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Vecchio 28-04-2022, 23:48   #1
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Io nemmeno ho una diagnosi ufficiale di qualche problema psichico, tempo fa andai in terapia per semplice "timidezza" (che non è neanche considerata una condizione patologica) e non mi diagnosticarono nemmeno la fs...

A dire il vero, dato che sono fallito in tutti i campi della vita non sono nemmeno sicuro che i miei problemi siano "soltanto" la timidezza (o fs)...
Dico questo perchè ho pure il sospetto di essere sullo spettro autistico (ripeto: non ho una diagnosi ufficiale ma mi riconosco in molti tratti anche se non in tutti)

Ma secondo voi è possibile diagnosticare una malattia in base al fallimento esistenziale?
Cioe' se vado dal medico e gli dico: "sa, ho 40 anni, sono disoccupato, vivo con la madre anziana, non ho vita sociale nè sentimentale", questo puo' diagnosticarmi qualcosa?Lo so, sembra un po' folle...

Io vedo gente che non ha i nostri problemi, pero' magari ne ha altri (anche gravi) eppure questi riescono a realizzarsi nella vita...
hanno un lavoro stabile, amicizie, sono sposati, hanno figli. Ma come cavolo fanno? E parlo anche di persone che nemmeno avevano grandi talenti o chissa' che aspirazioni, sono andati avanti nella vita nonostante non fossero dei geni...insomma parlo di persone normali. Poi c'erano alcuni che non si impegnavano in nulla, a scuola erano ripetenti o magari non hanno continuato gli studi, o provenivano da famiglie problematiche eppure si sono tutti fidanzati, hanno una vita normale, non saranno amministratori delegati pero' hanno un normalissimo lavoro stabile...

Cioè, quello che non capisco è: ma perchè gli altri riescono dove noi falliamo continuamente?
Ringraziamenti da
Atlas (29-04-2022), Darby Crash (28-04-2022), XL (29-04-2022)
Vecchio 28-04-2022, 23:56   #2
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

thread di qualità

Quote:
Originariamente inviata da foreverred Visualizza il messaggio
Ma secondo voi è possibile diagnosticare una malattia in base al fallimento esistenziale?
Cioe' se vado dal medico e gli dico: "sa, ho 40 anni, sono disoccupato, vivo con la madre anziana, non ho vita sociale nè sentimentale", questo puo' diagnosticarmi qualcosa?Lo so, sembra un po' folle...
la malattia te la diagnosticano dopo che ti conoscono un po', non certo dopo un elenco di fallimenti

Quote:
A dire il vero, dato che sono fallito in tutti i campi della vita non sono nemmeno sicuro che i miei problemi siano "soltanto" la timidezza (o fs)...
beh, pure io sono un fallito in tutti i campi della vita. Pensa un po', nonostante ciò credo di non avere nessun reale problema psicologico Metto come cause principalmente sfortuna e bassissima capacità di adattamento.

Quote:
Io vedo gente che non ha i nostri problemi, pero' magari ne ha altri (anche gravi) eppure questi riescono a realizzarsi nella vita...
hanno un lavoro stabile, amicizie, sono sposati, hanno figli. Ma come cavolo fanno?
penso che le variabili della fortuna/sfortuna e della capacità di adattamento possano risultare determinanti anche per altri, in positivo oppure in negativo
Vecchio 29-04-2022, 00:10   #3
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Quote:
Originariamente inviata da foreverred Visualizza il messaggio
Cioè, quello che non capisco è: ma perchè gli altri riescono dove noi falliamo continuamente?
Il problema sono i problemi.
Quelli che "riescono" se ne fanno pochi
Vecchio 29-04-2022, 01:10   #4
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Parlo per me, e ci ho riflettuto a lungo su questi aspetti ancora prima che tu aprissi questo thread.
Sono giunto alla conclusione che più che di problemi si tratta di adattarsi, e far combaciare le proprie priorità al contesto in cui si vive. A me allo stato attuale le cose vanno tutto sommato bene. Sul fronte lavorativo ho trovato da poco una certa stabilità, ma è ancora presto per pianificare una vita staccata dai miei genitori, oltre al fatto che non mi converrebbe, perché comporterebbe altri problemi, che sarebbero maggiori rispetto a quelli che ho adesso.
Sul fronte delle amicizie non mi lamento, li sono soddisfatto.
Per quanto riguarda la sfera sentimentale ogni tanto sento la mancanza di una compagna, ma non è una cosa che mi fa soffrire molto, inoltre sono sempre combattuto tra quel desiderio e la libertà che comporta l'essere single, cioè non dover "rendere conto" a nessuno, poter fare quello che mi pare, non avere orari da rispettare, poter frequentare chi mi pare, quando mi pare...Questo al momento mi va benissimo, è prioritario, per quello che è il mio carattere, rispetto al formare una famiglia/coppia/fare figli...Non penso che questo sia indice di problemi psicologici, sono scelte di vita. I problemi psicologici potrebbero nascere nel momento in cui fossi costretto in questa condizione, e la vivessi male; ma non è il mio caso, sono io che ho fatto determinate scelte e mi prendo vantaggi e svantaggi.
Quindi per come la vedo io una risposta che vada bene universalmente non c'è bisogna tenere conto di un mucchio di fattori.
Non basta che si dica: abito coi miei, ho più di 30 anni, lavoro (o non lavoro) e sono single; quindi ci sono problemi psicologici... no. C'è tutto un discorso molto più ampio da dover fare, a me sta bene così? Oppure No? Quali sono i fattori che mi hanno portato a questa condizione? Ragionare così secondo me è opportuno, ridurre il tutto a va bene/Non va bene, in base magari anche a discorsi che ti fanno le altre persone è inutile, perché non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti bisogno delle stesse cose alle stesse età, nella vita.
Questa è la mia idea.

