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Vecchio 08-06-2015, 11:35   #1
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L'avatar di sato
 

questa mattina mentre camminavo pensavo a tutta una serie di cose che vorrei fare in questo momento, buona parte di queste sono accompagnate da un senso di vergogna

mi spiego, oltre la fobia e quindi la paura (di soffrire, di sbagliare, di fallire, di fare cose nuove) c'è anche (è forse è predominante) una componete che almeno per quanto mi riguarda è riconducibile alla vergogna... sopratutto nei confronti dei miei famigliari, uscire con una ragazza, andare a mangiare la pizza con qualcuno, uscire e divertirmi (nei limiti delle cose che mi piacciono, non sono un festaiolo)

perché nei confronti della mia famiglia, provo vergogna nel fare cose normali, perché mi vergogno nel dire sai mi piace una ragazza, oppure sai un giorno vorrei sposarmi, invece di dire per l'ennesima volta che non sono interessato mentendo a loro e a me stesso...

eppure non mi hanno mai impedito di farlo, anzi mi hanno spronato tante volte ad uscire, e loro sarebbero contenti di vedermi con qualcuno...

ma allora perché ho questa inibizione nei loro confronti, perché mi vergogno?

non riesco a comprendere da dove nasca il mio disagio, e quindi non so come intervenire...
Ringraziamenti da
nullo (08-06-2015)
Vecchio 08-06-2015, 11:59   #2
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

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Originariamente inviata da sato Visualizza il messaggio
questa mattina mentre camminavo pensavo a tutta una serie di cose che vorrei fare in questo momento, buona parte di queste sono accompagnate da un senso di vergogna

mi spiego, oltre la fobia e quindi la paura (di soffrire, di sbagliare, di fallire, di fare cose nuove) c'è anche (è forse è predominante) una componete che almeno per quanto mi riguarda è riconducibile alla vergogna... sopratutto nei confronti dei miei famigliari, uscire con una ragazza, andare a mangiare la pizza con qualcuno, uscire e divertirmi (nei limiti delle cose che mi piacciono, non sono un festaiolo)

perché nei confronti della mia famiglia, provo vergogna nel fare cose normali, perché mi vergogno nel dire sai mi piace una ragazza, oppure sai un giorno vorrei sposarmi, invece di dire per l'ennesima volta che non sono interessato mentendo a loro e a me stesso...

eppure non mi hanno mai impedito di farlo, anzi mi hanno spronato tante volte ad uscire, e loro sarebbero contenti di vedermi con qualcuno...

ma allora perché ho questa inibizione nei loro confronti, perché mi vergogno?

non riesco a comprendere da dove nasca il mio disagio, e quindi non so come intervenire...
Provo anche io questa vergogna, infatti ogni tanto provo a immaginare come sarebbe avere una ragazza e penso al fatto che dovrei informarli della cosa, dovrei presentarla, ecc. Tutte cose normali, ma che mi provocano una vergogna immensa. E' come se non mi vedessi come una persona adatta a fare delle cose del genere, a dire "mi piace quella persona" , "vi presenterò la mia fidanzata domani", e forse proprio da qui nasce questa vergogna. Percepire se stessi come inadatti in situazioni del genere. Idem se per assurdo dovessi un giorno andare in discoteca (non accadrà mai perché non mi piace), sono sicuro che anche in quel caso non riuscirei a dire "vado in discoteca" perché me ne vergognerei, mi vedrei come una figura non adatta a dire una cosa del genere.
Vecchio 08-06-2015, 12:41   #3
Esperto
L'avatar di sato
 

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Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Tutte cose normali, ma che mi provocano una vergogna immensa.
esatto anche io

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Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
E' come se non mi vedessi come una persona adatta a fare delle cose del genere... da qui nasce questa vergogna. Percepire se stessi come inadatti in situazioni del genere.
potrebbe essere questo... in effetti non ci avevo pensato...

ma a te, pensare alle risatine che ne verrebbero fuori, il pettegolare della cosa, non ti sale un senso di disagio?

comunque io più ti leggo è più vedo affinità tra i tuoi disagi e i miei...
Vecchio 08-06-2015, 12:44   #4
Esperto
L'avatar di sato
 

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Originariamente inviata da matriX85 Visualizza il messaggio
e probabile perché non siamo abituati a cose che per altri sono normali.
si comincio a pensarlo anche io

