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12-11-2020, 16:20
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,073
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Quote:
Originariamente inviata da XL
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Hai detto bene, oltre al gap generazionale c'è una società che è cambiata troppo in fretta. La vita che si faceva negli anni 40-50 sicuramente non esiste più, ma non esiste più neanche la vita che facevo io da ragazzino negli anni 80. Mi sento persino antiquato rispetto a me stesso. Mi sembra di essere stato ragazzino 70 anni fa.
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12-11-2020, 17:43
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#22
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Avanzato
Qui dal: Apr 2019
Messaggi: 496
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Come da oggetto.
Siete mai riusciti a confidarvi coi genitori, ad avere in uno o entrambi i genitori delle persone cui far riferimento per i vostri problemi, che siano grandi o piccoli, ad avere avuto dei risultati efficaci (soprattutto questo) nell'aprirvi relativamente a voi stessi coi genitori?
Insomma, avete un rapporto umano solido e profondo coi genitori?
Per quanto mi riguarda, col passare del tempo ho sempre più visto questo problema come una delle maggiori radici della mia difficoltà a relazionarmi col prossimo.
I miei genitori, nonostante tutto, non mi hanno fatto (quasi!) mai mancare niente dal punto di vista materiale, soprattutto mio padre (meno mia madre).
Ma dal punto di vista umano li ho sempre sentiti estremamente distanti, ognuno a modo proprio...
Mia madre incapace di reggere per la propria ansia eventuali problemi dei figli ha fatto sì che io non abbia imparato a esprimere le mie debolezze, anzi, ho imparato a nasconderle il più possibile. Mio padre si è sempre trincerato dietro una muraglia di indifferenza verso i miei problemi, in alcune occasioni anche dileggiandoli.
Entrambi non hanno mai accettato di mettersi in discussione.
Soprattutto, le poche, pochissime volte che ho provato, anche con enorme sforzo, a far presente a uno dei due le situazioni di disagio che vivevo (ad es. a scuola) non ho ottenuto alcun riscontro positivo, è stato come se avessi gettato le mie parole al vento.
L'idea era che dovessi arrangiarmi, e che lo sforzo costato per aprirmi non valesse mai la pena.
Ho imparato sin dalle scuole elementari che a casa l'unica fosse fingere che andasse "tutto bene", ed è stato solo in età avanzata, praticamente all'università, che ho cominciato a imparare, per la prima volta, ad aprirmi verso gli altri, a confidarmi, a cercare supporto emotivo nelle altre persone. Forse è stato troppo tardi, perché a quel punto imparare come interagire cogli altri è stato difficile, molto difficile.
So che molti in questo forum hanno avuto e hanno tuttora un rapporto difficile coi genitori, ma mi piacerebbe comunque sapere eventuali esperienze, magari e si spera anche diverse dalla mia.
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Ciao 😀. Mi dispiace che i tuoi genitori non sappiano starti vicino emotivamente. L'efficacia delle sedute di psicoterapia, secondo me, non dipende solo dalle sedute in sé, ma anche dalla qualità del supporto che riceviamo all'esterno. Io, dall'età di 22 anni soffro di dismorfofobia e devo dire che solo mio padre in questo momento mi sta riuscendo a dare il supporto emotivo con i miei problemi d'ansia, mia madre, purtroppo, soffre di una leggera depressione e non è in grado di aiutarmi come fa mio padre.
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12-11-2020, 17:49
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#23
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,649
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Ho un buon rapporto con mia madre ma non ritengo opportuno confidarmi con lei.
Preferisco evitarle ulteriori preoccupazioni, tutto qui
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12-11-2020, 17:56
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,208
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Bisogna fare i figli da giovani, per essere più moderni con loro. Quando la gente mi dice che vuole fare i figli a 40-45 anni mi viene un brivido nella schiena ed immagino già il disagio di quel povero figlio.
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Può darsi che avere figli ad un'età non più verdissima influisca: il genitore che ha avuto figli da giovane è di solito più "incosciente" e meno verosimilmente incline ad essere ansioso ed esagerare con l'apprensione. Sono tutte cose che possono contribuire largamente allo sviluppo di un carattere ansioso, insicuro e autosvalutante.
E' anche vero però che all'apprensione si collega sovente il distacco emotivo: abbiamo un bagaglio di energie non infinito, e chi tende a investirle tanto nella preoccupazione finisce per non averne molte da dedicare al resto, ad esempio manifestazioni fisiche e tangibili di affetto e vicinanza. E anche questo è un elemento da non sottovalutare.
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12-11-2020, 23:09
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,073
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
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I miei genitori non sono mai stati troppo apprensivi. almeno nell'infanzia. Poi dopo i 14 anni, dopo che sono successi una serie di disastri, forse un po' di più. Riguardo il contatto fisico, dicono che anche loro non erano abituati perché i genitori a loro neanche gli parlavano, bastava uno sguardo, ed erano tutti così. Già che a me mi parlavano devo considerarlo un successo
Rimango dell'idea che l'educazione ha sicuramente il suo peso ma la genetica sfigata lo ha di più. Non voglio andare troppo nel particolare ma posso dire con assoluta certezza che, almeno nel mio caso, la genetica ha avuto un peso assoluto. Se nasci fisicamente robusto ed emotivamente forte non ti ferma nessuno. Devi andare bene per forza.
