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Vecchio 16-09-2013, 00:04   #1
Esperto
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La maturità non è qualcosa che arriva con il compimento della maggiore età, nè tantomeno insieme alla fobia sociale, alla depressione, ecc. Difficile dire quale sia il confine tra maturità ed immaturità.
Con quale criterio valutiamo se una persona è matura o immatura? Come molte, forse tutte le cose, anche questa valutazione è soggettiva. E' piuttosto il nostro inconscio che valuta se una persona è matura o no, in base a cosa dice, a come lo dice, alle scelte che fa, ai suoi hobby ed interessi.
Chiaro che se un 30enne, Mario Rossi, dice di giocare con i soldatini, sarà un attimo visto come un bimbo, così come se dovesse spesso atteggiarsi "alla ricerca della sicurezza", facendo domande su come deve agire, ecc, ecc.
Dall'altra parte un 15enne che ha già delle idee proprie e le segue con sicurezza, avrà un altro effetto sui suoi interlocutori. Potrebbe risultare infatti più maturo di molti suoi coetani.
Ma non basta certamente giocare a soldatini per dare segno di immaturità:
Mario Rossi protrebbe essere infatti un grande imprenditore detentore di vare aziende, coltivatore di hobby quali lettura, ecc e nel tempo libero giocare a soldatini. Ovviamente non si vergogna a farlo sapere. Maturità è sicurezza in se stessi? Non solo.

Maturare è un processo che richiede tempo, anche tutta la vita, ma richiede in primo luogo quello di fare tante esperienze e di mettersi in gioco. La vita è un continuo crescere sia per il corpo che per l'anima. Ma ha volte l'anima rimane ferma, mentre il corpo invecchia.
Potrebbe non essere nuova la sensazione che si prova quando arrivati ad una certa età, supponiamo 22 anni, ci si senta dei 16enni forse 18enni.
L'anima non è cresciuta, ad un certo punto, a causa della Fobia Sociale e degli evitamenti, anima e corpo non sono più in fase.
Si vedono ragazzini che escono spesso, viaggiano, hanno le loro esperienze sessuali, parlano con sicurezza, magari fanno qualche innoqua pazzia, ma crescono liberi, slegati da paranoie assurde.

Difficile credere che maturità voglia dire "subisco in silenzio, perchè non voglio fare canate assurde", quando con tutta probabilità è la Fobia Sociale, la scarsa sicurezza/autostima, le scarse abilità sociali ed impedire di farci rispettare. Difficile credere che maturità sia rispondere alle prese in giro con la violenza. Difficile credere che maturità sia il dare dello stronzo ad un tizio che si è fatto rispettare. Difficile credere che matura sia la persona che si isola dal resto del mondo perchè troppo immaturo. Come si può maturare davanti ad un PC?

Poi viene, l'amore. L'amore è uno degli argomenti più delicati per un fobico sociale. Spesso si sente parlare di questo amore idilliaco, eterno, cavalleresco, tipico delle fiabe/favole. La donna risulta essere il premio, va corteggiata per mesi o addirittura anni prima anche solo di baciarla. Mazzi di fiori, cene pagate, regali, poesie, dediche sono all'ordine del giorno.L'amore si compra?
E' maturità quella di credere ad un ideale cavalleresco di amore? E' maturità odiare a morte le donne, facendo la parte di quelli che han capito tutto su di loro?

Ma si può veramente maturare con la Fobia Sociale dentro di noi? Probabilmente no, o non molto. Non solo essa fa di tutto per farti stare a casa, ma fa anche in modo che ogni esperienza di vita venga processata nel modo più negativo possibile.
Difficile credere che coloro che si isolano, gli eremeti o simili, siano i più maturi degli essere viventi, "perchè hanno capito tutto". Tutto che? Non basta una vita per capire a fondo noi stessi.

Difficile credere che insieme alla Fobia Sociale, possa esistere una maturità allineata o superiore all'età anagrafica della persona fobica. La persona matura segue le proprie scelte, le fa con sicurezza, sa quando c'è da rispondere [non offensivamente] e quando da lasciar perdere, in genere sa cosa dire e fare in ogni momento, non giudica e sa che nessuno può capire tutto. Ma non abita davanti al PC. Mettersi in gioco e fare esperienze è l'unica soluzione per maturare, ma forse è meglio farlo dopo aver capito la Fobia Sociale o si rischia di reagire in modo autodistruttivo.
Vecchio 16-09-2013, 21:48   #2
Banned
 

