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Hor 11-11-2020 20:27

Riuscire a confidarsi coi genitori
 
Come da oggetto.

Siete mai riusciti a confidarvi coi genitori, ad avere in uno o entrambi i genitori delle persone cui far riferimento per i vostri problemi, che siano grandi o piccoli, ad avere avuto dei risultati efficaci (soprattutto questo) nell'aprirvi relativamente a voi stessi coi genitori?
Insomma, avete un rapporto umano solido e profondo coi genitori?

Per quanto mi riguarda, col passare del tempo ho sempre più visto questo problema come una delle maggiori radici della mia difficoltà a relazionarmi col prossimo.
I miei genitori, nonostante tutto, non mi hanno fatto (quasi!) mai mancare niente dal punto di vista materiale, soprattutto mio padre (meno mia madre).
Ma dal punto di vista umano li ho sempre sentiti estremamente distanti, ognuno a modo proprio...
Mia madre incapace di reggere per la propria ansia eventuali problemi dei figli ha fatto sì che io non abbia imparato a esprimere le mie debolezze, anzi, ho imparato a nasconderle il più possibile. Mio padre si è sempre trincerato dietro una muraglia di indifferenza verso i miei problemi, in alcune occasioni anche dileggiandoli.
Entrambi non hanno mai accettato di mettersi in discussione.
Soprattutto, le poche, pochissime volte che ho provato, anche con enorme sforzo, a far presente a uno dei due le situazioni di disagio che vivevo (ad es. a scuola) non ho ottenuto alcun riscontro positivo, è stato come se avessi gettato le mie parole al vento.
L'idea era che dovessi arrangiarmi, e che lo sforzo costato per aprirmi non valesse mai la pena.
Ho imparato sin dalle scuole elementari che a casa l'unica fosse fingere che andasse "tutto bene", ed è stato solo in età avanzata, praticamente all'università, che ho cominciato a imparare, per la prima volta, ad aprirmi verso gli altri, a confidarmi, a cercare supporto emotivo nelle altre persone. Forse è stato troppo tardi, perché a quel punto imparare come interagire cogli altri è stato difficile, molto difficile.

So che molti in questo forum hanno avuto e hanno tuttora un rapporto difficile coi genitori, ma mi piacerebbe comunque sapere eventuali esperienze, magari e si spera anche diverse dalla mia.

Delta80 11-11-2020 20:36

Premesso che sono stato adottato dopo la perdita di entrambi i genitori, ma in effetti è come dici tu anche per me , l’unica cosa che posso aggiungere è che una decina di anni fa parteciparono i miei a qualche incontro di psicoterapia su richiesta della psichiatra , se non ricordo male a 4-5 incontri perché avevo bisogno di reinserirmi nel contesto famigliare a seguito di un gravissimo crollo emotivo e ricovero , chiaramente negli ultimi anni non ho più parlato con loro del mio disagio perché voglio dare l’impressione di stare abbastanza bene , non voglio creare altri problemi visto che hanno fatto molto per me , comunque ho un buon rapporto però non profondo e intimo fino a confidare tutto, detto questo loro sanno che comunque prendo medicinali e ogni tanto vado ancora al csm ( anche se ora è da qualche mese non vado )

Ezp97 11-11-2020 21:23

Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2534349)
Come da oggetto.

Siete mai riusciti a confidarvi coi genitori, ad avere in uno o entrambi i genitori delle persone cui far riferimento per i vostri problemi, che siano grandi o piccoli, ad avere avuto dei risultati efficaci (soprattutto questo) nell'aprirvi relativamente a voi stessi coi genitori?
Insomma, avete un rapporto umano solido e profondo coi genitori?