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Originariamente inviata da matriX85 Visualizza il messaggio
E nel mio caso la mia famiglia che è sempre stata rigida e iperprotettiva, pure ha fatto il resto, infatti su tante cose vedo che sono molto all'antica e hanno un mentalità chiusa, e questo aumenta le mie paure di dire loro spesso le cose come stanno per me.
e questo peggiora la situazione
Ringraziamenti da
Mr.Ripley (08-06-2015)
Vecchio 08-06-2015, 12:47   #5
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L'avatar di sato
 

quindi dando per scontato che sia questo il motivo, ovvero che non ci vediamo adatti a certe situazioni, situazioni a cui no siamo abituati

come si interviene? come si fa a modificare l'immagine che abbiamo di noi stessi, per portare la nosra mente a considerare normale dire "esco questa sera mi vedo con una ragazza"

non è neanche dismorfia questa è una cosa diversa, non so neanche come definirla...
Vecchio 08-06-2015, 12:54   #6
Esperto
L'avatar di muttley
 

Sostengo che la famiglia sia il primo nucleo sociale col quale ci ritroviamo a che fare e quindi il vettore (nel senso areonautico del termine) che fornirà le prime istruzioni inconsce di tutto il nostro futuro rapportarci col mondo. Quando si hanno difficoltà nelle interazione col prossimo, problemi di apertura e di gestione della sfera emotiva, è perché tutto ciò era già maturato in ambito famigliare, per motivi che ci sfuggono in quanto troppo distanti dal raggio d'azione verso il quale la nostra memoria può operare. Quando non ci si riesce ad avvicinare all'origine di qualcosa è forse meglio smettere di cercarla, pur nella consapevolezza che la causa è proprio tra le mura in cui siamo cresciuti e non là fuori tra la gente cattiva.
Ringraziamenti da
Mr.Ripley (08-06-2015)
Vecchio 08-06-2015, 12:55   #7
Esperto
L'avatar di sato
 

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Originariamente inviata da matriX85 Visualizza il messaggio
Quoto, tutto il teatrino che ne potrebbe venire fuori, mi ha sempre fatto stare male e mi aumenta la voglia di essere attore non protagonista, ma una veloce comparsa quasi un fantasma, sono troppo terrorizzato dallo sbagliare.
chi mi legge sul forum sa che io ho una particolare propensione a volare con la fantasia... e la cosa occupa una parte considerevole della mia giornata, allora io provo a ricrearmi una immagine diversa, provo ad immaginare le stesse situazioni, ma in un ambiente diverso, ad esempio stando in una cosa per conto proprio, allora mi accorgo che molte delle mie inibizioni spariscono, quindi io azzarderei a considerare non solo come ci vediamo noi, ma a questo punto anche il rapporto che abbiamo con i genitori...

e se si mette anche questa variabile la cosa diventa molto più complicata, perché questa non la correggi dall'oggi al domani, non è più solo la tua mente diventano minimo 3 le menti su cui intervenire, e a questo punto è necessario una collaborazione anche loro, che almeno per quanto mi riguarda escludo categoricamente...
Vecchio 08-06-2015, 12:57   #8
Esperto
L'avatar di sato
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Sostengo che la famiglia sia il primo nucleo sociale col quale ci ritroviamo a che fare e quindi il vettore (nel senso areonautico del termine) che fornirà le prime istruzioni inconsce di tutto il nostro futuro rapportarci col mondo. Quando si hanno difficoltà nelle interazione col prossimo, problemi di apertura e di gestione della sfera emotiva, è perché tutto ciò era già maturato in ambito famigliare, per motivi che ci sfuggono in quanto troppo distanti dal raggio d'azione verso il quale la nostra memoria può operare.
quoto...
Vecchio 08-06-2015, 12:59   #9
Esperto
L'avatar di sato
 

ma a questo punto non è forse meglio vedere la famiglia in modo diverso?

un qualcosa dove vai mangi dormi e poi vai via... al pari di estranei, senza considerare minimamente ciò che pensano dicono e fanno?
Ringraziamenti da
Mr.Ripley (08-06-2015)
Vecchio 08-06-2015, 13:03   #10
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Originariamente inviata da matriX85 Visualizza il messaggio
Certo avere una famiglia che non ti sostiene e supporta, rende le cose più difficili, e si potrebbe tenere in considerazione anche staccarsi dal nucleo familiare anche per un po', per trovare più serenità e libertà per crescere definitivamente.
i miei pensano che io sia pigro... e ho detto tutto

