Visualizza i risultati del sondaggio: Cosa voterai al Referendum costituzionale del 4 Dicembre?
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Si - perchè apprezzo questi cambiamenti della costituzione
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17 |
18.89% |
Si - perché vedo con favore il governo Renzi
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1 |
1.11% |
No - perché non condivido questi cambiamenti della costituzione
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31 |
34.44% |
No - perché voglio danneggiare il governo Renzi
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9 |
10.00% |
Sono indeciso/a
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13 |
14.44% |
Mi asterrò
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19 |
21.11% |
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14-11-2016, 17:38
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#221
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Esperto
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 1,412
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Secondo me dovete mettervi nei panni di uno che vuole a tutti i costi che vinca la sua parte, che cerca solo carne da cannone per la sua causa. Ditegli che non avete capito la riforma e preferite non esprimervi, insisterà perché votiate lo stesso possibilmente come dice lui.
(Io comunque voterò, mi preme cagare il cazzo più a una parte che all'altra.)
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14-11-2016, 17:45
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#222
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,395
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Un tizio che non ha fatto niente per il paese se non taroccare i dati sulla disoccupazione, pretende che gli venga approvato un referendum costituzionale.
Niente, fà già ridere così.
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14-11-2016, 17:45
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#223
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Quote:
Originariamente inviata da onisco
Secondo me dovete mettervi nei panni di uno che vuole a tutti i costi che vinca la sua parte, che cerca solo carne da cannone per la sua causa. Ditegli che non avete capito la riforma e preferite non esprimervi, insisterà perché votiate lo stesso possibilmente come dice lui.
(Io comunque voterò, mi preme cagare il cazzo più a una parte che all'altra.)
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Convincere uno che vota la cosa opposta porta più benefici (contemporaneamente +1 tu e -1 l'avversario) che convincere uno che non vuole proprio votare.
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Ultima modifica di Antonius Block; 14-11-2016 a 17:48.
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14-11-2016, 17:57
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#224
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,151
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Andate sulla pagina delle Iene e guardate l'ennesima falsa promessa di Renzi sui disabili. Intanto io aspetto con ansia il completamento della Salerno-Reggio entro il 22 dicembre.
Quanto meno non fissasse scadenze
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14-11-2016, 19:43
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#225
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 995
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Questa quindi ufficialmente è diventato lo spazio per dirci quanto fa cagare il governo Renzi. Dov'è che si discute della riforma? Mi sa che ho sbagliato a cliccare sulla discussione
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14-11-2016, 20:06
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#226
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,151
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E boh... è menzionato nel sondaggio quindi nella mia ignoranza dico che forse c'entra qualcosa Cioè lui dice di votare sì, ma se poi vedo le cose che ha detto e non ha fatto, qualcosa non mi quadra...
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14-11-2016, 20:17
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#227
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 995
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Quote:
Originariamente inviata da iturbe89
E boh... è menzionato nel sondaggio quindi nella mia ignoranza dico che forse c'entra qualcosa Cioè lui dice di votare sì, ma se poi vedo le cose che ha detto e non ha fatto, qualcosa non mi quadra...
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Con questa logica io dovrei tatuarmi "voto sì" sul petto perché grazie al Job Act la mia azienda è stata costretta (e non è per esagerare) a regolarizzare una quarantina di persone che erano a Progetto da anni (tra le quali me medesimo), e che non aveva alcuna convenienza ne intenzione di far uscire dal circuito dei contratti atipici.
Eppure sono ancora molto combattuto in merito ai contenuti della riforma. Non mi sembra il testo del Necronomicon e nemmeno la soluzione a tutti i mali.
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14-11-2016, 20:19
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#228
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da MeStessa93
Va bene, non sarà un doppio lavoro in termini di competenze, ma credo che comunque necessiti di un certo tempo per essere esercitato, levandolo ad altre cose.
Al di là di questo, mi stai dicendo che sostanzialmente il senato diventa una cosa completamente diversa e allora perché mantenerne il nome? Non solo, perché mantenerne l'immunità parlamentare (a cui sono in ogni caso contraria)? Soprattutto visto che a livello locale, in particolare al sud, è più facile la corruzione e la vendita di voti (vedi Napoli, per esempio, dove comunque non vota quasi più nessuno) e quindi far eleggere qualcuno che sia più utile alle mafie locali.
