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09-06-2010, 23:33
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#1
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Avanzato
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Caserta
Messaggi: 300
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Leggendo i vari topic sul forum, ho notato che se uno non conoscesse il tema trattato dal forum o meglio non leggesse il significato le parole ma solo i toni con cui vengono dette, penserebbe di trovarsi in un luogo con persone che non hanno problemi di timidezza e fobia sociale: si scherza, si discute, si parla( ovvero si scrive) in modo spigliato. Che conclusioni trarre da questa osservazione? Che in una possibile società futura(o futuristica) dove tutte le relazioni saranno improntate sulla realtà virtuale tipo Matrix, la fobia sociale potrebbe essere un problema inesistente. Ci sarà un grande prezzo da pagare, ossia non ci sarà alcun tipo di contatto fisico, quindi totale isolamento, ma in compenso le relazioni saranno enormemente facilitate. Quindi la realtà virtuale può essere una cura della fobia sociale? Naturalmente questa è una mia ipotesi piuttosto semplificata che non tiene conto di eventuali effetti collaterali , perché in un mondo del genere potrebbero sorgere altre fobie e problemi psichici che noi nemmeno immaginiamo e potrebbe essere molto peggio! E voi, ammesso che abbiate avuto la stessa impressione dal forum, a che conclusioni siete giunti?
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Ultima modifica di solo71; 09-06-2010 a 23:37.
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10-06-2010, 00:11
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,117
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Io penso che le relazioni virtuali possono essere d'aiuto all'inizio, ma non devono costituire una scusa per non uscire e affrontare il mondo, conoscere persone nuove e superare i propri limiti d'inibizione sociale...
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10-06-2010, 00:16
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#3
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 2,912
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Spero che un giorno il virtuale soppianti il reale.
Il reale è il male. Solo che è il male solo per noi.
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10-06-2010, 00:28
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Nell'Abisso
Messaggi: 1,095
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è pericoloso questo discorso. molto pericoloso perchè se un fobico solo e depresso conosce persone su interet e la conoscenza rimane virtuale, inizia a farsi mille fantasie su quella persona e poi magari alla fine ci scappa la delusione. e poi dopo è peggio secondo me. mai illudersi e mai rifugiarsi in internet per evitare la realtà. internet deve essere una base di partenza non di arrivo o di rifugio per chi è solo. anzi, io mi sento ancora più solo proprio quando chatto o posto messaggi. la solitudine si vince stando insieme agli altri, nel mondo reale. poi si possono ricevere delle delusioni anche li però bisogna uscire dal buco altrimenti la situazione può solo peggiorare secondo me.
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10-06-2010, 08:26
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da solo71
Leggendo i vari topic sul forum, ho notato che se uno non conoscesse il tema trattato dal forum o meglio non leggesse il significato le parole ma solo i toni con cui vengono dette, penserebbe di trovarsi in un luogo con persone che non hanno problemi di timidezza e fobia sociale: si scherza, si discute, si parla( ovvero si scrive) in modo spigliato.
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Secondo me, il tono delle nostre discussioni dipende dal "senso di appartenenza": la differenza tra come mi sento qui, su questo forum, e come mi sento altrove è che fuori dal forum sento di avere nulla in comune con le persone che contatto/incontro e questa sensazione ce l'ho anche su altri siti internet. Per esempio, quando un estroverso arriva su questo forum e spara le solite cazzate (siete dei pigri, siete senza palle, ecc.) non mi sento intimorito perché so che non sarò il solo a reagire alle offese ed a sentirsi offeso. Pensa ai topic sull'estate: qui ci troverai molte risposte tipo "non mi piace perché mi fa sentire più solo", in altri forum troverai solo commenti entusiastici (al massimo qualcuno si lamenterà di non avere i soldi per andare in vacanza o essere incastrato dal lavoro, ecc.).
Quindi la mia risposta alla tua domanda è: non penso che in una società futura quelli come noi staranno meglio.
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Ultima modifica di barclay; 10-06-2010 a 08:33.
