|
|
25-09-2010, 19:28
|
#1
|
Principiante
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 36
|
Buonasera, mi chiamo Matteo il mio problema è depressione e attacchi di ansia.
Da circa 2 anni e mezzo assumo efexor 150 RP ma ad oggi ho deciso di cambiare farmaco. Ho assunto efexor dopo un po di anni di paroxetina. La paroxetina l'ho tolta con grande sacrificio mi cambiava molto la personalità(troppo disinibito). Con efexor mi sono riconosciuto ma da un po di tempo ho davvero dei fastidi del tipo: tremori eccessivi alle mani, stanchezza cronica, difficoltà a concentrarmi e addirittura a parlare(es. in una frase spesso inverto le parole o le mischio ), problemi di memoria, umore molto basso. Vi è mai successo?Spero vivamente sia il farmac altrimenti credo di esser messo male eheh
Parlandone con il medico abbiamo pensato di attribuire ciò al farmaco e quindi di cambiarlo. Mi ha proposto elopram in gocce. Il programma consiste in 4 giorni a 75 mg di efexor e 5 gocce di elopram per poi passare per altri 4 giorni a 9 di elopram. dopo 8 giorni sospendere del tutto efexor e assumere 16 gocce di elopram. Oggi sono al 3 giorno e sinceramente non mi sento benissimo: nausea, testa che va per fatti suoi, senso di "pressione bassa", molta stanchezza, testa pesante.
Secondo voi è normale?dovrei apportare modifiche?quanto durerà questo stato?il 1 ottobre inizierò un nuovo lavoro e vorrei essere in forma sigh
Cmq in 10 anni solo da un anno ho deciso di intraprendere una cura psicoterapica, vedremo come andrà a finire
Ciao amici!
|
|
25-09-2010, 19:39
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: a casa mia :D
Messaggi: 1,393
|
ciao posso farti una domanda che non c'entra niente? sei per caso di Varese? scusa per il disturbo!
|
|
25-09-2010, 19:41
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
|
Quote:
Originariamente inviata da just92
ciao posso farti una domanda che non c'entra niente? sei per caso di Varese? scusa per il disturbo!
|
LOL dai XD
Cmq benvenuto ^^
|
|
25-09-2010, 19:50
|
#4
|
Principiante
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 36
|
Quote:
Originariamente inviata da just92
ciao posso farti una domanda che non c'entra niente? sei per caso di Varese? scusa per il disturbo!
|
No son toscano, maremma mai*la
come si dice da noi ahah
|
|
25-09-2010, 20:22
|
#5
|
Avanzato
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: terra di mezzo
Messaggi: 392
|
Quote:
Originariamente inviata da puntino
Buonasera, mi chiamo Matteo il mio problema è depressione e attacchi di ansia.
Da circa 2 anni e mezzo assumo efexor 150 RP ma ad oggi ho deciso di cambiare farmaco. Ho assunto efexor dopo un po di anni di paroxetina. La paroxetina l'ho tolta con grande sacrificio mi cambiava molto la personalità(troppo disinibito). Con efexor mi sono riconosciuto ma da un po di tempo ho davvero dei fastidi del tipo: tremori eccessivi alle mani, stanchezza cronica, difficoltà a concentrarmi e addirittura a parlare(es. in una frase spesso inverto le parole o le mischio ), problemi di memoria, umore molto basso. Vi è mai successo?Spero vivamente sia il farmac altrimenti credo di esser messo male eheh
Parlandone con il medico abbiamo pensato di attribuire ciò al farmaco e quindi di cambiarlo. Mi ha proposto elopram in gocce. Il programma consiste in 4 giorni a 75 mg di efexor e 5 gocce di elopram per poi passare per altri 4 giorni a 9 di elopram. dopo 8 giorni sospendere del tutto efexor e assumere 16 gocce di elopram. Oggi sono al 3 giorno e sinceramente non mi sento benissimo: nausea, testa che va per fatti suoi, senso di "pressione bassa", molta stanchezza, testa pesante.