In fine, mi sembra anche che, mandando al senato figure che sono risultate le più votate, vi sia il rischio di favorire ulteriormente solo i partiti (o anche IL partito) maggioritari - tendenza già manifestata nella legge elettorale - e lasciare da parte altri che magari, pur prendendo una percentuale abbastanza consistente non sono riusciti a far eleggere nessun candidato.
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Per rispondere nel merito:
1) è attività che un bravo sindaco, specialmente di città importanti, già fa (o un cattivo sindaco dovrebbe fare e non fa). Parlare col governo. Solo che mentre attualmente lo fa in maniera deistituzionalizzata, con la nuova camera delle autonomie lo potrà fare all'interno di percorsi istituzionalizzati, con tanto di leggi nazionali (d'impatto locale) che potranno essere votate da rappresentanti territoriali
2) si chiamerà camera delle autonomie
2bis) l'immunità parlamentare andrebbe compresa meglio. E' un tema che crea molta rabbia, e certi giornalisti ci marciano, ma bisogna comprenderne i limiti. L'immunità non è totale (altrimenti Berlusconi o Dell'Utri non sarebbero mai stati condannati) ma è limitata all'esercizio della funzione politica, vincolata dal voto del resto della camera (e se il governo è forte non avrà bisogno di mantenere inalterati equilibri politici salvando impresentabili, potrà benissimo cacciarli via. Oppure risponderne elettoralmente -non dimentichiamoci che è responsabilità nostra eleggere gente onesta, altrimenti ci meritiamo la dittatura-). A che serve l'immunità? A garantire il rispetto del principio di separazione dei poteri. Nello specifico, si vuole impedire che una magistratura politicizzata (che non è un'invenzione di Berlusconi, esiste, anche se lui ovviamente l'ha esagerata facendo sempre la parte della vittima) impedisca l'attività del parlamento, magari perché non è d'accordo con le leggi che esso promulga. I magistrati invece si devono limitare a gestire il potere giuridico. Dar loro la possibilità di incriminare politici precluderebbe a vulnerabilità come colpi di stato o incarcerazioni politiche. In tutti i paesi civilizzati i politici sono protetti in qualche maniera dai procedimenti giudiziari, il ché non significa che non sono giudicabili, ma che per attaccarli giuridicamente non basta una generica accusa. Basta vedere quante volte i giornalisti hanno accusato ora questo politico ora quello di aver fatto chissà che misfatti, salvo poi dimenticarsi di pubblicarne l'assoluzione (per fare un esempio, Pizzarotti).
3) è ora che l'italia capisca che i politici non ci possono far niente se gli elettori si svendono per un tozzo di pane. Qua si rischia il declino. Non saranno le 7 piaghe d'egitto, ma persino una personalità forte come Renzi ha dovuto annacquare le sue riforme (rendendole poco efficaci rispetto agli obiettivi), per riuscire a conquistare i numeri necessari per farle passare.
Chiunque provi a sistemare qualcosa in italia andrà a toccare degli interessi particolari. E questi si incazzeranno, diranno "e perché non andate prima a guardare gli interessi di quegli altri?".
Basta ricordarsi del terribile sciopero degli autotrasportatori avvenuto a ridosso dell'elezione di Prodi. O la movimentazione dei tassinari. Con le farmacie non ha osato ad andare oltre qualche frase buttata, che già erano in agitazione.
A me spiace che non si veda come questa riforma sia veramente l'occasione per mandare a casa tutti quei politicanti capaci solo di dire due cose: "no" oppure "solo se mi dai qualcosa in cambio". Accelerare le riforme, specialmente quelle spiacevoli per i privilegiati. Osare più rischi. E' l'unico modo per uscire dal pantano.
Fa paura, è normale, perché ci traghetta dall'adolescenza politica del dire "piove governo ladro" e capire invece che la responsabilità è anche nostra, se votiamo di pancia e non di testa. Però la democrazia richiede partecipazione.
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14-11-2016, 21:08
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#229
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 733
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Quote:
Originariamente inviata da onisco
Il 70 modificato è davvero una roba illeggibile!
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Indubbiamente il nuovo articolo 70 della Costituzione è un mostro che mette paura al solo guardarlo. Ma ci sono articoli del Codice Civile che sono anche peggio.