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Originariamente inviata da matriX85 Visualizza il messaggio
si potrebbe tenere in considerazione anche staccarsi dal nucleo familiare anche per un po', per trovare più serenità e libertà per crescere definitivamente.
se non completamente almeno in parte, io ad esempio se tutto va bene dovrei trasferirmi al piano di sotto (per poi salire 2 volte al giorno per mangiare, ogni tanto mi nutro... ) io spero che mi faccia bene

ma 85 è l'anno di nascita? ci sbagliamo di un anno allora...
Vecchio 08-06-2015, 13:04   #11
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L'avatar di Onizuka
 

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Originariamente inviata da sato Visualizza il messaggio
esatto anche io



potrebbe essere questo... in effetti non ci avevo pensato...

ma a te, pensare alle risatine che ne verrebbero fuori, il pettegolare della cosa, non ti sale un senso di disagio?

comunque io più ti leggo è più vedo affinità tra i tuoi disagi e i miei...
Il senso di disagio che provo è altissimo. Poi nella mia famiglia c'è quest'abitudine di spettegolare tra parenti, zii, nonne, cugini e chi più ne ha più ne metta che è qualcosa di pessimo. Quando mio cugino era fidanzato i pettegolezzi su di lui si sprecavano ed io provavo disagio solo ascoltando, figurati se fossi io il centro di quei pettegolezzi. La realtà di paesino è soffocante, tutti sanno tutto di tutti e i genitori cercano di nascondere i fallimenti del proprio figlio non parlandone con nessuno. Le famiglie grandi come la mia fanno sì che questo senso di vergogna aumenti perché le notizie si espandono a macchia d'olio e passano di bocca in bocca, si diventa velocemente lo zimbello di tutti. Ed automaticamente nascono i paragoni con gli altri. E poi mi chiedono perché non mi fidanzo mai. Questo non sarà il motivo principale, va bene, ma di sicuro gioca un ruolo fondamentale nel quadro generale. Se anche conoscessi una ragazza del mio paese di sicuro non sarebbe così facile fidanzarmi con lei. Ci ho pensato tante volte a questa evenienza e non troverei mai una disposta a non far sapere niente ai miei genitori. Già, se fosse possibile vorrei arrivare a non far sapere nulla a nessuno. Ma come ho detto poco prima, le notizie corrono, e basta che un solo parente mi veda in giro con una ragazza per arrivare a capire tutto. Ma io voglio tenere nascosto tutto, voglio essere invisibile e non lasciare tracce.

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Originariamente inviata da sato Visualizza il messaggio
quindi dando per scontato che sia questo il motivo, ovvero che non ci vediamo adatti a certe situazioni, situazioni a cui no siamo abituati

come si interviene? come si fa a modificare l'immagine che abbiamo di noi stessi, per portare la nosra mente a considerare normale dire "esco questa sera mi vedo con una ragazza"

non è neanche dismorfia questa è una cosa diversa, non so neanche come definirla...
Neanche io ho una soluzione purtroppo...

