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14-06-2019, 17:44
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#81
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,473
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Originariamente inviata da syd_77
La gente non si rende conto di quanto rischia, soprattutto i ragazzetti..ieri ci sono andato vicino..sono riuscito a bloccarmi, avevo già il bullock in mano, ma non ci si può bloccare sempre. A te cosa succede? Come ti prendono in giro?
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Vicini di casa, coetanei, insultano ad ogni occasione, sono andato con un coltello al piano di sopra e all'ultimo mi sono fermato ma non so se ci riuscirò sempre e sto valutando persino una comunità per evitare la galera...
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14-06-2019, 17:55
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#82
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Originariamente inviata da bukowskiii
Vicini di casa, coetanei, insultano ad ogni occasione, sono andato con un coltello al piano di sopra e all'ultimo mi sono fermato ma non so se ci riuscirò sempre e sto valutando persino una comunità per evitare la galera...
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Una mazza da baseball.. così non ammazzi la gente però forse la prossima volta stanno più attenti.
Inviato dal mio SM-A750FN utilizzando Tapatalk
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14-06-2019, 18:04
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#83
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Originariamente inviata da Angus
In gioco, non in discussione
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Che cosa intendi concretamente con mettersi in gioco?
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14-06-2019, 18:37
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#84
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Originariamente inviata da Franz86
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Dici bene Franz. Infatti noi non ci "salveremo" temo. Al limite sopravviveremo. Qualcuno troverà un suo baricentro minimo senza ammattire socializzando o interagendo con altri su internet o adottando una qualche condotta di vita frugale socialmente, ma magari ""gratificante"" per altri aspetti, qualcuno proverà a disciplinarsi con qualche dottrina stoica o ascetica, qualcuno si concentrerà su hobby o attività solitarie, insomma un minimo di margine di azione lo si troverà e in ogni caso ci si potrà sempre aspettare che qualcosa di miracoloso possa succedere. Altri invece magari vegeteranno in una lenta sofferenza, o saranno invece sempre più sopraffatti dal dolore. Non lo so. Qualcuno non ce la farà forse.. E questo è tragico e ugualmente o più doloroso di possibili malformazioni.
Tuttavia non ritratto questa frase "la fobia sociale è meno grave della progeria", perché non è inscritto nel disturbo che sia irreversibile e inguaribile o anche solo un po' migliorabile, ed essendo condizionata spesso e volentieri da situazioni di insicurezza rispetto al proprio aspetto fisico è molto più probabile che chi soffre di progeria possa anche soffrire della stessa insicurezza, e più fondatamente visto la gravità delle malformazioni, che chi soffre di fobia sociale possa ammalarsi di progeria.
Ecco la definizione finale, che mette fine al dibattito tra cosa sia più grave, con la mia vittoria definitiva: chi soffre di gravi malformazioni fisiche non per questo si salverà (anzi!) dalla possibilità di soffrire di tutte le stesse malattie mentali di chi invece soffre delle stesse ma che difficilmente potrà sviluppare se non le ha, gravi deformità fisiche. Può succedere, ma solitamente ci si nasce già. Insomma mentre a un corpo mostruoso è pressoché connessa una inevitabile sofferenza mentale, alla sofferenza mentale non è affatto connesso un corpo mostruoso.
FINE.
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14-06-2019, 19:57
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#85
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,022
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
Ecco la definizione finale, che mette fine al dibattito tra cosa sia più grave, con la mia vittoria definitiva: chi soffre di gravi malformazioni fisiche non per questo si salverà (anzi!) dalla possibilità di soffrire di tutte le stesse malattie mentali di chi invece soffre delle stesse ma che difficilmente potrà sviluppare se non le ha, gravi deformità fisiche. Può succedere, ma solitamente ci si nasce già. Insomma mentre a un corpo mostruoso è pressoché connessa una inevitabile sofferenza mentale, alla sofferenza mentale non è affatto connesso un corpo mostruoso.
FINE.
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la mia vittoria definitiva
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14-06-2019, 20:04
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#86
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Che cosa intendi concretamente con mettersi in gioco?
