|
|
09-01-2015, 18:41
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
|
Ciao a tutti! Non so se é la parte giusta del forum, ma non sapevo dove mettere l'argomento.
Volevo chiedervi se qualcuno di voi è mai riuscito a mollare una famiglia oppressiva e come è andata la cosa.
Io ho una famiglia di menti strette, per cui si esce quando si deve fare qualcosa, o per fare un giro, ma si torna sempre a casa a dormire.
L'unica volta che son stata fuori mio papà faceva delle facce il giorno dopo... le stesse che fa quando torno troppo tardi o faccio altro che gli da fastidio. E spesso se vuole sgridarmi non lo fa, ma si lamenta con mia madre, che si stressa e mi riferisce tutto quello che infastidisce lui. E in questo modo anche lei è meno disponibile a lasciarmi vivere.
Io in questo clima di "non puoi fare niente" mi sono abituata a ricevere dei "no" come risposta sempre, quindi ho smesso proprio di chiedere le cose che desideravo e ho iniziato a frustrarmi per quello che non potevo avere e per le discussioni coi famigliari che non mi sostenevano mai.
Penso che l'unica soluzione sia aspettare di essere laureata e andarsene via coi primi soldi messi da parte.
Il problema è che con la mia insicurezza, la mia mediocrità, la mia inettitudine, non so quanto ci vorrà perché io abbia la possibilità e forza concreta (economica e psicologica) di andare via.
Oltretutto se andassi via e fallissi mi toccherebbe tornare a casa a farmi puntate il dito contro, mentre se andasse bene mio padre comincerebbe sicuramente a tirarsela con parenti e amici su "quanto è stata brava mia figlia, come l'ho tirata su bene" (già adesso a volte mi fa complimenti che non mi dice in faccia, una parola carina mai...).
Lui vive per l'apparenza, io devo sembrare per forza una brava ragazza mentre vorrei che ai suoi amici e parenti parlasse di quanto mi ha fatto crescere frustrata.
E in ogni caso si lamenterebbero se decidessi di andare via presto perché "non hai la stabilità economica".
E quindi? Dovrei aspettare i 30 anni e frustrarmi ulteriormente fino a quando andrò a vivere da sola con 10 gatti?
Vorrei avere qualche anno per vivere facendo esperienze, già che recuperare tutte é impossibile... e farle con loro che mi alitano sul collo è difficile.
Per quanto io mi renda conto che finché mi devo far mantenere non posso pretendere niente, dover rinunciare a tutte le cose che mi interessano ora è dura.
È una vita molto vuota, alla fine, che mi renderà una donna che non avrà niente da raccontare.
Come farò?
Come ha fatto chi di voi era in una situazione simile?
Come pensa di fare chi di voi pensa di andarsene?
Sapere che per fare ciò che voglio dovrò mandare a quel paese l'unica famiglia che ho mi manda in depressione. Io ci perdo qualcosa in ogni caso
|
|
09-01-2015, 19:21
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 1,001
|
Non ho ben capito scusa, stai valutando se laurearti prima di cercare lavoro o se mollare l'uni e andare già al lavoro?
Comunque secondo me ti devi staccare dai tuoi prima di tutto mentalmente, solo dopo riuscirai a farlo anche fisicamente. Ad esempio quando dici "vorrei che parlasse con i suoi amici di come mi ha fatto crescere frustrata".. non ti deve semplicemente fregare di cosa parla lui con i suoi amici, di cosa pensa di te, se lo fai contento o no.. staccati. Sicuramente ti vuole bene, e tu ne vuoi a lui, nei momenti importanti e di bisogno ci sarete sempre, e tanto basta. Non colpevolizzarli di come sei, perché avranno fatto il meglio che potevano, e non colpevolizzare te per come sei, tu non vivi per rendere orgogliosi loro né nessuno. Secondo me se prendi le distanze così, scoprirai anche un nuovo amore per loro, più maturo equilibrato e vero. E poi le cose verranno da sé.
|
Ultima modifica di sadsilversoul; 09-01-2015 a 19:35.
|
09-01-2015, 19:50
|
#3
|
Principiante
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 81
|
Mi sono trovata in una situazione simile alla tua...
Mi sono data da fare autonomamente nel cercarmi l'opportunità e quando l'ho trovata a km di distanza ho messo tutti di fronte al fatto compiuto.
Mai avrei pensato di potercela fare, questo sì.
|
|
09-01-2015, 20:02
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 926
|
capisco la situazione e mi ci ritrovo perfettamente all'interno.
sai come puoi fare? semplicemente scappa!
non sai quante volte l'ho fatto(al dire il vero nemmeno io perchè non mi preme tenere il conto) ma quando si toccano certi argomenti o certi discorsi non riesco a tenere oltre che a esprimere come la penso o quantomeno difendermi prendo e me ne vado. E come va va. Semplice no?
