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Visualizza i risultati del sondaggio: rinneghereste una relazione ?
si' se mi conviene, (sono gia' fidanzato/a, sposato/a) e ci faccio brutta figura 1 4.00%
si' per par condicio se rinnega anche lui/lei 7 28.00%
si' perche' ci ho sofferto come un cane, rinnego per dimenticare 2 8.00%
no, perche' mi fa curriculum e fa figo 2 8.00%
no, ma scaricherei la colpa su altro, mi sentivo triste, e' il mio disturbo, i farmaci, l' alcool) 2 8.00%
no, lo volevo, ammetterei i miei sentimenti e mi prenderei le responsabilita' delle mie azioni 15 60.00%
si' se la relazione per me non ha contato nulla 2 8.00%
Sondaggio singolo o multiplo. Chi ha votato: 25. Non puoi votare questo sondaggio

Rispondi
 
Vecchio 24-11-2014, 10:20   #1
Esperto
L'avatar di lizbon
 

Rinneghereste una lunga relazione che avete avuto con una persona, magari anche fino a pochissimo tempo prima?
Vi sentireste a posto con la vostra coscienza nel rinnegarla?
Non vi sentireste in colpa con la persona con cui l'avete avuta?
Perche' si rinnega?

Ultima modifica di lizbon; 24-11-2014 a 10:41.
Vecchio 24-11-2014, 10:50   #2
Esperto
L'avatar di TheCopacabana
 

Lizbon, che hai combinato stavolta?
Oppure, che TI HANNO combinato?

P.S. Tu non hai votato! Non vale!
Vecchio 24-11-2014, 11:16   #3
Esperto
L'avatar di lizbon
 

Io niente ovviamente. Era solo una riflessione.
Ovviamente nessuno mai rinnegherebbe di aver avuto una relazione con me perche' fa troppo figo!
E' un sondaggio anonimo.

Ultima modifica di lizbon; 24-11-2014 a 11:22.
Vecchio 24-11-2014, 11:31   #4
Esperto
L'avatar di barclay
 

@Lizbon

Che intendi per "rinnegare"? Dire «Non t'ho mai amato»? Dire «Noi eravamo soloamici»? Negare che ci sia stato del sesso quando invece c'è stato?
Vecchio 24-11-2014, 12:14   #5
Esperto
L'avatar di lizbon
 

Si' intendo negare, che se ti chiedono " sei mai stato con x?" rispondi: " no no chi io!? non e' vero no no per carità'!?

Ultima modifica di lizbon; 08-12-2016 a 18:15.
Vecchio 24-11-2014, 13:38   #6
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

No,non potrei mai rinnegare niente nel senso "fisico" (esperenziale) della cosa ma fraintenderò volontariamente la domanda per poter scrivere quello che mi è venuto voglia di scrivere quando ho letto il titolo del topic (me la canto e me la sòno lol).
Sono arrivato ad un passo dal punto di rinnegare il mio coinvolgimento emotivo in una relazione, cioè a giustificare questo coinvolgimento come qualcosa di "non reale", legato a cause contingenti che poi hanno innescato un meccanismo inerziale.
Dal mio punto di vista (su di me, per quel poco che mi conosco) ormai è chiaro che se avessi troncato la relazione sulla base di queste giustificazioni supposte, sarebbe stato l'ennesimo assist alla depressione, in quanto avrei confermato la mia inadeguatezza nel gestire la relazione e poi mi sarei potuto tranquillamente accomodare su questo pensiero per anni. Tutto questo magari alternato a fasi di profondo odio per l'altra persona, come se mi avesse circuito e tenuto in ostaggio in questo castello di cristallo per anni. La coazione a ripetere mi ha portato sempre sul punto di dovermi autodenigrare e di farmi assumere il 100% di qualsiasi colpa relativamente a qualsiasi tipo fallimento (fallimento= discrepanza tra il mio ideale e la realtà) per potermi poi deprimere e rafforzare l'evitamento. Per fortuna non l'ho fatto.
Vecchio 24-11-2014, 16:08   #7
Esperto
L'avatar di lizbon
 

