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18-09-2012, 17:44
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#1
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Venezia
Messaggi: 114
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C'è da mangiarsi svariate paia di mani. Non mi allontano di molto dall'esasperazione.
Sempre a proposito di sensibilità, sempre a proposito di egoismo.
A proposito di alcuni interventi che ho avuto modo di leggere, discussioni e scontri di cui sono stato partecipe, un piccolo sfogo e invito alla riflessione su ciò che appartiene a tutti indistintamente: la res publica.
Non passa quasi un sol giorno ch'io non m'indispettisca per l'insensibilità di chi, abitante del mio stesso pianeta, non badi minimamente alle sorti ed alla cura della cosa pubblica, vanificando stupidamente gli sforzi di chi il mondo cerca di conservarlo al meglio.
Una cartaccia. Un chewing-gum. Il cellophane di un pacchetto di sigarette, il mozzicone di sigaretta stessa. Scarsa o nulla attenzione nella differenziazione dei rifiuti. Un bicchiere di plastica abbandonato sul prato, uno scontrino appallottolato gettato per terra. Un consumo sfrenato di risorse energetiche. Una cultura dell'usa e getta, il disprezzo per il riciclo. Uso ridicolo e spropositato di mezzi di trasporto inquinanti, spray dannosi, danni irreversibili da capricciosi condizionamenti d'aria.
Detesto il culto e la cura maniacale del privato, di ciò che ci riguarda in prima persona, ed un paesaggio pubblico sovente deturpato, abbandonato a sé stesso al causa del disinteresse comune. Perché, sentore comune, "a quello pensano gli altri".
Siamo abitanti di uno stesso fottuto mondo. Abitiamo in una gigantesca casa comune dove ognuno di noi ha una precisa responsabilità nella cura della stessa. Non è veramente più tollerabile che pochi si assumano il compito di tenerla pulita, un minimo abitabile, di conservarne la decenza, mentre il resto degli inquilini si riservi il diritto di sporcare indistintamente, perché tanto "a me non interessa" o "non è affar mio".
Non posso più sopportare la sfacciataggine di tali persone. Io mi impegno a mantenere più pulita la stessa aria che respiri anche tu, caro ipotetico inquilino inquinatore, e non mi par giusto che la tua ignoranza debba coinvolgere la vita di chiunque. Che sia tua pratica fondere della plastica nel piatto dove mangi o detergerti con sostanze tossiche, non rimane che un tuo affare personale. Ma ciò che tocca anche me, tutto il resto degli abitanti del mondo e tutte le future generazioni, mi dispiace, è anche affare tanto mio quanto tuo - e suo.
Ed il graduale cambiamento, come per qualsiasi sacrosanta piccola rivoluzione, deve avvenire per forza dal basso. Un buon punto di partenza sarebbe la coscienza dell'essere tutti delle microscopiche parti meccaniche assolutamente indispensabili al funzionamento di un ingranaggio universale. Ed un'educazione, una vera educazione, al rispetto. Al rispetto per gli altri, al rispetto per il bene comune, al rispetto per l'ambiente. Della Terra possiamo considerarci ospiti e non padroni; come tali, abbiamo il dovere, durante la nostra esistenza, di mantenere l'ordine, ognuno nel proprio piccolo.
Non posso avere più pietà per chi, egoisticamente, sottostima il problema o arriva a ridicolizzarlo.
Non consideratelo, vi prego, un "attacco" quanto uno spunto per un esame di coscienza,
che sarò il primo a fare su me stesso.
h.c.
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18-09-2012, 17:46
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#2
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nothingness
Messaggi: 1,300
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La variazione dell'entropia nell'Universo, sarà sempre e comunque maggiore di zero.
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18-09-2012, 17:50
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#3
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Venezia
Messaggi: 114
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Quote:
Originariamente inviata da Christopher
La variazione dell'entropia nell'Universo, sarà sempre e comunque maggiore di zero.
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Grazie, questo era proprio il tipo di risposta intelligente che mi auguravo di ricevere.
Non è perché tutti siamo destinati alla morte che non valga la pena di vivere bene e a lungo. Altrimenti a questo punto ficchiamoci una bella bomba nucleare sotto al culo tutti quanti, e accorciamo le distanze con le sorti dell'universo.