Secondo voi è normale?dovrei apportare modifiche?quanto durerà questo stato?il 1 ottobre inizierò un nuovo lavoro e vorrei essere in forma sigh
Cmq in 10 anni solo da un anno ho deciso di intraprendere una cura psicoterapica, vedremo come andrà a finire
Ciao amici!
|
Segui con fiducia i consigli del tuo psichiatra. Sei fortunato a vivere in Toscana, sono toscani diversi illustri Psichiatri. Tornando a quanto riferisci credo sia normale perchè stai contemporaneamente staccando l'Efexor, che già di suo può dare tale sintomi quando si scala il dosaggio, per di più cominci ad assumere un nuovo SSRI che in quanto tale presenta codesti effetti collaterali. Tieni duro.
|
|
25-09-2010, 20:29
|
#6
|
Principiante
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 36
|
Grazie ombromanto visto che volevo essere abbastanza tranquillo per il nuovo lavoro stavo pensando di assumere la dose piena di elopram einterrompere del tutto efexor...cacchiata eh
|
|
25-09-2010, 20:37
|
#7
|
Avanzato
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: terra di mezzo
Messaggi: 392
|
Quote:
Originariamente inviata da puntino
Grazie ombromanto visto che volevo essere abbastanza tranquillo per il nuovo lavoro stavo pensando di assumere la dose piena di elopram einterrompere del tutto efexor...cacchiata eh
|
si cacchiata, non farlo...fidati del tuo doc..
|
|
26-09-2010, 14:29
|
#8
|
Principiante
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 36
|
update:
6 giorno- efexor circa 37,5 mg...elopram:10 gocce
effetti: mal di testa, leggera fotosensibilità, svogliatezza e un po di tristezza. Voglia di stare tutto il giorno a letto. senso di frastornamento fastidioso
a livello di pensiero: preoccupazione per lo stato in cui sono, paura che si prolunghi troppo questo stato di malessere, un po apatico
|
|
26-09-2010, 15:11
|
#9
|
Guest
|
Quote:
Originariamente inviata da puntino
update:
6 giorno- efexor circa 37,5 mg...elopram:10 gocce
effetti: mal di testa, leggera fotosensibilità, svogliatezza e un po di tristezza. Voglia di stare tutto il giorno a letto. senso di frastornamento fastidioso
a livello di pensiero: preoccupazione per lo stato in cui sono, paura che si prolunghi troppo questo stato di malessere, un po apatico
|
__________________
Lo scalare del dosaggio di "Efexor" è forse un tantino troppo veloce, la cosa potrebbe darti dei leggeri tremori, un po' di rigidità psicomotoria diffusa, insonnia e nervosismo. Nel contempo arrivano i primi effetti indesiderati causati dall'assunzione del nuovo farmaco: nausea, cefalea, ansia (o "preoccupazione", come da te testualmente riportato).
Ovvio che risultati significativi sull'umore riuscirai ad apprezzarli non prima delle 3-5 settimane dall'inizio dell'assunzione del Citalopram, nel frattempo fai in modo di non interpretare i sintomi di cui sopra come un peggioramento attribuibile alla scarsa efficacia del nuovo farmaco, oppure all'abbandono del vecchio.
In una decina di giorni dovrebbero attenuarsi.
Mentre gli "strani" sintomi di cui parli nel primo post, e cioè stanchezza cronica, difficoltà nella concentrazione, problemi di memoria, umore molto basso, potrebbero dipendere da una componente di assuefazione e perdita di efficacia sul lungo periodo dell' Efexor (o da un peggioramento endogeno della patologia depressiva). Dunque in tali circostanze si alza la dose, oppure si cambia farmaco, oppure si integra la terapia con altri medicinali.
|
|
26-09-2010, 15:31
|
#10
|
Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
|
fa riflettere, molto, constatare come la stragrande maggioranza della classe medica, oggi, continui a perseguire la strada del trattamento farmacologico a vita... anche in presenza di pazienti in giovane o giovanissima età... anche in presenza di sintomatologie psichiatriche tutto sommato "blande"... come lo è l'ansia...
certo... se il farmaco venisse riservato ai casi strettamente necessari... anzitutto finirebbe la pacchia per la filiera che ci sta a monte... e dopo ci sarebbe un aggravio dei costi a carico della sanità (fornire un trattamento terapeutico costa parecchio di più che contribuire a comprare qualche scatolina al mese...)