Del resto, stiamo parlando di articoli di legge, non di poesie.
Molto spesso un articolo brevissimo della Costituzione non fa altro che testimoniare l'impossibilità da parte dell'Assemblea Costituente di approfondire l'argomento. In tal senso, è emblematico l'articolo 40
https://www.senato.it/1025?sezione=1...ro_articolo=40
un articolo tanto semplice quanto banale. I Padri Costituenti riuscirono solo a mettersi d'accordo sul dare allo sciopero rilievo costituzionale, ma non riuscirono a dire nulla di più, rimandando quindi la disciplina dello sciopero alla legislazione ordinaria. Cosa che poi in 70 anni di repubblica non è mai stata fatta, e ancora oggi dal punto di vista legale la regolamentazione dello sciopero è molto scarna.
Analogamente, non stupisce la brevità dell'articolo 70 nella sua stesura originale. Del resto, una volta che si era deciso di dare a Camera e Senato gli stessi poteri, non serviva allungare ulteriormente l'articolo.
Nel momento in cui invece si decide di differenziare Camera e Senato superando il bicameralismo paritario, allora è inevitabile che l'articolo 70 si allunghi e si complichi, dovendo delimitare le competenze dei due rami del Parlamento.
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14-11-2016, 21:32
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#230
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Esperto
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 894
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In effetti la lunghezza dell'articolo è del tutto giustificata (come dice Renzi "nella Costituzione tedesca le stesse cose sono spiegate in otto articoli"), però secondo me specialmente nella prima parte è di difficile lettura, ci sono tanti rimandi, diventa pesantuccio starci dietro. Io poi sono dell'idea (ed è un ragionamento totalmente indipendente dal discorso sulla Riforma Costituzionale) che la Costituzione dovrebbe essere facilmente leggibile da tutti. Trovo più auspicabile, se è il caso, un ulteriore allungamento degli articoli, che però contengano al loro interno tutto ciò che devono spiegare. In questo senso il nuovo articolo 70 diventa, in effetti, "illeggibile".
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14-11-2016, 21:42
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#231
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 4,200
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Quote:
Originariamente inviata da OhNo!
In effetti la lunghezza dell'articolo è del tutto giustificata (come dice Renzi "nella Costituzione tedesca le stesse cose sono spiegate in otto articoli"), però secondo me specialmente nella prima parte è di difficile lettura, ci sono tanti rimandi, diventa pesantuccio starci dietro. Io poi sono dell'idea (ed è un ragionamento totalmente indipendente dal discorso sulla Riforma Costituzionale) che la Costituzione dovrebbe essere facilmente leggibile da tutti. Trovo più auspicabile, se è il caso, un ulteriore allungamento degli articoli, che però contengano al loro interno tutto ciò che devono spiegare. In questo senso il nuovo articolo 70 diventa, in effetti, "illeggibile".
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Ma è abbastanza normale che sia così.
Anche senza le modifiche se si vanno a vedere gli articoli più tecnici è tutto pieno di rimandi.
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15-11-2016, 01:26
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#232
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,395
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Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87
Con questa logica io dovrei tatuarmi "voto sì" sul petto perché grazie al Job Act la mia azienda è stata costretta (e non è per esagerare) a regolarizzare una quarantina di persone che erano a Progetto da anni (tra le quali me medesimo), e che non aveva alcuna convenienza ne intenzione di far uscire dal circuito dei contratti atipici.
Eppure sono ancora molto combattuto in merito ai contenuti della riforma. Non mi sembra il testo del Necronomicon e nemmeno la soluzione a tutti i mali.
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Ed il fatto che adesso possono licenziarvi come e quando vogliono anche senza giusta causa non lo conti?
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15-11-2016, 01:44
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#233
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Ed il fatto che adesso possono licenziarvi come e quando vogliono anche senza giusta causa non lo conti?
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Mi sa che col contratto atipico che aveva prima era pure peggio. La licenzabilità senza giusta causa comunque viene indennizzata, e questa clausola si applica solo ai nuovi contratti (quindi non si è tolto niente).
http://www.ilpost.it/2016/06/10/stat...iforma-lavoro/
Fidati, è meglio così, lavorare in un posto dove non ti vogliono è un inferno. In realtà il problema dell'italia è proprio questo. Vorrebbe essere d'ispirazione socialista/welfaristica, solo che si porta appresso le vestigia criptoautoritarie di stampo staliniano, per le quali il "padrone" dev'essere penalizzato e costretto a offrire welfare alla classe operaia.