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18-09-2012, 17:53
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#4
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nothingness
Messaggi: 1,300
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Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel
Grazie, questo era proprio il tipo di risposta intelligente che mi auguravo di ricevere.
Non è perché tutti siamo destinati alla morte che non valga la pena di vivere bene e a lungo. Altrimenti a questo punto ficchiamoci una bella bomba nucleare sotto al culo tutti quanti, e accorciamo le distanze con le sorti dell'universo.
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Dai
Lo faccio apposta per provocare.
Ritornando seri, non voglio vedere il mondo sfasciato e inquinato, ma ti confesso che amo il disordine e mettere in disordine.
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18-09-2012, 18:09
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
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Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel
cura maniacale del privato
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Il “privato” è un nonsenso. È dal punto di vista del sapere pubblico che esiste il privato: come un luogo in cui si può mandare al confino tutto il sapere che è possibile ridimensionare ad un opinare senza incisivi.
Così, tanto per dire, è del tutto inutile appellarsi, dal basso, alla premura ecologica per il mondo che abbiamo intorno: è un appello rivolto alla coscienza di ognuno, vale a dire ad innumerevoli privati, perché riescano a imporsi come coscienza pubblica. Mentre la ragion pubblica autorizza questi stessi privati a non pensare alle conseguenze.
Secondo te cos'è più facile da seguire?
È proprio il privato ciò che ostacola. Il volontarismo* non fa altro che rafforzarlo.
* Come la psicologia e il primato dionisiaco del corpo, tra le altre cose.
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18-09-2012, 18:23
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#6
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Intermedio
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 183
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Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel
C'è da mangiarsi svariate paia di mani. Non mi allontano di molto dall'esasperazione.
Sempre a proposito di sensibilità, sempre a proposito di egoismo.
A proposito di alcuni interventi che ho avuto modo di leggere, discussioni e scontri di cui sono stato partecipe, un piccolo sfogo e invito alla riflessione su ciò che appartiene a tutti indistintamente: la res publica.
Non passa quasi un sol giorno ch'io non m'indispettisca per l'insensibilità di chi, abitante del mio stesso pianeta, non badi minimamente alle sorti ed alla cura della cosa pubblica, vanificando stupidamente gli sforzi di chi il mondo cerca di conservarlo al meglio.
Una cartaccia. Un chewing-gum. Il cellophane di un pacchetto di sigarette, il mozzicone di sigaretta stessa. Scarsa o nulla attenzione nella differenziazione dei rifiuti. Un bicchiere di plastica abbandonato sul prato, uno scontrino appallottolato gettato per terra. Un consumo sfrenato di risorse energetiche. Una cultura dell'usa e getta, il disprezzo per il riciclo. Uso ridicolo e spropositato di mezzi di trasporto inquinanti, spray dannosi, danni irreversibili da capricciosi condizionamenti d'aria.
Detesto il culto e la cura maniacale del privato, di ciò che ci riguarda in prima persona, ed un paesaggio pubblico sovente deturpato, abbandonato a sé stesso al causa del disinteresse comune. Perché, sentore comune, "a quello pensano gli altri".
Siamo abitanti di uno stesso fottuto mondo. Abitiamo in una gigantesca casa comune dove ognuno di noi ha una precisa responsabilità nella cura della stessa. Non è veramente più tollerabile che pochi si assumano il compito di tenerla pulita, un minimo abitabile, di conservarne la decenza, mentre il resto degli inquilini si riservi il diritto di sporcare indistintamente, perché tanto "a me non interessa" o "non è affar mio".
Non posso più sopportare la sfacciataggine di tali persone. Io mi impegno a mantenere più pulita la stessa aria che respiri anche tu, caro ipotetico inquilino inquinatore, e non mi par giusto che la tua ignoranza debba coinvolgere la vita di chiunque. Che sia tua pratica fondere della plastica nel piatto dove mangi o detergerti con sostanze tossiche, non rimane che un tuo affare personale. Ma ciò che tocca anche me, tutto il resto degli abitanti del mondo e tutte le future generazioni, mi dispiace, è anche affare tanto mio quanto tuo - e suo.