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12-11-2020, 23:50
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,208
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Sul fisico si, ma sulla testa?
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13-11-2020, 03:02
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#27
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 705
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Originariamente inviata da muttley
Sul fisico si, ma sulla testa?
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Sulla testa anche la genetica ha importanza,io sono convinto ne abbia più di quanto si immagini.
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13-11-2020, 09:21
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#28
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,388
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Riguardo ai problemi psicologici mai detto nulla però mia madre tanti anni fa lesse qualcosa sul mio diario segreto e invece di parlarmi trascrisse qualche pagina. Bruciai le mie pagine e le sue, quelle che trovai.
I miei non mi hanno mi hanno mai sentito parlare di un ragazzo e nemmeno mi hanno mai chiesto qualcosa. Penso sia strano dalla parte dei genitori vedere che i propri figli non frequentino persone dell'altro sesso. Anche per il fatto che io non abbia un lavoro decente, non capiscono che per me è solo un ripiego per non sentirmi in colpa di stare a casa e lo faccio solo perché non ho mai avuto il coraggio di provare altro.
In ogni caso non hanno mai voluto approfondire niente, credo sia più facile così.
Quando invece mi sono sfogata sul mio aspetto fisico l'unico che non mi ha aggredito è stato mio fratello perché loro invece non hanno capito che per me si tratta di un problema davvero invalidante. Allora niente ho proprio capito che non ci può essere dialogo e che il resto dei problemi è meglio tenerseli per se.
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13-11-2020, 12:27
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#29
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Principiante
Qui dal: Jul 2020
Messaggi: 71
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Mai riuscito a confidarmi con i miei genitori, tra l'altro credo che entrambi avrebbero avuto bisogno loro in primis di uno psicologo, non che siano degli psicopatici sia chiaro, ma ogni tanto qualche atteggiamento strano in loro lo noto... anche se provassi a parlargli dei miei problemi sarebbe un buco nell'acqua, per loro sono sempre tutte "cavolate" e sminuiscono sempre il tutto, soprattutto mia madre.
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13-11-2020, 13:03
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,208
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Quote:
Originariamente inviata da pure_truth2
Sulla testa anche la genetica ha importanza,io sono convinto ne abbia più di quanto si immagini.
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Esci le prove
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13-11-2020, 14:44
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#31
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 925
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A mia madre racconto tutto, malgrado il rapporto logoro e irrecuperabile. Ma è dovuto al fatto che ho bisogno di raccontare sempre tutto a qualcuno, altrimenti implodo. Ogni tanto comunque riusciamo a ridere insieme, cosa incredibile.
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13-11-2020, 14:55
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#32
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Confidarsi viene spesso meglio farlo con persone diverse dai propri famigliari
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13-11-2020, 15:30
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#33
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Non serve a niente, solo chiacchere come le facciamo qui sul forum, dovevano agire molto tempo fa in modo più competente.
Ma la psicologia è stregoneria e la crescita un affare non loro, tutto degalto alla casualità, tutto in mano a insegnanti scolastici mentecatti, compagni bulli e violenti ed infine in età avanzata a tanti pagliacci in giacca e cravatta con la fortuna di essere stati cresciuti non dal caso ma con un programma.
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Bellissimo
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13-11-2020, 23:14
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#34
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Principiante
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 4
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No, con i miei genitori non ho mai avuto un vero e proprio rapporto, anzi forse giusto po' con mia madre ma sicuramente non abbastanza da potermi confidare, invece con mia padre proprio zero.
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14-11-2020, 02:25
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#35
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 705
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Esci le prove
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Eeh questo è il punto debole della cosa 😁non è stato ancora scientificamente provato,a livello inconfutabile,ma ci sono indizi circostanziali e di logica (cioè vedere il ripetersi la malattia nelle generazioni, anche se volendo si può tentare di spiegarlo in maniera psicologica) .
Un giorno credo usciranno i geni specifici che predispongono alla depressione, piuttosto che al temperamento inibito (da cui poi fobia sociale e simili).
Detto ciò, è evidente che il fattore familiare/ambientale è comunque determinante, molto.
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14-11-2020, 08:54
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#36
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Esci le prove
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Le prove ci sono quando ad esempio in una stessa famiglia con genitori incapaci di comunicare viene fuori una persona pressappoco normale e l'altra disturbata ad esempio. I geni non è che trasmettono a tutti gli stessi caratteri, ad esempio mio padre è portatore sano di anemia mediterranea ed io l'ho ereditata, mentre mio fratello no.
L'educazione cattiva dovrebbero poi ereditarla tutti i figli.
Per me non può essere vero che il problema sia proprio questo, questa cosa del parlare coi genitori e confidarsi è un qualcosa di relativamente recente, le vecchie generazioni non parlavano mica poi tanto dei loro guai coi genitori, sarebbero dovuti venir fuori tutti disturbati e disagiati, ma non è così.