@DownwardSpiral2 - non so se ho capito bene quello che hai scritto.
Non hai troncato una relazione nonostante ti sentissi in ostaggio perche' altrimenti ti saresti sentito un fallito e quindi saresti caduto in depressione

Ultima modifica di lizbon; 13-01-2016 a 20:20.
Vecchio 24-11-2014, 17:05   #8
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Forse ho fatto un pò di confusione, provo a spiegarmi meglio:
Da qualche anno a questa parte, ciclicamente ricasco sempre nella stessa situazione (evitamento,depressione), curiosamente la fase "down" inizia sempre ad ottobre,che coincide guarda caso con l'inizio dell'università (quindi sarebbe il momento in cui, per l'ennesima volta, potrei evitare di evitare, "riprova, sai più fortunato!",distimia ciclica?bho)ma dato che nonostante questo, convivo con la mia ragazza, non ti sto a spiegare che razza di inferno passi io e chiaramente anche lei (l'ho spiegato un pò nel topic "quanto vi manca un amore"). Nel periodo "up" riesco sempre a convincermi di aver superato definitivamente il problema, ricominciando a costruire quello che ho distrutto nella fase down precedente, come una tela di penelope mentale, e nonostante senta arrivare questo cambiamento ciclico con un mesetto o più di anticipo, cerco di razionalizzare la cosa e di non farmi prendere dal panico prima del tempo, sulla base delle mie "nuove" convinzioni acquisite (inutile fasciarsi la testa prima di rompersela, dicono), ma poi vengo sempre, inesorabilmente, smentito dai fatti.
Quando mi rendo conto, che sono sempre dentro lo stesso buco, divento praticamente muto 24h su 24 e se pesa a me, figurati a chi mi sta intorno 24h su 24 (quest'anno però ho capito che quando la sento arrivare,dovrei solo scappare e stare da solo con me stesso, io ho bisogno di una via di fuga,SEMPRE). Convivendo, è praticamente inevitabile che proietti l'odio nei confronti di me stesso su chi mi sta accanto (non mi sento in ostaggio di nessuno, se non di me stesso)e questo innesca un circolo vizioso (The downward spiral). Ciò mi porta a desiderare di troncare la relazione, sulla base di considerazioni del tutto deformate della realtà, perchè troncando la relazione potrei ritirarmi in me stesso e condurre la mia vita monastica senza che questo ricada sugli altri ma allo stesso tempo, se lo facessi, segherei letteralmente il ramo su cui sono seduto e conclamerei la mia situazione down probabilmente per sempre. Più chiaro?

rileggendo sembra che io eviti solo in questa fase dell'anno: io evito tutto l'anno, solo che nel mio microcosmo fatto di poche ma buone persone mi ci trovo abbastanza bene (up), poi inizio a odiare anche questa piccola nicchia e non so più dove sbattere la testa (down).

Ultima modifica di DownwardSpiral2; 24-11-2014 a 17:08.
Vecchio 24-11-2014, 17:41   #9
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

OT: stavo ragionando sul fatto che il mio evitamento sistematico è iniziato proprio quando ho finito le superiori, nel momento in cui ho scelto una facoltà senza frequenza obbligatoria (e comunque in quinta superiore ho fatto 58 giorni di assenza su 60 possibili, il mio sistema era: prima settimana salto il lunedì, seconda settimana il martedì e avanti così, in modo che i prof non notassero mai la mia assenza in modo continuativo aahahh stavo già fuori di brutto) e quindi ho potuto iniziare ad evitare a volontè (no, non l'attore).
Stavo inoltre riflettendo sul fatto che dai 6 ai 20 anni ho vissuto cambiando casa ogni settimana (padre<->madre, è stato il loro modo di spartirmi equamente, che io ho accettato passivamente perchè era una routine consolidata) , sarà per questo che ho sempre bisogno di una via di fuga e che non sento nessun posto come un porto sicuro per più di un tot.?