Ed il graduale cambiamento, come per qualsiasi sacrosanta piccola rivoluzione, deve avvenire per forza dal basso. Un buon punto di partenza sarebbe la coscienza dell'essere tutti delle microscopiche parti meccaniche assolutamente indispensabili al funzionamento di un ingranaggio universale. Ed un'educazione, una vera educazione, al rispetto. Al rispetto per gli altri, al rispetto per il bene comune, al rispetto per l'ambiente. Della Terra possiamo considerarci ospiti e non padroni; come tali, abbiamo il dovere, durante la nostra esistenza, di mantenere l'ordine, ognuno nel proprio piccolo.
Non posso avere più pietà per chi, egoisticamente, sottostima il problema o arriva a ridicolizzarlo.
Non consideratelo, vi prego, un "attacco" quanto uno spunto per un esame di coscienza,
che sarò il primo a fare su me stesso.
h.c.
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Holden quello che dici (non solo in questo topic) mi fa tornare al "cercare di ragionare realisticamente". Thank you
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18-09-2012, 18:29
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#7
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Venezia
Messaggi: 114
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Mentre la ragion pubblica autorizza questi stessi privati a non pensare alle conseguenze.
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La ragion pubblica non è altro che affermazione di pensieri comuni, e credo fortemente nella Cultura come principio sovversivo.
M'interessa la tua puntualizzazione su ciò che è privato e ciò che non lo è (fermo restando che, in termini spaziali, esistono forme - in-between - che stanno nel mezzo, esistono le soglie), ma non ne condivido le conclusioni. Non credo cioè che la radice del problema sia il privato stesso, quanto una coscienza poco civile (che non credo a sua volta essere incivile a causa del privato). Soprattutto, non capisco se la tua sia semplice rassegnazione o se puoi individuare delle soluzioni.
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18-09-2012, 18:52
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#8
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: In qualche luogo remoto della psiche
Messaggi: 208
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Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel
C'è da mangiarsi svariate paia di mani. Non mi allontano di molto dall'esasperazione.
Sempre a proposito di sensibilità, sempre a proposito di egoismo.
A proposito di alcuni interventi che ho avuto modo di leggere, discussioni e scontri di cui sono stato partecipe, un piccolo sfogo e invito alla riflessione su ciò che appartiene a tutti indistintamente: la res publica.
Non passa quasi un sol giorno ch'io non m'indispettisca per l'insensibilità di chi, abitante del mio stesso pianeta, non badi minimamente alle sorti ed alla cura della cosa pubblica, vanificando stupidamente gli sforzi di chi il mondo cerca di conservarlo al meglio.
Una cartaccia. Un chewing-gum. Il cellophane di un pacchetto di sigarette, il mozzicone di sigaretta stessa. Scarsa o nulla attenzione nella differenziazione dei rifiuti. Un bicchiere di plastica abbandonato sul prato, uno scontrino appallottolato gettato per terra. Un consumo sfrenato di risorse energetiche. Una cultura dell'usa e getta, il disprezzo per il riciclo. Uso ridicolo e spropositato di mezzi di trasporto inquinanti, spray dannosi, danni irreversibili da capricciosi condizionamenti d'aria.
Detesto il culto e la cura maniacale del privato, di ciò che ci riguarda in prima persona, ed un paesaggio pubblico sovente deturpato, abbandonato a sé stesso al causa del disinteresse comune. Perché, sentore comune, "a quello pensano gli altri".
Siamo abitanti di uno stesso fottuto mondo. Abitiamo in una gigantesca casa comune dove ognuno di noi ha una precisa responsabilità nella cura della stessa. Non è veramente più tollerabile che pochi si assumano il compito di tenerla pulita, un minimo abitabile, di conservarne la decenza, mentre il resto degli inquilini si riservi il diritto di sporcare indistintamente, perché tanto "a me non interessa" o "non è affar mio".
