inutile aggiungere che mi manca tanto e ha lasciato un grosso segno dentro di me.
Grazie al forum che mi da'voce. E'la prima volta che scrivo nero su bianco quello che provo e sento rispetto a questa situazione.
Vecchio 24-10-2012, 18:38   #2
Esperto
L'avatar di Altamekz
 

Faccio anche io di questi ragionamenti e mi si rinfaccia giustamente che non posso scegliere per un'altra persona, che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità... si sono d'accordo, ma non è facile se dentro di te si affollano tutti questi pensieri.
Vecchio 24-10-2012, 18:47   #3
Intermedio
 

ho fatto la stessa cosa anche io.
ci siamo lasciati perché non volevo trascinarlo nelle mie cose e nei miei problemi, ci siamo detti che ci saremmo rivisti tra un anno, un anno che avremmo dovuto ( io soprattutto )passare per cercare di migliorarci per poter vivere una più serena relazione futura, per nn trascorrere le serate io avvinghiata a lui mentre piangevo...
una separazione dovuta anche al fatto che lui stava solamente vedendo il peggio di me e questo mi faceva male... molti mi hanno detto di stare sbagliando perché i problemi si superano insieme, ma sinceramente non mi sono sentita più trascinarci in questa cosa...
mha forse tra un anno io starò con un altro o lui con un altra... a rimanere resterà solamente la promessa che ci siamo fatti e la rinuncia del tiepido e vitale amore che mi ravviva le giornate...

scusami ho usato il tuo topic un pò per sfogo
Vecchio 24-10-2012, 19:17   #4
Banned
 

Se ritieni che le tue ansie avessero un'influsso così negativo sul modo di vivere la storia fra voi.. beh hai fatto bene. Se ci sono impedimenti rispetto al vivere serenamente il rapporto (certo.. impedimenti GRAVI.. mandare tutto all'aria al primo problema è da pazzi)... lo trovo giusto sebbene quello che non capisco è: perchè semplicemente non gliel'hai detto chiaro e tondo? Potevi dirgli che avevi semplicemente bisogno di un periodo da sola per rimetterti a posto.. in fondo non è così?
Comunque va detta una cosa (che non centra col tuo caso): molti nelle relazioni... al primo problema già vanno in crisi.. non ci si può aspettare però che sia sempre tutto rose e fiori con l'altro/a... ci saranno litigate, ci saranno problemi, incomprensioni ecc..... la solidità della coppia non sta nella mancanza dei problemi per una fantomatica intesa perfetta (che non esite mai) ma nel saper andare avanti, almeno fintanto che l'andare avanti è una cosa nel complesso positiva.. è chiaro che se diventa una cosa insostenibile è meglio che finisca.

Ultima modifica di Halastor; 24-10-2012 a 19:30.
Vecchio 24-10-2012, 19:18   #5
Esperto
L'avatar di Miky
 

Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr Visualizza il messaggio
Apro un thread che forse suscitera'qualche obiezione suppongo, perche'spesso ho visto negare la concezione del pensare al bene degli altri piuttosto che al proprio, in maniera del tutto disinteressata.
Ho capito di aver chiuso una storia che ritenevo molto importante per me perche' ad un certo punto non me la sono più sentita di trascinare nel baratro delle mie fobie la persona che mi era vicina. Non ho ritenuto corretto far pagare ad essa quello che pativo io, in maniera più o meno intensa giorno dopo giorno e che non sempre riuscivo ad arginare.
Non tollero il solo pensiero che una persona che amo debba temermi, stare in ansia e nell'incertezza più totale.
Mi son chiesta in un momento preciso chi ero io per poter fare del male anche se involontariamente ad una persona che davvero meritava per un milione di motivi.
Ho quindi deciso ed e'stata durissima ma non riuscivo ad andare contro me stessa. Erano il mio corpo e la mia mente che insieme si ribellavano a dispetto dei sentimenti fortissimi.
Ho semplificato ovviamente, per non annoiarvi.
In conclusione pero'ho scelto per un'altra persona che forse era disposta a starmi vicina e almeno a tentare di capirmi.
Ora che e'passato un po'di tempo spero che egli sia più sereno e che abbia rimosso il periodo difficile passato insieme.
Sono ancora convinta della mia scelta nonostante il cuore dica altro.
Purtroppo e forse anche a ragione, egli non vuole più avere contatti con me. La soluzione preferibile secondo il mio punto di vista sarebbe stato un rapporto di amicizia/conoscenza perche'non ritenevo che ne'da una parte e dall'altra ci fossero seri impedimenti a cio'.
C'era l'amore (almeno da parte mia) ma se io non sto bene con me stessa come avrei potuto renderlo felice?
Inutile aggiungere che mi manca tanto e ha lasciato un grosso segno dentro di me.
Grazie al forum che mi da'voce. E'la prima volta che scrivo nero su bianco quello che provo e sento rispetto a questa situazione.
bhe stesse parole che mi desse la mia ex quando mi lasciò
Vecchio 24-10-2012, 19:24   #6
Roy
Banned
 