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Ringraziamenti da
Equilibrium (29-04-2022)
Vecchio 29-04-2022, 02:20   #5
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Io sono migliorata in alcuni ambiti (fobia sociale, ansia) ma sono ancora "incastrata" in altri, tipo alcuni tratti della depressione presenti quasi sempre nel corso del mese, magari a giorni/settimane alterne, tipo la mancanza di energie e di voglia di fare, astenia, e i periodi depressivi di sconforto/tristezza/anedonia/incuria di sé, prolungati nel corso dell'anno.
L"antidepressivo aiuta ma non basta, ad esempio non riesco a riposare bene, ad avere un ciclo sonno-veglia normale, ad avere forze ed energie costanti per vivere la vita quotidiana giorno dopo giorno.
Vecchio 29-04-2022, 02:23   #6
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
Pensa un po', nonostante ciò credo di non avere nessun reale problema psicologico Metto come cause principalmente sfortuna e bassissima capacità di adattamento.
penso che le variabili della fortuna/sfortuna e della capacità di adattamento possano risultare determinanti anche per altri, in positivo oppure in negativo
Penso anche io la stessa cosa.
Anche io non ho disturbi ben definiti. Man mano nel tempo mi sono state diagnosticate: sindrome ansiosa, disturbo depressivo, dpts, ma tutte cose non confermate dallo psichiatra successivo. L'unica cosa un po' più indovinata e confermata due volte è il disturbo dell'adattamento.

Io per esempio so bene quello che bisogna fare per avere successo in un determinato campo, però non lo voglio fare sia perché non ne ho voglia, sia perché non rientra nei miei valori. Diciamo che ho poco senso del dovere finalizzato ad un traguardo. Poca forza di volontà anevrotica.

E' evidente che per fare bella figura con le donne bisogna curare il vestiario e andare in palestra, ma io queste cose non le voglio fare perché non mi piacciono, mi annoiano, sono contrario, e anche perché mi domando "ma perché io mi devo forzare a fare queste cose mentre altri piacciono anche solo essendo loro stessi senza fare cose forzate?" Però poi se non le fai sei penalizzato, è evidente. E se applichi questi ragionamenti a tutti i campi poi fallisci in tutti i campi.

Uno dovrebbe fare le cose che gli piacciono e trovare il successo tramite quelle cose. Ma tutte le cose che piacciono a me non portano a niente, non sono popolari, e anche volendone fare una forza, anche se mi piacciono non ci metto mai tutto me stesso al 100%.
Ringraziamenti da
Darby Crash (29-04-2022), XL (29-04-2022)
Vecchio 29-04-2022, 06:24   #7
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Non ho mai avuto un vero interesse figuriamoci delle passioni, tutto quello che ho fatto è stato sempre tanto per. La scuola tanto per prendere il pezzo di carta, il lavoro tanto per avere uno stipendio, lo sport tanto per stare con gli amici, le relazioni tanto per poter dire di averle avute, gli hobby tanto per passare il tempo ecc... Mi sento come se fossi stato reclutato forzatamente nella vita come i soldati mandati a morire sul fronte, la classica pedina sacrificabile. Poi però a vivere tanto per la vita ti prende a calci in culo, la depressione e l'ansia mi accompagnano da che ho memoria e poi i calci in culo l'hanno cronicizzata fino al punto di non ritorno.
Vecchio 29-04-2022, 06:59   #8
Esperto
L'avatar di Varano
 