Ultima modifica di Onizuka; 08-06-2015 a 13:07.
Ringraziamenti da
The_Sleeper (08-06-2015)
Vecchio 08-06-2015, 13:07   #12
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Anche io vedo molte somiglianze con i tuoi disagi, è vero
Vecchio 08-06-2015, 13:08   #13
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Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Il senso di disagio che provo è altissimo. Poi nella mia famiglia c'è quest'abitudine di spettegolare tra parenti, zii, nonne, cugini e chi più ne ha più ne metta che è qualcosa di pessimo. Quando mio cugino era fidanzato i pettegolezzi su di lui si sprecavano ed io provavo disagio solo ascoltando, figurati se fossi io il centro di quei pettegolezzi. La realtà di paesino è soffocante, tutti sanno tutto di tutti e i genitori cercano di nascondere i fallimenti del proprio figlio non parlandone con nessuno. Le famiglie grandi come la mia fanno sì che questo senso di vergogna aumenti perché le notizie si espandono a macchia d'olio e passano di bocca in bocca, si diventa velocemente lo zimbello di tutti. Ed automaticamente nascono i paragoni con gli altri. E poi mi chiedono perché non mi fidanzo mai. Questo non sarà il motivo principale, va bene, ma di sicuro gioca un ruolo fondamentale nel quadro generale. Se anche conoscessi una ragazza del mio paese di sicuro non sarebbe così facile fidanzarmi con lei. Ci ho pensato tante volte a questa evenienza e non troverei mai una disposta a non far sapere niente ai miei genitori. Già, se fosse possibile vorrei arrivare a non far sapere nulla a nessuno. Ma come ho detto poco prima, le notizie corrono, e basta che un solo parente mi veda in giro con una ragazza e capiscono tutto. Ma io voglio tenere nascosto tutto, voglio essere invisibile e non lasciare tracce.
perfetto hai descritto anche la mia situazione.. non si rendono conto che questo comportamento è malsano, è immaturo anche per loro...
Vecchio 08-06-2015, 13:09   #14
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Anche muttley ha ragione, infatti quando io provo ad immaginare varie situazioni senza i miei genitori di mezzo, magari in un altro paese dove non ci sono neanche i miei parenti, mi sembra di sentirmi molto più a mio agio e libero dal giudizio altrui. Sono proprio questi rapporti e questo paesino che mi stanno soffocando.
Vecchio 08-06-2015, 13:10   #15
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Originariamente inviata da matriX85 Visualizza il messaggio
Anche i miei mi vedono come uno che non vuol fare mai nulla nella vita, si sono dell 85 putroppo tu?
84...
Vecchio 08-06-2015, 13:11   #16
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Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Anche muttley ha ragione, infatti quando io provo ad immaginare varie situazioni senza i miei genitori di mezzo, magari in un altro paese dove non ci sono neanche i miei parenti, mi sembra di sentirmi molto più a mio agio e libero dal giudizio altrui. Sono proprio questi rapporti e questo paesino che mi stanno soffocando.
appunto quindi non è solo un problema che deriva da noi, anche loro fanno la loro parte...
Vecchio 08-06-2015, 13:13   #17
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Ma fosse solo la questione ragazza, io ho anche paura a prendere la patente perché magari qualche parente potrebbe vedermi guidare ed io andrei nel pallone e farei figuracce, e da lì partirebbero i pettegolezzi.
Ma non finisce mica qui. Mio padre aveva detto che c'era la possibilità di lavorare alla benzina, ma anche in questo caso le paure sono mille. Potrebbe trovarsi a venire qualche parente o qualche lontana conoscenza, ed anche qui non mi sento adatto al ruolo che ricoprirei, ovvero il benzinaio.
Sono discorsi difficili, da una parte c'è il disagio che costituiscono i rapporti e i pettegolezzi, la realtà del paesino ecc, dall'altra c'è l'incapacità di far combaciare la propria figura ad un'altra, che sia quella professionale o quella amorosa. Ad esempio io non mi vedo adatto a nessun lavoro, non mi sento a mio agio in nessuna figura professionale, tranne forse in quella di venditore di fumetti.
Vecchio 08-06-2015, 13:18   #18
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Originariamente inviata da matriX85 Visualizza il messaggio
Ehhh mannaggia abbiamo perso gli anni migliori per queste maledette fobie
e nessuno ce li ridarà, ma se ci mettiamo di impegno non è tardi per cambiare la rotta
Ringraziamenti da
Mr.Ripley (08-06-2015)
Vecchio 08-06-2015, 13:19   #19
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

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Originariamente inviata da sato Visualizza il messaggio
ma allora perché ho questa inibizione nei loro confronti, perché mi vergogno?

non riesco a comprendere da dove nasca il mio disagio, e quindi non so come intervenire...
Ce l'ho pure io.
Per quanto mi riguarda ammetterlo sarebbe come prendersi un impegno, per non parlare delle aspettative che si creerebbero unita già alla pesantezza di fare qualsiasi cosa.
Ringraziamenti da
sato (08-06-2015)
Vecchio 08-06-2015, 13:21   #20
Esperto
L'avatar di sato
 

io per quanto riguarda la macchina, provo un bel po di vergogna a dire a mio padre di voler fare delle guide, però anche lui, lo sai che mi servono, proponimelo tu, vienimi incontro cavolo...

collaborazione 0 solo critiche...

ps ho preso la patente a 20 anni...
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