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22-06-2016, 20:40
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#1
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
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Premetto che non so dove andrebbe inserita la discussione.
Oggi leggevo questo articolo:
http://www.themarketingfreaks.com/20...ione-digitale/
E stavo pensando che, guardando alla normalità che ci viene proposta, anche chi si ritiene sano può essere in un certo senso, malato.
Chi controlla costantemente le chat, chi crea canali YouTube, chi scrive Blog, chi bazzica costantemente Facebook... Al momento sono attività consentite ed in qualche modo anche osteggiate come "buone", ma ne siamo sicuri?
Questo è un sito di "fobia sociale", però mi sorge il dubbio che esistano sempre più "diseducati sociali".
Come, durante i periodi dittatoriali precedenti le grandi guerre, chi non era schierato col potere era un traditore.
Voi che ne pensate?
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22-06-2016, 23:37
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Messaggi: 1,729
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A me sembra che chi è "famoso" sul web abbia anche un'ottima vita sociale , sicuramente meglio di quella che aveva prima. Forse potrebbe fare male indirettamente a chi li segue ma mi sembra un discorso molto astratto al momento.
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23-06-2016, 13:57
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#3
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
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Quote:
Originariamente inviata da Ogard
A me sembra che chi è "famoso" sul web abbia anche un'ottima vita sociale , sicuramente meglio di quella che aveva prima. Forse potrebbe fare male indirettamente a chi li segue ma mi sembra un discorso molto astratto al momento.
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Non lo so. Sono stato ad un compleanno, a delle cene.
Tanti col telefono a farsi foto, taggarsi, fotografare il pranzo, pubblicare dove si è, cosa si fa, e con chi si è...
Oppure esci con una ragazze e tiene il cellulare sul tavolo ed in certi momenti ti sembra di essere tu, lei, ed i suoi amici che la chiamano.
Poi ripenso a Robin Williams. Chi dice che l'immagine pubblica di una persona coincida con quello che mostra di se al mondo?
https://www.youtube.com/watch?time_c...&v=QxVZYiJKl1Y
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23-06-2016, 14:10
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#4
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Penso che siamo molto più lontani, oltre il buono o il cattivo, il giusto o sbagliato, questo è un vero proprio mondo ed il virtuale sta sostituendo qualunque cosa e tra dieci,venti o trenta anni quando le tecnologie di realtà virtuale avanzata saranno pubbliche ci ritroveremo a farci delle lunghe passeggiate con qualsiasi corpo desideriamo in ambienti tridimensionali proiettati nella nostra mente, il sogno lucido diventato semi-realtà, tentazione che quasi nessuno può ignorare.
Non sono convinto pienamente che sia una diseducazione e che nemmeno causerà qualche guerra, forse è solo la voglia di evolversi a qualcosa di superiore in un universo infinito, creare qualcosa che possa eguagliare l'esistenza puramente fisica spingendo sempre di più e allontanandosi dal concetto di essere umano, un corpo, braccia, forza lavoro.
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Se fossimo solo "unità puramente celebrali", magari non sentiremo neppure il desiderio di una passeggiata.
Mente e corpo sono strettamente legati, in sinergia. Il corpo sostiene il cervello affinchè il cervello lavori per fonire cibo al corpo stesso.
Se il cervello perde contatto con il mondo, è un po' come essere depressi.
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24-06-2016, 00:24
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da Complainer
Non lo so. Sono stato ad un compleanno, a delle cene.
Tanti col telefono a farsi foto, taggarsi, fotografare il pranzo, pubblicare dove si è, cosa si fa, e con chi si è...
Oppure esci con una ragazze e tiene il cellulare sul tavolo ed in certi momenti ti sembra di essere tu, lei, ed i suoi amici che la chiamano.
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E se questo fosse il futuro? Forse è inesorabile ed è inutile resistere al cambiamento. Il mondo è sempre più connesso, l'individualità è sempre meno netta come se una coscienza collettiva stia soppiantando la coscienza individuale. Forse stiammo diventando come formiche che corrono in cerchio in questo folle mondo.
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25-06-2016, 15:15
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#6
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
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Messaggi: 136
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Quote:
Originariamente inviata da Ogard
E se questo fosse il futuro? Forse è inesorabile ed è inutile resistere al cambiamento. Il mondo è sempre più connesso, l'individualità è sempre meno netta come se una coscienza collettiva stia soppiantando la coscienza individuale. Forse stiammo diventando come formiche che corrono in cerchio in questo folle mondo.
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Quindi il cambiamento ci porta a diventare delle menti collaboartive ma inserite in contesti dove siamo in competizione con altre formiche per il controllo della mente collettiva?
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