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10-06-2010, 10:38
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#6
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 678
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Quote:
Secondo me, il tono delle nostre discussioni dipende dal "senso di appartenenza": la differenza tra come mi sento qui, su questo forum, e come mi sento altrove è che fuori dal forum sento di avere nulla in comune con le persone che contatto/incontro e questa sensazione ce l'ho anche su altri siti internet. Per esempio, quando un estroverso arriva su questo forum e spara le solite cazzate (siete dei pigri, siete senza palle, ecc.) non mi sento intimorito perché so che non sarò il solo a reagire alle offese ed a sentirsi offeso. Pensa ai topic sull'estate: qui ci troverai molte risposte tipo "non mi piace perché mi fa sentire più solo", in altri forum troverai solo commenti entusiastici (al massimo qualcuno si lamenterà di non avere i soldi per andare in vacanza o essere incastrato dal lavoro, ecc.).
Quindi la mia risposta alla tua domanda è: non penso che in una società futura quelli come noi staranno meglio.
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Concordo in tutto.
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10-06-2010, 10:44
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,541
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Quote:
Originariamente inviata da caostotale23
è pericoloso questo discorso. molto pericoloso perchè se un fobico solo e depresso conosce persone su interet e la conoscenza rimane virtuale, inizia a farsi mille fantasie su quella persona e poi magari alla fine ci scappa la delusione. e poi dopo è peggio secondo me. mai illudersi e mai rifugiarsi in internet per evitare la realtà. internet deve essere una base di partenza non di arrivo o di rifugio per chi è solo. anzi, io mi sento ancora più solo proprio quando chatto o posto messaggi. la solitudine si vince stando insieme agli altri, nel mondo reale. poi si possono ricevere delle delusioni anche li però bisogna uscire dal buco altrimenti la situazione può solo peggiorare secondo me.
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Quoto la parte in grassetto U.U caos ogni tanto dici cose sensate (XD scherzo).
Cmq col tempo uno ci fa una specie di callo (io ne sono attualmente sprovvisto dunque mi faccio male assai ahaha)...e poi le delusioni fanno parte anche della vita reale...
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18-06-2010, 12:17
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 139
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Il forum può essere un ottimo strumento per scambiarsi punti di vista e consigli con persone dotate di problemi simili ai nostri, può essere una valvola di sfogo/supporto, un qualcosa che può e deve aiutarci nella nostra crescita.
In nessun caso però, secondo me, può soppiantare il reale. (poi se qualcuno riesce ad incontrarsi dal vivo ed instaurare amicizie o rapporti, quello è un altro discorso e secondo me una gran bella cosa )
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18-06-2010, 12:22
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da Thomas
Il forum può essere un ottimo strumento per scambiarsi punti di vista e consigli con persone dotate di problemi simili ai nostri, può essere una valvola di sfogo/supporto, un qualcosa che può e deve aiutarci nella nostra crescita.
In nessun caso però, secondo me, può soppiantare il reale. (poi se qualcuno riesce ad incontrarsi dal vivo ed instaurare amicizie o rapporti, quello è un altro discorso e secondo me una gran bella cosa )
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sono d'accordo.
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18-06-2010, 12:43
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Roma..ma vorrei essere altrove.
Messaggi: 3,149
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Sono d'accordo, il virtuale dovrebbe essere al massimo un po' primo gradino per instaurare delle conoscenze, ma poi si dovrebbe passare ad amicizie reali.
Insomma, il virtuale va considerato come un mezzo, non come la meta.
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Sono totalmente d'accordo.
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18-06-2010, 12:47
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Thomas
Il forum può essere un ottimo strumento per scambiarsi punti di vista e consigli con persone dotate di problemi simili ai nostri, può essere una valvola di sfogo/supporto, un qualcosa che può e deve aiutarci nella nostra crescita.
In nessun caso però, secondo me, può soppiantare il reale. (poi se qualcuno riesce ad incontrarsi dal vivo ed instaurare amicizie o rapporti, quello è un altro discorso e secondo me una gran bella cosa )
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Esatto, col forum si possono osservare anche altri punti di vista, confrontarsi, vedere , ad esempio, atteggiamenti altrui che potrebbero/potevano/potranno essere anche i nostri, atteggiamenti che non per forza devono essere limitati al virtuale ma rispecchiano comunque cose della vita reale, modi di porsi , ad esempio scrivere qualcosa tanto per fare presenza o sentirsi un minimo considerati piuttosto che aprirsi ad un reciproco e proficuo confronto.
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18-06-2010, 15:50
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#12
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Esperto
Qui dal: Feb 2008
Ubicazione: boh non ricordo....
Messaggi: 1,144
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mado' è una vita che vi propongo una video chat (camfrog) ma nisba, nessuno accetta.
