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14-06-2019, 10:15
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#61
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Quote:
Originariamente inviata da the_Dreamer
Fatto.
Mi imbottisco di farmaci da anni, senza alcun beneficio.
Ormai neanche gli psichiatri sanno con precisione cosa prescrivermi (tenendo conto che la diagnosi non è solo fobia sociale).
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Grazie per la testimonianza. Hai appena dimostrato a tutti che non si può ridurre la psiche al piano "fisico" e che invece è necessario un percorso appunto psicologico, fatto di esperienze relazionali, emotive ecc.
I farmaci come dicevo in altra discussione dovrebbero servire a dare un input iniziale, fornire una "assistenza psicologica" di base, proprio perché nessuno nega la dimensione organica dell'uomo e il lato neurologico di emozioni, sensazioni, pensieri ecc, che pure non è che un lato della medaglia.
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14-06-2019, 11:21
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#62
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Quote:
Originariamente inviata da milton erickson
Questi discorsi secondo me hanno poco senso..o meglio..e' sbagliata la domanda che ci si fa in questi casi..
Chiedersi se sia giusto lamentarsi della propria sorte quando c'è gente che sta peggio serve a poco..per il semplice fatto che c'è sempre qualcuno che sta peggio di noi..e quindi di fatto nessuno o quasi avrebbe diritto di farlo
Semmai sarebbe interessante capire come ha fatto Sammy Basso a reagire positivamente proprio per trarne ispirazione...sapendo però che verosimilmente imitarlo non deve essere tanto semplice
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Che non è la domanda iniziale della MIA discussione. Il fatto che ci siano sofferenze varie e che nessuno può dire cosa provino altri nei vari problemi fisici/psicologici non significa che allora tutto stia allo stesso livello e non sia possibile tratteggiare una visione globale indicativa delle diverse gravità. Io dicevo di ridimensionare certe scale estetiche idiote, sì, idiote, di fronte alle mostruosità vere come la progerie.
Alla domanda "come ha fatto Sammy a salvarsi" ho risposto. L'hanno salvato gli altri. L'ha detto lui stesso al termine dell'intervista.
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14-06-2019, 11:53
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#63
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
Altrimenti il sospetto che sia come dice Angus viene. E anche che dopotutto non sia sempre e comunque un male così insopportabile.
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Si potrebbe dire che proprio questa sopportabilità rende questi disturbi ancora più dannosi.
Solo quest'osservazione, per il resto non mi sono fatto un'opinione... BANG! (cit)
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14-06-2019, 12:45
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#64
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Principiante
Qui dal: Apr 2019
Messaggi: 6
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
Ieri sera ho visto l'intervista a Sammy Basso su Rai 3. Non ricordo quand'è stata l'ultima volta che mi sono sentito così in soggezione, così un miserabile e un verme rispetto a qualcuno da pensare che se avessi avuto a portata di mano una pistola mi sarei fatto saltare la testa per il miserabile che sono. Davvero. Io ho orrore della mostruosità, non dei "mostri", della mostruosità. Di fronte alle deformazioni, di fronte ad offese così grandi della Natura allo Spirito non c'è verità umana, nè tanto meno divina, (perchè cazzo se esiste Dio, e ci sono certi suoi piani che non conosciamo che giustificherebbero i Sammy Basso io mi schiero subito con Satana), che possa in nessun modo offrire qualche supporto morale, qualche appiglio reale per non buttarsi sotto un treno. Qui non basta la coscienza di classe per emanciparsi. Questa è la coscienza di un uomo che ha subito un torto dalla Natura. E non può fare niente. Eppure è ottimista, positivo. Felice. Ama la vita.
Io di fronte a un "condannato" dalla vita che sorride al suo giustiziere, la vita appunto, a uno a cui a mio avviso nessuno potrà mai dire niente di sensato, la scienza, la religione, la filosofia, quel che si vuole, lui avrebbe tutte le ragioni per pisciare su tutto ciò; di fronte a uno che non è mai stato ricambiato nelle sue infatuazioni amorose, che sa che probabilmente non lo sarà mai (ma per davvero, non per congetture come si fanno nel forum) io mi sento un viscido insetto che merita di sparire. Mi aspetto che anche quelli che qui parlano di scale di bellezza, e criteri esteriori e spesso si struggono per imperfezioni più immaginarie che reali (spesso non vuol dire che vale per tutti) si sentano così.