L'abbandono non è mai un comportamento edificante. Talvolta mi è capitato di pensare e di dire: "non posso darti niente, se non me stesso". Il fatto è che mi sono sentito rispondere: "non chiedo altro". L'amore è tutto qui.
Vecchio 24-10-2012, 21:11   #7
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Se ritieni che le tue ansie avessero un'influsso così negativo sul modo di vivere la storia fra voi.. beh hai fatto bene. Se ci sono impedimenti rispetto al vivere serenamente il rapporto (certo.. impedimenti GRAVI.. mandare tutto all'aria al primo problema è da pazzi)... lo trovo giusto sebbene quello che non capisco è: perchè semplicemente non gliel'hai detto chiaro e tondo? Potevi dirgli che avevi semplicemente bisogno di un periodo da sola per rimetterti a posto.. in fondo non è così?
Comunque va detta una cosa (che non centra col tuo caso): molti nelle relazioni... al primo problema già vanno in crisi.. non ci si può aspettare però che sia sempre tutto rose e fiori con l'altro/a... ci saranno litigate, ci saranno problemi, incomprensioni ecc..... la solidità della coppia non sta nella mancanza dei problemi per una fantomatica intesa perfetta (che non esite mai) ma nel saper andare avanti, almeno fintanto che l'andare avanti è una cosa nel complesso positiva.. è chiaro che se diventa una cosa insostenibile è meglio che finisca.
Diciamo che vi era gia'un trascorso, comunque breve.
Era una seconda opportunita'che avevamo deciso di darci di comune accordo.
Non glie l'ho detto mai in realta', glie l'ho scritto dopo ma il mio comportamento era inequivocabile. La razionalita'prevaleva nettamente sui sentimenti e parlava senza dire. Non cercavo l'intesa perfetta. Avrei voluto solo stare con lui ma mi sentivo inadeguata e impaurita.
Non so quanto le mie fobie avrebbero potuto ancora influenzare il rapporto e caricare lui di ulteriori pesi. Lui vale mille tentativi in ogni caso ma non a sue spese. Io sarei felice di sentirlo felice anche ora che forse e'con un'altra e neanche si ricorda di me.
Credo che questo sia amore...
Vecchio 24-10-2012, 21:16   #8
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Roy Visualizza il messaggio
L'abbandono non è mai un comportamento edificante. Talvolta mi è capitato di pensare e di dire: "non posso darti niente, se non me stesso". Il fatto è che mi sono sentito rispondere: "non chiedo altro". L'amore è tutto qui.
Non e'stato un abbandono ma quasi un allontanamento naturale da entrambe le parti perche'persistevano le incomprensioni e un evidente atteggiamento da parte mia di non voler andare oltre le mie fobie.
Vecchio 24-10-2012, 21:20   #9
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
La famosissima “Non sei tu, sono io.”
Alla fine è semplice egoismo.

Una coppia è qualcosa di più della somma delle sue parti.
Non sono d'accordo come gia'premesso. Ti assicuro che ci ho perso e sofferto molto. Forse egoismo nel senso che ora non posso più creargli problemi e quindi in teoria sarei più tranquilla...se la vuoi vedere cosi'. E'un'altra interpretazione.
Vecchio 24-10-2012, 21:27   #10
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr Visualizza il messaggio
Non tollero il solo pensiero che una persona che amo debba temermi, stare in ansia e nell'incertezza più totale.
Amore omnia vincit? Nemmeno per sogno.

Siccome non siamo solo spirito ma anche corpo, che relazione è quella dove la depressione, distimia, fobia, disturbo dell'umore, ecc. portano ad un quotidiano ansioso, con possibili elementi di negatività, incertezza, ecc.?

Quindi, prima ancora di leggere in chiave egoista o altruista tali scelte, a me sembra abbastanza sensato, a prescindere da tutto, che si propenda per la risoluzione di una relazione anche se si ama.