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18-06-2010, 16:09
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#13
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Sondrio
Messaggi: 307
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Ciao faccia da matto accetto io spigami perô piano piano perchè io sono un vecchietttttttto
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24-06-2010, 11:12
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#14
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Principiante
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 87
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Penso sia abbastanza triste pensare ad un mondo futuro solamente fatto di contatti virtuali, anche se per me forse sarebbe "facile", credo di gran lunga poi mi troverei nella situazione in cui sono ora, in cui anche se passo tanto tempo nel virtuale, in realtà, un approccio fisico e profondo, vero, con altre persone lo desidero molto. Penso sia fondamentale, se ti manca quello, ti manca davvero una grande fetta di vita.
Come già ha scritto qualcuno internet è soltanto un mezzo, può aiutare, ma non deve assolutamente sostituire la realtà... non è una vita normale e salutare quella legata a un computer, ma neanche solo perchè puoi starci male e dall'altra parte ti possono raccontare un sacco di balle e non provare del reale affetto per te... può capitare invece nasca un affetto reale, ma tu puoi dare ad internet lo spazio della tua vita, molta gente invece lo usa solo come "passatempo"... ed è inevitabile allora che tu sia più fragile rispetto a quella gente, che il minimo problema, la minima incomprensione, la minima solitudine ti mette in ginocchio perchè per te tutto ruota intorno a quel mondo, per gli altri no, gli altri hanno una vita soddisfacente anche fuori, possono star male, ma mai quanto lo starai tu. Internet deve essere un supporto, ma non un modo per nascondersi ancor di più dalla realtà... cmq poi tutti i nodi vengono al pettine. Questa è la mia opinione, anche abbastanza vissuta sulla pelle, purtroppo.
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24-06-2010, 14:30
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Non mi stancherò mai di ripeterlo:
La realtà virtuale non esiste.
C'è una sola realtà: quella reale. Non ci sono "rapporti virtuali" con le persone: ci sono solo rapporti reali, mediati da strumenti tecnologici che risultano in una comunicazione che è un surrogato del rapporto dal vivo.
La lettera scritta a mano è uno di questi, il telefono è uno di questi. Internet un altro; anzi, ne contiene diversi altri: chat, msn, forum, videocam...
Dire "realtà virtuale", "rapporto virtuale", "amici virtuali" ecc. significa, psicologicamente, attribuire ad internet un rassicurante potere di "creazione di mondi" che non ha.
Inoltre, la locuzione "realtà virtuale" ammanta di un'aura di mistico e figo ciò che spesso non è altro che un tentativo di evitare le difficoltà non verbali della comunicazione dal vivo.
Per cui non sei "un asociale che scrive delle frasette a distanza ad altri asociali tramite una tastiera". No: sei "nel virtuale". Ma fatemi un piacere.
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24-06-2010, 14:43
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#16
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Principiante
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 87
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Non mi stancherò mai di ripeterlo:
La realtà virtuale non esiste.
C'è una sola realtà: quella reale. Non ci sono "rapporti virtuali" con le persone: ci sono solo rapporti reali, mediati da strumenti tecnologici che risultano in una comunicazione che è un surrogato del rapporto dal vivo.
La lettera scritta a mano è uno di questi, il telefono è uno di questi. Internet un altro; anzi, ne contiene diversi altri: chat, msn, forum, videocam...
Dire "realtà virtuale", "rapporto virtuale", "amici virtuali" ecc. significa, psicologicamente, attribuire ad internet un rassicurante potere di "creazione di mondi" che non ha.
Inoltre, la locuzione "realtà virtuale" ammanta di un'aura di mistico e figo ciò che spesso non è altro che un tentativo di evitare le difficoltà non verbali della comunicazione dal vivo.
Per cui non sei "un asociale che scrive delle frasette a distanza ad altri asociali tramite una tastiera". No: sei "nel virtuale". Ma fatemi un piacere.
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Beh in qualche modo dovremmo pur definirlo il rapporto che hanno due persone in rete se non si sono mai viste dal vivo ma solo parlate per scritto.
Penso si tratti solo di modi di dire... io credo sia, timidi e fobici a parte, un confine molto labile e superficiale quello tra "reale" e "virtuale". Un affetto vero può nascere in tutti i modi e può diventare poi "reale" quando ci si trova di fronte una persona, non certo i rapporti possono essere etichettati sulla base del mezzo tramite il quale ci si sente, lo trovo molto riduttivo, persino per i fobici e asociali.
