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02-09-2014, 16:14
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#21
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,931
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Quote:
Originariamente inviata da phabio
Ciao a tutti.
Volevo chiedervi se siete rimasti soddisfatti del percorso di studi che avete affrontato durante le superiori o più in generale all'Università. Io per quello che mi riguarda penso che alle superiori ho sbagliato corso di studi e questo mi ha portato a pesanti conseguenze, non tanto nel rendimento ma quanto nella vita sociale.
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Anche a me è successa la stessa cosa sia dal punto di vista lavorativo che sociale.
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02-09-2014, 16:30
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#22
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 925
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Non ero propriamente convinto scegliendo elettronica, penso ancora che l'istituto tecnico industriale sia stata la scelta ideale, e sopratutto che mio padre abbia avuto ragione nel volermi dare uno slancio verso il mondo del lavoro, con domande che non condivido come "poi che vai a fare?" vista la mia confusione l'itis è l'istituto adatto visto il lavoro che ho svolto e svolgo sopratutto all'interno dell'istituto mi permette di poter ampiamente decidere dove andare una volta diplomato. E poi come progettò ho scelto di fare una domotica. E solo l'idea è molto stimolante.
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02-09-2014, 17:45
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#23
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,664
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Ho fatto lo scientifico, ma quando mi ero iscritto non mi rendevo conto che non era la scuola che non andava, ma tutto il resto della mia vita. Probabilmente se avessi fatto un istituto tecnico sarebbe andata ancora peggio.
Come ho già detto molte volte in questo forum, l'idea della scuola e dello studio è stata troppo presente nella mia vita a scapito di altri aspetti anch essi importanti che non sono stati curati per nulla....
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02-09-2014, 19:38
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#24
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Dovevo fare l'artistico almeno cazzeggiavo.
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02-09-2014, 21:26
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#25
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,220
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Quote:
Originariamente inviata da phabio
I rapporti sociali li ho sacrificati sempre fin dalle elementari per studiare, ma non mi riferivo a quello. Il fatto è che forse avrei dovuto scegliere un indirizzo più umanistico, non so se avrei trovato migliori compagnie ma avevo dei professori che insegnavano oltre nel mio istituto anche al liceo e parlavano sempre bene di quelle scuole.
Per curiosità: che scuola hai fatto? E in che senso hai datto due scuole diverse?
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istituto tecnico, sono ragioniere, vado bene per ogni lavoro, dal lavapiatti al contabile di un circo
in genere si ritiene che questo tipo di indirizzo faciliti molto l'inserimento nel mondo del lavoro, indipendentemente dall'università, onestamente non so quanto sia vero eh, posso solo parlare della mia esperienza che è abbastanza positiva, quando ho cercato ho trovato (possibile che la fortuna abbia fatto la sua parte, in più sono di Milano e qui credo sia un pò più facile rispetto ad altre zone)
nel corso del mio percorso scolastico ho cambiato scuola pur tenedo sempre lo stesso indirizzo, nella prima ho avuto problemi che mi portarono livelli di evitanza assurdi ._., non voglio nemmeno ricordare quei momenti
nella seconda invece mi sono da subito trovato benissimo ed anche la mia vita sociale di allora ne trasse giovamento (sempre nei limiti della mia evitanza militante )
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02-09-2014, 21:33
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#26
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,550
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Io ho fatto il professionale per contabile ma non mi è servito a nulla e non mi è rimasto nulla....
Prima di sceglierlo pensavo di fare alberghiera... Non so ma credo che qualcosa sarebbe cambiato..
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04-09-2014, 16:05
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#27
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Principiante
Qui dal: Aug 2014
Messaggi: 5
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Insoddisfatto del mio percorso scolastico, fin dalle medie.
I miei compagni di classe andarono tutti, ad esclusione di due di cui vi parlerò dopo, nella scuola medie del paese, mia madre invece mi costrinse ad andare in una scuola privata della città più vicina assieme a questi 2 miei compagni di classe.
Avevo sempre avuto problemi a creare rapporti con le persone, figuriamoci quando mi ritrovai in una classe composta da bambini del centro (io sono cresciuto in aperta campagna). Fui messo in una classe dove non conoscevo nessuno, riuscii a farmi solo un amico, l'unico altro che veniva dalla campagna.
I due compagni di classe di cui ho scritto prima erano i peggiori della mia classe delle elementari per rendimento scolastico e non erano molto svegli; questo e altri fatti che non sto a spiegarvi mi fecero pensare che i miei mi avevano scritto in una scuola per ritardati, un dubbio che avrei avuto per 2 anni.
Probabilmente questa dubbio sulle mie capacità mentali, unito al fatto che ero diventato ateo, mi fece scivolare in una profonda malinconia. Dopo 3 mesi di ottimo rendimento, il mio profitto calò notevolmente pur rimanendo abbondantemente sopra la sufficienza.
In terza media la malinconia diventò depressione vera e propria (ebbi i primi pensieri suicidi) e rischiai per la prima volta la bocciatura. Riuscii a recuperare e fui promosso.
Ancora una volta mia madre mi impose le sue scelte e fui costretto a fare il liceo scientifico, sempre in una scuola privata. Al liceo ebbi problemi più gravi: nessun amico, professori indifferenti ai problemi degli studenti, media sotto la sufficienza.
Dopo due anni di liceo, in cui fui miracolosamente promosso, riuscii a impormi su mai madre e cambia scuola, iscrivendomi a un tecnico.