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Fobico x vorrebbe, in teoria, vivere una relazione d'intimità. In un ipotetico confronto con altre persone, però, lo ammette con difficoltà, anche se queste sono confermative. Se lo comunica a parole, lo nega con il corpo, rifuggendo lo sguardo altrui, usando un tono di voce piatto, balbettando, ecc.
Se anche l'interlocutore del caso non drammatizzasse tali comportamenti rifiutanti, fobico x non sarebbe comunque soddisfatto. Quello che desidera non è " essere chi è, cercando buoni rapporti nonostante le chiusure, eventualmente, se lo desidera, cercando di dismetterle" ma " essere un'altra persona, priva di tali chiusure". E' solo a partire da questo che sarebbe disposto a porsi autenticamente in relazione.
Tizio è impacciato (o sovrappeso, con il naso storto, basso, alto, uomo, donna, con pochi mezzi, ecc.). Il desiderio " voglio trovare un/a partner con cui sto bene" lo subordina al desiderio " voglio non essere impacciato, e magari non esserlo mai stato". Essendo il secondo irrisolvibile (a meno di non formularlo in altri termini), il primo non arriva mai a esprimerlo concretamente. Vale a dire, non si mette mai davvero in gioco, cioè non comunica mai ciò che desidera. Non chiede mai niente, o lo fa senza un reale coinvolgimento.
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14-06-2019, 20:49
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#87
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Generalizzazione enorme.
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E totalmente abominevole…
Io anche stasera, probabilmente domenica e lunedì esco in mezzo alla gente mettendomi in gioco ma nulla è mai cambiato sotto certi aspetti…(sotto altri qualcosina è migliorato)….
Ripeto anche qui evitate di generalizzare sugli utenti di questo Forum voi non sapete un piffero delle inaudite bombe atomiche interne derivate da anni di bullismo, rifiuti schifati, esortazioni al suicidio, banalizzazioni immense (al sottoscritto hanno banalizzato addirittura due lutti consecutivi perché sono un beta) con cui qualche iscritto deve quotidianamente convivere…
Vi prego lasciate perdere..
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14-06-2019, 21:03
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#88
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
La difendo. Si applica, secondo me, alla stragrande maggioranza.
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Si applicherá a te.
Io faccio la maestra, ho fatto l'animatrice,andavo in discoteca,mi sono laureata, non mi sono mai permessa di ritirarmi,l'ho dovuto fare solo per salute fisica, ma neanche tanto.
E ho una fs diagnosticata e grave che non migliora mai ma peggiora di anno in anno e altri disturbi correlati fra cui attacchi di panico, agorafobia, eritrofobia,disturbo d'ansia generalizzata per i quali prendo 5 farmaci al giorno(no che poi non si risponda eh ma non sei fobica).
Non avrò fatto bunjee jumping nella mia vita e non avrò vissuto appieno come gli altri, ma mi sono messa in gioco tantissimo a livello relazionale per i disturbi che ho, non è servito a nulla ma l'ho fatto, non mi sono ritirata nonostante bullismo traumi e tutto.La fs la sfido tutti i santi giorni e me ne tengo le conseguenze, sarò una minoranza?Non so.
La paura di soffrire non mi ha mai fermata, ed era meglio se mi fermavo invece.
Che ci siano alcuni "adagiati" non lo nego, che siano la stragrande maggioranza mi pare esagerato.
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14-06-2019, 21:13
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#89
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Originariamente inviata da Markos
E totalmente abominevole…
Io anche stasera, probabilmente domenica e lunedì esco in mezzo alla gente mettendomi in gioco ma nulla è mai cambiato sotto certi aspetti…(sotto altri qualcosina è migliorato)….
Ripeto anche qui evitate di generalizzare sugli utenti di questo Forum voi non sapete un piffero delle inaudite bombe atomiche interne derivate da anni di bullismo, rifiuti schifati, esortazioni al suicidio, banalizzazioni immense (al sottoscritto hanno banalizzato addirittura due lutti consecutivi perché sono un beta) con cui qualche iscritto deve quotidianamente convivere…
Vi prego lasciate perdere..
