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Vecchio 02-05-2018, 01:23   #1
Principiante
L'avatar di Sasuke86
 

Dopo gli ultimi 4 anni passati in totale solitudine (non considero la famiglia come una compagnia) davo per assodato di essere completamente morto socialmente.
Diciamo che nella mia vita ho avuto 3 fasi sociali:
- i primi anni delle elementari dove ho fatto le mie prime amicizie per poi perderle gradualmente dalle medie e isolarmi quasi del tutto sino alla fine delle superiori;
- poi i primi anni di università dove ho recuperato parte di quelle vecchie amicizie per consolidarle e ampliarle e di nuovo perderle;
- infine il periodo fine università/inizio periodo alla ricerca del lavoro dove ho di nuovo ripreso attività sociale in un gruppo (sempre recuperato in parte da quello vecchio e ampliato) nel quale mi sono anche preso forse (?) la mia prima mezza "cottarella" per una ragazza.

Infine, chiuso anche con l'ultima esperienza sociale, come detto sono stato 4 anni, quasi totalmente solo. Se quei 3 periodi avevano dato una barlume di speranza alla mia vita, questi 4 anni mi hanno segnato ancora di più infondendomi la piena consapevolezza che non sono fatto per relazionarmi con gli altri e che il mio destino è la solitudine.

Tuttavia, da qualche mese, ho cambiato lavoro, trovandomi in un ambiente giovanile e con gente con la quale mi trovo abbastanza bene e sono uscito qualche volta. Dopo dei primi rifiuti da parte mia e uscite nelle quali mi sono isolato, mi sono lasciato più andare passando anche dei momenti piacevoli con loro.

Questi nuovi sviluppi stanno leggermente facendo vacillare le mie certezze, non nell'essere sicuro di non essere adatto a relazionarmi con gli altri, che è una cosa certa e assodata, ma più che altro, perché si sta risvegliando in me il desiderio di socializzare e di stare a contatto con gli altri, oltre che il conseguente e deleterio, desiderio di avere una ragazza.

Secondo voi quindi, é consigliato alimentare questo nuovo "Risveglio sociale", quando so per certo che non porterà a niente poiché sono mancante dei requisiti fondamentali per l'amicizia e l'amore (tra cui l'importante capacità di provare affetto)?

Io sono propenso a rimanere nel limbo dell'uscire ogni tanto e mantenere le dovute distanze, anche perché a più di 30 anni tutti hanno i loro giri di amicizia ed è quasi improponibile riuscire ad inserirsi in questi consolidati da anni (con persone che sono cresciute insieme e hanno passato fasi importanti quali scuola e università insieme) se non superficialmente e non a tempo stabile.

Il limbo mi sembra l'unica soluzione. Tornare indietro all'isolamento è ovvio che è IL MALE, ma andare oltre sapendo che non colmerai il vuoto dentro di te e che non riuscirai mai a consolidare dei rapporti profondi e che prima o poi la "fase 4" anch'essa finirá potrebbe essere altrettanto deleterio.

Esperienze simili?
Vecchio 02-05-2018, 09:55   #2
Esperto
L'avatar di Gio.solo
 

esperienze simili credo che le abbiamo avute tutti qua dentro, volenti o nolenti prima o poi capita di essere coinvolti. Secondo me dovresti frequentarli senza però pretendere che loro diventino il tuo gruppo principale e tenendo a mente, come hai giustamente detto, che ognuno di loro ha già il suo gruppo. Se poi nel tempo l'amicizia diverrà più solida tanto di guadagnato
Vecchio 02-05-2018, 12:27   #3
Esperto
L'avatar di E. Scrooge
 

Secondo me dovresti cogliere la palla al balzo. Se ti fa davvero piacere passare del tempo con le persone con cui stai uscendo adesso, fallo, vai fino in fondo. Non è detto che questi tizi ti rifiutino perché non appartieni al loro vecchio circolo di amicizie. Certo però che se ti presenti in punta di piedi con l'intenzione di rimanere nel limbo non credo riuscirai a stringere legami particolarmente profondi. Cioè, come puoi dare dimostrazioni di affetto e amicizia se ti imponi in anticipo di rimanere in posizione defilata? Praticamente è come dichiarare che non vuoi nessun amico. Se invece uscire ti crea disagio, non farlo, non l'ha ordinato il dottore di avere un mucchio di amici.