a chi interessa se si peggiora la qualità della vita a milioni di persone ?
|
|
26-09-2010, 16:48
|
#11
|
Guest
|
Quote:
Originariamente inviata da stewie
fa riflettere, molto, constatare come la stragrande maggioranza della classe medica, oggi, continui a perseguire la strada del trattamento farmacologico a vita... anche in presenza di pazienti in giovane o giovanissima età... anche in presenza di sintomatologie psichiatriche tutto sommato "blande"... come lo è l'ansia...
certo... se il farmaco venisse riservato ai casi strettamente necessari... anzitutto finirebbe la pacchia per la filiera che ci sta a monte... e dopo ci sarebbe un aggravio dei costi a carico della sanità (fornire un trattamento terapeutico costa parecchio di più che contribuire a comprare qualche scatolina al mese...)
a chi interessa se si peggiora la qualità della vita a milioni di persone ?
|
________________
Premessa: non sono uno psichiatra né un medico.
Questa di "stewie" è la solita polemica-cliché stereotipata e trita e ritrita, frutto della pigrizia concettuale nella riflessione sulla questione "chimica o rapporti umani"; la tesi principale è: abbasso la farmacologia che è porcheria, viva la terapia psicologica che risolve tutto.
Oltre ad essere un grossolano errore di valutazione empirico, è soprattutto un abbaglio proprio sul lato del soddisfacimento dei vuoti psicologici ed umani di cui ha bisogno un paziente per risolvere la sua ansia o depressione (che è la rivendicazione principale a cui si appellano le persone come "stewie") . Infatti, la stragrande maggioranza delle psicoterapie, oggi, si basa coercitivamente su un rafforzamento cognitivo-comportamentale capace di far reggere ad un individuo tutto il sovraccarico delle situazioni quotidiane che innescano il malessere, e non certo di trasportarlo telecineticamente in un angolo paradisiaco del pianeta che sia privo della routine della civiltà avanzata.
La psicoterapia ha un solo verbo: "tutte le cose in cui vivi e agisci, tutto il tuo mondo, tutto il modo in cui hai organizzato la vita, ogni cosa devi cercare di digerirla senza avere ricadute psicofisiche o traumi mentali e ansie di sorta !...", praticamente il classico "o questa minestra oppure l'auto-defenestrazione". A chi interessa, poi, se si peggiora la qualità della vita a milioni di persone ?...
Ebbene, questo principio è esattamente tale e quale al principio che è alla base degli obiettivi della terapia farmacologica. Dunque, da un punto di vista idealistico (e un po' romantico, nel caso di "stewie"...), fra le due forme di approccio nella cura dei malesseri psicofisici non c'è nessuna differenza di contenuti morali, ma solo una diversità di metodo.
Entrambe possono peggiorare la vita delle persone, o entrambe possono migliorarla allo stesso identico modo.
|
Ultima modifica di Anonimo123; 26-09-2010 a 16:51.
|
26-09-2010, 17:06
|
#12
|
Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
|
@Nimrod
molto semplicemente... uno psicofarmaco ha:
1) un casino di effetti collaterali a breve termine sul singolo soggetto (da fastidi sino a veri e propri danni su altri organi)
2) un casino di effetti collaterali a breve termine con eventuali altre medicine
3) un casino di effetti collaterali a lungo termine (molti dei quali non conosciuti)
4) problematiche non indifferenti legate alla dipendenza ed alla assuefazione (inizi con poche gocce di benzodiazepinico a 20 anni a 40 avrai bisogno del sedativo per cavalli)
5) problematiche (anche gravi) relative ad allergie o intolleranze
6) problematiche legate alla risposta cognitiva del singolo... ad esempio se ad uno studente, pur di prevenire l'ansia, gli si provocano artificialmente cali di memoria o perdita di attenzione praticamente lo si spinge a due mani dentro circoli ben peggiori
ci sono dei casi in cui il principio attivo farmacologico è fondamentale... ad esempio nel trattamento di schizofrenie o disturbi bipolari... o ad esempio nei casi in cui il soggetto presenta un forte rischio di autolesionismo/suicidio... ma vedere dei pazienti imbottiti di medicine per una vita intera per ansia, insonnia o lievi stati depressivi... io credo si sia passato il limite...