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Ciao Marco leggo solo ora i tuoi commenti, certo che vedere le ragazze esortare al suicidio è veramente schifoso. Io di esperienze con le ragazze non ne ho e ho fatto appunto una scuola di sfigati di cui gli ultimi due in una completamente maschile ma leggere certi comportamenti da delle ragazze mi lascia davvero allibito. Comunque già dal modo in cui scrivi nel forum si vede che sei una persona colta e ti auguro il meglio.
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14-06-2019, 21:18
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#90
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Originariamente inviata da Mik80
Ciao Marco leggo solo ora i tuoi commenti, certo che vedere le ragazze esortare al suicidio è veramente schifoso. Io di esperienze con le ragazze non ne ho e ho fatto appunto una scuola di sfigati di cui gli ultimi due in una completamente maschile ma leggere certi comportamenti da delle ragazze mi lascia davvero allibito. Comunque già dal modo in cui scrivi nel forum si vede che sei una persona colta e ti auguro il meglio.
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Colto non lo sono per niente (qui c'è gente che scrive molto meglio di me) e soprattutto non ho la mente abbastanza sgombra per poter esprimere i miei pensieri come vorrei…
Sono annientato dalla depressione…
Quanto ho narrato sulle esortazioni al suicidio sono episodi che mi sono capitati a pioggia durante l'età adolescenziale in età adulta la denigrazione c'è bella potente ma assume connotati e caratteristiche diverse diciamo più diplomatiche…
Grazie comunque per le belle parole...
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14-06-2019, 21:21
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#91
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,022
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Nel mio caso la fs è migliorata (quasi andata del tutto via?)con la cbt e l'esposixione, ma altri disturbi invece non solo non son migliorati facendo terapia ed impegnandomi, son pure peggiorati...c'è un fattore di ''impegno del singolo''ma purtroppo niente va per tutti.
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14-06-2019, 21:24
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#92
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Quote:
Originariamente inviata da Markos
Colto non lo sono per niente (qui c'è gente che scrive molto meglio di me) e soprattutto non ho la mente abbastanza sgombra per poter esprimere i miei pensieri come vorrei…
Sono annientato dalla depressione…
Quanto ho narrato sulle esortazioni al suicidio sono episodi che mi sono capitati a pioggia durante l'età adolescenziale in età adulta la denigrazione c'è bella potente ma assume connotati e caratteristiche diverse diciamo più diplomatiche…
Grazie comunque per le belle parole...
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Sicuramente più colta di me sicuramente . Ma non essere annientato cerca tra i farmaci qualche rimedio.
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14-06-2019, 22:42
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#93
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Si applicherá a te.
Io faccio la maestra, ho fatto l'animatrice,andavo in discoteca,mi sono laureata, non mi sono mai permessa di ritirarmi,l'ho dovuto fare solo per salute fisica, ma neanche tanto.
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Sì, e hai fatto tutto per dovere, di malavoglia, o almeno questo traspare da quello che scrivi. Obbedendo a principi e idee di cui secondo me hai le palle piene e che non ti rappresentano granché, dato che il ruolo a cui ti costringono è semplicemente un incubo.
Non dico (ci mancherebbe) che non sei fobica, ma che non hai affrontato davvero la cosa, che non significa buttarsi meccanicamente nell'una o l'altra situazione, prendere farmaci o fare una terapia come se avessi un'appendicite; ma prendersi sul serio, senza ridurre la propria vita a un elenco di traguardi esterni. Non ti autorizzi pienamente a desiderare quello che ti pare, ma lo fai in modo inibito e conflittuale: vivi il tuo desiderio di ritirarti come se non ti appartenesse ma lo subissi. Lo affronti senza interessartene più di tanto, cedendogli ciecamente o combattendolo altrettanto ciecamente, in modo sostanzialmente crudele. Perché sei tanto inibita nel tuo prenderti cura di te stessa? Come lo sono io, per inciso: non sono particolarmente più risolto di te, ma credo che tu lo sappia.