Non posso più sopportare la sfacciataggine di tali persone. Io mi impegno a mantenere più pulita la stessa aria che respiri anche tu, caro ipotetico inquilino inquinatore, e non mi par giusto che la tua ignoranza debba coinvolgere la vita di chiunque. Che sia tua pratica fondere della plastica nel piatto dove mangi o detergerti con sostanze tossiche, non rimane che un tuo affare personale. Ma ciò che tocca anche me, tutto il resto degli abitanti del mondo e tutte le future generazioni, mi dispiace, è anche affare tanto mio quanto tuo - e suo.
Ed il graduale cambiamento, come per qualsiasi sacrosanta piccola rivoluzione, deve avvenire per forza dal basso. Un buon punto di partenza sarebbe la coscienza dell'essere tutti delle microscopiche parti meccaniche assolutamente indispensabili al funzionamento di un ingranaggio universale. Ed un'educazione, una vera educazione, al rispetto. Al rispetto per gli altri, al rispetto per il bene comune, al rispetto per l'ambiente. Della Terra possiamo considerarci ospiti e non padroni; come tali, abbiamo il dovere, durante la nostra esistenza, di mantenere l'ordine, ognuno nel proprio piccolo.
Non posso avere più pietà per chi, egoisticamente, sottostima il problema o arriva a ridicolizzarlo.
Non consideratelo, vi prego, un "attacco" quanto uno spunto per un esame di coscienza,
che sarò il primo a fare su me stesso.
h.c.
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Lo sapevi già che la penso come te, ma non posso evitare di sorridere (ma anche riflettendo su quelle persone che trascurano la nostra "casa") pensando che magari un minimo di speranza c'é. Spero che sempre piú persone se ne rendano conto di questo ENORME problema e che facciano qualcosa, invece di girarsi dall'altra parte. Io nella mia classe sono l'incaricata della raccolta differenziata, sembra un lavoro da poco, sembra una cavolata, ma ho insegnato a ben 25 ragazzi come si ricicla per bene. :3
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18-09-2012, 19:16
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 1,459
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Quote:
Originariamente inviata da MissAntropia
:....... Io nella mia classe sono l'incaricata della raccolta differenziata, sembra un lavoro da poco, sembra una cavolata, ma ho insegnato a ben 25 ragazzi come si ricicla per bene. :3
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Non è una cavolata tutt' altro... anzi devi essere fiera di ciò che fai perchè se anche uno solo di quei bambini avrà recepito qualcosa, quel bambino si adopererà per migliorare il posto in cui vive.
Ormai negli adulti nutro poche speranze....e non c' entra nulla l' intelligenza, perchè la strafottenza supera di gran lunga il buon senso.
Purtroppo abito in un luogo dove il menefreghismo per l' ambiente urbano e naturale raggiunge soglie elevate ....
Nobissime casalinghe che lustrano la loro casa da cima a fondo e non si fanno scrupolo di usare invece la strada come la loro pattumiera; l' atteggiamento più irritante è che le stesse appena giri l' angolo, stanno bestemmiando sulla loro città, su come è sporca quasi se loro non appartenessero alla società.
La società, la massa sono solo astrazioni, esiste il singolo e il dovere della persona in quanto uomo e in quanto fruitore delle risorse che la natura mette a disposizione.
Ma dico esisto un essere più stupido dell' uomo che inquina il posto dove lui stesso vive ogni giorno? L' aria che lui stesso respira, la strada che lui stesso percorre coi suoi figli?
Una volta lessi inorridita le parole di un boss che si espresse cosi a chi gli chiedeva se non si facesse scrupolo di inquinare l' acqua e lui: " che m' importa tanto io bevo acqua minerale "
Non si può aggiungere veramente altro difronte all' ignoranza.
Il rispetto per quello che è il bene comune è un insieme di atteggiamenti, parte dal non prendere una cosa solo perchè è gratis per poi gettarla nel successivo cassonetto, parte dal non considerare monumenti e panchine posti dove scolpire il proprio pensiero imperituro ( e che dire poi di quelli che scolpiscono la propria firma nella corteccia degli alberi? )
Qui c è qualcuno che pensa che se qualcosa è in strada è di tutti, e se è di tutti ognuno se la può portare a casa, ed ecco panchine divelte per arredare il proprio giardino, opere d' arte deturpate per arredare il proprio soggiorno.