Nota bene: potrebbero esserci delle spiacevoli conseguenze da patire. ma quando una cosa va fatta, va fatta
|
|
09-01-2015, 20:15
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
|
Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul
Non ho ben capito scusa, stai valutando se laurearti prima di cercare lavoro o se mollare l'uni e andare già al lavoro?
Comunque secondo me ti devi staccare dai tuoi prima di tutto mentalmente, solo dopo riuscirai a farlo anche fisicamente.
|
No, io sono vicina alla laurea e non ho mai lavorato. Sono troppo imballata di esami per trovare un lavoro al momento e vorrei cercarlo dopo la laurea. Non un lavoro necessariamente fisso, anzi, vorrei un lavoro solo temporaneo per pagarmi i primi mesi d'affitto da un'altra parte. Dove cercherei lavoro fisso. (Forse, perché in realtà ho anche voglia di andarmene semplicemente a viaggiare facendo lavori saltuari per mantenermi, ma so che sarebbe difficile in questo periodo, e poi mi sembresembrerebbe di sprecare la laurea...)
Io vorrei essere capace di staccarmi mentalmente! É ben quella una grossa fetta del problema... non riesco a non farmi condizionare da quello che pensano.
Se per me hanno torto non riesco a dargli ragione, ma non riesco a disubbidirgli.
Odierei mollarli e sentirmi insultare perché non rispecchio le loro aspettative anche se faccio cose buone o che non fanno del male a nessuno.
Non sopporto di non essere capita da chi dovrebbe volermi bene. Non sopporto di essere bloccata da chi dovrebbe sostenermi. Non mi va giù per niente e non riesco a mandarli al diavolo nemmeno mentalmente.
Ho visto gente coi genitori oppressivi slegarsi da loro e cominciare a fare una vita decisamente migliore. Ma non so dove abbiano trovato il coraggio.
Ovvio che parliamo di caratteri diversi, il mio è forte dal lato "rabbia e frustrazione" e debole sul "come affrontare la vita"... potessi scambiarli...
Quote:
Originariamente inviata da camilla86
Mi sono trovata in una situazione simile alla tua...
Mi sono data da fare autonomamente nel cercarmi l'opportunità e quando l'ho trovata a km di distanza ho messo tutti di fronte al fatto compiuto.
Mai avrei pensato di potercela fare, questo sì.
|
Complimenti! E i tuoi come hanno reagito?
Quote:
Originariamente inviata da Zetta89
poi di questo periodo non è detto che trovandolo si riesca a guadagnare abbastanza da poterci permettere di stare per conto nostro.
|
hai ragione :/
|
|
09-01-2015, 20:16
|
#6
|
Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,643
|
la cosa di merda di queste situazioni è che si crea un rapporto di amore/odio con la famiglia . comunque ti consiglio di distaccarti piano piano mentalmente da loro , se ti distacchi bruscamente da loro non riiusciresti a gestirlo forse
|
|
09-01-2015, 20:19
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
|
Potresti provare (anche se è difficile di questi tempi) a trovarti qualcosina da fare non tanto solo per un guadagno ma anche da tenerti occupata, ad esempio aiutare a fare i compiti i ragazzini, oppure anche del volontariato.
Queste cose ti aiuterebbero nell'autostima e a sentirti più sicura in modo da riuscire a distaccarti emotivamente dai tuoi famigliari e a pensarli il meno possibile, visto che adesso economicamente a trasferirti fai fatica.
|
|
09-01-2015, 20:22
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 652
|
scappare senza delle basi solide è un consiglio sbagliato, fai il possibile per renderti autonoma nel minor tempo possibile cioè darci dentro con lo studio così avrai più possibilità di avere in prospettiva uno stipendio decente, al giorno d'oggi un ventenne senza un buon profilo scolastico ha accesso a stipendi bassi quindi anche se lavorasse non potrebbe rendersi autonomo dalla famiglia a meno che non accetti di vivere in affitto barcamenandosi con le spese quotidiane senza concedersi uscite con gli amici, viaggi, etc, che sono le uniche cose che rendono accettabile la vita
|
|
09-01-2015, 20:23
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
|
Quote:
Originariamente inviata da linea77
Nota bene: potrebbero esserci delle spiacevoli conseguenze da patire. ma quando una cosa va fatta, va fatta
|
Esempi?
