Hazel Grace

A 20 o 30 anni e passa penso che uno possa decidere da solo che lavoro fare e dove

redone

Esatto

Maca

Partirei soprattutto se fossi in una condizione in cui i miei ancora mi condizionano

L’indipendenza fa paura, ma serve moltissimo

Hazel Grace

Serve per rinascere e sentirsi più adulti, più padroni della propria vita

Orion

Se fosse un buon lavoro, accetterei ben volentieri.

Non ho nulla che mi trattenga qui dove vivo ora.

BbFenix

Spero di perdere il lavoro che ho per poter scappare di qua, almeno avrei la scusa per poterlo fare. Qua è l’inferno, sempre

Dorian Gray

Che lavoro fai?

Gummo

Se fosse un lavoro stimolante e all'interno della mia cerchia di interessi, lo accetterei. Amo trascorrere tempo sul treno, specie se in solitudine - magari, una volta ottenuta la patente, potrei scoprire piacevole anche fare il pendolare con l'automobile; viaggiare senza poter leggere né contemplare il panorama sarebbe straniante, ma, ad esempio, ascoltare della buona musica potrebbe rivelarsi interessante.
Ovviamente il suddetto lavoro dovrebbe essere sufficiente a permettermi una vita dignitosa nel luogo dove abito, sia a livello economico che a livello di tempo da utilizzare per i miei interessi privati.

BbFenix

Impiegato in azienda metalmeccanica

Mik80

Più che il lavoro in sè mi preoccupano gli eventuali colleghi che ho attorno, se sono intromissivi pungenti lo rifiuterei subito. Ma siccome non sai mai con che colleghi ti ritrovi allora rifuto a prescindere.

Lucernario

si. odio i cambiamenti e per me spostarmi e trasferimenti vari sono fonte di forte stress.

Zucchina88

Si, lo rifiuterei.

Ho tutte le amicizie qua e pure la psichiatra.. che dovrei cambiare per trovarmene una nuova con cui non so se andrei d'accordo.

E poi anche a causa dei genitori, che mi sento in dovere comunque di aiutare perché hanno una certa età

Inosservato

paradossalmente valuterei di più un'altra nazione

ma paradossalmente, in realtà sono comodissimo da quel punto di vista, già fare il pendolare per pochi km, senza nemmeno dover cambiare residenza, mi devasterebbe .__.

limitless

ho avuto una possibilità lo scorso anno, ma ho rinunciato per paura, come sempre del resto

Pablo's way

Ci sono un sacco di "dipende", ma è indubbio che io sia una persona timorosa di qualsiasi cambiamento, perciò sarebbe molto difficile per me affrontare un passo del genere.

In passato avrei detto sicuramente di no, ora ci rifletterei se ci fosse la necessità di fare una scelta del genere, ma probabilmente l'esito sarebbe lo stesso.

Ti dico però (e questo potrebbe servirti) che anni fa ebbi una lunga relazione con una ragazza che abitava molto lontano, in quel periodo vedevo con meno timore la possibilità di accettare un trasferimento per stare vicino a lei, la sua vicinanza mi dava fiducia e rendeva meno destabilizzante quella prospettiva.

Se hai qualcuno accanto è più semplice

Leucina

Per me la mia famiglia ha avuto sempre priorità e raggiungerlo é sempre stato fonte di sensi di colpa quindi su di me questa cosa non funziona.

Comunque alla fine ho fatto la cazzata di accettare ma la mia famiglia é nella merda totale quindi ciao lavoro.
Mai una volta che ne faccio una giusta.


Grazie a tutti per le risposte.

Dorian Gray

Dipenderebbe dal lavoro e dal luogo.

Boston

Dipende dal lavoro, dal luogo e dalla temporaneità della situazione.

Io l'ho fatto, andando a vivere piuttosto lontano da casa, prima in Italia e poi all'estero.
Sono stato lontano dalla mia zona di origine per 3 anni.
Ma sempre con il supporto dell'azienda per cui lavoro e con la consapevolezza che il tutto aveva una scadenza (più o meno precisa) per poi rientrare in sede centrale (non distante da casa).
Senza questi due elementi probabilmente non avrei accettato (anche perché un lavoro già ce l'avevo).

tersite

sopratutto

Leucina

Quindi se tua madre stesse per morire e ti volesse a casa con lei tu la sfanculeresti tranquillamente comunque?