Ultima modifica di E. Scrooge; 02-05-2018 a 12:44.
Vecchio 02-05-2018, 18:46   #4
Esperto
L'avatar di Crystal
 

Quote:
Originariamente inviata da Sasuke86 Visualizza il messaggio
che è una cosa certa e assodata, ma più che altro

Certa e assodata da chi? da te stesso forse...
Queste nuove conoscenze non la pensano così, visto che ti invitano ad uscire.
Gli unici convinti di non riuscire a socializzare sono la fobia e noi stessi che ci lasciamo convincere. Ma noi non agiamo mai al netto dell'ansia. Siamo sempre in balia di essa. Ovvio che non sappiamo socializzare, è un casino allucinante farlo con l'ansia, è praticamente impossibile avere soddisfazione da una relazione di qualsiasi voglia tipo, se proviamo paura, tensione, tristezza...

Quindi il punto non'è che non siamo in grado, ma come fare ad esserne in grado non avendo più paura.
Parli di fase 4, di limbo, di risveglio sociale...E' semplicemente lucidità e fobia che fanno a spallate, nulla di più.
Farlo da solo è pesante, hai bisogno di essere guidato da qualcuno competente per capire dove, e cosa fare.
Forzare con le uscite può avere il suo rovescio della medaglia ora, startene rintanato in casa ti ha fatto convincere che non sei adatto a socializzare.
La via di mezzo ideale imho è seguire la prima strada con cautela e con un supporto psicologico.
Vecchio 03-05-2018, 00:57   #5
Esperto
L'avatar di Ogard
 

Il consiglio che posso darti è quello di esporti, aspetta che siano gli altri a giudicarti e non fasciarti la testa. Siamo sempre i più cattivi con noi stessi, può sembrare strano ma anche noi piacciamo alla gente. (a volte. forse.)
Vecchio 03-05-2018, 01:52   #6
Principiante
L'avatar di Sasuke86
 

Quote:
Originariamente inviata da Gio.solo Visualizza il messaggio
esperienze simili credo che le abbiamo avute tutti qua dentro, volenti o nolenti prima o poi capita di essere coinvolti. Secondo me dovresti frequentarli senza però pretendere che loro diventino il tuo gruppo principale e tenendo a mente, come hai giustamente detto, che ognuno di loro ha già il suo gruppo. Se poi nel tempo l'amicizia diverrà più solida tanto di guadagnato
Però guardandomi bene dentro il mio desiderio forse è quello di essere considerato importante da qualcun'altro, che alle persone quando pensano con chi hanno piacere di passare del tempo, venga in mente per primo io, ancor di più se si tratta di una ragazza, e non che sia il collega simpatico da far aggregare qualche volta e che quando sarà cadrá nel dimenticatoio.

Amicizie superficiali quindi forse mi farebbero in un certo modo ancor più male all'autostima e alla bassa considerazione che ho di me, ma al contempo amicizie profonde richiederebbero una dedizione e un interesse verso gli altri che non ho voglia di dare e che non forse manco voglio veramente.

Ecco, forse che si tratti di un semplice ed egoistico desiderio di essere desiderato? Che mi basti quello e non poi concretizzare il tutto in VERA amicizia?