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24-06-2010, 14:56
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Sì, ma è il termine "realtà virtuale" ecc. che è ingannevolmente pomposo (o "stupefacente"): fa credere che ci sia una distinzione tra due mondi dove c'è invece solo un surrogato di una (com)presenza fisica.
Allora anche le lettere che si spedivano nell'Ottocento (con tanto di giorni e giorni di attesa perché la posta veniva consegnata da carrozze a cavallo) perché non le chiamiamo realtà virtuale...
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Questo non toglie che la comunicazione elettronica possa svelare lati abbastanza profondi o intimi di una persona ad un'altra persona che non ha mai incontrato fisicamente...E che questa tendenza sia amplificata dalla combinazione "mezzo scritto + privacy fisica".
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Ultima modifica di Who_by_fire; 24-06-2010 a 15:04.
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24-06-2010, 17:48
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#18
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Esperto
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Rieti
Messaggi: 939
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Quote:
Originariamente inviata da solo71
Leggendo i vari topic sul forum, ho notato che se uno non conoscesse il tema trattato dal forum o meglio non leggesse il significato le parole ma solo i toni con cui vengono dette, penserebbe di trovarsi in un luogo con persone che non hanno problemi di timidezza e fobia sociale: si scherza, si discute, si parla( ovvero si scrive) in modo spigliato. Che conclusioni trarre da questa osservazione? Che in una possibile società futura(o futuristica) dove tutte le relazioni saranno improntate sulla realtà virtuale tipo Matrix, la fobia sociale potrebbe essere un problema inesistente. Ci sarà un grande prezzo da pagare, ossia non ci sarà alcun tipo di contatto fisico, quindi totale isolamento, ma in compenso le relazioni saranno enormemente facilitate. Quindi la realtà virtuale può essere una cura della fobia sociale? Naturalmente questa è una mia ipotesi piuttosto semplificata che non tiene conto di eventuali effetti collaterali , perché in un mondo del genere potrebbero sorgere altre fobie e problemi psichici che noi nemmeno immaginiamo e potrebbe essere molto peggio! E voi, ammesso che abbiate avuto la stessa impressione dal forum, a che conclusioni siete giunti?
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non è affatto una cura, perché finché non vivremo come in matrix la fobia sociale sarà dovuta proprio alla sussitenza di rapporti umani dal vivo
io ho frequentato diversi forum ed ho comunicato tantissimo negli ultimi anni, eppure la mia condizione dal vivo è pressoché invariata
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24-06-2010, 17:53
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#19
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Esperto
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 2,603
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La realta' virtuale e' il male per la fs poichè essa tendera' col tempo a tramutarsi in un surrogato della vita sociale che inevitabilmente non abbiamo
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24-06-2010, 18:17
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#20
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Avanzato
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Caserta
Messaggi: 300
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Non mi stancherò mai di ripeterlo:
La realtà virtuale non esiste.
C'è una sola realtà: quella reale. Non ci sono "rapporti virtuali" con le persone: ci sono solo rapporti reali, mediati da strumenti tecnologici che risultano in una comunicazione che è un surrogato del rapporto dal vivo.
La lettera scritta a mano è uno di questi, il telefono è uno di questi. Internet un altro; anzi, ne contiene diversi altri: chat, msn, forum, videocam...
Dire "realtà virtuale", "rapporto virtuale", "amici virtuali" ecc. significa, psicologicamente, attribuire ad internet un rassicurante potere di "creazione di mondi" che non ha.
Inoltre, la locuzione "realtà virtuale" ammanta di un'aura di mistico e figo ciò che spesso non è altro che un tentativo di evitare le difficoltà non verbali della comunicazione dal vivo.
Per cui non sei "un asociale che scrive delle frasette a distanza ad altri asociali tramite una tastiera". No: sei "nel virtuale". Ma fatemi un piacere.
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Certamente oggi il termine virtuale è abusato, in sostanza, come dici tu, si tratta sempre praticamente di rapporti reali con la differenza che avvengono a distanza anziché di persona, ma nulla esclude che con lo sviluppo dell'intelligenza artificiale i mondi virtuali potrebbero esistere, allora dall'altra parte del monitor magari non ci sarà una persona ma un computer. Certamente preferisco le persone vere, ma saremo in grado di distinguere se dall'altra parte c'è una persona o una macchina? Quello che oggi può sembrare fantascienza un domani potrebbe essere realtà.
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