anche perchè mi spiegate che senso ha sedare una persona che soffre di ansia ??? nessuno... non si risolve il problema... ci si limita a rincoglionire il paziente... e quando non basta più si cambia farmaco e lo si rincoglionisce di più... una terapia invece fornisce gli strumenti per fronteggiare e gestire le proprie paure... una terapia può eliminare per sempre il problema... non nasconderlo sotto il tappeto come fanno i farmaci..
|
|
26-09-2010, 17:20
|
#13
|
Guest
|
Quote:
Originariamente inviata da stewie
molto semplicemente... uno psicofarmaco ha:
1) un casino di effetti collaterali a breve termine sul singolo soggetto (da fastidi sino a veri e propri danni su altri organi)
2) un casino di effetti collaterali a breve termine con eventuali altre medicine
3) un casino di effetti collaterali a lungo termine (molti dei quali non conosciuti)
4) problematiche non indifferenti legate alla dipendenza ed alla assuefazione (inizi con poche gocce di benzodiazepinico a 20 anni a 40 avrai bisogno del sedativo per cavalli)
5) problematiche (anche gravi) relative ad allergie o intolleranze
6) problematiche legate alla risposta cognitiva del singolo... ad esempio se ad uno studente, pur di prevenire l'ansia, gli si provocano artificialmente cali di memoria o perdita di attenzione praticamente lo si spinge a due mani dentro circoli ben peggiori...
|
In alternativa puoi sempre ricorrere agli intrugli taumaturgici dello stregone.
Quote:
Originariamente inviata da stewie
ci sono dei casi in cui il principio attivo farmacologico è fondamentale... ad esempio nel trattamento di schizofrenie o disturbi bipolari... o ad esempio nei casi in cui il soggetto presenta un forte rischio di autolesionismo/suicidio... ma vedere dei pazienti imbottiti di medicine per una vita intera per ansia, insonnia o lievi stati depressivi... io credo si sia passato il limite...
|
Questa è una iperbole logico-discorsiva, e con le iperboli non si produce tecnicamente ragionamento o confronto...
Quote:
Originariamente inviata da stewie
una terapia invece fornisce gli strumenti per fronteggiare e gestire le proprie paure... una terapia può eliminare per sempre il problema... non nasconderlo sotto il tappeto come fanno i farmaci..
|
Si vive di speranze, e questo gia' è un buon punto di partenza ...
|
|
26-09-2010, 18:02
|
#14
|
Avanzato
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: terra di mezzo
Messaggi: 392
|
Quote:
Originariamente inviata da Nimrod
________________
Premessa: non sono uno psichiatra né un medico.
Questa di "stewie" è la solita polemica-cliché stereotipata e trita e ritrita, frutto della pigrizia concettuale nella riflessione sulla questione "chimica o rapporti umani"; la tesi principale è: abbasso la farmacologia che è porcheria, viva la terapia psicologica che risolve tutto.
Oltre ad essere un grossolano errore di valutazione empirico, è soprattutto un abbaglio proprio sul lato del soddisfacimento dei vuoti psicologici ed umani di cui ha bisogno un paziente per risolvere la sua ansia o depressione (che è la rivendicazione principale a cui si appellano le persone come "stewie") . Infatti, la stragrande maggioranza delle psicoterapie, oggi, si basa coercitivamente su un rafforzamento cognitivo-comportamentale capace di far reggere ad un individuo tutto il sovraccarico delle situazioni quotidiane che innescano il malessere, e non certo di trasportarlo telecineticamente in un angolo paradisiaco del pianeta che sia privo della routine della civiltà avanzata.
La psicoterapia ha un solo verbo: "tutte le cose in cui vivi e agisci, tutto il tuo mondo, tutto il modo in cui hai organizzato la vita, ogni cosa devi cercare di digerirla senza avere ricadute psicofisiche o traumi mentali e ansie di sorta !...", praticamente il classico "o questa minestra oppure l'auto-defenestrazione". A chi interessa, poi, se si peggiora la qualità della vita a milioni di persone ?...