Questo rende il conflitto di classe più drammatico (a scapito di entrambi), anziché risolvere la questione (il privato ti licenzia e io stato ti offro un sussidio di disoccupazione).
Sto vivendo una situazione simile su un argomento diverso ma analogo (affitto, inquilino che non paga), e nonostante devo farmi fino a fine mese con 100 euro (non mi bastano per la spesa) lo stato considera l'inquilino di casa mia parte debole e non mi dà i mezzi per cacciarlo se non dopo almeno un anno di trafila.
Il comunismo, è un glorioso sistema.
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15-11-2016, 02:56
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#234
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,395
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Beh oddio, meglio lavorare sotto mobbing o simili che non lavorare affatto, purtroppo ne sò qualcosa.
Credevo che la prima opzione fosse la cosa peggiore possibile e ma poi ho dovuto fare i conti con la seconda.
Ma poi l'italia non è assolutamente socialista, non c'è alcun welfare, o meglio c'è ma è indiretto, e sono le famiglie, nei paesi nordici è l'opposto, famiglie che quasi ti buttano fuori di casa a 22-23 anni perchè tanto c'è lo stato con affitti calmierati e simili.
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15-11-2016, 03:29
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#235
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Beh oddio, meglio lavorare sotto mobbing o simili che non lavorare affatto, purtroppo ne sò qualcosa.
Credevo che la prima opzione fosse la cosa peggiore possibile e ma poi ho dovuto fare i conti con la seconda.
Ma poi l'italia non è assolutamente socialista, non c'è alcun welfare, o meglio c'è ma è indiretto, e sono le famiglie, nei paesi nordici è l'opposto, famiglie che quasi ti buttano fuori di casa a 22-23 anni perchè tanto c'è lo stato con affitti calmierati e simili.
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Sono d'accordo che tra il non lavorare e il lavorare in un posto non ideale possa esser preferibile il secondo, però in prospettiva se si crea una situazione di perdita del rapporto fiduciario tra datore di lavoro e impiegato credo che sia più conveniente per le parti lasciar perdere il rapporto di lavoro. Anche per incentivare le persone a un cambio paradigmatico in cui il cuore del welfare non è più l'azienda (magari controllata politicamente, come si usava una volta), ma è lo stato.
E' giusto che in un mondo ormai pulsante e veloce come il nostro si capisca che non esiste più alcuna sicurezza intrinseca, senza welfare. L'azienda può fallire a danno anche del titolare, il libero professionista può non trovar più clienti, l'investitore può perdere ogni risparmio. Anche il dipendente può finire senza niente.
E per l'appunto l'italia non è assolutamente welfaristica, ma ciò non significa che non soffra di retaggi socialistici. Il problema è proprio qui, non volersene assumere i costi.
Guarda le pensioni. Lo stato doveva dire: facciamo una cassa per le pensioni, viene finanziata così così e così.
Invece han detto: facciamo che le pensioni di quelli che escono dal lavoro le pagano quelli che entrano, tanto ci saran sempre più lavoratori che anziani pensionati.
E si è visto.
Guarda, te lo dice uno che s'è licenziato da un posto statale stratutelato. E' arrivato il momento di capire che l'unica sicurezza ce la possiamo costruire da noi. Studiando e cercando di capire come si porta a casa una pagnotta, possibilmente da più fonti, in modo che se qualcosa smette di funzionare abbiamo qualcos'altro pronto.
Uno stato che incoraggia i propri cittadini ad essere "dipendenti" è uno stato destinato a perdere competitività, coi risultati che poi vediamo.
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15-11-2016, 03:36
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#236
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,395
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Sono d'accordo che tra il non lavorare e il lavorare in un posto non ideale possa esser preferibile il secondo, però in prospettiva se si crea una situazione di perdita del rapporto fiduciario tra datore di lavoro e impiegato credo che sia più conveniente per le parti lasciar perdere il rapporto di lavoro. Anche per incentivare le persone a un cambio paradigmatico in cui il cuore del welfare non è più l'azienda (magari controllata politicamente, come si usava una volta), ma è lo stato.