Comunque lo so, se sapessi di non dover affrontare conseguenze avrei sempre fatto quello che volevo.
Comunque non so se mi sono spiegata.
A me non va giù di non essere accettata così come sono, per le cose che mi piacciono, quello che voglio fare, i posti che voglio vedere...
per quello dico che ci perderò comunque qualcosa.
Perché se mai troverò le palle di andare via e vivere la vita come mi pare, dovrò continuare a sentirmi qualcuno che se ne lamenta.
E mi toccherà accettarlo.
E ok che la vita è fatta di compromessi, ma la famiglia é sempre stata la cosa più certa che ho avuto. Mi da fastidio non andargli bene.
|
|
09-01-2015, 20:25
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
|
Quote:
Originariamente inviata da red dragon
la cosa di merda di queste situazioni è che si crea un rapporto di amore/odio con la famiglia
|
Vero
|
|
09-01-2015, 20:28
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 926
|
Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
esempi?
|
mmmh, diciamo che i tuoi potrebbero prendersela e non lasciarti entrare piu a casa o magari lasciarla proprio senza dirti dove si trovano (come è capitato a me, ma è leggermente diverso) e magari tenerti all'oscuro anche a distanza di un anno.
Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
E ok che la vita è fatta di compromessi, ma la famiglia é sempre stata la cosa più certa che ho avuto. Mi da fastidio non andargli bene.
|
preferisci un comodo inferno o uno scomodo paradiso?
dipende se sei disposto/a a mettere in discussione la tua famiglia e direttamente "scontrarti" con loro per affermare le tue opinioni e guadagnare un rispetto.
non dico che il mio modo sia il migliore, ma mettere in discussione tutto è il MIO modo. e dovresti piu che altro trovare il tuo modo senza dar retta agli altri.
e poi se non gli vai bene che razza di certezza è?
|
|
09-01-2015, 20:30
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 1,001
|
Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
No, io sono vicina alla laurea e non ho mai lavorato.
|
Bè ma allora prenditi sta laurea intanto, se poi ti servirà per lavorare o andrai a fare temporaneamente la commessa amen, però non stare lì a cincischiare e perdere energie pensando al dopo sennò rischia che ti trascini e basta per niente e poi sì che sei obbligata a stare lì più del necessario. te lo dico perché io ho fatto così, devi fare uno sforzo enorme (lo so) e concentrarti, metti il pilota automatico su tutto il resto, che alla fine non è neanche male.
Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Io vorrei essere capace di staccarmi mentalmente! É ben quella una grossa fetta del problema... non riesco a non farmi condizionare da quello che pensano.
|
Appunto perché è quello il grosso del problema, lo devi affrontare... un po' alla volta, mica da un giorno all'altro.
|
|
09-01-2015, 21:06
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
|
Quote:
Originariamente inviata da linea77
mmmh, diciamo che i tuoi potrebbero prendersela e non lasciarti entrare piu a casa o magari lasciarla proprio senza dirti dove si trovano (come è capitato a me, ma è leggermente diverso) e magari tenerti all'oscuro anche a distanza di un anno.
preferisci un comodo inferno o uno scomodo paradiso?
dipende se sei disposto/a a mettere in discussione la tua famiglia e direttamente "scontrarti" con loro per affermare le tue opinioni e guadagnare un rispetto.
non dico che il mio modo sia il migliore, ma mettere in discussione tutto è il MIO modo. e dovresti piu che altro trovare il tuo modo senza dar retta agli altri.
e poi se non gli vai bene che razza di certezza è?
|
cavolo! Beh, mio padre mi ha minacciato più volte di non farmi più entrare in casa nel caso avessi fatto alcune cose. Un po' di paura me la fa.
comunque istintivamente direi comodo inferno, decisamente.
mi toccherà per forza discuterci a vita.
La certezza è quella di sapere che anche se rompono per le cose fondamentali ci sono per me. Chi mi ha letta qualche volta sa che ho il terrore di rimanere sola.
boh, forse anche quello mi blocca. Andare via vuol dire... andare verso l'ignoto.
Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul
Bè ma allora prenditi sta laurea intanto, se poi ti servirà per lavorare o andrai a fare temporaneamente la commessa amen, però non stare lì a cincischiare e perdere energie pensando al dopo sennò rischia che ti trascini e basta per niente e poi sì che sei obbligata a stare lì più del necessario. te lo dico perché io ho fatto così, devi fare uno sforzo enorme (lo so) e concentrarti, metti il pilota automatico su tutto il resto, che alla fine non è neanche male.