[QUOTE=foreverred;2704343
Io vedo gente che non ha i nostri problemi, pero' magari ne ha altri (anche gravi) eppure questi riescono a realizzarsi nella vita...
hanno un lavoro stabile, amicizie, sono sposati, hanno figli. Ma come cavolo fanno? E parlo anche di persone che nemmeno avevano grandi talenti o chissa' che aspirazioni, sono andati avanti nella vita nonostante non fossero dei geni...insomma parlo di persone normali. Poi c'erano alcuni che non si impegnavano in nulla, a scuola erano ripetenti o magari non hanno continuato gli studi, o provenivano da famiglie problematiche eppure si sono tutti fidanzati, hanno una vita n
ormale, non saranno amministratori delegati pero' hanno un normalissimo lavoro stabile...

Cioè, quello che non capisco è: ma perchè gli altri riescono dove noi falliamo continuamente?[/QUOTE]

Non lo so, davvero. Io fino a 14 anni sono sempre stato il primo della classe. Poi ho cominciato a interessarmi alle ragazze e ho peggiorato sia i voti che la socialità.
Nonostante avessi anche un bell’aspetto a quell’età però ero estremamente imbranato e timido. Probabilmente anche io rientro nello spettro autistico, questo potrebbe spiegare quasi tutto
Vecchio 29-04-2022, 08:35   #9
Esperto
 

Non so, non ho ancora diagnosi precise riguardo il mio "stato". Ho conosciuto persone che si definivano timide ma che in definitiva non hanno avuto grossi problemi a relazionarsi con ogni sorta di gente. A sto punto penso che nel mio caso ci sia un qualche deficit cognitivo seppur lieve ma che sfugge, a primo impatto, alla diagnosi, e che ha influito terribilmente nello sviluppo delle social skills
Vecchio 29-04-2022, 09:37   #10
Principiante
 

Ti direi che gli alcuni hanno successo perché hanno il coraggio di provare e riprovare finché dopo tanti fallimenti riescono a ottenere qualcosa di buono, mentre noi con la fobia sociale, non provando a fare niente a causa della paura, per forza non facciamo né passi indietro né passi avanti. Ma in realtà anch'io mi faccio la stessa domanda che mi fai tu perché di persone che hanno problemi psicologici ce ne sono tante e hanno vite migliori delle nostre. Io pur avendo la fobia sociale ho sempre cercato di lavorare, nonostante questo non sono mai stata brava nei lavori che ho fatto come nel lavoro che faccio ora e questo non fa che peggiorare la mia depressione
Vecchio 29-04-2022, 09:40   #11
Esperto
L'avatar di Trinacria
 

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Io per esempio so bene quello che bisogna fare per avere successo in un determinato campo, però non lo voglio fare sia perché non ne ho voglia, sia perché non rientra nei miei valori. Diciamo che ho poco senso del dovere finalizzato ad un traguardo. Poca forza di volontà anevrotica.

E' evidente che per fare bella figura con le donne bisogna curare il vestiario e andare in palestra, ma io queste cose non le voglio fare perché non mi piacciono, mi annoiano, sono contrario, e anche perché mi domando "ma perché io mi devo forzare a fare queste cose mentre altri piacciono anche solo essendo loro stessi senza fare cose forzate?" Però poi se non le fai sei penalizzato, è evidente. E se applichi questi ragionamenti a tutti i campi poi fallisci in tutti i campi.

