barclay

Voglio sottolineare che, nel mio caso, il lavoro mi ha spinto ancora più lontano dalla società. Durante il Servizio Civile, ho fatto una "pausa forzata" dal lavoro e mi sono ritrovato fra miei coetanei, scoprendo che non erano così male. Purtroppo era troppo tardi perché ognuno ha proseguito la propria vita, com'è naturale, e non è stato possibile mantenere i contatti (nonostante alcuni tentativi). Alla fine mi sono ritrovato tra i miei colleghi, con i quali, data l'età, non avevo nulla in comune. Oltretutto con la crisi economica il cd. ricambio generazionale è inesistente. Non vorrei che Timidone91 faccia la stessa fine.

TONNO

tu hai perfettamente ragione, OCEANUS, la vita universitaria è BELLISSIMA e forse è il periodo migliore della vita, pero' tu dimentichi che qui molti sono o timidissimi o fobici, quindi, nella vita universitaria, se non hai la lingua sciolta, se non hai iniziativa, se non hai entusiasmo interiore, se te ne stai ABBACCHIATO seduto su una sedia al bar con le spalle curve e muto, mentre i tuoi colleghi/e ridono, scherzano e progettano, dopo un po' sarai ignorato, a menochè non sei proprio bello, allora potrai trovare qualche ragazza con la vocazione della crocerossina che si innammora di te.

Insomma, si ricrea di nuovo la stessa situazione delle superiori, delle medie, del proprio paese, del proprio quartiere, del paese a mare d' estate etc....., dove non ti si filava nessuno/a!!

LordJim

matita rossa per lei! ritorni al prossimo appello...