E perché ci aggiungi tutti questi corollari di cazzate? Cosa vorresti dire davvero, e perché? E perché non ti permetti di farlo? Rispondere a questo, e non lasciare che resti tutto lettera morta, mi sembra un vero atto d'amore per sé, e "fare qualcosa" di reale.
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14-06-2019, 23:25
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#94
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 911
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In televisione fanno vedere spesso queste persone gravemente malate con il sorriso sulle labbra, così si mettono tutti la coscienza apposto.
"Se sono felici loro allora che diritto io di lamentarmi, la vita è bella ecc..."
Quando per ognuno di loro ce ne sono dieci che chiedono l'eutanasia.
Ma di queste storie non si parla, perchè la vita è bella.
Mi viene ancora di più l'angoscia e il disgusto per la condizione umana.
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14-06-2019, 23:45
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#95
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Angus però mi sembri un po' troppo fiducioso nell'esercizio della libera scelta. Non è proprio così naturale di deliberare in modo disinteressato sulla direzione che deve prendere il proprio stato mentale. Un po' decontestualizzandola, prima di poter rispondere al richiamo razionale di quella voce della coscienza interiore di matrice kantiana, nei casi di malessere psicologico, in misure diverse a seconda della gravità, si deve fare grande violenza a se stessi e non è detto che ci si riesca. Non è il pensiero decisionale operato da un osservatore imparziale. C'è la resistenza vera, carnale, del corpo, del cuore e del respiro fuori controllo, dei giramenti di testa forse, della confusione mentale. La mediazione del pensiero non è un dato di natura ugualmente limpido in tutti allo stesso modo. Ciascuno deve confrontarsi con un mondo personale che a volte è interamente occupato dal dolore e non offre alcun margine di dialogo, di autocontrollo e autodisciplina.
Guybrush la discussione si è sviluppata molto dal primo post. Anche tu hai un po' travisato quel che ho scritto
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15-06-2019, 00:38
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#96
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
Angus però mi sembri un po' troppo fiducioso nell'esercizio della libera scelta. Non è proprio così naturale di deliberare in modo disinteressato sulla direzione che deve prendere il proprio stato mentale. Un po' decontestualizzandola, prima di poter rispondere al richiamo razionale di quella voce della coscienza interiore di matrice kantiana, nei casi di malessere psicologico, in misure diverse a seconda della gravità, si deve fare grande violenza a se stessi e non è detto che ci si riesca. Non è il pensiero decisionale operato da un osservatore imparziale. C'è la resistenza vera, carnale, del corpo, del cuore e del respiro fuori controllo, dei giramenti di testa forse, della confusione mentale. La mediazione del pensiero non è un dato di natura ugualmente limpido in tutti allo stesso modo. Ciascuno deve confrontarsi con un mondo personale che a volte è interamente occupato dal dolore e non offre alcun margine di dialogo, di autocontrollo e autodisciplina.
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Commento molto appropriato. So bene che pensieri ed emozioni non stanno solo nella testa, ma anche nel corpo, nei muscoli, negli organi... E che rinchiudersi in una testa dissociata e dunque falsamente libera e potente è un'illusione equivalente e opposta al negarla instupidendosi. Anche a me il dolore è a volte sembrato insopportabile, e in più occasioni mi sono trovato a non sentirmela di affrontarlo (anche in maniera radicale).
So però, per esperienza (se ti fidi), che questa percezione è fittizia e dipende, più che dal dolore oggettivo, dalla decisione di non farsi carico di esso e di ciò che lo causa. La solitudine, ad esempio, la soffriamo principalmente perché neghiamo il nostro desiderio di relazioni reali, ovvero di essere amati (e di amare). Se siamo afflitti da qualcosa (parlando di questioni "psicologiche"), si tratta di scelte crudeli fatte quando eravamo molto giovani e stupidi, e della nostra decisione di considerare chiuso il discorso. Ma ci sono altre vie, impegnative ma anche appaganti, nel bene e nel male.
