Masterplan92

Niente..non ci riesco..io vivo nel passato..ne nel presente ne nel futuro...ho un ossessione malata per ciò che è stato e per ciò che non sono riuscito a fare.. è come se per riuscire ad andare avanti avessi bisogno di dimostrare a me stesso di poter essere diverso..a quasi 28 anni mi rendo conto che questi pensieri mi hanno fatto solo regredire e non combinare nulla ma è come se mi ci fossi identificato..non riesco a muovermi più di qui..devo riuscire a convincermi che qualcosa nonostante il passato possa cambiare..

Delta80

Dipende da quali sono le ossessioni, ci sono cose che sei in tempo ancora a fare , mentre invece altre cose effettivamente vanno vissute in certe età, ma queste cose le puoi sapere solo tu, purtroppo il passato anche se te lo lasci alle spalle ci condiziona il presente e il futuro a volte

Warner84

Purtroppo il passato fa parte di noi nel bene ma anche e sopratutto nel male...alcune cose ci rimarranno cicatrizzate nella testa, anche se non "sanguinano" più il segno dentro di noi resta...ora non so a quali cose specifiche ti riferisci, ma come ha detto Delta alcune cose magari puoi ancora recuperarle/rimediare mentre per altre potrebbe essere tardi...se queste cose ti tengono bloccato ma ci puoi mettere mano in qualche modo l'unica cosa da fare è agire...

Masterplan92

Quello che non sono riuscito a costruire in questi anni è l ossessione..complice anche la depressione che mi fa sentire un morto vivente

Ezp97

Provo le stesse cose e ho 5 anni di meno... non si va avanti di sto passo. Guardiamo la vita degli altri in maniera psicopatica, ma ormai è andata così e non possiamo farci nulla...io penso che certe cose andavano fatte da piccoli, altrimenti si è fottuti.

Masterplan92

Ci vuole una forza d animo e soprattutto una mente sgombra che noi non abbiamo..noi conviviamo con la zavorra dei disturbi mentali..non siamo costanti per questo..partiamo in quarta ma poi ci diciamo chi me lo fa fare e molliamo

Black_Hole_Sun

Il problema del passato non si può risolvere. Una volta adulti non siamo più un libro bianco dove ricominciare a scrivere da zero la nostra perché la vita non aspetta certo noi che attendiamo "il momento giusto" ma va inesorabilmente avanti. Dal nostro passato dipende il nostro futuro e il nostro presente, si possono migliorare alcuni aspetti, possiamo fare del nostro meglio con il tempo e i mezzi che ci rimangono. Ma di certo non possiamo diventare un'altra persona che vorremo essere, certi difetti vanno presi in tempo e corretti nell'età della crescita, poi diventiamo quel che siamo e che saremo, nel bene e nel male.

Raffaele

Questo fatto di partire in quarta e poi “mollare” può creare grandi casini e soprattutto un senso di grande impotenza, questi sono costanti e fastidiosissimi tranelli della nostra mente.. due sono le cose: o dai cambiamenti ci aspettiamo troppe cose e li idealizziamo (che si tratti di una terapia, di un’attività, di amicizie, di un partner ecc.. andiamo comunque alla ricerca di “miracoli”) con il risultato che poi nullifichiamo questi cambiamenti perché non all’altezza delle nostre aspettative, oppure le paure sono così grandi che resistiamo ai cambiamenti, quindi dopo un’iniziale motivazione a fare qualcosa di sano e utile poi ci fermiamo e molliamo perché non ne vogliamo sapere nulla di affrontare qualcosa che sappiamo di non poter affrontare.. il risultato? si torna al lamento.

CamillePreakers

Ogni tanto l'unico modo per ''risolvere'' è farsene una ragione e accettare di conviverci...poi paradossalmente magari si aprono nuove porte, magari no, ma sicuramente si sta meglio di prima.

misantropico

Il termine risolvere è sbagliato perché ci sono cose che possono essere fatte solo in un determinato momento e in determinate circostanze, perso quel treno non c'è rimedio.
In questi giorni riflettevo sul fatto che la vita è una seria di riprogrammazioni sulla base di errori irreversibili fatti.
Se per caso perdi il treno dello studente che si laurea in tempo devi riprogrammare la vita sulla base dello studente fuori corso, puoi ottenere risultati ma non saranno gli stessi che avresti ottenuto se avessi fatto tutto in tempo. Non è questione di meglio o peggio, è questione di diverso.
Penso che ci siano persone in grado di accettare questa cosa, una sorta di automatismo nel vedere il bicchiere mezzo pieno e c'è chi invece non accetta l'errore e spreca la vita nel rincorrere un qualcosa di irrisolvibile.
Fortunatamente io faccio parte del primo gruppo, ho fatto tanti errori nel passato, mi sono adattato e ora sono felice ugualmente, ma bisogna saper rinunciare a quel tipo di vita in cui si è sbagliato irrimediabilmente.

dottorzivago

Il passato è un macigno che mi porto dietro ormai da 15 anni....adesso ne ho 38 e a circa 25 mi sono reso conto concretamente che dovevo cambiare e dare una svolta.
Ci ho provato, andando anche contro la mia natura ma i risultati sono stati deludenti. Con questo non dico che è inutile,anzi.....aprono tutti a ribaltare la situazione,penso di essere stato sfortunato avendo intorno persone sbagliate.
Socialmente sono migliorato, tengo testa a quasi tutte le situazioni ma agli occhi degli altri sono sempre "strano" visto strano da gente che non non ha nessunissima qualità. Gente che se fosse nella mia situazione (senza amici,senza esperienze) sarebbe veramente persa.