Appunto perché è quello il grosso del problema, lo devi affrontare... un po' alla volta, mica da un giorno all'altro.
|
Hai ragione, infatti sto cercando di convincermi che devo concentrarmi su quello che sto facendo, ma per qualche motivo mi riesce difficile.
penso troppo, e troppo spesso al mio futuro incerto.
Perché in fondo ho bisogno di sentirmi libera, ma non ho un progetto, qualcosa a cui voglio arrivare nella vita che mi motivi.
|
|
09-01-2015, 21:22
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
|
ti tocca guardare il bicchiere mezzo pieno... per adesso e così... sei hai il ragazzo, prova a lavorare su un progetto per la tua vita futura assieme a lui.
|
|
09-01-2015, 21:34
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
|
Non ho consigli, vorrei staccarmi anche io, ma tanto non ne ho il coraggio e le capacità.
|
|
09-01-2015, 21:59
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 1,001
|
Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
sto cercando di convincermi che devo concentrarmi su quello che sto facendo, ma per qualche motivo mi riesce difficile.
penso troppo, e troppo spesso al mio futuro incerto.
Perché in fondo ho bisogno di sentirmi libera, ma non ho un progetto, qualcosa a cui voglio arrivare nella vita che mi motivi.
|
Forse sei bloccata nello studio perché in fondo hai anche un po' paura di finire, anche se lo vuoi. Dico così perché io ci pensavo, quando il traguardo si è fatto vicino, ultimi esami, tesi.. pensavo "cacchio poi che cavolo faccio? dovrò muovermi sul serio". L'università è un po' un'area grigia, infatti molti cazzeggiatori figli di papà ci si parcheggiano anni e anni, e ti dico anche per me la tentazione c'era, di prendermela comoda, un annetto ancora dai, al prossimo appello vado ecc (da brava evitante..), però a smuovermi è stato il fatto che andando fuori corso avrei perso diritto alla borsa di studio (senza la quale mai e poi mai sarei potuta andare all'uni) e avrei dovuto costringere tutti a fare sacrifici per me e la mia codardia.. prova a trovare anche tu una motivazione del genere magari.
|
|
09-01-2015, 22:02
|
#17
|
Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,643
|
Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul
Forse sei bloccata nello studio perché in fondo hai anche un po' paura di finire, anche se lo vuoi. Dico così perché io ci pensavo, quando il traguardo si è fatto vicino, ultimi esami, tesi.. pensavo "cacchio poi che cavolo faccio? dovrò muovermi sul serio". L'università è un po' un'area grigia, infatti molti cazzeggiatori figli di papà ci si parcheggiano anni e anni, e ti dico anche per me la tentazione c'era, di prendermela comoda, un annetto ancora dai, al prossimo appello vado ecc (da brava evitante..), però a smuovermi è stato il fatto che andando fuori corso avrei perso diritto alla borsa di studio (senza la quale mai e poi mai sarei potuta andare all'uni) e avrei dovuto costringere tutti a fare sacrifici per me e la mia codardia.. prova a trovare anche tu una motivazione del genere magari.
|
beh bisogna pure essere convinti di cio che si sta studiando ovviamente
|
|
09-01-2015, 22:09
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 1,001
|
Quote:
Originariamente inviata da red dragon
beh bisogna pure essere convinti di cio che si sta studiando ovviamente
|
Io non ero convinta per niente invece..
|
|
09-01-2015, 22:17
|
#19
|
Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
|
Tagliare il cordone ombelicale, prima psicologicamente e poi materialmente non è affatto facile, di questi tempi poi... Credo che in certe dinamiche familiari lo sia ancor di più. È naturale che i nostri genitori non siano sempre d'accordo con noi, in caso contrario non avremmo una personalità nostra. Sarebbe bello se ci sostenessero comunque e costantemente nel desiderio di emanciparci ma è rarissimo secondo me, anzi, utopistico, è doloroso per i genitori vedere i figli lasciare il nido.
Sta a noi farlo ed accettare che possano non condividere tutte le nostre scelte e non capiscano ogni nostro bisogno. Per mia esperienza posso dire che se inizialmente fanno le guerre puniche poi sopravvivono al distacco ed il rapporto ne esce spesso migliorato.
In certi momenti li ho odiati ma non voler loro bene non è mai stato possibile. Mi fanno arrabbiare ancora oggi a volte ma scappare di casa no, mi sembra solo un modo per autosvalutarsi.
|
Ultima modifica di rosadiserra; 10-01-2015 a 05:52.
Motivo: s
|
09-01-2015, 22:23
|
#20
|
Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,643
|
Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul
Io non ero convinta per niente invece..
|
e come si fa a trovare la motivazione per studiare ?
|
|
|
|
|