Uno dovrebbe fare le cose che gli piacciono e trovare il successo tramite quelle cose. Ma tutte le cose che piacciono a me non portano a niente, non sono popolari, e anche volendone fare una forza, anche se mi piacciono non ci metto mai tutto me stesso al 100%.
Ecco questo è anche il mio problema. So bene cosa dovrei fare ma non ho la voglia o la forza di farlo.
Se sono senza amici è perchè non do confidenza a nessuno e non scrivo a nessuno. Se gli altri invece hanno tanti amici è perchè coltivano queste amicizie.
Se non ho una relazione è perchè non esco di casa e non parlo con nessuno. Se gli altri invece sono fidanzati è perchè conoscono gente, si vestono bene, vanno in giro ecc.
A me manca la voglia e manca la forza di volontà di fare queste cose. Non mi ci impegno abbastanza.
Quindi credo dipenda tantissimo dalla propria forza mentale e dalla voglia effettiva di fare qualcosa. Poi, certo, anche la fortuna ha il suo bel ruolo e, ovviamente, eventuali problemi. Io, per esempio, molte cose non le faccio perchè ho tante paure che mi bloccano. Già riuscissi a superare queste paure sarebbe un grande passo avanti.
Vecchio 29-04-2022, 09:47   #12
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Se uno vuole qualcosa la voglia si trova, se non ne avete non dovete sentirsi in colpa o in debito verso niente e nessuno.

In verità sono tutte cose che si fanno su pressioni dall'esterno, non derivano mai pienamente dalle reali necessità dell'individuo.
Vecchio 29-04-2022, 09:54   #13
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

No, non risolverò mai i miei problemi. Forse posso migliorare la situazione generale di vita ma i miei problemi ci saranno sempre, fanno parte di me, sono troppo legati al mio carattere. Il mio obiettivo infatti non è quello di risolvere i miei problemi e di diventare una persona che vive come gli altri, il mio obiettivo è quello di aumentare il più possibile la qualità della mia vita restando con i problemi che ho nel relazionarmi con il mondo. Infatti anche se sono giovane ho già messo in conto che molte esperienze di vita non le farò mai, non avrò una famiglia ad esempio e non farò altre cose che generalmente chi è sano può fare.
Vecchio 29-04-2022, 10:17   #14
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Quote:
Originariamente inviata da foreverred Visualizza il messaggio
Dico questo perchè ho pure il sospetto di essere sullo spettro autistico (ripeto: non ho una diagnosi ufficiale ma mi riconosco in molti tratti anche se non in tutti)

Ma secondo voi è possibile diagnosticare una malattia in base al fallimento esistenziale?
Io sono autistico diagnosticato e credo questi spieghi molti dei tanti fallimenti che ho avuto nella vita, sul piano delle relazioni umane, del lavoro, della carriera universitaria, della realizzazione personale, anche solo della gestione del quotidiano, ecc.
In pratica ho ottenuto briciole rispetto a quello che potrebbe ottenere una persona "normale" con le mie stesse capacità.
Attenzione, però, che c'è autismo e autismo: l'anno scorso Elon Musk, che non è certo l'ultimo arrivato in quanto a successo nella vita, ha dichiarato di essere autistico. Anche altre persone famose o di successo sono autistiche, come la scrittrice Susanna Tamaro, o Greta Thurnberg (credo di non dover spiegare chi è).
Evidentemente c'è un autismo più compatibile col funzionamento della società, che rende difficile emergere, ma non impossibile. E poi c'è un autismo che ti azzoppa e ti spinge ai margini del vivere sociale.
C'è anche da considerare che l'autismo, specie quando si arriva in età adulta senza essere stati seguiti sin da piccoli, presenta spesso delle comorbilità, ovvero si arrivano ad accumulare altri problemi, e questo penso ad esempio sia proprio il mio caso.
Vecchio 29-04-2022, 10:41   #15
Esperto
L'avatar di Barracrudo
 

Cerco di essere ottimista quindi si c'è sempre margine di miglioramento, fino a che però non si raggiunge un punto fermo e poi si stabilizza perché andare oltre richiederebbe piu contro che pro, detto ciò ogni tanto fa bene provare a esplorare al di là dei propri limiti.

La battaglia è con noi stessi e la nostra mente, le nostre paure, bisogna essere guerrieri e imparare a domare noi stessi
Vecchio 29-04-2022, 10:46   #16
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun Visualizza il messaggio
Se uno vuole qualcosa la voglia si trova, se non ne avete non dovete sentirsi in colpa o in debito verso niente e nessuno.

In verità sono tutte cose che si fanno su pressioni dall'esterno, non derivano mai pienamente dalle reali necessità dell'individuo.
Questo non è vero.

Ad esempio, io voglio davvero visitare la basilica di San Zeno a Verona? Certo che lo voglio, mi piacerebbe molto! Ma poi mi dico: c'è da fare ore di viaggio, mi andrebbero via tra una cosa e l'altra sui 150 euro, che faccio ci vado? Ecco che dopo aver considerato il percorso per arrivare alla meta desiderata, l'entusiasmo può venire meno.