Per quanto mi riguarda, col passare del tempo ho sempre più visto questo problema come una delle maggiori radici della mia difficoltà a relazionarmi col prossimo.
I miei genitori, nonostante tutto, non mi hanno fatto (quasi!) mai mancare niente dal punto di vista materiale, soprattutto mio padre (meno mia madre).
Ma dal punto di vista umano li ho sempre sentiti estremamente distanti, ognuno a modo proprio...
Mia madre incapace di reggere per la propria ansia eventuali problemi dei figli ha fatto sì che io non abbia imparato a esprimere le mie debolezze, anzi, ho imparato a nasconderle il più possibile. Mio padre si è sempre trincerato dietro una muraglia di indifferenza verso i miei problemi, in alcune occasioni anche dileggiandoli.
Entrambi non hanno mai accettato di mettersi in discussione.
Soprattutto, le poche, pochissime volte che ho provato, anche con enorme sforzo, a far presente a uno dei due le situazioni di disagio che vivevo (ad es. a scuola) non ho ottenuto alcun riscontro positivo, è stato come se avessi gettato le mie parole al vento.
L'idea era che dovessi arrangiarmi, e che lo sforzo costato per aprirmi non valesse mai la pena.
Ho imparato sin dalle scuole elementari che a casa l'unica fosse fingere che andasse "tutto bene", ed è stato solo in età avanzata, praticamente all'università, che ho cominciato a imparare, per la prima volta, ad aprirmi verso gli altri, a confidarmi, a cercare supporto emotivo nelle altre persone. Forse è stato troppo tardi, perché a quel punto imparare come interagire cogli altri è stato difficile, molto difficile.

So che molti in questo forum hanno avuto e hanno tuttora un rapporto difficile coi genitori, ma mi piacerebbe comunque sapere eventuali esperienze, magari e si spera anche diverse dalla mia.

Mai nella vita e mai lo farò.

muttley 11-11-2020 21:56

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
No, altrimenti non scriveremmo qui.

tsubaki 11-11-2020 21:56

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
dipende su quale argomento.
su certe cose si, racconto tutto.
su altre non apro bocca oppure mento spudoratamente.
seleziono molto le parole che dico.

Astrid 11-11-2020 21:59

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2534349)
Come da oggetto.

Siete mai riusciti a confidarvi coi genitori, ad avere in uno o entrambi i genitori delle persone cui far riferimento per i vostri problemi, che siano grandi o piccoli, ad avere avuto dei risultati efficaci (soprattutto questo) nell'aprirvi relativamente a voi stessi coi genitori?
Insomma, avete un rapporto umano solido e profondo coi genitori?

Per quanto mi riguarda, col passare del tempo ho sempre più visto questo problema come una delle maggiori radici della mia difficoltà a relazionarmi col prossimo.
I miei genitori, nonostante tutto, non mi hanno fatto (quasi!) mai mancare niente dal punto di vista materiale, soprattutto mio padre (meno mia madre).
Ma dal punto di vista umano li ho sempre sentiti estremamente distanti, ognuno a modo proprio...
Mia madre incapace di reggere per la propria ansia eventuali problemi dei figli ha fatto sì che io non abbia imparato a esprimere le mie debolezze, anzi, ho imparato a nasconderle il più possibile. Mio padre si è sempre trincerato dietro una muraglia di indifferenza verso i miei problemi, in alcune occasioni anche dileggiandoli.
Entrambi non hanno mai accettato di mettersi in discussione.
Soprattutto, le poche, pochissime volte che ho provato, anche con enorme sforzo, a far presente a uno dei due le situazioni di disagio che vivevo (ad es. a scuola) non ho ottenuto alcun riscontro positivo, è stato come se avessi gettato le mie parole al vento.
L'idea era che dovessi arrangiarmi, e che lo sforzo costato per aprirmi non valesse mai la pena.
Ho imparato sin dalle scuole elementari che a casa l'unica fosse fingere che andasse "tutto bene", ed è stato solo in età avanzata, praticamente all'università, che ho cominciato a imparare, per la prima volta, ad aprirmi verso gli altri, a confidarmi, a cercare supporto emotivo nelle altre persone. Forse è stato troppo tardi, perché a quel punto imparare come interagire cogli altri è stato difficile, molto difficile.