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15-06-2019, 00:41
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#97
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
I fobici evitano accuratamente di mettersi in gioco e rischiare, anche solo minimamente. Questa non è selettività. Non è che hanno paura di essere presi in giro a 35 anni (siamo seri), è che sono indisponibili ad affrontare emotivamente la realtà (quella vera, non la collezione di bugie e illusioni che raccontano a sé e agli altri). Credo che si tratti proprio di voler essere normali, e dunque di voler rimuovere "chirurgicamente" (con i farmaci, con le terapie miracolose, con la "forza di volontà") tutto ciò che crea problemi. E' una scelta crudele presa da adolescenti e trascinata irriflessivamente per gli anni a seguire. Ma se tu non vuoi essere te stesso, chiaramente non desideri realmente la compagnia di nessuno. Non vuoi salvarti: vuoi dimenticarti di essere al mondo.
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Ma qui ce' l abitudine di etichettarsi tutti fobici perche' la scritta in blue del sito e' strafiga e dopo tanti anni di frequentazione ci sentiamo tutti un po fobici , poi se nn lo eri quando sei entrato nel sito di sicuro ci esci un po fobico .... cmq trovo la tua descrizione molto accurata.
Molti confondono fobico con disadattato , asociale, impedito etc... ce ne so tanti , uno dice fobico cosi sta apposto
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Ultima modifica di varykino; 15-06-2019 a 00:49.
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15-06-2019, 07:32
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#98
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
Ma qui ce' l abitudine di etichettarsi tutti fobici perche' la scritta in blue del sito e' strafiga e dopo tanti anni di frequentazione ci sentiamo tutti un po fobici , poi se nn lo eri quando sei entrato nel sito di sicuro ci esci un po fobico .... cmq trovo la tua descrizione molto accurata.
Molti confondono fobico con disadattato , asociale, impedito etc... ce ne so tanti , uno dice fobico cosi sta apposto
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Mi pare anche a me.
In questo forum si è sviluppata la convinzione fobico=persona con scarso successo con le donne.
Quella è una possibile conseguenza,non la patologia.
Tale conseguenza può essere dovuta a fs oppure ad altro.
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15-06-2019, 08:04
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#99
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
Ancora mi metti in bocca sto dualismo mente-corpo? Ma fai finta di non vedere quello che scrivo o sono io incomprensibile? Affermare una separazione insanabile dei due non è più sbagliato che affermare un monismo riduzionista. C'è una compresenza/corrispondenza che non si appiatisce ne solo sull'uno né solo sull'altro.
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Secondo me se si assume che c'è corrispondenza stretta e che la materia è regolata da certe leggi si appiattisce e come su uno dei due, dato che l'altro è solo un fenomeno emergente che causalmente non fa praticamente nulla di più dell'altro.
Non c'è monismo, perché è abbastanza evidente che mente e materia son cose distinte, ma c'è poi una forma di riduzionismo verso il materiale in termini causali che non vedo come aggirare. Puoi descrivere quel che fai in termini mentali, ma sempre dai termini materiali dipende dal punto di vista causale. Posso capire cosa fa un computer analizzando un algoritmo e comprendendo la cosa ad alto livello, ma praticamente l'evoluzione del sistema dipende da oggetti fisici dal punto di vista causale. Quando io penso che viene attribuito un valore ad una variabile la cosa dovrà esser fatta materiamente in termini fisici, e viene fatta in base a leggi materiali.
Dipende tutto dalle leggi sottostanti a cui è soggetta la materia del cervello (biologico o elettronico che sia), per questo per me questa forma di riduzionismo qua è inevitabile, tutto poi piomba nella descrizione materialistica di come si modifica la materia, anche se magari in termini pratici può essere meno adatta questa descrizione per sapere come evolve un sistema effettivamente. Io tramite un algoritmo posso stampare un documento ignorando totalmente il processo fisico sottostante, che dovrà pur esserci ed è comunque regolato. Non è che io facendo quel che faccio ad alto livello posso andare contro le leggi fisiche che regolano la macchina e i pezzi di cui è fatta. Se sono riuscito a stampare il documento è perché c'è una catena fisica di causa effetto sottostante, e da queste catene non possiamo tirarcene fuori con la mente. Stringi stringi là le cose devono andare a planare, a meno che dei pensieri non riescano a sovvertire delle leggi di natura, ma nessuno ha mai mostrato cose del genere.
