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Vecchio 08-04-2023, 22:45   #1
Esperto
L'avatar di Sheev Palpatine
 

Per chi non avesse seguito le mie ultime vicende, sinteticamente, posso dire di essere riuscito a distaccarmi dalla oneitis. Chi mi legge abitualmente può saltare la ricapitolazione...
Ricapitolazione : Sono ormai passati tre mesi senza che io le scriva. Il distacco non è ancora così completo da arrivare a non pensare a lei nemmeno lontanamente, ma ho intenzione di proseguire in questa direzione. Ho scritto ampiamente di queste mie riflessioni e considerazioni, un punto essenziale è stata la frase di Kundera :
"Gli amori sono come gli imperi: quando scompare l'idea su cui sono fondati, periscono anch'essi".
Una frase che mi ha ispirato ad andare avanti rispetto a questa situazione in cui ero mortificato e flaggellato da una continua ricerca di amore, che però si svolgeva nel posto sbagliato, e aveva come radici ideali falsi... Ho poi messo in dubbio la legittimità stessa di avere un'ideale, parlando quindi anche dell'astrattezza degli ideali e poi della forma e della sostanza...

Attualmente, sto mettendo in discussione certe idee, diciamo "politiche" che mi hanno accompagnato per una fase alquanto lunga della mia vita (e che per molte persone sono sgradevoli). A stimolare queste riflessioni è stata la lettura di un libro che ho tradotto io stesso dall'inglese. Si tratta di un episodio della serie tv chiamata The Orville, però questo episodio non è stato realizzato per motivi di pandemia quindi è rimasto solo in formato scritto.

Si chiama "The Orville: Sympathy for the Devil". Seguono Spolier colossali sulla trama, perciò interrompete la lettura se avete intenzione di leggere questo libro....
Cerco di riassumere trattando solo i punti essenziali.

Racconta di un neonato che viene lasciato dai genitori in un simulatore (perchè i genitori vengono catturati da degli alieni malvagi che li liberano dopo anni). Il simulatore era stato impostato a pochi anni prima della prima guerra mondiale. Allora, nella simulazione, (gestita totalmente dal computer), il bambino viene adottato da una coppia di tedeschi e il bambino cresce nella germania nazista, divenendo a tutti gli effetti un convinto nazista. Era addirittura sposato e aveva una moglie, sempre nella simulazione...
Ad un certo punto, viene prelevato da questa simulazione, e scopre che tutta la sua vita è stata un'illusione. Cercano di spiegargli com'è cambiato il mondo all'inizio non vuole crederci, ma alla fine capisce. La prima cosa che lui vuole sapere è se esiste ancora la Germania... Ma a colpirmi più di tutto è stata una parte della narrazione... Riporto la citazione da me tradotta:
"Ed stava iniziando ad avere un assaggio di come doveva essere la vita quotidiana quattrocento anni fa, piena di enormi drammatizzazioni su poste in gioco che ora non significavano nulla."

Ecco qui il nocciolo della questione. Tutte queste poste in gioco, come il preservare cose come il proprio dna, oppure ideali politici, religioni, stili di vita... Sono tutte cose che ad un certo punto non significheranno più nulla e verranno sostituite da qualcos'altro inevitabilmetne. Io che ho studiato a fondo il mondo antico, penso ai tanti antichi romani che hanno anche combattuto e sacrificato la loro vita, hanno costruito qualcosa, ma anche i più grandi imperi hanno una fine. E così è stato.
Immagino allora un futuro dove si può viaggiare nello spazio, dove ci sono altri mondi, dove ci sono gli alieni. E allora inizia ad avere un senso, ciò che altri dicono, una visione meno "separatista" e più "universale". Però, bisogna tenere conto sempre, che per molte persone, questa visione universale è inconcepibile. Lo è stata anche per me fino a poco fa e credo che ancora dovranno passare secoli e secoli, prima che il pensiero dell'umanità sia più orientato in questa direzione...Il tentativo di realizzare le utopie spesso può generare disastri, però capisco anche che all'umanità occorre il progresso...

Spero che queste riflessioni non appiano troppo lunghe e sconclusionate o troppo "pesanti" da leggere... Però vedo questo cambio d'idea, come una maggiore apertura al mondo... Vorrei poter configuerare in qualche modo concreto questa mia apertura al mondo...
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