La vicinanza affettiva e la possibilità di comunicare col genitore come un confidente affidabile non le vedo come due cose sovrapponibili, ci può essere la prima in assenza dell'altra, la seconda secondo me è una conquista relativamente recente e che appartiene a pochi, a causa di svariati problemi.
Sicuramente rappresenta un qualcosa in più, ma non credo che possa essere questa la causa principale, al più potresti aver ragione quando dici che certe condotte dei genitori potrebbero essere copiate e assimilate dai figli, questa cosa qua già mi convince di più. In fin dei conti anche un certo tipo di lingua si trasmette così, non sono i geni che definiscono l'italiano o il francese, questi esistono perché i figli copiano quel che fanno i genitori.
Usando una metafora certi disturbi potrebbero non consistere nel copiare una lingua "sbagliata" ma nel non riuscire ad assimilare alcuna lingua.
La spiegazione della copia mi sembra che non calzi tanto nel mio caso perché i miei genitori hanno fatto tutt'altra vita rispetto alla mia, non mi sembra di averli presi come punto di riferimento, direi che questa cosa nel mio caso è fallita, ed è fallita anche quando ho cercato altri modelli.
Se una persona normale ha i genitori che rubano, delinquono, fanno truffe o vive in ambienti che usano questi sistemi qua, è molto probabile che erediterà questi schemi qua per sopravvivere. Queste cose qua penso che non siano genetiche.
Ma io gli schemi per sopravvivere dei miei genitori non sono riuscito a ripeterli, per questo ho l'idea che ci sia una forma di deficit di apprendimento (che colpisce il sistema motivazionale o altri sistemi) e non mi fa apprendere quel che apprendono altri. Io mi sono accorto che ho molta difficoltà nel copiare atteggiamenti, toni di voce e cose del genere, mentre ho visto altri riuscire ad assimilare facilmente certi schemi osservati, un sorriso di circostanza, e tutta una serie di abilità sociali: ho visto transitare un modo di fare di una persona, che so un occhieggiamento seduttivo, in un'altra. Mio fratello ad esempio è capacissimo di fare cose del genere e a seconda della situazione riesce a sfoggiare un repertorio diverso, io invece ho difficoltà proprio ad assimilarlo questo repertorio. Quando ci provo forzatamente viene fuori una mezza schifezza inefficace, un attore che recita come un cane.
Hanno focalizzato sempre i riflettori sulla capacità delle persone di apprendere il linguaggio, far di conto e roba del genere, ma nessuno si è mai sforzato di capire come si assimilavano tante altre cose dall'ambiente e quando e in che circostanze si assimilavano.
Magari ci sono certe persone che messe in un ambiente di timidi assimilano questi atteggiamenti e diventano timide, o messe in un ambiente estroverso diventano estroverse, mentre magari ce ne sono altre ancora che sono "resistenti", dove le piazzi le piazzi non assimilano comportamenti adattivi o disadattivi, non assimilano nulla ed hanno un repertorio limitato per vivere all'interno del mondo sociale e non riuscendo a gestire bene le cose tendono a ritirarsi.
Se io avessi avuto genitori delinquenti e fossi stato immerso in un certo ambiente, dubito che sarei riuscito ad assimilare queste condotte, avrei avuto le stesse difficoltà, divenendo comunque un disadattato anche nell'ambiente più ristretto, qua penso che ci sia qualcosa a monte che non va, ma non si tratta di QI e roba del genere. Grosso modo la lingua l'ho appresa e anche altre cose a livello intellettivo, mi sembra che quel che non riesco ad apprendere sia questo altro, ma ho l'impressione che sia la parte più importante.
Sono elastico su certe cose e riesco a ripeterle e assimilarle, mentre sono meno elastico su altre. Ho l'impressione di aver bisogno di un sistema di assimilazione particolare e mirato (ma non saprei quale), perché io non riesco ad elabolarle proprio certe cose nell'insieme. Ad esempio se sono arrabbiato con un tizio non so mettere in piedi un comportamento consono alla situazione, l'emozione c'è ma a questa non riesco ad associare un buon repertorio comportamentale efficace, posso osservare anche un altro fare certe cose quando è arrabbiato e non riuscire a ricalcare quel modo di fare, possiedo un repertorio innato ma questo non basta a livello sociale, il repertorio innato consiste nell'aggredire fisicamente l'altro, menarlo e fare cose del genere.
Poi oltre a questo secondo me anche tanti altri fattori incidono, l'ho sempre sostenuto, l'aspetto, la salute fisica e tutto il resto.
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Ultima modifica di XL; 14-11-2020 a 13:33.
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17-11-2020, 15:46
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#37
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Banned
Qui dal: Nov 2020
Ubicazione: UMBRIA
Messaggi: 647
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Bisognerebbe trovare punto di incontro coi genitori finché si è in tempo, non vivranno sempre,poi rimarrà il rimpianto e il senso di colpa
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