Ascolti una canzone, senti suoni, ti piace il ritmo e magari decidi di iniziare a muoverti ritmicamente. Spostiamoci a livello cerebrale e materiale, arrivano delle particelle messe in certe configurazioni ai recettori, colpiscono altre particelle che si spostano e modificano l'assetto cerebrale in certi modi fino a modificare i sistemi che regolano i movimenti del corpo, partono altri segnali arrivano ai muscoli e questi si muovono.
In termini mentali la cosa si traduce nella decisione di muoverti in base a tutto l'assetto attuale, ma in tutta questa catena causale la mente non ha fatto un bel niente di diverso, i pensieri e le decisioni prese non possono provocare qualcosa di causalmente diverso in termini materiali rispetto alla catena causale fisica sottostante...
O tu credi che possa capitare una cosa del genere?
In pratica come ha fatto notare qualcuno la mente e quel che pensa la mente dipende da com'è fatto il cervello, che è un sistema fisico regolato da leggi, e così com'è difficile regolare il funzionamento di altri organi potrebbe essere difficile regolare in certi modi l'evoluzione di questo, la mente non è un agente indipendente che modifica il cervello a piacere, esiste in certi modi solo in base a com'è fatto il cervello.
E' questa visione qua che sto contestando, l'idea che esistano margini di libertà mentali che sovvertono poi localmente l'evoluzione in termini di leggi fisiche. Se invece siamo d'accordo, fine della discussione, ho interpretato male, se non siamo d'accordo bestemmia e fa quel che ti pare.
Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
Si insiste su una dimensione esistenzialistica-individualistica dei problemi. Conta solo quello che si prova individualmente. C'è alla base una concezione antropologica molto limitata. Ci si preclude la possibilità di vedere nell'individuo la sua ineludibile origine sociale, dinamica, dialetticamente costituita nel rapporto con l'Altro. E dunque ci si preclude la possibilità di ogni eventuale rinegoziazione delle proprie convinzioni, delle proprie ossessioni, dei propri scopi, dei propri valori di riferimento, del proprio mondo interiore ritenuto vero e intoccabile nella sua autoevidenza immediatamente percepita. Di nuovo, mai negato il dolore che si può provare in certe situazioni psicologiche, mai negato che ciascuno prova quel che prova nella sua dimensione individuale.
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La rinegoziazione non è una possibilità che si preclude liberamente l'individuo, è questo il punto.
Perché tu ammiri tanto Sammy Basso?
Spiegamelo.
Se si arriva davvero all'idea che la mente non è un agente influenzante indipendente col quale va identificato l'individuo, meriti e colpe secondo me svaniscono tutti nel nulla.
Nessuno ha alcun merito di essere quel che è, è soltanto quel che poteva essere in questa realtà come una pulce, un televisore rotto, una pietra, una nuvola, budda, l'ultimo dei barboni, e via dicendo. Capita solo poi che alcune cose ci interessano, altre meno, e così via, ma è soggettiva questa gerarchia.
E' solo questione di simpatia.
Comunque io non riesco ad invidiare la situazione di questa persona, tu forse vorresti stare al posto suo, scambieresti la tua infelicità e vita con la sua felicità e vita.
Io no, questa forse è una differenza fondamentale che mi rende intrattabile in tal senso. Questa spinta qua a monte dentro non ce l'ho, e fino ad ora sinceramente non è saltata fuori anche stando a contatto con altri, mi possono far vedere diecimila casi del genere, lo stesso non vorrei essere felice così, non si attiva nulla dentro di me.
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Ultima modifica di XL; 15-06-2019 a 09:59.
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17-06-2019, 13:19
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#100
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 286
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/17/la-mia-passione-e-la-chirurgia-e-a-15-anni-ho-inventato-uno-stent-ma-non-andro-allestero/5183916/
Voglio morire
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