So che molti in questo forum hanno avuto e hanno tuttora un rapporto difficile coi genitori, ma mi piacerebbe comunque sapere eventuali esperienze, magari e si spera anche diverse dalla mia.

Mi ritrovo in tutto quello che dici . Ho provato a confidarmi una volta tantissimi anni fa e non commetteró mai più quell errore . I miei genitori non sanno nulla di quello che mi è passato e tuttora mi passa per il cervello . O forse lo intuiscono ma in casa mia c è sempre stata l abitudine di far finta di non vedere .

DeadSoul 11-11-2020 22:35

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
I miei genitori non sanno niente dei miei problemi.

Keith 11-11-2020 23:44

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
Ma non è neanche facile fare i genitori.. mi sono aperto si, ma gli ho dato solo un dispiacere. Tanto che aiuto ti possono dare, mica sono esperti psicologi.
Abbiamo avuto una ricombinazione genetica del ca**o, questo è il problema. Abbiamo delle tare genetiche, ci si può fare poco.

muttley 11-11-2020 23:50

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2534449)
mica sono esperti psicologi

Non è che devi esserlo per stabilire empatia e dare supporto ai figli.
Sei troppo perdonista. Dovresti essere più cattivo invece :D

CryingOnMyMind 11-11-2020 23:51

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
Qualcosa sanno, anche se più che dirmi di continuare ad andare dallo psicologo non penso possano fare granché

Keith 12-11-2020 00:03

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2534454)
Non è che devi esserlo per stabilire empatia e dare supporto ai figli.
Sei troppo perdonista. Dovresti essere più cattivo invece :D

Ma che gli devo fare, hanno quasi 80 anni. E quando mi sono ammalato ne avevano già 70.. dovevo essere cattivo prima, ma prima ero poco malato, o quantomeno non me ne accorgevo e non si notava. Sono pure abbastanza svegli, ma ai tempi loro queste cose non c'erano, tutte queste malattie non c'erano.
Ciò non toglie che qualcosa gliel'ho rimproverata, soprattutto per non aver capito i miei grossi disagi col mondo del lavoro, che per me dopo i geni malati è la causa principale di disagio.. lì potevano pure supportarmi. mi sarebbe piaciuto qualcuno che mi avesse detto "lascia questo lavoro, per un po' di tempo ci pensiamo noi a te, poi con calma ne cerchi un'altro" però non è stato fatto.. è questa è una colpa, ma cmq vengono da una generazione in cui i lavori non si cambiavano, non si lasciavano, ci si sacrificava anche in nome della salute.. scelta molto discutibile ma tant'è.

Bisogna fare i figli da giovani, per essere più moderni con loro. Quando la gente mi dice che vuole fare i figli a 40-45 anni mi viene un brivido nella schiena ed immagino già il disagio di quel povero figlio.

Nightlights 12-11-2020 00:27

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
Si, con mia madre soprattutto. Anche mio padre alla fine è comprensivo, anche se davanti a me non lo dimostra e ha dei modi di fare un pò bruschi a volte.

Momy. 12-11-2020 02:01

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2534349)
Come da oggetto.

Siete mai riusciti a confidarvi coi genitori, ad avere in uno o entrambi i genitori delle persone cui far riferimento per i vostri problemi, che siano grandi o piccoli, ad avere avuto dei risultati efficaci (soprattutto questo) nell'aprirvi relativamente a voi stessi coi genitori?
Insomma, avete un rapporto umano solido e profondo coi genitori?