C' è qualche coglione che pensa ancora che quello che butti nel mare scompare anzichè ritrovartelo per altre forme quando le correnti lo decidono, o nella pancia di quei poveri pesci che mangiamo.
Per conto mio è inutile chiedersi cosa fa il mondo chiediamoci ognuno di noi cosa può fare nel suo piccolo che poi tanto piccolo non è se unito al contributo degli altri.
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18-09-2012, 19:30
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#10
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Venezia
Messaggi: 114
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Halastor non ho fatto in tempo a quotarti che già avevi cancellato il tuo post, dalla quale arroganza, ignoranza e superficialità mi sono sentito profondamente preso per il culo, per quanto detto prima.
Ti prego di ripostare la tua posizione, se ti senti l'animo pulito dopo quello che affermi.
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18-09-2012, 20:22
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#11
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Su questi temi con me si sfonda una porta aperta. Vivo in una grande città ben inquinata e ci penso spesso. Non sono un attivista ambientalista (anche se non ci vedo niente di male ad esserlo), faccio la mia parte, raccolta differenziata, non butto MAI rifiuti, per piccoli che siano, a terra. Mi irrita e deprime chi se ne frega di queste cose e non pensa che, appunto, non è una questione politica o di essere visionari o rompicoglioni: sulla Terra ci viviamo tutti, punto.
Interessante (anche se scioccante) la risposta del mafius citata da amarlena sull'inquinamento dell'acqua: mi ero sempre chiesto come fosse possibile che chi, come la malavita organizzata, produce attivamente inquinamento ambientale se ne fregasse poi di cosa beve o mangia. Riprova della stupidità a cui può arrivare l'uomo. Si avvelenassero, almeno...
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18-09-2012, 20:47
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#12
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel
Non passa quasi un sol giorno ch'io non m'indispettisca per l'insensibilità di chi, abitante del mio stesso pianeta, non badi minimamente alle sorti ed alla cura della cosa pubblica, vanificando stupidamente gli sforzi di chi il mondo cerca di conservarlo al meglio.
Una cartaccia. Un chewing-gum. Il cellophane di un pacchetto di sigarette, il mozzicone di sigaretta stessa. Scarsa o nulla attenzione nella differenziazione dei rifiuti. Un bicchiere di plastica abbandonato sul prato, uno scontrino appallottolato gettato per terra.
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Purtroppo chi si applica per la salvaguardia del pianeta non riscuote molti consensi. Alla fine potrebbe apparire "inutile" impegnarsi in tal senso, se poi comunque l'80% della popolazione non risparmia barbarie varie al nostro pianeta.
A mio avviso si dovrebbe puntare sui giovani e condurre vere e proprie campagne di salvaguardia dell'ambiente nelle scuole. Ma non due o tre conferenze l'anno, ma immetterla proprio come materia di studio.
La mia è un'idea utopistica e, visto il mondo in cui viviamo e l'andazzo delle cose, piuttosto idiota. L'ora di Educazione Ambientale farebbe la fine dell'ora di Educazione Civica, altro grande buco...
Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel
Un consumo sfrenato di risorse energetiche. Una cultura dell'usa e getta, il disprezzo per il riciclo. Uso ridicolo e spropositato di mezzi di trasporto inquinanti, spray dannosi, danni irreversibili da capricciosi condizionamenti d'aria.
Detesto il culto e la cura maniacale del privato, di ciò che ci riguarda in prima persona, ed un paesaggio pubblico sovente deturpato, abbandonato a sé stesso al causa del disinteresse comune. Perché, sentore comune, "a quello pensano gli altri".
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Beh, è innegabile che alcuni graffiti siano apprezzabili. A me, per esempio, piacciono quelli anticonformisti e dotati di un umorismo realista profondo e che fa riflettere.
Io mi schiererò sempre dalla parte degli artisti indipendenti, alternativi e da strada. Ma non posso non condannare quei graffiti privi di ogni senso logico-razionale o quelle scritte degne del peggior Moccia sulle strade.
E' uno scempio e concordo con te.
Idea: ci sono un'infinità impressionante di edifici abbandonati e cantieri inutilizzati... perché non mandarli in questi posti a sfogare la loro "arte"?
Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel
Siamo abitanti di uno stesso fottuto mondo. Abitiamo in una gigantesca casa comune dove ognuno di noi ha una precisa responsabilità nella cura della stessa. Non è veramente più tollerabile che pochi si assumano il compito di tenerla pulita, un minimo abitabile, di conservarne la decenza, mentre il resto degli inquilini si riservi il diritto di sporcare indistintamente, perché tanto "a me non interessa" o "non è affar mio".
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Concordo in pieno, soprattutto per quanto concerne il concetto della "gigantesca casa".
Il problema è che ci sono persone che litigano tra loro per il posto auto nei condomini, persone che litigano per accaparrarsi un posto a sedere sull'autobus, persone che litigano per capire se un'entità divina esista o meno... Insomma, il conflitto è la caratteristica che ci rende umani.
Combattere, difendere e litigare: ci accompagnano fin dall'alba dei tempi. Alcuni riescono a distaccarsi da questi atteggiamenti, altri non possono farne a meno
Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel
Detesto il culto e la cura maniacale del privato, di ciò che ci riguarda in prima persona, ed un paesaggio pubblico sovente deturpato, abbandonato a sé stesso al causa del disinteresse comune. Perché, sentore comune, "a quello pensano gli altri".Non posso più sopportare la sfacciataggine di tali persone. Io mi impegno a mantenere più pulita la stessa aria che respiri anche tu, caro ipotetico inquilino inquinatore, e non mi par giusto che la tua ignoranza debba coinvolgere la vita di chiunque. Che sia tua pratica fondere della plastica nel piatto dove mangi o detergerti con sostanze tossiche, non rimane che un tuo affare personale. Ma ciò che tocca anche me, tutto il resto degli abitanti del mondo e tutte le future generazioni, mi dispiace, è anche affare tanto mio quanto tuo - e suo.
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Si può fare ben poco.
Fortunatamente la raccolta differenziata è obbligatoria nella maggior parte dei comuni italiani. Spero che questa mossa possa rivelarsi utile e condurci ad un cambiamento in meglio, ma conoscendo la pigrizia e la natura dell'animo degli italiani suppongo che non se ne caverà niente
Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel
Detesto il culto e la cura maniacale del privato, di ciò che ci riguarda in prima persona, ed un paesaggio pubblico sovente deturpato, abbandonato a sé stesso al causa del disinteresse comune. Perché, sentore comune, "a quello pensano gli altri".Ed il graduale cambiamento, come per qualsiasi sacrosanta piccola rivoluzione, deve avvenire per forza dal basso. Un buon punto di partenza sarebbe la coscienza dell'essere tutti delle microscopiche parti meccaniche assolutamente indispensabili al funzionamento di un ingranaggio universale. Ed un'educazione, una vera educazione, al rispetto. Al rispetto per gli altri, al rispetto per il bene comune, al rispetto per l'ambiente. Della Terra possiamo considerarci ospiti e non padroni; come tali, abbiamo il dovere, durante la nostra esistenza, di mantenere l'ordine, ognuno nel proprio piccolo.
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Esatto, proprio come ho scritto prima
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Ultima modifica di rainy; 18-09-2012 a 21:37.
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18-09-2012, 20:52
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#13
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Intermedio
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 183
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sottoscrivo tutto quello che ha detto rainy.
rainy
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18-09-2012, 21:00
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#14
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Budapest
Messaggi: 1,726
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Temo sia una di quelle questioni rispetto alla quale mi pongo da italiano medio.Credo che il mio contributo non conti nulla,e quindi tendo a fregarmene il più possibile.
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18-09-2012, 22:08
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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io riciclo, tralaltro qui a Milano è anni che se si sbaglia si paga a caro prezzo, quasi sempre per colpa di qualche inquilino "distratto" arrivano multe al condominio
è giusto indignarsi, senza cadere però nel fanatismo, molte persone non hanno senso civico semplicemente perchè non hanno ricevuto un'educazione in tal senso, non sono mostri, sono persone che vanno informate ed educate (cercando sempre di rispettare i principi di libertà individuale, altrimenti si cadrebbe nel regime)
attraverso delle buone politiche è una cosa che si può fare, purtroppo in Italia attualmente no, perchè le politiche ecologiste sono prerogativa di forze che le sbandierano solo a fini di propaganda...
