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30-04-2010, 18:48
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Milano (hinterland)
Messaggi: 2,240
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Oggi all'università, durante la lezione, è accaduto un episodio che mi ha fatto riflettere.
A un certo punto il prof (un tipo che già di suo incute un certo timore e rispetto) ha rivolto una domanda (in generale) alla classe (saremo stati 2-300 persone) su un argomento che dovrebbe essere "alla base" del corso e quindi praticamente "dato per scontato" (questo semestre stiamo seguendo il corso II avanzato della stessa materia, diciamo).
Silenzio generale, nessuno osa rispondere. Al che il prof lo chiede un'altra volta a tutti ma, siccome non arriva ancora risposta, riformula la domanda (visibilmente seccato) rivolgendosi direttamente a un malcapitato nelle vicinanze (io per fortuna, conoscendo lo stile del prof, mi ero posizionato strategicamente nelle file dietro)
Bè, costui è avvampato come un pomodoro e inizialmente non ha proferito sillaba, poi ha tentato di accennare qualcosa cominciando a balbettare nel silenzio di tomba dell'aula. Il fatto è che non riusciva proprio a formulare parola e il suo disagio era talmente tangibile che empaticamente stavo male anche io a vederlo!
Non so se fosse un very fobic o semplicemente un "normalone" preso alla sprovvista e messo a disagio dalla particolare situazione, ma a giudicare dal "look classico/antiquato" (lo so, l'abito non fa il monaco, ma capite cosa intendo), c'erano buone probabilità che fosse anche lui un potenziale utente di questo forum. E in quasi cinque anni di università ne ho visti tanti altri, come lui!
Morale della favola: forse "siamo" molti più di quanti crediamo a questo mondo, in ogni ambiente: da quello universitario a quello lavorativo... forse il mondo è fondamentalmente fobico e sono gli "estroversoni" a rappresentare una "eccezione", una configurazione caratteriale che si discosta dalla media... d'altronde come si può stabilire il carattere di milioni di persone in tutta Italia ma anche nel mondo, come si può accertare a quale "categoria" (normaloni, fobiconi, estroversoni etc.) appartengono senza conoscere la loro vita privata? o_O
Continuo a rifletterci tutt'ora... voi che dite?
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Ultima modifica di BadDream; 30-04-2010 a 18:51.
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30-04-2010, 18:54
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#2
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Esperto
Qui dal: Feb 2008
Ubicazione: boh non ricordo....
Messaggi: 1,144
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google certo aiuta, 8 volte su 10 i risultati mi vengono da FS.com nelle ricerche
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30-04-2010, 19:14
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Profondo Sud
Messaggi: 749
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anche io credo che siamo molti più di quanto si è portati a credere...
il problema è che data la nostra natura, difficilmente veniamo allo scoperto... quindi si pensa che siamo in pochi..
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30-04-2010, 19:18
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Io non credo che fosse fobico, o meglio non credo che da quella reazione si possa evincere questo.
Ho visto un corso svuotarsi perché il professore interrogava alla lavagna. Io ci andavo tranquillo, facevo la mia interrogazione + semi figura di niente e gli altri invece balbettavano, arrossivano e non proferivano parola (anche la più brava del corso si ingrippò su una stupidaggine). Ho pensato che il mondo si fosse ribaltato!!!
Alla fine del corso parlavano di me come un essere divino che si era fatto due interrogazioni + due ore in piedi per assistere il prof mentre faceva alcuni calcoli complessi.
Mi sono stupito di questa cosa, era davvero un comportamento fobico ma i ragazzi NON lo erano. Parola di allupetto.
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30-04-2010, 19:28
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#5
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Avanzato
Qui dal: Oct 2008
Ubicazione: à rebours
Messaggi: 397
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Quote:
Originariamente inviata da BadDream
Non so se fosse un very fobic o semplicemente un "normalone" preso alla sprovvista e messo a disagio dalla particolare situazione, ma a giudicare dal "look classico/antiquato" (lo so, l'abito non fa il monaco, ma capite cosa intendo), c'erano buone probabilità che fosse anche lui un potenziale utente di questo forum. E in quasi cinque anni di università ne ho visti tanti altri, come lui!