Per quanto mi riguarda, col passare del tempo ho sempre più visto questo problema come una delle maggiori radici della mia difficoltà a relazionarmi col prossimo.
I miei genitori, nonostante tutto, non mi hanno fatto (quasi!) mai mancare niente dal punto di vista materiale, soprattutto mio padre (meno mia madre).
Ma dal punto di vista umano li ho sempre sentiti estremamente distanti, ognuno a modo proprio...
Mia madre incapace di reggere per la propria ansia eventuali problemi dei figli ha fatto sì che io non abbia imparato a esprimere le mie debolezze, anzi, ho imparato a nasconderle il più possibile. Mio padre si è sempre trincerato dietro una muraglia di indifferenza verso i miei problemi, in alcune occasioni anche dileggiandoli.
Entrambi non hanno mai accettato di mettersi in discussione.
Soprattutto, le poche, pochissime volte che ho provato, anche con enorme sforzo, a far presente a uno dei due le situazioni di disagio che vivevo (ad es. a scuola) non ho ottenuto alcun riscontro positivo, è stato come se avessi gettato le mie parole al vento.
L'idea era che dovessi arrangiarmi, e che lo sforzo costato per aprirmi non valesse mai la pena.
Ho imparato sin dalle scuole elementari che a casa l'unica fosse fingere che andasse "tutto bene", ed è stato solo in età avanzata, praticamente all'università, che ho cominciato a imparare, per la prima volta, ad aprirmi verso gli altri, a confidarmi, a cercare supporto emotivo nelle altre persone. Forse è stato troppo tardi, perché a quel punto imparare come interagire cogli altri è stato difficile, molto difficile.

So che molti in questo forum hanno avuto e hanno tuttora un rapporto difficile coi genitori, ma mi piacerebbe comunque sapere eventuali esperienze, magari e si spera anche diverse dalla mia.

Più o meno ho avuto la stessa esperienza con mia madre. Quando ero poco meno che adolescente cercai invano di parlarle dei miei disagi ma non sono stati presi seriamente, anzi, come nel tuo caso mi è stato consigliato di arrangiarmi e di usarlo come modo per rafforzarmi le ossa (ero vittima di bullismo). Dopo ciò ho smesso completamente di parlarne. Sa che non mi piaccio esteticamente e che sono paranoica e basta. Grazie a questa esperienza mi son chiusa ancora di più in me stessa e ancora oggi non mi piace parlare dei miei problemi agli altri per paura di essere giudicata. Con mio padre non ne ho mai parlato. Il rapporto con i miei genitori in generale non è mai stato molto stretto poiché loro di carattere sono persone abbastanza fredde e che non si lasciano troppo andare al contatto umano o non intraprendono, almeno con me, discorsi molto personali e intimi. Cose, che specialmente la prima, non mi sono mai mancate perché mai apprese. E infatti, a parte nei rapporti d'amore, trovo molta difficoltà a lasciarmi andare anche ad un semplice abbraccio.

pure_truth2 12-11-2020 02:53

Per sapere sanno, anche se non in dettaglio, com'è la situazione.
Lo sanno ma si scontrano con la loro impotenza in materia,e penso si struggano per questo.
In discussione, però, non ci si mettono nella maniera più assoluta.

A livello di comprensione umana, la cosa è altalenante;
a volte,in particolare uno dei due,si dimostra molto comprensivo, perché ha un carattere più simile al mio.
L'altro è, invece, totalmente l'opposto,e mal digerisce il fatto che io non si altrettanto.
Semplicemente, non riuscirà mai ad immedesimarsi,per cui si è spesso lasciato andare a pesanti critiche,vessazioni,ed accuse di accidia.


Di mio ho sempre mantenuto la politica del "non dire nulla", per dare una parvenza di normalità,e per non creare inutili ulteriori tensioni.

In linea generale, nella situazione odierna, c'è una tacito accordo,non si discute,non si litiga, non si guarda al problema.

Ma c'è,come si suol dire,un grosso elefante nella stanza.