Ero entusiasta del cambiamento e per alcuni mesi le cose andarono bene a dispetto del fatto che non riuscivo a farmi amici, ma poi iniziai a subire atti di bullismo da alcuni compagni di classe. Questo mi fece riprecipitare nella depressione e la mia media si abbassò andando sotto la sufficienza. Fui bocciato.
Ripetei l'anno con una classe leggermente migliore e fui promosso. In quarta la depressione si aggravò e smisi di studiare, consegnavo compiti in bianco e rifiutavo di farmi interrogare. Questa volta i professori si accorsero che qualcosa non andava in me e mi fecero presente che c'era uno psicologo gratuito nella scuola ogni mercoledì. Stranamente non avvertirono i miei genitori, forse perché ero maggiorenne.
Ovviamente fui bocciato, ripetei l'anno ma anche stavolta le cose andarono male: avevo una media al di sopra della sufficienza ma non ero riuscito a farmi amici , facevo molte assenze e in marzo smisi del tutto di andare a scuola, all'insaputa dei miei. Ricordo che dormivo fino alle 10-11 della mattina e poi andavo via prima che tornasse mia madre e facevo lunghe passeggiate durante le quali riflettevo sulla mia situazione.
La scuola avvertì i miei genitori delle mie assenze verso la fine di maggio.
Non vi scrivo la reazione di mia madre. Fui convocato dal preside in giugno, dopo la bocciatura per aver superato il numero di assenza consentito (cioè 50, mentre io ne avevo fatte oltre un centinaio). Quell'incontro mi infastidì abbastanza, dato che il preside mi chiese se era successo qualcosa in classe
che giustificasse la cosa. Pensai di rispondergli che era un po' tardi per chiederlo, ma mentii e risposi di no.
Il preside mi mise davanti a due alternative: fare il serale o tentare di recuperare l'anno. Ancora una volta mia madre decise per me e mi iscrisse al serale. La nota positiva della cosa fu che il consiglio dei professori spinse mia madre a mandarmi da uno psicologo.
Abbandonai in marzo anche il serale e per due anni non andai a scuola, rimanendo a casa uscendo solo per andare da psicologi e psichiatri.
Mi fu diagnosticato un disturbo depressivo e un disturbo schizoide di personalità e mi prescrissero dei farmaci.
Quest'anno le cose sono andate bene, penso di essere vicino alla guarigione dalla depressione: mi sono reiscritto in una scuola privata a marzo, indirizzo liceo scientifico(stavolta ho scelto io, dietro consiglio della psicologa che mi segue), ho fatto il programma di 9 mesi in 3, e ho superato l'esame esterno con una media del 6,89 e sento che l'anno prossimo andrà molto meglio.
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04-09-2014, 16:26
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,567
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Sono piuttosto soddisfatto delle scelte scolastiche che, fortunatamente, son sempre state mie senza influenze esterne.
Dopo le medie, ho assecondato il mio interesse per la matematica, iscrivendomi allo scientifico.
Avendo confermato allo scientifico questa mia inclinazione e, avendo, al contempo, sviluppato anche interesse per l'economia, al termine del liceo fui leggermente indeciso tra ingegneria gestionale e economia.
Scelsi ingegneria per una questione di qualità delle facoltà nella mia città (ingegneria ottima, economia molto meno) e per minor concorrenza in uscita.
Forse è stata la scelta giusta dal punto di vista professionale (a due anni dalla laurea ho un ottimo lavoro) ma non del tutto per il mio interesse.
Mi son reso conto, infatti, soprattutto durante la triennale, che il mio interesse era molto più orientato verso i corsi di economia/finanza/organizzazione piuttosto che verso quelli più strettamente ingegneristici/tecnici. Per cui scelsi poi una specializzazione molto più orientata alla gestione economica dell'impresa.
Forse scegliendo economia, avrei assecondato meglio questa mia inclinazione... ma avrei anche dovuto cambiar sede, visto che nella mia città ingegneria è un'ottima facoltà, economia solo discreta.
Prima di cambiar lavoro, avevo pensato anche di poter prefezionare la mia formazione aggiungendo una laurea specialistica in economia (facendola da studente-lavoratore). Tuttavia ora, con questo nuovo impiego, più gratificante ma anche più gravoso, non riuscirei proprio.
Se, invece, penso ad un altro percorso di studi che mi piacerebbe seguire è quello in Storia dell'arte. Una disciplina che mi ha sempre affascinato, però mi scoccerebbe non poter seguire le lezioni universitarie, che sicuramente danno qualcosa in più rispetto allo studio da auto-didatta.
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Ultima modifica di Boston; 04-09-2014 a 17:29.
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04-09-2014, 17:12
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#29
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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A posteriori invece di scientifico, uni e dottorato (ora sono disoccupato) avrei fatto il classicoper il greco e poi di corsa a fare il termoidraulico.
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04-09-2014, 22:13
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,827
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Quote:
Originariamente inviata da phabio
Ciao a tutti.
Volevo chiedervi se siete rimasti soddisfatti del percorso di studi che avete affrontato durante le superiori o più in generale all'Università. Io per quello che mi riguarda penso che alle superiori ho sbagliato corso di studi e questo mi ha portato a pesanti conseguenze, non tanto nel rendimento ma quanto nella vita sociale.
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Del liceo mi importa ben poco. L'ho fatto, era la scelta sbagliata, pazienza. Mi pesa molto di più il come l'ho vissuto, o sarebbe meglio dire non-vissuto. Va be'.
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04-09-2014, 23:55
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#31
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,629
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Ho sbagliato a non studiare
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