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Ricordo di una ragazza che fu colpita dalla paralisi di Bell, dall'oggi al domani, senza la possibilità di guarigione, era disperata per la sua condizione e sputava veleno su chi aveva problemi psichici (ansia attacchi di panico depressione ecc ecc) dicendo loro che erano dei rammolliti, incapaci di reagire alla loro condizione, mentre lei non avrebbe mai riavuto la sua faccia.
Io credo che sia impossibile mettersi nei panni "dell'altro", capire la sua sofferenza, quello che a me potrebbe far soffrire tanto da rendermi invalidante l'esistenza, ad un altro magari fa un baffo, o quasi.
Non siamo tutti uguali e non tutti abbiamo gli stessi strumenti per affrontare ciò che ci capita nella vita.
Seduta su una sedia, guardavo fuori dalla finestra un passante, assorto nei suoi pensieri, chissà cosa aveva nella testa, ma io lo invidiavo, perché lui camminava per strada, ed era autonomo, e camminava e mangiava e parlava e dormiva.
Io non potevo, ero completamente paralizzata da una sindrome ansioso-depressiva non ancora diagnosticata, che pian piano mi stava portando nel baratro..
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14-06-2019, 12:46
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#65
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
Grazie per la testimonianza. Hai appena dimostrato a tutti che non si può ridurre la psiche al piano "fisico" e che invece è necessario un percorso appunto psicologico, fatto di esperienze relazionali, emotive ecc.
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S'è dimostrato (nel caso specifico) solo che le cure disponibili come pillole da ingerire non sono tanto efficaci, non s'è dimostrato che poi il percorso psicologico come lo hai in mente tu sicuramente funziona.
Aver verificato che il farmaco chimico disponibile attualmente sia inefficace non dimostra che poi siano efficaci altri approcci attualmente esistenti e che quindi si hanno sicuramente in mano soluzioni funzionanti per tutti.
E nemmeno si può dedurre che esista una sorta di mente-anima indipendente dal supporto fisico, altra estrapolazione indebita non giustificata dai dati disponibili.
Non è che le cure psichiatriche attualmente disponibili influiscono in ogni modo possibile ed immaginabile sulla struttura del cervello di una persona, modificano solo alcuni parametri in certi modi molto specifici.
Dal fallimento di un tipo di cura non si può dedurre che le altre alternative siano efficaci (e nemmeno inefficaci).
Alcune persone disagiate risultano intrattabili sia in termini di cure con sostanze psicoattive sia in termini di percorsi psicoterapeutici disponibili. Ma sembra che continui a negarlo.
L'intrattabilità comunque non è un qualcosa che ha a che fare direttamente con la gravità di un disturbo, ha a che fare con le cure disponibili. Anche certi tipi di intolleranza verso certi alimenti sono intrattabili attualmente (non ci sono cure, le persone devono adattarsi al disturbo e basta) ma non risultano così gravi per gli ammalati stessi in molti casi.
La gravità di un disturbo secondo me ha soprattutto a che fare con l'impatto che il disturbo specifico ha sulla qualità della vita del singolo.
Si può generalizzare in parte, e fare una gerarchia di riferimento della gravità (individuando i settori esistenziali più colpiti) ma poi in sostanza questa cosa ha anche a che fare con l'individuo specifico e i suoi valori di riferimento e scopi come ha fatto notare finalmente.
Se una persona fosse un prete convinto immagino che se fosse colpito da una forma di impotenza sessuale ed infertilità questo disturbo impatterebbe meno sulla qualità della sua vita. Non direi poi che un prete del genere è un tot di spanne sopra alla donna che si dispera a causa del fatto che non può avere figli solo per il fatto che il prete non si dispera e accetta la situazione meglio perché probabilmente gliene frega anche meno di avere dei figli e riprodursi.
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Ultima modifica di XL; 14-06-2019 a 13:22.