Michiru-1990 12-11-2020 10:02

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
Io ho parlato con loro quando ormai avevo 25 anni, in seguito ad un crollo che avevo avuto.
Diciamo che mo hanno aiutato con psicologi ecc. (Che per il mio grande blocco del lavoro... non sono serviti).

Hanno partecipato a una o due sedute; soprattutto mia madre. Credo che un po' si senta in colpa e che mio padre un pochino gliela dia. Anche se lui è un po' orso e quindi non mi ha mai dato molto affetto (perché proprio non riesce ad esprimerlo). Enteambi non mi hanno mai fatto mancare nulla a livello materiale... a livello di crescita palesemente si :mrgreen: o non sarei qui.

Comunque, nonostante tutto, credo che ancora sottovalutino la mia ansia/panico nel lavorare. Penso che la prendano un po' come "ma io sono convinto che se ti butti poi ce la fai".
Non so se mi sono spiegata ahhaha.

XL 12-11-2020 10:49

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
I miei genitori hanno vissuto in un periodo e ambienti talmente diversi da quelli in cui sono stato gettato ed immerso io in adolescenza e preadolescenza che li ho trovati sempre praticamente inutili ed incompetenti su certe questioni, io anche ero incompetente rispetto ad altri ma ero piú competente di loro nel capire la situazione.
Non è una cosa legata solo ai disturbi, da una generazione all altra si è avviato un cambiamento tanto veloce che quel mondo in cui vivevano loro praticamente non è esistito piú.
A scuola prima le classi erano separate per sesso ad esempio, e i miei genitori sono cresciuti in questo ambiente qua.
Quando io ero ragazzino avevano difficoltà ad essere di supporto e aiuto. Piú il mondo cambia velocemente piú le vecchie generazioni si trovano impreparate nell educazione e nel dare supporto. Bisogna trovare dei coetanei o persone non troppo piú grandi forse, i figli li vogliono fare a 80 anni, ma piú il divario di età cresce piú la comunicazione e comprensione diventa difficile a meno che non si abbiano genitori mentalmente progressisti (pochi) io questa gran differenza tra i miei genitori e quelli di altri (l essere dei confidenti e consiglieri comprensivi) non l'ho vista, per questo non mi sembra sia questo il nucleo del problema, dei miei problemi.
In caso di problemi ci si attaccava, ma si attaccavano quasi tutti quando sono cresciuto io.
Da parte loro c'era la buona intenzione, volevano anche parlare, ma questa secondo me non basta.

Servo di Yahweh 12-11-2020 12:18

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
No io evito di parlare dei miei problemi, sopratutto con mio padre, non ho un buonissimo rapporto. Io non lo tollero e viceversa probabilmente, nessuno di loro sa che sono un pò depresso e dei problemi lavorativi e sociali.

Teach83 12-11-2020 12:37

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
Purtroppo faccio fatica a confidarmi con chiunque, genitori compresi...
Diciamo che mia madre e mio fratello mi hanno spinto a ricorrere alla psicoterapia, ma solo perchè mi si leggeva in faccia il disagio.

E' difficile spiegare cosa provo perché manco io a volte lo so... i sentimenti si confondono e se non riesco a parlare a me stesso internamente come posso farlo ad una terza persona ?
Diciamo comunque che mia madre è la persona con cui mi sento meno in imbarazzo.

overthinking 12-11-2020 12:39

Re: Riuscire a confidarsi coi genitori
 
No tutto inutile, vivevo in un ambiente familiare in cui i problemi psicologici non erano contemplati, "non esistono", mentre se c'era qualcosa di fisico subito a mobilitarsi.

Delta80 12-11-2020 16:12

Se non dico nulla è più colpa mia che colpa loro , perché ho sempre avuto questa sensazione di solitudine interiore dove ritenevo meglio non aprirsi alle proprie emozioni negative, comunque credo mi avrebbero ascoltato e suggerito di farmi aiutare , quando ebbi quel grave crollo emotivo erano molto scossi e preoccupati ricordo


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