Ebbene, questo principio è esattamente tale e quale al principio che è alla base degli obiettivi della terapia farmacologica. Dunque, da un punto di vista idealistico (e un po' romantico, nel caso di "stewie"...), fra le due forme di approccio nella cura dei malesseri psicofisici non c'è nessuna differenza di contenuti morali, ma solo una diversità di metodo.
Entrambe possono peggiorare la vita delle persone, o entrambe possono migliorarla allo stesso identico modo.
|
Sono d'accordo con te Nim. L'ho provata sulla mia pelle la psicoterapia. Per 2 volte. I suoi difetti, almeno nel mio caso, sono stati:
1) tempi lunghi (6 mesi - 1 anno), in attesa di un piccolo risultato;
2) tanti soldoni spesi. Il servizio sanitario pubblico spesso non riesce a soddisfare in breve tutte le richieste, quindi per necessità si và dai professionisti privati che costano tanto.
3) spesso la risposta che trovano ai nostri malesseri, è legata al nostro attuale lavoro e/o situazione familiare.
Ti invitano quindi, per star bene con te stesso, a cambiare lavoro, a terminare matrimoni stanchi, ad incontrarti con amanti desiderate, a mandar a quel paese tutti quelli che non sopporti, ecc.ecc.cambiare schemi di pensiero prefissati, incontrarsi con il panico e dirgli ""ciao io sono qua ora mi siedo ed aspetto che gentilmente vai via""..oppure ""quella donna mi fa impazzire di desiderio...ora siccome la desidero così fortememte, a prescindere da mia moglie...ci provo a corteggiarla e magari riesco anche a scoparla""".
Non si può sempre far veramente ciò che si desidera. Spesso siamo costretti dalla vita a far ciò che gli altri si aspettano da noi. Il consenso, l'approvazione, la gratificazione sono il risultato oggi tanto agognato, il prezzo da pagare. E così si vive una vita come attori di un grande spettacolo, cambiando maschere a secondo delle situazioni contingenti e recitando la parte che il pubblico richiede. La psicologia cerca di spogliare le persone dalle armature mentali costruite da tempo per sopravvivere nel caos del quotidiano. Racconta che i mostri sono dentro di noi, e che noi stessi alimentiamo tali disagi perchè o li ignoriamo o diamo loro eccessiva importanza. Ti suggerisce di non pensarci, o di pensarci ed affrontarli. Diversamente ti consiglia di lasciare che ti attraversino per poi sparire nell'infinito universo unico ed indivisibile nel quale tutti viviamo e nel quale tutti finiremo....
|
Ultima modifica di ombromanto; 26-09-2010 a 18:07.
|
26-09-2010, 19:15
|
#15
|
Principiante
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 36
|
Quote:
Originariamente inviata da Nimrod
__________________
Lo scalare del dosaggio di "Efexor" è forse un tantino troppo veloce, la cosa potrebbe darti dei leggeri tremori, un po' di rigidità psicomotoria diffusa, insonnia e nervosismo. Nel contempo arrivano i primi effetti indesiderati causati dall'assunzione del nuovo farmaco: nausea, cefalea, ansia (o "preoccupazione", come da te testualmente riportato).
Ovvio che risultati significativi sull'umore riuscirai ad apprezzarli non prima delle 3-5 settimane dall'inizio dell'assunzione del Citalopram, nel frattempo fai in modo di non interpretare i sintomi di cui sopra come un peggioramento attribuibile alla scarsa efficacia del nuovo farmaco, oppure all'abbandono del vecchio.
In una decina di giorni dovrebbero attenuarsi.
Mentre gli "strani" sintomi di cui parli nel primo post, e cioè stanchezza cronica, difficoltà nella concentrazione, problemi di memoria, umore molto basso, potrebbero dipendere da una componente di assuefazione e perdita di efficacia sul lungo periodo dell' Efexor (o da un peggioramento endogeno della patologia depressiva). Dunque in tali circostanze si alza la dose, oppure si cambia farmaco, oppure si integra la terapia con altri medicinali.
|
Grazie a tutti per gli interventi! sulla questione terapia vs medicinali esprimerò il mio pensiero in questi giorni quando avrò piu tempo(sempre di corsa mannaggia).