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14-06-2019, 14:01
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#66
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Quote:
Originariamente inviata da XL
S'è dimostrato (nel caso specifico) solo che le cure disponibili come pillole da ingerire non sono tanto efficaci, non s'è dimostrato che poi il percorso psicologico come lo hai in mente tu sicuramente funziona.
Aver verificato che il farmaco chimico disponibile attualmente sia inefficace non dimostra che poi siano efficaci altri approcci attualmente esistenti e che quindi si hanno sicuramente in mano soluzioni funzionanti per tutti.
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Il discorso psicologico come lo ho in mente io è un discorso sociologico. L'ho detto prima che non ci si salva da soli. L'individuo ha un margine di azione limitato che riguarda l'autodisciplina di sè attraverso per esempio l'acquisizione di riferimenti estetici, etici, sociali diversi da quelli dominanti, da cui io credo, dipendano gran parte dei vari problemi e difficoltà psicologiche. MAI detto che la guarigione è assicurata e che tutti guariscono. Adesso bestemmio davvero.
Quote:
Originariamente inviata da XL
E nemmeno si può dedurre che esista una sorta di mente-anima indipendente dal supporto fisico, altra estrapolazione indebita non giustificata dai dati disponibili.
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Ancora mi metti in bocca sto dualismo mente-corpo? Ma fai finta di non vedere quello che scrivo o sono io incomprensibile? Affermare una separazione insanabile dei due non è più sbagliato che affermare un monismo riduzionista. C'è una compresenza/corrispondenza che non si appiatisce ne solo sull'uno né solo sull'altro. Tutta la letteratura recente psichiatrica praticamente concorda sul fatto che non si può spiegare tutto chimicamente e che la dimensione neurologica non è quella dominante nell'esperienza umana. Ti sperimenti come una scarica neurale o come un soggetto pensante e senziente?
Siete medici? Siete psichiatri? E allora basta avanzare congetture che sono ormai smentite dalla psichiatria stessa. Scusami ma ha più attendibilità la letteratura medica delle vostre opinioni al riguardo.
Quote:
Originariamente inviata da XL
Si può generalizzare in parte, e fare una gerarchia di riferimento della gravità (individuando i settori esistenziali più colpiti) ma poi in sostanza questa cosa ha anche a che fare con l'individuo specifico e i suoi valori di riferimento e scopi come ha fatto notare finalmente.
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Si insiste su una dimensione esistenzialistica-individualistica dei problemi. Conta solo quello che si prova individualmente. C'è alla base una concezione antropologica molto limitata. Ci si preclude la possibilità di vedere nell'individuo la sua ineludibile origine sociale, dinamica, dialetticamente costituita nel rapporto con l'Altro. E dunque ci si preclude la possibilità di ogni eventuale rinegoziazione delle proprie convinzioni, delle proprie ossessioni, dei propri scopi, dei propri valori di riferimento, del proprio mondo interiore ritenuto vero e intoccabile nella sua autoevidenza immediatamente percepita. Di nuovo, mai negato il dolore che si può provare in certe situazioni psicologiche, mai negato che ciascuno prova quel che prova nella sua dimensione individuale.
Basta davvero mettermi in bocca cose che non ho detto.
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14-06-2019, 15:15
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#67
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 663
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
Grazie per la testimonianza. Hai appena dimostrato a tutti che non si può ridurre la psiche al piano "fisico" e che invece è necessario un percorso appunto psicologico, fatto di esperienze relazionali, emotive ecc.
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Il percorso psicologico è sempre stato affiancato ai farmaci ma ha portato ancora meno risultati.
Forse avrebbe potuto essere utile se affiancato da aiuti concreti, che andassero oltre le solite frasi di circostanza, e se i farmaci avessero dato l'input iniziale.
Credo (ma sono ignorante) che in una situazione come la mia, radicata nel tempo ed ormai cronica, non ci siano "parole che tengano".
Riguardo la questione del ragazzo affetto da progeria, ovvio che dispiaccia ma sinceramente non ho le forze per pensare alla sua situazione, immedesimarmi o rapportarmi a lui.
Sarò egoista io o privo di empatia, non so...ma per come funziona la mia testa ora, riesco a vedere cose positive anche dalla sua parte, nonostante tutto.
Non mi dilungo ulteriormente perché non voglio alimentare flame; non avrei le forze neanche di sostenere un dibattito.