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19-09-2012, 01:41
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#16
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Venezia
Messaggi: 114
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
attraverso delle buone politiche è una cosa che si può fare, purtroppo in Italia attualmente no, perchè le politiche ecologiste sono prerogativa di forze che le sbandierano solo a fini di propaganda...
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Queste dell'"in Italia qui, in Italia lì" sono solo scuse.
L'Italia la facciamo noi, l'Italia la fa ogni singolo cittadino. Non possiamo continuare a sperare in un'intervento divino che risolva le cose. Il senso d'impotenza e il sentore di lontananza tra "noi qui" e "loro che comandano lì" è una dei primi fattori da curare.
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19-09-2012, 01:53
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#17
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 1,459
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Quote:
Originariamente inviata da Trent
Temo sia una di quelle questioni rispetto alla quale mi pongo da italiano medio.Credo che il mio contributo non conti nulla,e quindi tendo a fregarmene il più possibile.
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Mi cadono davvero le braccia.
Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
............
è giusto indignarsi, senza cadere però nel fanatismo, molte persone non hanno senso civico semplicemente perchè non hanno ricevuto un'educazione in tal senso, non sono mostri, sono persone che vanno informate ed educate (cercando sempre di rispettare i principi di libertà individuale, altrimenti si cadrebbe nel regime)
attraverso delle buone politiche è una cosa che si può fare, purtroppo in Italia attualmente no, perchè le politiche ecologiste sono prerogativa di forze che le sbandierano solo a fini di propaganda...
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Sono d' accordo sull' evitare estremismi che normalmente non portano a nulla di costruittivo e sul fatto che molte persone male educate non siano mostri.
Spesso le persone anziane molte cose le ignorano per davvero e d' altronde ai loro tempi non si facevano tutti questi distinguo che si fanno oggi.
Non d' accordo sul passare la palla alla politica, oggi come oggi non possiamo demandare ad altri, occorre sviluppare una coscienza collettiva ed ogni singolo si deve impegnare anche per la giusta informazione.
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19-09-2012, 01:58
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#18
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Banned
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Venezia
Messaggi: 114
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Non d' accordo sul passare la palla alla politica
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Mi piacerebbe che passare la palla alla politica significasse palleggiarsela tra compagni di squadra. Che il distinguo tra cittadino-politicante non avesse di mezzo un oceano frutto di fantasia.
(e che questa discussione avesse più seguito di "vi mettereste mai con uno col cazzetto?")
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Ultima modifica di Holden Caulfiel; 19-09-2012 a 02:02.
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19-09-2012, 02:34
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#19
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Avanzato
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 349
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Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel
Mi piacerebbe che passare la palla alla politica significasse palleggiarsela tra compagni di squadra. Che il distinguo tra cittadino-politicante non avesse di mezzo un oceano frutto di fantasia.
(e che questa discussione avesse più seguito di "vi mettereste mai con uno col cazzetto?")
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"Vi mettereste mai con uno col cazzo piccolo" per la precisione, è un topic che vedo criticatissimo, ma indica un'insicurezza personale importante quindi capirei se le risposte fossero maggiori!
Comunque il problema della salvaguardia del pianeta come tutti i problemi dell'azione collettiva tende a essere affrontato pochissimo e male. Capisco trent e se siamo onesti penso che tutti qui consumiamo una quota di energia, acqua cibo e via dicendo superiori alla media sostenibile per abitante.
Questo cambiamento che dovrebbe derivare da ognuno di noi è più difficile di quanto sembri, anche se molte cose possono essere fatte con poco sforzo e beneficio immediato quindi penso che verranno fatte massicciamente (tipo la raccolta differenziata). La disuguaglianza sociale esiste ancora, la povertà e malattie facilmente curabili anche, penso che il nostro pianeta verrà maltrattato ancora per molto, se anche lo sarà meno da noi, lo sarà di più dai paesi in via di sviluppo.
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19-09-2012, 02:58
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Budapest
Messaggi: 1,726
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Mi cadono davvero le braccia.
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Mmm..raccoglile e mettile nel contenitore per l'organico?
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