Tornando al "terra-terra" in realtà l'efexor non è che mi abbia mai aiutato piu di molto...lo apprezzavo perchè mi sono riscoperto a livello caratteriale(son sempre stato un po timido e introverso) mentre il sereupin mi stravolgeva quasi. Molti dicono che dava una bella spinta: boh io non l'ho mai sentita e anche a livello di umore non ne ho sentito effetti. L'ansia la sentivo anche se meno. Sto notando( o forse me lo immagino) un miglioramento nel linguaggio: ovvero mentre parlo le parole escono senza accavallarsi e non le scambio di posto nella frase...chissà suggestione o forse nell'ultima settimana ho parlato decisamente poco .
spero di stare bene sul fronte effetti collaterali per il prossimo fine settimana...speriamo!
|
|
26-09-2010, 19:15
|
#16
|
Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
|
Quote:
Originariamente inviata da Nimrod
Si vive di speranze, e questo gia' è un buon punto di partenza ...
|
chi di speranza campa, disperato muore...
Quote:
Originariamente inviata da ombromanto
incontrarsi con il panico e dirgli ""ciao io sono qua ora mi siedo ed aspetto che gentilmente vai via""..oppure ""quella donna mi fa impazzire di desiderio...ora siccome la desidero così fortememte, a prescindere da mia moglie...ci provo a corteggiarla e magari riesco anche a scoparla""".
|
funziona alla grande ragionare in questo modo... vuoi una cosa ? prenditela !!!
|
|
26-09-2010, 20:15
|
#17
|
Guest
|
Quote:
Originariamente inviata da stewie
chi di speranza campa, disperato muore...
|
Non hai colto l'ironia con cui scrivevo la frase finale del mio precedente post (forse sei un pischellino di non piu' di 20 anni).
Però questa tua espressione mi fà pensare che tu abbia allla fine convenuto con il mio punto di vista, e cioè: sperare che solo la psicoterapia possa funzionare (perchè ora non mi verrai a dire che funziona sempre) può andar bene, ma se i risultati non arrivano o assomigliano ad una resa incondizionata agli eventi perturbatori della realtà quotidiana, allora bisogna rivedere un po' le cose e servirsi anche di un supporto farmacologico.
Quindi questa tua frase calza proprio a pennello quando dici di confidare totalmente (e cioè con somma speranza) nella riuscita di un percorso di guarigione che sia solo ed esclusivamente di tipo psicoterapeutico. Ma, caro "stewie", chi di speranza campa, appunto, disperato muore...
Quote:
Originariamente inviata da stewie
funziona alla grande ragionare in questo modo:vuoi una cosa ? prenditela !!!...
|
Aspettiamo tutti con ansia e trepidazione che tu possa descriverci qual'è invece il giusto modo di ragionare ...
|
Ultima modifica di Anonimo123; 26-09-2010 a 20:33.
|
26-09-2010, 20:54
|
#18
|
Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
|
@Nimrod
cambia spacciatore
con 4 ore di sonno alle spalle è difficile reggerti...
|
|
26-09-2010, 21:03
|
#19
|
Guest
|
Quote:
Originariamente inviata da stewie
cambia spacciatore
con 4 ore di sonno alle spalle è difficile reggerti...
|
Fatta la figura del pischello, eh ??! ...
Vabbe' dai, ti rifarai ...
|
|
27-09-2010, 18:08
|
#20
|
Principiante
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 36
|
giorno 7:
dosi:
-elopram(della sera dopo cena): 10 gocce
-efexor(preso oggi dopo pranzo): circa metà di 37,5 mg
mattinata tranquilla non troppi disagi, mangiato con appetito.
preso efexor ancora riducendo un pochino la dose e ora sto un po cosi: senso di nausea piu forte degli altri giorni, testa pesante...non so se è l'efexor che mi da noia o se, non assumendo ancora la dose "piena" di 16 gocce di elopram e riducendo l'efexor in alcuni momenti della giornata sono "scoperto".
|
|
|
|
|