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Durante le mie interminabili peregrinazioni per i corridoi dei passi perduti universitari ho incrociato un sacco di potenziali vf, ma non sono mai stato portato ad aderire alla teoria della "maggioranza silenziosa"...Più semplicemente penso che nell'ambiente universitario vi sia una probabilità maggiore di imbattersi in soggetti del genere rispetto ad altri ambienti come locali notturni, pub, pizzerie, ristoranti, palestre, centri benessere ecc... perchè all'uni è obbligatorio andarci, in questi posti no
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30-04-2010, 19:32
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,389
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forse era solo a disagio in quella particolare situazione, e penso che diverse altre persone lo sarebbero, senza per questo essere fobiche...
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30-04-2010, 20:14
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#7
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Avanzato
Qui dal: Feb 2009
Messaggi: 335
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Quote:
Originariamente inviata da BadDream
Oggi all'università, durante la lezione, è accaduto un episodio che mi ha fatto riflettere.
A un certo punto il prof (un tipo che già di suo incute un certo timore e rispetto) ha rivolto una domanda (in generale) alla classe (saremo stati 2-300 persone) su un argomento che dovrebbe essere "alla base" del corso e quindi praticamente "dato per scontato" (questo semestre stiamo seguendo il corso II avanzato della stessa materia, diciamo).
Silenzio generale, nessuno osa rispondere. Al che il prof lo chiede un'altra volta a tutti ma, siccome non arriva ancora risposta, riformula la domanda (visibilmente seccato) rivolgendosi direttamente a un malcapitato nelle vicinanze (io per fortuna, conoscendo lo stile del prof, mi ero posizionato strategicamente nelle file dietro)
Bè, costui è avvampato come un pomodoro e inizialmente non ha proferito sillaba, poi ha tentato di accennare qualcosa cominciando a balbettare nel silenzio di tomba dell'aula. Il fatto è che non riusciva proprio a formulare parola e il suo disagio era talmente tangibile che empaticamente stavo male anche io a vederlo!
Non so se fosse un very fobic o semplicemente un "normalone" preso alla sprovvista e messo a disagio dalla particolare situazione, ma a giudicare dal "look classico/antiquato" (lo so, l'abito non fa il monaco, ma capite cosa intendo), c'erano buone probabilità che fosse anche lui un potenziale utente di questo forum. E in quasi cinque anni di università ne ho visti tanti altri, come lui!
Morale della favola: forse "siamo" molti più di quanti crediamo a questo mondo, in ogni ambiente: da quello universitario a quello lavorativo... forse il mondo è fondamentalmente fobico e sono gli "estroversoni" a rappresentare una "eccezione", una configurazione caratteriale che si discosta dalla media... d'altronde come si può stabilire il carattere di milioni di persone in tutta Italia ma anche nel mondo, come si può accertare a quale "categoria" (normaloni, fobiconi, estroversoni etc.) appartengono senza conoscere la loro vita privata? o_O
Continuo a rifletterci tutt'ora... voi che dite?
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Ho usato per un certo periodo la stessa strateggia di sedermi nel mezzo dell'aula dietro una colonna per non essere interpellata, ma solo per certe materie in cui me la prendevo con comoda, e la mia ex università era del genere lezioni faccia a faccia visto che dovevamo imparare delle lingue.
Più che la fobic invasion credo si tratti la paura di far brutta figura in generale, sopratutto se davanti hai un prof inquietante o comunque di cui vorresti avere un giudizio positivo. Da me succedeva soltanto durante le ore di giappo con la cordinatrice... Io a volte le marinavo direttamente per non essere beccata
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30-04-2010, 20:48
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 987
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siamo tanti, e domani saremo sempre di più (cit.)
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30-04-2010, 21:07
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Milano (hinterland)
Messaggi: 2,240
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Quote:
Originariamente inviata da Vento-del-Sud
Più semplicemente penso che nell'ambiente universitario vi sia una probabilità maggiore di imbattersi in soggetti del genere rispetto ad altri ambienti come locali notturni, pub, pizzerie, ristoranti, palestre, centri benessere ecc... perchè all'uni è obbligatorio andarci, in questi posti no
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Sì, ma penso anche agli ambienti di lavoro, dagli uffici ai cantieri, ai grandi caseggiati-formicai di periferia, quanta gente in questo momento è chiusa in casa là fuori? (bello questo ossimoro, mi autocongratulo) in generale intendo, a livello di popolazione globale, forse la percentuale è molto più alta di quel che indicano le statistiche.
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30-04-2010, 23:55
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Roma..ma vorrei essere altrove.
Messaggi: 3,149
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evito qualsiasi lezione dove ci siano possiblità di intereazione con i professori ...comunque io al posto suo non sarei riuscito nemmeno a parlare...quindi sta messo meglio di me..io penso che molti normaloni in realtà non lo siano poi cosi tanto...
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