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Ultima modifica di cancellato20151; 14-06-2019 a 15:23.
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14-06-2019, 15:37
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#68
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Però scusami Quantum, ho perso anch' io il filo del tuo ragionamento.
Ok che un malanno con origine naturale ha un peso diverso di uno dall' origine ( diciamo principalmente ) sociale, ok che i margini di miglioramento e le potenzialità di rientro in un canone di normalità ( e anche la possibilità di prendersela con qualcuno ) sono differenti e questo dovrebbe influire anche sull' attitudine conseguente con cui si approccia l' esistenza, e ok che in confronto ad una progeria ogni teorizzare sulla bellezza affonda nel ridicolo che merita.
Però nel momento in cui dici che "da soli non ci si salva" vien da sè che qualcuno, in base proprio alla medesima logica, possa affermare a quel punto che ( enfatizzo ) anche un presunto disturbo di personalità autodiagnosticato sia una disgrazia peggiore di due malattie degenerative e tre malformazioni congenite insieme, basta che appunto il disturbo impedisca di uscire dalla condizione di isolamento ( anche sulla base di un' indimostrabile autocerticazione: siamo su un forum, ognuno può dipingersi come il più spacciato della galassia e potrebbe perfino esserlo, vai a sapere ) mentre il cumulo di sfighe cliniche no.
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14-06-2019, 15:52
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#69
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
no, non è una bugia gigantesca, è una bugia in alcuni casi, ma neanche è detto. Spiego meglio: Alcuni/buona parte dei fobici sono selettivi nelle amicizie, e fin qui nulla di anormale.. anche se viene rimproverata spesso ai fobici questa cosa. Ma sono selettivi anche i normali, eccome se lo sono. Poi magari il fobico è un pochino più selettivo perché deve stare più attento a chi frequenta per il rischio di essere ferito (psicologicamente), bullizzato, preso in giro.
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I fobici evitano accuratamente di mettersi in gioco e rischiare, anche solo minimamente. Questa non è selettività. Non è che hanno paura di essere presi in giro a 35 anni (siamo seri), è che sono indisponibili ad affrontare emotivamente la realtà (quella vera, non la collezione di bugie e illusioni che raccontano a sé e agli altri). Credo che si tratti proprio di voler essere normali, e dunque di voler rimuovere "chirurgicamente" (con i farmaci, con le terapie miracolose, con la "forza di volontà") tutto ciò che crea problemi. E' una scelta crudele presa da adolescenti e trascinata irriflessivamente per gli anni a seguire. Ma se tu non vuoi essere te stesso, chiaramente non desideri realmente la compagnia di nessuno. Non vuoi salvarti: vuoi dimenticarti di essere al mondo.
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14-06-2019, 16:08
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#70
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,473
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
I fobici evitano accuratamente di mettersi in gioco e rischiare, anche solo minimamente. Questa non è selettività. Non è che hanno paura di essere presi in giro a 35 anni (siamo seri), è che sono indisponibili ad affrontare emotivamente la realtà (quella vera, non la collezione di bugie e illusioni che raccontano a sé e agli altri). Credo che si tratti proprio di voler essere normali, e dunque di voler rimuovere "chirurgicamente" (con i farmaci, con le terapie miracolose, con la "forza di volontà") tutto ciò che crea problemi. E' una scelta crudele presa da adolescenti e trascinata irriflessivamente per gli anni a seguire. Ma se tu non vuoi essere te stesso, chiaramente non desideri realmente la compagnia di nessuno. Non vuoi salvarti: vuoi dimenticarti di essere al mondo.
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Non credo che tutti i fobici abbiano evitato di mettersi in gioco, molto spesso le dolorose prese in giro accumulate che per te a quanto pare sono niente hanno minato la capacità di ambientarsi nel mondo e tenersi in carreggiata.
Con la realtà tocca a tutti farci i conti, anche standosene tappati in casa la realtà viene a bussare.
Non credo che il normalone medio sia migliore del fobico medio anche perché il concetto di normalità è alquanto astratto, relativo, casomai si può parlare di più o meno conformato al sistema di vita predominante che poi se vai in giappone non è neanche tanto vero quindi la cultura ha il suo peso.
