La maturità non è qualcosa che arriva con il compimento della maggiore età, nè tantomeno insieme alla fobia sociale, alla depressione, ecc. Difficile dire quale sia il confine tra maturità ed immaturità.
Con quale criterio valutiamo se una persona è matura o immatura? Come molte, forse tutte le cose, anche questa valutazione è soggettiva. E' piuttosto il nostro inconscio che valuta se una persona è matura o no, in base a cosa dice, a come lo dice, alle scelte che fa, ai suoi hobby ed interessi.
Chiaro che se un 30enne, Mario Rossi, dice di giocare con i soldatini, sarà un attimo visto come un bimbo, così come se dovesse spesso atteggiarsi "alla ricerca della sicurezza", facendo domande su come deve agire, ecc, ecc.
Dall'altra parte un 15enne che ha già delle idee proprie e le segue con sicurezza, avrà un altro effetto sui suoi interlocutori. Potrebbe risultare infatti più maturo di molti suoi coetani.
Ma non basta certamente giocare a soldatini per dare segno di immaturità:
Mario Rossi protrebbe essere infatti un grande imprenditore detentore di vare aziende, coltivatore di hobby quali lettura, ecc e nel tempo libero giocare a soldatini. Ovviamente non si vergogna a farlo sapere. Maturità è sicurezza in se stessi? Non solo.
Maturare è un processo che richiede tempo, anche tutta la vita, ma richiede in primo luogo quello di fare tante esperienze e di mettersi in gioco. La vita è un continuo crescere sia per il corpo che per l'anima. Ma ha volte l'anima rimane ferma, mentre il corpo invecchia.
Potrebbe non essere nuova la sensazione che si prova quando arrivati ad una certa età, supponiamo 22 anni, ci si senta dei 16enni forse 18enni.
L'anima non è cresciuta, ad un certo punto, a causa della Fobia Sociale e degli evitamenti, anima e corpo non sono più in fase.
Si vedono ragazzini che escono spesso, viaggiano, hanno le loro esperienze sessuali, parlano con sicurezza, magari fanno qualche innoqua pazzia, ma crescono liberi, slegati da paranoie assurde.
Difficile credere che maturità voglia dire "subisco in silenzio, perchè non voglio fare canate assurde", quando con tutta probabilità è la Fobia Sociale, la scarsa sicurezza/autostima, le scarse abilità sociali ed impedire di farci rispettare. Difficile credere che maturità sia rispondere alle prese in giro con la violenza. Difficile credere che maturità sia il dare dello stronzo ad un tizio che si è fatto rispettare. Difficile credere che matura sia la persona che si isola dal resto del mondo perchè troppo immaturo. Come si può maturare davanti ad un PC?
Poi viene, l'amore. L'amore è uno degli argomenti più delicati per un fobico sociale. Spesso si sente parlare di questo amore idilliaco, eterno, cavalleresco, tipico delle fiabe/favole. La donna risulta essere il premio, va corteggiata per mesi o addirittura anni prima anche solo di baciarla. Mazzi di fiori, cene pagate, regali, poesie, dediche sono all'ordine del giorno.L'amore si compra?
E' maturità quella di credere ad un ideale cavalleresco di amore? E' maturità odiare a morte le donne, facendo la parte di quelli che han capito tutto su di loro?
Ma si può veramente maturare con la Fobia Sociale dentro di noi? Probabilmente no, o non molto. Non solo essa fa di tutto per farti stare a casa, ma fa anche in modo che ogni esperienza di vita venga processata nel modo più negativo possibile.
Difficile credere che coloro che si isolano, gli eremeti o simili, siano i più maturi degli essere viventi, "perchè hanno capito tutto". Tutto che? Non basta una vita per capire a fondo noi stessi.
Difficile credere che insieme alla Fobia Sociale, possa esistere una maturità allineata o superiore all'età anagrafica della persona fobica. La persona matura segue le proprie scelte, le fa con sicurezza, sa quando c'è da rispondere [non offensivamente] e quando da lasciar perdere, in genere sa cosa dire e fare in ogni momento, non giudica e sa che nessuno può capire tutto. Ma non abita davanti al PC. Mettersi in gioco e fare esperienze è l'unica soluzione per maturare, ma forse è meglio farlo dopo aver capito la Fobia Sociale o si rischia di reagire in modo autodistruttivo.