E' giusto che in un mondo ormai pulsante e veloce come il nostro si capisca che non esiste più alcuna sicurezza intrinseca, senza welfare. L'azienda può fallire a danno anche del titolare, il libero professionista può non trovar più clienti, l'investitore può perdere ogni risparmio. Anche il dipendente può finire senza niente.
E si è visto.
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Questo però allora dovrebbero farlo anche i proprietari degli appartamenti che chiedono due contratti a tempo indeterminato più magari una fideiussione bancaria.
Cioè, non può essere sempre tutto a danno del lavoratore, flessibilità va bene, ma deve essere ovunque, devono poter accettare un affittuario con 1 anno o due di contratto a tempo determinato.
Cosa che al momento non succede, ho beccato solo porte in faccia, quando mi sfrattano ci sarà da ridere per trovare un altro appartamento.
Secondo la loro idea senza indeterminato dovrebbero andare sotto i ponti.
Fun fact: per beneficiare dell'affitto calmierato di regione/comune (almeno del mio) bisogna avere prima un contratto in essere ed essere in ritardo di almeno due mensilità, che considerando i tempi biblici dell'approvazione diventano facilmente sei.
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Ultima modifica di Krieg; 15-11-2016 a 04:01.
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15-11-2016, 03:39
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#237
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Guarda, te lo dice uno che s'è licenziato da un posto statale stratutelato. E' arrivato il momento di capire che l'unica sicurezza ce la possiamo costruire da noi. Studiando e cercando di capire come si porta a casa una pagnotta, possibilmente da più fonti, in modo che se qualcosa smette di funzionare abbiamo qualcos'altro pronto.
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incosciente!
io non credo che avrei lasciato un posto statale , averlo avuto mah ... cmq dimostri coraggio tanto in questa Italia dove molti rimpiangono gli anni '70 con diritti diritti diritti , sindacalismo , pensioni a 30 anni e così via , quella che tu immagini è un'altra Italia che forse non sorgerà mai
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15-11-2016, 03:50
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#238
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,021
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Infatti non sorgerà più nessuna Italia, sta lentamente inclinandosi su se stessa fino a quando fra qualche decennio sopravviveranno solo i Billionaire sulla spiaggia, fiancheggiati da tante piccole città ridotte in maceria. 'Nel 2000 non sorge il sole' Questo anche perché il discorso di Marco.Russo purtroppo è vero. Al giorno d'oggi bisogna imparare a guadagnarsi la propria pagnotta da sé in modo da sopravvivere all'inefficienza dello stato. Il problema è che l'azione dannosa di questo stato porterà i pochi intelligenti a essere sempre più avari coi beni conquistati mentre il resto della società - sempre più ingombrante e povera - andrà a fondo, portando infine con sé anche le migliori avanguardie d'essa. Insomma senza cambio di sistema siamo destinati al baratro. Sarà olocausto graduale od olocausto nucleare?
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15-11-2016, 03:53
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#239
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,021
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Comunque non è vero che questo thread è dedicato a quanto fa schifo il Governo Renzi. Questo tipo d'accuse arrivano spesso su tutti i nuovi thread politici che vengono aperti, raramente sono veritiere; sono guidate dal tipico occhio di chi vede ciò che vuol vedere. Scorrendo per bene le pagine di questo thread si possono leggere molte motivazioni interessanti per il Sì e per il No che esulano da Renzi, seppur egli permanga sullo sfondo come reginetta della recita.
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15-11-2016, 08:34
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#240
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 995
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Ed il fatto che adesso possono licenziarvi come e quando vogliono anche senza giusta causa non lo conti?
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Va a leggerti cos'era il contratto a progetto e poi toglici la tutela del massimo numero di rinnovi o validità del progetto (che in teoria doveva evitare che uno venisse rinnovato a progetto all'infinito). Ho conosciuto gente in quel posto che era a progetto da 5 (CINQUE) anni. Niente ferie pagate, niente malattia, niente permessi, nessun obbligo (da ambo le parti) di mantenere attivo il rapporto lavorativo. Io il mio primo anno lì non ho preso ne ferie ne malattia per 8 mesi, per non ridurre lo stipendio mensile. Parliamone..
Ma a parte ciò, che con la riforma non c'entra un cavolo, continuo a cercare di capire cosa votare. E di Renzi continuo a sbattermene
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