Siamo seri, credi davvero che l'estro classico sia se stesso? Per ogni volto mille maschere, l'estro si adatta meglio al teatrino questo si.
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Ultima modifica di bukowskiii; 14-06-2019 a 16:13.
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14-06-2019, 16:11
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#71
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
I fobici evitano accuratamente di mettersi in gioco e rischiare, anche solo minimamente
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Generalizzazione enorme.
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14-06-2019, 16:18
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#72
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii
Non credo che tutti i fobici abbiano evitato di mettersi in gioco, molto spesso le dolorose prese in giro accumulate che per te a quanto pare sono niente hanno minato la capacità di crescere e tenersi in carreggiata.
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E' una lettura che non condivido, e che trovo fortemente vittimista. La crescita di un fobico è stata povera e piena di infelicità, ma non credo che questo abbia minato alcuna capacità. Credo che abbia piuttosto spinto a fare certe scelte.
Quote:
Non credo che il normalone medio sia migliore del fobico medio, il concetto di normalità è alquanto astratto, relativo, casomai si può parlare di più o meno conformato al sistema di vita predominante che poi se vai in giappone non è neanche tanto vero quindi la cultura ha il suo peso.
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Amen.
Quote:
Siamo seri, credi davvero che l'estro classico sia te stesso?
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No.
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14-06-2019, 16:20
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#73
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Generalizzazione enorme.
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La difendo. Si applica, secondo me, alla stragrande maggioranza.
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14-06-2019, 16:55
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#74
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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No, in discussione mi ci metto, anche troppo forse, e si essere preso in giro si, ancora adesso a 42 anni, successo proprio ieri..succede spesso.
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14-06-2019, 17:03
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#75
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 663
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
La crescita di un fobico è stata povera e piena di infelicità, ma non credo che questo abbia minato alcuna capacità.
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Sì, l'ha fatto.
Non solo le ovvie capacità di interazione sociale.
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14-06-2019, 17:12
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#76
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
No, in discussione mi ci metto, anche troppo forse, e si essere preso in giro si, ancora adesso a 42 anni, successo proprio ieri..succede spesso.
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In gioco, non in discussione
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14-06-2019, 17:17
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#77
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,473
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
No, in discussione mi ci metto, anche troppo forse, e si essere preso in giro si, ancora adesso a 42 anni, successo proprio ieri..succede spesso.
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Quanto ti pesa la presa in giro da 1 a 10?
A me 10 ma spero che con il tempo cali.
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14-06-2019, 17:26
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#78
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii
Quanto ti pesa la presa in giro da 1 a 10?
A me 10 ma spero che con il tempo cali.
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Tanto, diciamo 9. Successo proprio ieri che sono stato preso in giro da un pedone mentre ero in auto. Ho dovuto calmarmi e fare sangue freddo per non incorrere in un reato grave..é brutto tenersi sempre tutto dentro..però alla fine sono stato male qualche ora..sempre meglio di una denuncia..sarebbe meglio starsene chiusi in casa quando si ha un aspetto da sfigato come me, ma non si può e non sarebbe neanche giusto.
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14-06-2019, 17:36
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#79
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,473
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Tanto, diciamo 9. Successo proprio ieri che sono stato preso in giro da un pedone mentre ero in auto. Ho dovuto calmarmi e fare sangue freddo per non incorrere in un reato grave..é brutto tenersi sempre tutto dentro..però alla fine sono stato male qualche ora..sempre meglio di una denuncia..sarebbe meglio starsene chiusi in casa quando si ha un aspetto da sfigato come me, ma non si può e non sarebbe neanche giusto.
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Io ho una paura folle di ammazzare qualcuno, sono proprio al limite non so quanto reggerò...
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14-06-2019, 17:40
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#80
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
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Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii
Io ho una paura folle di ammazzare qualcuno, sono proprio al limite non so quanto reggerò...
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La gente non si rende conto di quanto rischia, soprattutto i ragazzetti..ieri ci sono andato vicino..sono riuscito a bloccarmi, avevo già il bullock in mano, ma non ci si può bloccare sempre. A te cosa succede? Come ti prendono in giro?
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