Comunque la vedo come una scelta inconsciamente egoista perché comunque da un lato si vuole assecondare la propria esigenza di "perfezione" dello scenario (=non voglio vedere l'altro soffrire) e, al tempo stesso, c'è una parte inconscia che porta a troncare perché non ci sono gli estremi per essere felici.

Senza contare che ci sono persone che si pongono in condizione di sudditanza per via del sentimento e sono incapaci di "staccare la spina" anche di fronte all'evidente fine di fatto di una relazione.

Quote:
In conclusione pero'ho scelto per un'altra persona che forse era disposta a starmi vicina e almeno a tentare di capirmi.
Ripeto: avrebbe avuto senso?

Quote:
Purtroppo e forse anche a ragione, egli non vuole più avere contatti con me.
Questa è immaturità e logica puerile, l'ho sempre sostenuto e lo sostengo.
Può cessare l'amore, può non esserci più una coppia, più venir meno il sesso ma se rimane empatia con una persona "ex" ha senso SOLO rimanere amici e non c'è alibi che tenga.
Io sono rimasto amico con tutte le mie ex.
Vecchio 24-10-2012, 21:33   #11
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr Visualizza il messaggio
Lui vale mille tentativi in ogni caso ma non a sue spese. Io sarei felice di sentirlo felice anche ora che forse e'con un'altra e neanche si ricorda di me.
Credo che questo sia amore...
E tu, per lui, non valevi la pena di aspettare tutto il tempo necessario che ti sentissi a tuo agio e risolvessi i tuoi problemi?
Se tu potevi essere felice con lui e lui con te, mille tentativi non sono tanti. Forse la sofferenza è il porto sicuro a cui già sei abituata mentre il successo e la felicità che ne deriva è la spaventosa novità mai esplorata prima.
Hai paura che le cose vadano bene e fai di tutto per impedirlo.. a volte capita.. ci hai pensato? O magari hai fatto bene a prendere questa decisione, ma ricordati che amore non significa per forza doversi sacrificare completamente.
Sei come una che non esiterebbe ad uccidersi per esprimere il bene che prova per questa persona.. e questo è lodevole ma non necessario, non necessariamente utile al conseguimento della felicità tua e degli altri ,che ne deriverebbero una gioia maggiore dall'averti viva e presente anche con i tuoi problemi.

Ultima modifica di Halastor; 24-10-2012 a 21:35.
Vecchio 24-10-2012, 21:36   #12
Esperto
L'avatar di Kubla
 

È la stessa identica cosa che ho fatto io. Spesso mi sento una totale idiota ma so di aver fatto la cosa giusta..dopo un anno e mezzo insieme e tre anni di conoscenza ho deciso di porre fine a queste sofferenze. Ora lui ha un'altra e mi ha confermato che ho fatto bene a lasciarlo..credo che non ci possa essere atto più coraggioso di agire per il bene di una persona amata per quanto possa far soffrire pensavo di essere l'unica ad avere un cervello così contorto da autoflagellarsi in questa maniera in ogni caso
Vecchio 24-10-2012, 21:37   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Amore omnia vincit? Nemmeno per sogno.

Siccome non siamo solo spirito ma anche corpo, che relazione è quella dove la depressione, distimia, fobia, disturbo dell'umore, ecc. portano ad un quotidiano ansioso, con possibili elementi di negatività, incertezza, ecc.?

Quindi, prima ancora di leggere in chiave egoista o altruista tali scelte, a me sembra abbastanza sensato, a prescindere da tutto, che si propenda per la risoluzione di una relazione anche se si ama.

Comunque la vedo come una scelta inconsciamente egoista perché comunque da un lato si vuole assecondare la propria esigenza di "perfezione" dello scenario (=non voglio vedere l'altro soffrire) e, al tempo stesso, c'è una parte inconscia che porta a troncare perché non ci sono gli estremi per essere felici.

Senza contare che ci sono persone che si pongono in condizione di sudditanza per via del sentimento e sono incapaci di "staccare la spina" anche di fronte all'evidente fine di fatto di una relazione.



Ripeto: avrebbe avuto senso?