E' un discorso talmente lungo che è difficile rispondere. Cercherò di farlo brevemente.
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Maturare è un processo che richiede tempo, anche tutta la vita, ma richiede in primo luogo quello di fare tante esperienze e di mettersi in gioco. La vita è un continuo crescere sia per il corpo che per l'anima. Ma ha volte l'anima rimane ferma, mentre il corpo invecchia.Potrebbe non essere nuova la sensazione che si prova quando arrivati ad una certa età, supponiamo 22 anni, ci si senta dei 16enni forse 18enni.
Su questo non sono daccordo perchè il fatto di sentirsi meno anni è una sensazione che non ha nulla a che fare con il grado di maturità che ci si sente. (e che si ha)
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Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Si vedono ragazzini che escono spesso, viaggiano, hanno le loro esperienze sessuali, parlano con sicurezza, magari fanno qualche innoqua pazzia, ma crescono liberi, slegati da paranoie assurde.
Su questo non sono daccordo perchè la maturità non è data dal fare quelle esperienze che tu hai detto, può derivare anzi anche dalla sofferenza... perchè la maturità non è tanto "fare qualcosa" ma è avere consapevolezza.
Infatti quei ragazzini che si atteggiano da adulti e che fanno tutte quelle belle esperienze per imitazione, non sono affatto maturi. La maturità non stà nel fare sesso, viaggi o nell'ostentare sicurezze come semplice modo di atteggiarsi. Quelli non sono maturi.. anche una scimmia addestrata può far sesso, viaggi, e ostentare sicurezza. Questo non rende la scimmia consapevole e matura.

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Difficile credere che maturità voglia dire "subisco in silenzio, perchè non voglio fare canate assurde", quando con tutta probabilità è la Fobia Sociale, la scarsa sicurezza/autostima, le scarse abilità sociali ed impedire di farci rispettare.
Sulla fobia sociale e l'incapacità di farsi rispettare potrei essere daccordo. Ma subire in silenzio a volte non è dovuto al fatto di avere paura. Proprio chi è più forte, ha meno motivo di attaccarsi a discussioni e quant'altro o di "dimostrare" qualcosa agli altri. Proprio chi è più sicuro di sè se ne frega del giudizio altrui e non ha motivo di avere sempre l'ultima parola. Questo non significa necessariamente non ottenere il rispetto nè essere sottomessi nè avere paura.

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Difficile credere che maturità sia rispondere alle prese in giro con la violenza.
Dipende dal caso. Io sono dell'idea che rispondere con le parole a coloro che usano il linguaggio e l'arte della retorica apposta per irretire e provocare il prossimo sarebbe un segno di stupidità e talvolta è molto più saggio ricorrere direttamente alla violenza.
Cerco di spiegarmi con un esempio.... hai mai visto un padre.. mettersi a discutere a lungo con un bambino che fa le bizze e che si sta prendendo gioco di lui? Sarebbe una cosa intelligente e matura mettersi a discutere? Direi proprio di no. E' più intelligente e maturo dargli uno scappellotto per fargli capire che ha passato il limite.
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Difficile credere che matura sia la persona che si isola dal resto del mondo perchè troppo immaturo. Come si può maturare davanti ad un PC?
C'è l'isolamento di chi è "chiuso" nelle sue convinzioni , idee, abitudini.. è chiuso alla novita e all'esterno.. e quella è ignoranza.
Poi c'è l'isolamento che serve a "definenire" la propria identità rispetto a quella degli altri. E questo è positivo e determina anche il miglioramento personale. Se invece ti butti direttamente verso l'esterno senza avere una tua personalità formata, senza saper ragionare con la tua testa e interpretare le cose.. allora sei destinato ad essere "assimilato" dagli altri e non ne derivi di certo maturità ma sei solo omologato.
Sul fatto che non si vive davanti al pc non posso che essere daccordo.


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Poi viene, l'amore. L'amore è uno degli argomenti più delicati per un fobico sociale. Spesso si sente parlare di questo amore idilliaco, eterno, cavalleresco, tipico delle fiabe/favole. La donna risulta essere il premio, va corteggiata per mesi o addirittura anni prima anche solo di baciarla. Mazzi di fiori, cene pagate, regali, poesie, dediche sono all'ordine del giorno.L'amore si compra?
Il fatto di corteggiare per anni e di pagare ecc ecc.. in realtà non penso sia dato da una questione ideologica di amore cavalleresco o simili... chi si comporta così in realtà lo fa perchè non ha mai avuto a che fare con l'universo femminile. E quindi per loro una donna è un essere quasi etereo e distante, separato, diverso.. là dove invece se avessero socializzato fin da piccoli e fatto amicizie con ragazze si comporterebbero normalmente con loro. E' sempre ciò che non si conosce a generare paure e modi di comportarsi e di pensare anomali, eccesssivamente riverenziali, ad esempio...
Su questo discorso sull'amore sono daccordo ma occhio a non scivolare nell'estremo opposto e cioè... tutto questo non significa che si debba vedere l'amore come un qualcosa di privo di importanza e ci si debba approcciare ad esso (ed alla persona) in modo menefreghista, infame ecc..