Ultima modifica di DownwardSpiral2; 24-11-2014 a 17:44.
Vecchio 24-11-2014, 17:55   #10
Esperto
L'avatar di lizbon
 

Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
Ciò mi porta a desiderare di troncare la relazione, sulla base di considerazioni del tutto deformate della realtà, perchè troncando la relazione potrei ritirarmi in me stesso e condurre la mia vita monastica senza che questo ricada sugli altri ma allo stesso tempo, se lo facessi, segherei letteralmente il ramo su cui sono seduto e conclamerei la mia situazione down probabilmente per sempre. Più chiaro?
sì soprattutto il nick ora è piu' chiaro, non avevo letto l'altro topic dove ne parlavi, pero' diciamo che in parte avevo capito bene...avresti bisogno di stare da solo, per stare bene con te stesso, ma se la relazione è il tuo porto sicuro, se la tronchi ricadi in fase down e hai paura di non riprenderti piu'...
Vecchio 24-11-2014, 18:09   #11
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

esatto, il problema però è che in fase down ci torno comunque, indipendentemente dal "porto" in cui ho attraccato la mia barcarola (che in quel momento passa da "sicuro" a "arrivano i pirati,si salvi chi può"). Io però voglio sinceramente un bene infinito alla persona che mi sta accanto (non ho più il coraggio di usare la parola amore, perchè non mi sento degno) perchè le devo praticamente tutto, la vita in un certo senso...
Lasciarla sarebbe un atto di egoismo supremo. E poi lei è praticamente l'unico contatto che mi è rimasto con il mondo esterno.
Vecchio 24-11-2014, 18:14   #12
Banned
 

No, mai rinnegato nessuna relazione.
Rivalutarla in senso critico, anche pochissimo tempo la sua conclusione, invece sì.
Mi è capitato spesso, a posteriori, di capire i deficit e gli aspetti criticabili di una relazione: principalmente erano aspetti di natura materiale.
Nello specifico ho sempre ammesso, a posteriori, che ero stato troppo indulgente con la distanza e la frequenza nel vedersi.

Penso che qualcuno rinneghi se si rende conto che la persona con la quale ha avuto questa relazione "vale" molto meno di quello che si pensava e che questa relazione è stata una debolezza.

Onestamente la tua domanda mi fa venire in mente lo stereotipo di una relazione clandestina. Tipicamente ho visto questo rinnegare da parte dell'uomo che tradisce la fidanzata, anche per lungo tempo e magari pensando di lasciarla per l'amante, salvo poi ravvedersi, vedere nell'amante ciò che non è e, per la rabbia di aver compromesso la relazione ufficiale ed essere stato "ingenuo", adottare una strategia quasi di rifiuto della relazione clandestina.
L'ho visto molto meno applicato alle relazioni "pulite".

Ultima modifica di lizbon; 08-12-2016 a 18:18.
Vecchio 24-11-2014, 18:33   #13
Esperto
L'avatar di linea77
 

Non sò obiettivamente come rispondere.

Però io sarei più per "non ne parlo fino a che non ne parla qualcun'altro per primo" ma non comprendo in pieno cosa possa significare il "rinnegare" :/
Vecchio 24-11-2014, 19:23   #14
Esperto
L'avatar di lizbon
 

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio

Penso che qualcuno rinneghi se si rende conto che la persona con la quale ha avuto questa relazione "vale" molto meno di quello che si pensava e che questa relazione è stata una debolezza.

Onestamente la tua domanda mi fa venire in mente lo stereotipo di una relazione clandestina. Tipicamente ho visto questo rinnegare da parte dell'uomo che tradisce la fidanzata, anche per lungo tempo e magari pensando di lasciarla per l'amante, salvo poi ravvedersi, vedere nell'amante ciò che non è e, per la rabbia di aver compromesso la relazione ufficiale ed essere stato "ingenuo", adottare una strategia quasi di rifiuto della relazione clandestina.
L'ho visto molto meno applicato alle relazioni "pulite".

hmmm ...quindi dopo lungo tempo uno si accorge all'improvviso che una persona non vale niente?

troppo ingenuo per accorgersene prima

no cmq secondo me è applicabile in tutti i casi, in tutti i tipi di relazioni
Vecchio 24-11-2014, 19:31   #15
Banned
 

Parlo per esperienza diretta ed indiretta ma non è certo una regola.

