bigpig

(Spero di aver beccato la sezione, è il primo post )

Vi capita mai di essere travolti dalla voglia di fare qualcosa, dalla cosa più piccola alla cosa più grande, all'improvviso in un certo momento (cose tipo uscire, avere qualcuno intorno, dire qualcosa, avere la ragazza, fare determinata cosa che rimandate da tempo...) e di trovarvi subito, il momento dopo, a non aver più la minima voglia di farla o addirittura avete pensieri totalmente opposti che vi fanno quasi "schifare" o "odiare" la cosa che volevate fare?
Mi spiego meglio.

Mi sono accorto da un bel po' di tempo che mi capita spesso quando sono a casa da un po' troppo di aver voglia di uscire, di andare a prendermi una birra, di fare quattro chiacchiere con amici, insomma di fare cose che tutti i non-fobici fanno (certo, non esageriamo, non mi viene mai voglia di andare una serata in discoteca o di circondarmi di sconosciuti amici di amici).

Il fatto è che una volta uscito oppure anche non uscendo, passato qualche minuto a rifletterci, mi passa totalmente la voglia a tal punto che se sono fuori cerco ogni scusa per tornarmene a casa (nella mia testa frullano pensieri tipo "posso guardare quell'episodio di quella serie che mi manca" "posso ascoltarmi quel disco che volevo ascoltare" "posso cazzeggiare tranquillo tranquillo su internet steso sul letto" "posso continuare quel gioco che sto giocando") e se non sono ancora uscito ripudio completamente l'idea di uscire pensando che in realtà non ho bisogno di uscire per sentirmi meglio o che quello che sto facendo è più divertente.


Altra cosa che mi capita spesso, e poi lascio la parola a voi, è il desiderare fortemente di avere la ragazza, di avere una relazione, insomma di essere "sentimentalmente impegnato" (magari questo capita in quei momenti particolari dove ti ritrovi da solo nella tua stanza che stai facendo qualcosa che ti piace e che magari ti viene voglia di condividere con qualcuno o di mostrarla a qualcuno) per poi, dopo averci riflettuto un po', cominciare a fare pensieri del tipo "ho avuto quell'occasione X che non capiterà più, non ho voglia di ricominciare da capo" "mi irritano tutti voglio stare da solo per sempre" "cosa me ne faccio di una ragazza se non riesco neanche a (inserisci qualsiasi cosa che un fobico non farebbe mai)" "se capiterà capiterà altrimenti starò bene lo stesso" "sai che rottura dover mantenere un rapporto interpersonale così pesante" e via dicendo.

Insomma, se mi sono espresso comprensibilmente, capita anche a voi o posso dire di aver scoperto una nuova frustrante trappola mentale? (non so, magari ha a che fare con gli sbalzi di umore e il disturbo bipolare? o magari aspetto un bambino e mi vengono le voglie improvvise?)

Bacarospo

Presente

A me questa cosa capita con tutti i pensieri possibili e immaginabili.
Per esempio poco fa immaginavo (ormai la mia mente ha creato un universo parallelo,li si che mi trovo bene ) la mia vita con la ragazza che qualche anno fa mi ha "stregato"..

Ho iniziato a pensare come fosse bello poter condividere la quotidianità con lei.
Non è passato neanche 1 minuto che già facevo i conti con il "non ho niente da che gli possa interessare".."e poi con i suoi amici come mi comporto?"..

Che disastro

Yamcha

Sai che stavo pensando la stessa cosa? Spesso fantastichiamo su determinate cose senza realmente immaginare come sarebbe se le raggiungessimo...
Altro esempio: Se domani qualche anima caritatevole mi desse uno straccio di lavoro quanto potrei resistere senza impazzire?

alleny82

Sono un'esperta.

BlackDragon

Questo mi capitava sempre appena qualche anno fa.
Il problema è che le persone con le quali uscivo (sporadicamente) non mi piacevano, così come non mi piacevano i discorsi che facevano e i posti che frequentavano.
Non mi è più capitato quando ho cominciato a uscire con altre persone e fare altre attività.. o meglio, mi è capitato solo con gruppetti che passavano il tempo a raccontarmi fatti che coinvolgevano solamente loro (escludendomi e facendomi sentire alieno al loro mondo).

Dr.Scotti

Sì

Blue Sky

Certamente, anch'io

cancellato17797

Sì, capita. Sarà un po' l'essere volubili, sarà che avere istanze contrapposte genera questi diverbi interiori in cui una parte prevale sull'altra solo per un periodo di tempo determinato. Poi quella momentaneamente succube diventa dominante. E così via. Forse, semplicemente, all'entusiasmo iniziale subentrano le paure, i timori di non farcela, di fallire.
Di deludere se stessi e/o gli altri.
A volte credo che avere un carattere troppo bilanciato rispetto a certi estremi abbia questo inconveniente, si finisce per peccare di relativismo, come se dopotutto potesse andare bene tanto una cosa quanto un'altra, senza trovare una definizione univoca, un modello buono per qualsiasi situazione. E cercare di soppesare gli elementi di ogni particolare circostanza diventa un'impresa titanica, in cui si finsice per volteggiare tra un sì e un no.