Oppure, passeggiando trovi un bel ristorantino vista mare con un menu che ti fa venire l'acquolina in bocca. Poi, vedi i prezzi e ti spaventi. Ma ancora il desiderio resta e provi a chiedere se c'è posto. Ti rispondono che il prossimo posto si libera tra mezz'ora. A questo punto il tuo entusiasmo iniziale va a scemare. Tu senz'altro ci volevi andare in quel ristorante, ma a condizioni tue, non alle condizioni sfavorevoli imposte dall'esterno.

E così ad esempio c'è chi pur di guadagnare accetta anche di lavorare 12 ore oppure di fare turni notturni e chi non accetta compromessi sfavorevoli e se ne sta a casetta.

Penso che tante persone con buone capacità di adattamento e di accettare quel che la vita offre loro vadano alla fine più avanti di chi magari ha maggiori risorse ma non si adatta.

Io vorrei che il mondo si adattasse a me, che fosse fatto su misura per me. Ho come la sensazione che questo modo di pensare non mi stia portando nulla di buono ahah.

Ultima modifica di Darby Crash; 29-04-2022 a 10:50.
Vecchio 29-04-2022, 12:05   #17
Esperto
 

Semplice, per la paura dei propri simili, che rende arduo fare qualsiasi cosa nella società.
Vecchio 29-04-2022, 12:16   #18
RKO
Intermedio
L'avatar di RKO
 

Sì ma comunque attenzione a guardare le vite degli altri pensando che loro siano sistemati, primo perchè ognuno tende a raccontare e mostrare solo quello che vuole e secondo perchè nessuno può sapere quello che passa per la nostra testa nella stessa misura in cui noi non possiamo sapere cosa passa in quelle altrui.
Mi tocca ri-citare Zerocalcare:
Quote:
se impuntamo a fa’ il confronto co le vite degli altri. Che a noi ce sembrano tutte perfettamente ritagliate, impalate, ordinate. E magari so così perfette solo perché noi le vediamo da lontano.
Ha ragione, c'è poco da fare.

In quanto al sapere cosa dovremmo fare ma non avere forza e voglia di farlo, il problema è che se la nostra natura è questa è complicatissimo cercare di essere diversi.
Prendete una persona con una spiccata vita sociale e per assurdo immaginate di doverla convincere a stare di più a casa, a leggersi un libro invece di uscire, a guardarsi un film invece di frequentare gente... ce la farebbe? Oppure impazzirebbe dopo poco tempo?
Lo stesso vale per noi, ma all'inverso.
Potete pure iniziare ad uscire tutte le sere, frequentare locali ecc. ma tanto sapete benissimo che nel momento in cui sarete lì non penserete ad altro che a quando potrete finalmente tornare a casa e riappropriarvi della vostra dimensione.
Sensazione che di sicuro conosciamo tutti benissimo per averla provata più e più volte.
Non è che manca la voglia, è che sforzarsi di andare contro la propria natura prima o dopo porta sempre al rigetto.
Vecchio 29-04-2022, 12:40   #19
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Quote:
Originariamente inviata da RKO Visualizza il messaggio
Sì ma comunque attenzione a guardare le vite degli altri pensando che loro siano sistemati, primo perchè ognuno tende a raccontare e mostrare solo quello che vuole e secondo perchè nessuno può sapere quello che passa per la nostra testa nella stessa misura in cui noi non possiamo sapere cosa passa in quelle altrui.
Questo vale fino ad un certo punto. Ma ci sono casi gravi, ad esempio uno che sta sempre solo, senza nessuno, senza un lavoro, con anche la paura di uscire di casa, di andare a comprare il pane... sta messo peggio rispetto alla maggior parte della gente. Quando sei a questi livelli hai poco da raccontare e mostrare.
Ringraziamenti da
Darby Crash (29-04-2022)
Vecchio 29-04-2022, 12:48   #20
Esperto
 

Il problema principale qui sostanzialmente è la solitudine, il non sentirsi parte di nulla, pur magari facendone parte "fisicamente", ma relegati in un angolino per le scarse capacitá di inserimento. Mi pare inoltre che ci sia una scarsa tendenza ad empatizzare nei confronti del "diverso" (anche solo caratterialmente) in genere.

Purtroppo il contesto sociale a misura di "fobico/timido/introverso/autistico" mi sa che non esiste. Bisogna un po' sapersi adattare per cercare di stare a galla

Ultima modifica di Holbaek; 29-04-2022 a 13:02.
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