Quote:
Originariamente inviata da E. Scrooge Visualizza il messaggio
Secondo me dovresti cogliere la palla al balzo. Se ti fa davvero piacere passare del tempo con le persone con cui stai uscendo adesso, fallo, vai fino in fondo. Non è detto che questi tizi ti rifiutino perché non appartieni al loro vecchio circolo di amicizie. Certo però che se ti presenti in punta di piedi con l'intenzione di rimanere nel limbo non credo riuscirai a stringere legami particolarmente profondi. Cioè, come puoi dare dimostrazioni di affetto e amicizia se ti imponi in anticipo di rimanere in posizione defilata? Praticamente è come dichiarare che non vuoi nessun amico. Se invece uscire ti crea disagio, non farlo, non l'ha ordinato il dottore di avere un mucchio di amici.
No, uscire di per se non mi crea disagio, me lo crea più che altro quando mi trovo in mezzo a gente più attraente e in forma di me (il 99,99%) e/o ha cose da raccontare sulla propria vita o a ragazze carine.

La mia non è paura di rifiuto in se ma consapevolezza che se non trovi altra gente sola come te, é quasi imoossibile creare dei legami forti con altri che ne hanno già con persone con cui sono cresciuti, o ancora peggio, sono fidanziati.

Quote:
Originariamente inviata da Crystal Visualizza il messaggio
Certa e assodata da chi? da te stesso forse...
Queste nuove conoscenze non la pensano così, visto che ti invitano ad uscire.
Gli unici convinti di non riuscire a socializzare sono la fobia e noi stessi che ci lasciamo convincere. Ma noi non agiamo mai al netto dell'ansia. Siamo sempre in balia di essa. Ovvio che non sappiamo socializzare, è un casino allucinante farlo con l'ansia, è praticamente impossibile avere soddisfazione da una relazione di qualsiasi voglia tipo, se proviamo paura, tensione, tristezza...

Quindi il punto non'è che non siamo in grado, ma come fare ad esserne in grado non avendo più paura.
Parli di fase 4, di limbo, di risveglio sociale...E' semplicemente lucidità e fobia che fanno a spallate, nulla di più.
Farlo da solo è pesante, hai bisogno di essere guidato da qualcuno competente per capire dove, e cosa fare.
Forzare con le uscite può avere il suo rovescio della medaglia ora, startene rintanato in casa ti ha fatto convincere che non sei adatto a socializzare.
La via di mezzo ideale imho è seguire la prima strada con cautela e con un supporto psicologico.
Il supporto psicologico non l'ho mai considerata una opzione. Come hai detto giustamente tu, praticamente mi sono fatto un autodiagnosi e sono convintissimo di quello che sono. Devo solo decidere sino a che livello forzarmi per non andare tropoo oltre e rimanerci male.

Poi si, se veramente si svegliasse in me qualcosa che non pensavo di avere, tanto di guadagnato, ma una nuova esperienza sociale chiusasi in un nulla totale poi potrebbe finire di rovinarmi.

Per questo penso che il limbo sia oggettivamente la soluzione migliore per me.

Quote:
Originariamente inviata da Ogard Visualizza il messaggio
Il consiglio che posso darti è quello di esporti, aspetta che siano gli altri a giudicarti e non fasciarti la testa. Siamo sempre i più cattivi con noi stessi, può sembrare strano ma anche noi piacciamo alla gente. (a volte. forse.)
Ma io piaccio alla gente, questo è sicuro anzi, certe volte anche troppo e poi ci rimangono male perché si aspettavano che fossi una persona migliore di quello che sono. Cmq mi manca quella componente emotiva e affettuosa per creare dei veri legami di amicizia/amore.


Grazie dei consigli cmq. Penso che proverò ad alzare leggermente l'asticella del mio limbo per spingermi un po' più in la accettando più spesso le proposte degli altri. Un ulteriore livello poi sarebbe che le proposte partano da me, ma vediamo come va il primo step.

Poi anche quando questo fase 4 finirá, in concomitanza della mi sicura futura perdita del lavoro, potrò tornare qui a riesumare il topic per un "l'avevo detto io"
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