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E' maturità quella di credere ad un ideale cavalleresco di amore? E' maturità odiare a morte le donne, facendo la parte di quelli che han capito tutto su di loro?
L'amore è un ideale che guida verso una realtà. Dopodichè quanto sia maturo quell'ideale dipende appunto da quale sia, nella testa della persona in questione^^

Sull'odiare le donne.. boh.. si può odiare un comportamento, un modo di fare, non credo sinceramente che ci sia qualcuno che odia indistintamente tutte le donne.. se c'è si tratta appunto di misoginia ed è una sorta di disturbo mentale.
Questo per dire che se io odio una donna.. non è che sono automaticamente immaturo, magari quella donna è semplicemente davvero odievole.
Infatti, ti dirò, a me puzzano.. ma puzzano tanto.. sia quelli che odiano tutte le donne.. ma ugualmente quelli che non ne odiano neanche una. Voglio dire... se le donne le tratti come esseri umani.. una che ti stà sui coglioni l'avrai pur trovata^^ Io fra le mie più grandi amicizie anche d'infanzia ho avuto ragazze e ho sempre avuto (e tutt'ora ho) ragazze che stimavo. Poi ci son sempre state ragazze che mi stavano oggettivamente sul cazzo. Quindi occhio anche a non parlare di misoginìa volendola vedere dove non c'è o addirittura strumentalizzarla nei discorso. Se una mi sta antipatica.. mi sta antipatica. E se voglio la insulto. Questa non è misoginìa.. è dire le cose come stanno. Ci sono donne stronze... e donne ammirevoli ed amabili. Ma queste sono veramente... banalità.


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Ma si può veramente maturare con la Fobia Sociale dentro di noi? Probabilmente no, o non molto. Non solo essa fa di tutto per farti stare a casa, ma fa anche in modo che ogni esperienza di vita venga processata nel modo più negativo possibile.
Difficile credere che coloro che si isolano, gli eremeti o simili, siano i più maturi degli essere viventi, "perchè hanno capito tutto". Tutto che? Non basta una vita per capire a fondo noi stessi.
La maturazione come dicevo avviene anche attraverso la sofferenza. Anche stare a casa è un esperienza. Secondo me tu fai troppo coincidere esperienze e crescita con uno stereotipo di "cose" che vedi in società.. anche l'eremitaggio è un esperienza che ha fatto anche crescere non di poco chi l'ha fatto. Non è tutto "fuori".. la maturazione è anche una questione di introspezione.


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Difficile credere che insieme alla Fobia Sociale, possa esistere una maturità allineata o superiore all'età anagrafica della persona fobica. La persona matura segue le proprie scelte, le fa con sicurezza, sa quando c'è da rispondere [non offensivamente] e quando da lasciar perdere, in genere sa cosa dire e fare in ogni momento, non giudica e sa che nessuno può capire tutto. Ma non abita davanti al PC. Mettersi in gioco e fare esperienze è l'unica soluzione per maturare, ma forse è meglio farlo dopo aver capito la Fobia Sociale o si rischia di reagire in modo autodistruttivo.
La persona matura non sa come gestire tutte le situazioni nè cosa dire. Nessuno può arrivare ad avere tutto sotto controllo. Semmai sa di non poterlo sapere e si affida alla sua capacità decisionale e al suo cuore...ed è per quello che riesce a gestire meglio l'imprevisto^^ Come diceva il tizio di "La mummia" XD "Credo nell'essere pronti a tutto."
Non sai e non puoi sapere gestire qualsiasi situazione. E' umano. Come è umano rimanere talvolta senza parole.
Io sono più per la spontaneità che per il costruire una falsa sicurezza.. di persone falsamente sicure è pieno il mondo.. si tratta di decidere se si vuole essere, oppure solo apparire come fanno tanti. Anche se l'apparenza ha assunto una certa importanza e porta le persone ad avere un discreto consenso rispettivamente ad una società superficiale, nelle situazioni veramente importanti la differenza si sente.
La sicurezza in se stessi è una cosa che, secondo me, molti non hanno bene capito che non è "un modo di atteggiarsi". NOn è una cosa che stà "in come appari" deriva dalle esperienze ma anche dalle scelte che hai fatto. E non centra con il fatto che riesci ad avere successo sociale ed essere carismatico. E' una cosa dentro di te che o ce l'hai o non ce l'hai. E se anche bluffi puoi fare la scenetta, puoi tenere la voce alta e sicura perchè hai imparato a fare così da brava scimmietta. La sicurezza non si vede e non si giudica da quanto bene uno "recita la scenetta sociale" o da quanto ha la risposta pronta nè da quanto se la sa destreggiare o contare. Quelli sono tutti modi di fare costruiti.. sono solo maschere.

Ultima modifica di Hal86; 16-09-2013 a 21:57.
Vecchio 16-09-2013, 22:39   #3
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Maturità è sicurezza in se stessi? Non solo.
Secondo me maturità e fobia sociale non sono poi così inscindibilmente connesse nel senso che l'una manca in presenza dell'altra per forza o viceversa

Un fobico, un timido, un insicuro può essere maturo o immaturo, così come un estroverso.

Sono però d'accordo sul fatto che la maturazione è un processo lungo che richiede tempo, esperienze, riflessioni, ma dipende molto anche dal carattere, persone con un carattere più riflessivo o "saggio" potrebbero richiedere meno tempo, esperienze e riflessioni per raggiungerla...
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