Questa è immaturità e logica puerile, l'ho sempre sostenuto e lo sostengo.
Può cessare l'amore, può non esserci più una coppia, più venir meno il sesso ma se rimane empatia con una persona "ex" ha senso SOLO rimanere amici e non c'è alibi che tenga.
Io sono rimasto amico con tutte le mie ex.
Grazie liuk per il tuo intervento.
Vecchio 24-10-2012, 21:42   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Kubla Visualizza il messaggio
È la stessa identica cosa che ho fatto io. Spesso mi sento una totale idiota ma so di aver fatto la cosa giusta..dopo un anno e mezzo insieme e tre anni di conoscenza ho deciso di porre fine a queste sofferenze. Ora lui ha un'altra e mi ha confermato che ho fatto bene a lasciarlo..credo che non ci possa essere atto più coraggioso di agire per il bene di una persona amata per quanto possa far soffrire pensavo di essere l'unica ad avere un cervello così contorto da autoflagellarsi in questa maniera in ogni caso
E invece ci sono anche io...che tristezza pero'.
Magari aspetti per una vita...
Vecchio 24-10-2012, 21:50   #15
Esperto
L'avatar di Kubla
 

Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr Visualizza il messaggio
E invece ci sono anche io...che tristezza pero'.
Magari aspetti per una vita...
Tristezza indubbiamente..ma avere la conferma da lui ti assicuro che mi ha sollevata non poco, forse non era destino chissà
Vecchio 24-10-2012, 22:01   #16
Esperto
 

[QUOTE=Halastor;897167]E tu, per lui, non valevi la pena di aspettare tutto il tempo necessario che ti sentissi a tuo agio e risolvessi i tuoi problemi?
Se tu potevi essere felice con lui e lui con te, mille tentativi non sono tanti. Forse la sofferenza è il porto sicuro a cui già sei abituata mentre il successo e la felicità che ne deriva è la spaventosa novità mai esplorata prima.
Hai paura che le cose vadano bene e fai di tutto per impedirlo.. a volte capita.. ci hai pensato? O magari hai fatto bene a prendere questa decisione, ma ricordati che amore non significa per forza doversi sacrificare completamente.
Sei come una che non esiterebbe ad uccidersi per esprimere il bene che prova per questa persona.. e questo è lodevole ma non necessario, non necessariamente utile al conseguimento della felicità tua e degli altri ,che ne deriverebbero una gioia maggiore dall'averti viva e presente anche con i tuoi problemi.[/QUOT
Esiste sicuramente anche questo aspetto in me. La paura di lasciarmi andare completamente alla felicita'.
Che aumenta in modo consistente quanto più tengo ad una persona.
Nel caso specifico vi era anche questo ma non lo vedevo come un ostacolo insormontabile proprio perche'lui lo aveva compreso e mi aiutava molto (anche se ovviamente non poteva esserne felice).
Vecchio 24-10-2012, 22:10   #17
Esperto
 

[QUOTE=Kubla;897186]Tristezza indubbiamente..ma avere la conferma da lui ti assicuro che mi ha sollevata non poco, forse non era destino chissà [/QUOT
Io non credo di aver bisogno di conferme sul fatto che stara'meglio senza di me ed e'dura rendersene conto pensando a cio'che lui e'per te.
Sto andando in depressione...e'proprio una autoflagellazione...
Vecchio 24-10-2012, 22:27   #18
Banned
 

Anche io tendo ad allontanare le persone perchè sono troppo complicata, troppo imprevedibile.
Ho paura che non capirebbero come sto messa neanche dopo un milione di spiegazioni, e così ti capisco.
Vecchio 24-10-2012, 23:02   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Ho paura che non capirebbero come sto messa neanche dopo un milione di spiegazioni, e così ti capisco.
Capire non è così difficile se una persona ha una mentalità aperta ed è una buona ascoltatrice.

Il problema è vivere una relazione con una persona che ha "problemi".
Spesso le problematiche che ho citato prima, e che mi è sembrato d'intuire abbia sottinteso Manuela, portano lo scenario di coppia ad avere elementi d'apatia, tristezza, pessimismo, fobia (con conseguenti limitazioni nel quotidiano) che rendono la relazione troppo vuota e finiscono col trascinare l'altra persona nel baratro o privarla di ciò di cui ha bisogno.

Anche se si capiscono perfettamente le ragioni e lo stato d'animo e si riesce, talvolta, a star vicini, fare counseling e dare, in rari casi, un aiuto concreto all'altra persona (principalmente per via del sentimento provato), si arriva, prima o poi, a sentire la mancanza forte di quei sorrisi, quella proattività, quella solarità/felicità che, secondo me, sono condizioni necessarie nel lungo termine in una relazione.
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