Mi chiedo per quale motivo abbandonai questo forum dopo solo 13 post nonostante mi fossi trovato benissimo sin da subito vedendo così tanta gente con i miei stessi problemi... riuscivo a sentirmi meno solo nella mia lotta interiore.
Boh! Vabbè, invece che riscrivermi e riaprire un altro thread di presentazione, mi ripresento nel mio vecchio thread, o meglio racconto un po' quello che è successo dal "lontano" 2011 fino ad ora.
Sostanzialmente non è successo una sega. Interiormente, dico. Sono più o meno lo stesso inetto che ero nel 2011... certo, la situazione è migliorata sotto molti aspetti, ma diciamo che il miglioramento è dipeso pochissimo da me e moltissimo da fattori esterni.
Nel 2011 me la passavo bruttissima perché ero vittima di un bullismo atroce a scuola (primo e secondo superiore), venivo picchiato e mortificato e la cosa - ovviamente - comportò un peggioramento per l'ansia e la sociofobia. A cominciare dal terzo superiore provai un po' a conformarmi agli altri: iniziai a fumarmi le canne coi compagni, cercai di assumere un comportamento meno distaccato, a vestirmi in modo meno sciatto... la recita funzionò abbastanza bene: i bulli non mi bulleggiavano più, anzi molte volte mi proteggevano e riuscii a farmi qualche "amicizia" (nulla che andasse oltre la scuola, eh) e in generale ad essere visto come persona tutto sommato normale. Di aspetto sono migliorato tanto, pur non avendo praticato mai nessuno sport: mi sono semplicemente allungato abbastanza da non essere grasso e la barba mi abbellisce un po' (dicono).
Nel 2013 credetti addirittura di essere guarito: dopo una gita di una settimana all'estero con la mia classe riuscivo incredibilmente a parlare fluidamente con ragazzi ma sopratutto con le ragazze, anche se la timidezza di fondo mi impediva comunque di provarci. Ma stavo bene.
Sono convinto che in quella gita, per sbloccarmi, il mio cervello fece questo ragionamento: "ok, ti consideri una persona noiosa, pensi che nessuno abbia piacere ad avere la tua compagnia, ma qui siete una ventina di ragazzi, nessuno di loro ha la compagnia che vorrebbe avere, hanno te, quindi tanto vale buttarsi". Forse è una cazzata, forse no, fatto sta che diventai quasi un'altra persona.
La gita finì e una volta a casa andai in depressione perché non riuscii a mantenere ciò che ero diventato e ricominciai presto a pensare che gli altri non apprezzassero la mia compagnia. Questo continuò per tutto il 2014.
Nel 2015 ho affrontato l'esame di Stato. Un anno leggermente migliore del 2014, se non altro perché ho iniziato ad imparare a convivere con la "bestia nera" che mi affligge dentro. Tra l'altro quest'anno ho svolto un erasmus all'estero di tre mesi con ragazzi (toscani) che non conoscevo e con i quali mi sono trovato molto bene. L'esperienza più intensa della mia vita (beh, ce credo, in Italia sono sempre sempre stato chiuso in casa e non ho mai fatto molto altro). Tuttavia anche in questa esperienza ho avuto problemi legati con la sociofobia, cosa che tutti i ragazzi che ho conosciuto hanno notato e capito. La cosa che più spesso mi hanno ripetuto è che sono una persona che si sottovaluta parecchio.
Finita questa esperienza, ho iniziato l'università, e rieccomi qui, sul forum.
Nonostante quanto mi sia successo, sembra davvero che io non riesca a fare progressi, e i progressi che faccio quando magari sono in contesti di "socializzazione forzata" vengono cancellati quando torno alla mia realtà quotidiana.
La conclusione a tutto questo non c'è, perché infondo io sono così, una persona sconclusionata.
Ciao gente, ci si becca nel forum quando sono appena libero dagli studi