Ho visto spesso l'ingenuità generata dall'euforia iniziale della relazione che faceva perdere il lume della ragione o dalla convinzione di avere a che fare con una persona che era quella "giusta" o che poteva aiutare ad emanciparsi dai propri problemi.

sicuramente però l'ho visto di più nelle storie clandestine.

Ultima modifica di lizbon; 08-12-2016 a 18:25.
Vecchio 24-11-2014, 23:51   #16
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

Il termine di una relazione può essere assai doloroso se la cosa si è protratta nel tempo e magari ci vede come quel lato della moneta che ancora avrebbe voluto girare e invece no.
Tenendo presente questo posso dire che in un periodo di iniziale dolore se qualcuno mi chiedesse qualcosa potrei sbilanciarmi a mentire e dire che è ancora in atto... ma questo non è negare una relazione ma negare la fine di una relazione, che non centra nulla.

Allora per rinnegare una relazione credo servano alcune cose (necessarie, poi, per fare una infinità di altre cose):
1) stomaco
2) convinzione
3) motivazione.

Lo stomaco uno se lo fa venire a seconda della circostanza. La convinzione, cioè la forza per prendere sentimenti, fisicità, tempo della tua vita e molto molto altro e gettarlo in un angolo della tua mente si può trovare, certo... solo se (e qui pecco di presunzione, perché va da soggetto a soggetto e da circostanza a circostanza) in presenza di una motivazione valida.
Allora, tralasciando il discorso della "relazione clandestina", può sussistere anche il semplice fatto che non si voglia dare la giusta concretezza (o meno) ad una storia che si ha e questo per motivi personali.
"Ma... state insieme?"
"Si"
"No"

E già accaduto, si. Può trattarsi di una forma di difesa o semplicemente un modo d'essere indotto dal nostro vissuto, che non necessariamente portino a sminuire l'altro.

Non rinnegherei una relazione se entrambi l'avessero giudicata tale e l'avessero espresso nel modo più tangibile e concreto: dicendolo.
Vecchio 29-11-2014, 00:43   #17
Banned
 

Rinnegare è il miglior metodo per NON andare avanti. Per andare avanti bisogna partire dalla realtà. Se neghi la realtà parti da un qualcosa che non è reale, dunque finisci in qualcos'altro di altrettanto sbagliato. Accettare se stessi, anche il proprio passato, è LA strada.

Ultima modifica di lizbon; 29-11-2014 a 05:38.
Vecchio 29-11-2014, 13:59   #18
Banned
 

Non negherei mai di aver avuto una relazione con Tizio, perché dovrei? Se l'ho avuta un motivo ci sarà a prescindere dalla mia attuale opinione in merito a Tizio.
Vecchio 29-11-2014, 14:16   #19
Esperto
L'avatar di lizbon
 

Quote:
Originariamente inviata da Marcofobik Visualizza il messaggio
Non rinnegherei una relazione se entrambi l'avessero giudicata tale e l'avessero espresso nel modo più tangibile e concreto: dicendolo.
ci sono sguardi, sorrisi, abbracci, carezze, emozioni e molto altro....che non vengono espresse a parole ....ma non per questo non esistono...
Vecchio 29-11-2014, 14:31   #20
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Forse non ho letto io l'opzione giusta ma non mi pare ci sia un "no" secco. Ecco, io non ho niente da rinnegare in assoluto, compreso quindi l'oggetto del sondaggio. Posso aver fatto cavolate madornali ma io penso più in termini di errori di percorso che, sottolineo, comunque solo a posteriori si possono valutare come tali. Credo che rinnegare un qualsiasi aspetto di sé stessi sia una delle peggiori forme di auto-disistima e sì che ne ho tanta da vendere. Certamente se un ha fatto di mestiere il sicario i discorsi cambiano, ma non credo che alcuno di noi cada in fattispecie di quel tipo.
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